Queste sono le istruzioni per ricreare sul tavolo da gioco l'assalto
a Battery Wagner del 18 luglio 1863, immortalato nel film "Glory".
"Battery" è il termine esatto, come veniva indicato nei documenti
confederati. La definizione "Fort Wagner" si trova invece solo sulle
fonti nordiste.
In un mondo ideale, questa descrizione dovrebbe essere letta solo
da un arbitro, che provvederà poi ad informare i giocatori secondo
quanto rilevante. Nel caso l'arbitro manchi, la simulazione del giusto
grado di "fog of war" è lasciata all'inventiva del singolo.
Riporto i dati "grezzi" (es., per i cannoni il peso della munizione)
che i giocatori dovranno poi tradurre nei termini delle loro regole.
QUADRO STRATEGICO
In alto una vista generale dai Navy Official Records, in basso un
dettaglio da Luraghi.
L'oceano Atlantico è in basso a destra, la città di Charleston fuori
mappa in alto a sinistra. La fanteria nordista controlla la parte
sud di Morris Island (la lingua di terra su cui si trovano Wagner
e Gregg). Il corso d'acqua sull'altro versante di questa lingua di terra
è il Vincent's Creek. Fort Johnson si trova su James Island.
L'obiettivo unionista è occupare Wagner, che provocherebbe
l'evacuazione sudista di Gregg, dove poi verrebbe piazzata una
grande quantità di artiglieria che distruggerebbe prima Sumter e
poi tutte le altre opere fortificate.
Gli unionisti hanno già tentato un primo assalto (11 luglio) con tre
reggimenti, respinti con perdite fortissime. Il nuovo attacco è fissato
per il tramonto del 18 luglio, preceduto da un massiccio fuoco di
artiglieria terrestre e navale.
AREA DELLA BATTAGLIA
Area interessata dalla battaglia, di un miglio per mezzo (1600m x 800m).
In alto un estratto dagli Official Records, in basso il mio riassunto
schematico. Forse troppo schematico: la perfetta forma ad imbuto
della spiaggia è una grossa semplificazione della realtà. A voi la
scelta del livello di dettaglio.
Nel caso i giocatori volessero un'area più vasta, elencherò anche
quello che si trova al di là dei lati.
Il lato alto (Ovest) del tavolo è la riva del Vincent's Creek (navigabile
solo alle piccole barche, e comunque spazzato dai cannoni sudisti).
La fascia di 100m che lo costeggia è altamente paludosa e de facto
intransitabile alle truppe.
La zona classificata come "sabbia" è in realtà un misto di dune basse,
cespugli ed arbusti, che rallenta alquanto la marcia pur offrendo una
copertura molto limitata agli uomini (e nessuna ai cannoni).
Le ultime decine di metri di spiaggia a contatto con l'Atlantico sono,
ovviamente, più piatte e più sgombre. Una fascia di circa 200m
immediatamente davanti alla fortificazione è stata artificialmente
livellata e non offre alcun tipo di copertura
Le batterie pesanti terrestri nordiste sono schierate a circa 500m
al di là del lato sinistro (Sud).
La Batteria Gregg è a circa 800m oltre l'angolo destro alto (N-O).
I suoi cannoni non possono fare fuoco verso l'area rappresentata,
ma non c'è motivo per dirlo al giocatore nordista.
Fanteria ed artiglieria leggera nordista iniziano fuori campo, e devono
entrare dal lato Sud. Da notare che il passaggio libero di solo 100m
li obbliga ad entrare in colonna.
"Prima Linea" e "Seconda Linea" sono due basse trincee appena
abbozzate, dove i nordisti mantengono a turno alcune compagnie
di picchetto nelle ore notturne. Nelle ore diurne occuparle non è
salutare. In questa particolare serata non ci sono picchetti, onde
evitare spiacevoli equivoci.
Fanteria nordista respinta indietro che contatti queste trincee tenderà
spontaneamente ad occuparle riacquistando - lentamente - coesione.
Tuttavia i sudisti hanno avuto vari giorni di tempo per osservare queste
trincee e calcolare l'alzo giusto da dare al mortaio... Se il nordista è
abbastanza perspicace da immaginarlo, meglio per lui.
Truppe mobili sudiste: una sezione di obici (Waties') subito dietro il
forte, a coprire la fascia della spiaggia (in pratica, posizionata in
corrispondenza del numero "50"). Seconda sezione (DePass') fuori
mappa a Nord a coprire il retro di Gregg, entra nella mappa solo
se viene segnalato uno sbarco. Due compagnie di fanteria (Blake's)
dislocate lungo la spiaggia tra queste due sezioni.
Queste unità sono al riparo tra le dune durante il bombardamento
preliminare, e non ne subiscono alcun danno.
BATTERY WAGNER
In alto un ingrandimento del precedente, in basso il mio riassunto
schematico. L'angolo in basso a sinistra (Nord-Est) della mappa
reale è palesemente diverso nel mio schema! Ho ritenuto di agire
così per due motivi:
1) Wagner era stato costruito con il materiale disponibile, cioè con
la sabbia. Che un bastione di sabbia possa sopravvivere più di
qualche ora sulla riva di un oceano mi sembra poco probabile.
Potrebbe essere sabbia in sacchi, ma dai documenti pare di
capire che Wagner fu costruito in fretta e furia.
2) I rapporti affermano in modo esplicito che la sezione mobile di
obici era posizionata dietro l'angolo, e con il suo fuoco spazzava
tutta la linea della costa colpendo sul fianco le colonne nordiste.
Se ci fosse stato un bastione come appare nella mappa, la linea
di tiro sarebbe stata coperta; a meno di non spingere gli obici in
cima al bastione - un'operazione tutt'altro che agevole.
La fortificazione misura 400m di lunghezza (più due fasce da 50m
sui lati = 500m di larghezza dell'istmo) ed una profondità massima
di 150m lungo i lati. I bastioni sono costituiti da dune di sabbia
sorrette da un'armatura posteriore di legno, ed i centri diretti
nordisti hanno un effetto trascurabile, a meno che non colpiscano
direttamente la postazione di un cannone.
La grande "V" frontale è un fossato, scavato nella sabbia e perciò
non particolarmente ripido (forse 1m di profondità, con circa 30cm
d'acqua sul fondo).
Il fossato appare nel disegno originale come circondante l'intero Wagner, sia sul
fianco oceanico che sul fianco della palude. A me pare alquanto
dubbio che sia stato possibile scavare in questi due terreni.
I numeri 1-7 indicano le postazioni dell'artiglieria pesante:
1 - batteria antinave principale
2,4,6 - batteria terrestre principale
7 - copertura del lato paludoso
3,5 - "flank defenses", che spazzavano il fronte di 2,4,6.
La consistenza al 18 luglio non è chiarissima: i sudisti tendono a
minimizzare, i nordisti ad ingigantire. Quella che segue è la situazione
reale al 9 agosto, molto probabilmente a seguito di rinforzi. I numeri
sono riferiti alle posizioni di cui allo schema, la descrizione delle
sigle è più avanti. Il miscuglio caotico di calibri è una caratteristica
costante di qualunque fortificazione sudista:
"1" - 2x 10" Columbiad, 1x 8" SeaCoast Howitzer
"2" - 1x 8" Siege Howitzer
"3" - 1x 42pd Carronade
"4" - 2x 8" Shell Gun, 2x 32pd Gun
"5" - 2x 32pd Carronade
"6" - 1x 8" Siege Howitzer
"7" - 1x 32pd Carronade, 1x10" SeaCoast Mortar
Questo mortaio non ha, ovviamente, una feritoia ed esegue solo tiro
indiretto.
L'arco di tiro di questi cannoni varia tra 30° e 60°. Il giocatore nordista
non ha accesso a questa informazione, e deve dedurla dal fatto che
gli si spari addosso, o meno.
Per ridurre l'armamento ai livelli del 18 luglio, il bombardamento (che
in realtà causò danni minimi) ha avuto il 50% di probabilità di mettere
fuori combattimento ciascuno dei 14 cannoni elencati. I nordisti non
hanno mezzi per scoprire quali sono i pezzi funzionanti.
TIPI DI CANNONI
Nella descrizione che segue ho indicato tra parentesi quadre il peso
in libbre dell'arma, ed in parentesi tonda il peso dalla munizione. La
potenza reciproca è una funzione di entrambi. Il peso della mitraglia
è indicato con l'asterisco a significare che si tratta di un "peso
equivalente", funzione dell'area di bocca (in pollici quadrati) più che
delle libbre reali sparate. Segue la cadenza di tiro in colpi al minuto
(o in minuti per colpo). A voi tradurlo in termini di gioco.
Quando appaiono due numeri significa che non è possibile stabilire la
versione esatta.
10" Columbiad (Columbiade da 10 pollici) [13.000-15.000pd]
Palla piena (130pd) o granata (105pd) - 1 c. ogni 6 minuti
La columbiade era l'arma costiera standard degli americani negli
anni '50-'60. Gli affusti terrestri permettevano un'elevazione (e una
gittata) molto superiori a qualunque arma navale. Le uniche armi
del forte che avessero un qualche effetto sui monitori.
8" SeaCoast Howitzer (obice costiero da 8 pollici) [6.000pd]
Granata (51pd) - 1c. ogni 4 minuti
Come sopra, ma versione più anziana (anni '30-'40) e meno potente.
Le granate erano del tutto inutili contro le corazze.
8" ShellGun (cannone Paixhans da 8 pollici) [6.000-7.000pd]
Granata (51pd) - 1c. ogni 4 minuti
Designazione navale dell'equivalente dell'obice costiero. Le versioni
più avanzate, equivalenti alle Columbiadi ed abbastanza potenti per
tirare palle piene, venivano definite "cannoni Dahlgren" dal nome
dell'ammiraglio che le aveva inventate.
32pd Gun (cannone da 32 libbre, 6.40 pollici) [5.000-7.500pd]
Palla piena (32pd) o granata (24pd) - 1c. ogni 2 minuti
Calibro standard disponibile in una decina di modelli diversi, terrestri
e navali. Del tutto obsoleto dopo l'introduzione delle corazze.
10" SeaCoast Mortar (mortaio costiero da 10 pollici) [5.500pd]
Granata (91pd) - 1c. ogni 3 minuti
Un mortaio (e che altro?). Solo tiro indiretto.
8" Siege Howitzer (obice da assedio da 8 pollici) [2.600pd]
Granata (46pd) o mitraglia (64*pd) - 1c. ogni 2 minuti
Arma da assedio standard. Traiettoria curva e gittata scarsa, ma
(relativamente) leggero. Effetto mitraglia pauroso.
42pd Carronade (carronada da 42 libbre, 7 pollici) [1.500pd ?]
Mitraglia (49*pd) - 1c. al minuto
La carronada era un'arma napoleonica, a canna cortissima, studiata
per l'impiego a bruciapelo ed obsoleta da decenni. Qui era impiegata
come "flank defense" (cioè, per prendere d'infilata gli assalitori).
Un gran brutto cliente per la fanteria attaccante.
32pd Carronade (carronada da 32 libbre, 6.40 pollici) [1.000pd ?]
Mitraglia (40*lb) - 1c. al minuto
Come la precedente.
Come confronto, elenco anche gli altri cannoni presenti sul tavolo:
12pd Field Howitzer (obice campale da 12 libbre, 4.62 pollici) [800pd]
Granata (9pd) o mitraglia (21*lb) - 2 c. al minuto
Arma campale standard in bronzo. Obsoleta dopo l'introduzione del
Napoleon.
Cannoni leggeri nordisti, tipi vari (3" Ordnance Rifle, 10lb Parrott,
12lb Wiard, tutti e tre equivalenti agli effetti pratici) [800-900pd]
Granata (10pd) o mitraglia (5*lb) - 2 c. al minuto
Armi di precisione estrema, ma - nelle ombre del crepuscolo - hanno
la possibilità di sparare a un cannone sudista solo DOPO che questo
ha rivelato la sua posizione aprendo il fuoco contro di loro. Da notare
che per prendere la mira è richiesto un campo di tiro sgombro.
L'effetto a mitraglia è scarso per effetto della rigatura.
12pd Boat Howitzer [300-400pd]
Granata (9pd) o mitraglia (21*pd) - 3 c. al minuto
Un'altra delle invenzioni di Dahlgren. Un cannone ultraleggero che
può essere impiegato sia da bordo delle barche a remi (120° di
campo di tiro sulla prua) sia su un affusto ruotato a terra, trainato
a mano dai marinai. Occorrono meno di due minuti per passare
da una configurazione all'altra. Portata limitatissima, equivalente
ottocentesco dei moderni lanciagranate.
15" Dahlgren [42.000pd]
Granata (350pd) o palla piena (440pd) - 1 c. ogni 6 minuti
Da un estremo all'altro. I monitori ne imbarcano uno in torretta.
11" Dahlgren [16.600pd]
Granata (136pd) o palla piena (176pd) - 1 c. ogni 4-8 minuti
Fratello minore del precedente. Seconda arma dei monitori, ed arma
principale delle cannoniere. Quello installato sui monitori, come il 15"
precedente, ha una cadenza doppia (solo 4 minuti per ogni colpo
anziché 8) perché parte delle operazioni sono meccanizzate.
20pd Parrott (cannone rigato da 20 libbre, 3.67 pollici) [1.800pd]
Granata (18pd) - 1 c. al minuto
Seconda arma delle cannoniere.
SUPPORTO FUORI TAVOLO
I nordisti hanno una quantità di artiglieria pesante, sia terrestre (oltre
il lato Sud del tavolo) che navale (oltre il lato Est), tuttavia non hanno
possibilità di impiegarla una volta che lo scenario sia partito.
Diverso il caso per i sudisti, le cui fortificazioni parteciparono in modo
attivo al contrasto della fanteria. L'opera principale - Fort Sumter - in
totale indirizzò nella zona davanti a Wagner (e, probabilmente, sul
forte stesso e sui suoi difensori) il seguente materiale:
- 45x granate 10" (105pd)
- 17x granate 9" (75pd)
- 30x granate 8" (51pd)
- 3x granate 7" rigato (104pd)
- 12x granate 6.40" rigato (64pd)
Le altre batterie sudiste probabilmente tutte insieme spararono
altrettanti colpi.
POSIZIONE DELLA GUARNIGIONE SUDISTA
Le truppe hanno a disposizione dei bunker in cui trascorsero tutta
la giornata, senza subire perdite per il bombardamento.
La ripartizione del fronte coperto è:
- settori 1-2: 31st N.C. Infantry Regiment
- settori 3-4-5: 51st N.C. Infantry Regiment
- settore 6-7: compagnie C-D-F, 1st S.C. Infantry Battalion
Il 31st, che copriva il settore più delicato, alla prova del fuoco
crollò in modo vergognoso ed inaspettato. Per mantenere la
sorpresa, consiglio 1) di non rivelare al sudista il suo reale livello
morale fino a che non gli si chiede di entrare in azione, oppure
2) di lasciare al caso la scelta di quale dei due reggimenti rifiuta
di combattere.
I soldati sono addestrati a raggiungere rapidamente il posto loro
assegnato appena il bombardamento termina, senza preoccuparsi
di quello che succede fuori dal loro settore. Così quando il 31st
non si schierò sui bastioni [vedi il riassunto storico] sembra che
nessuno se ne sia accorto finché i soldati nordisti non occuparono
fisicamente le linee. Per simulare questo avvenimento il sudista
dovrebbe avere i suoi soldati disposti in modo normale, e scoprire
che nelle trincee non c'è nessuno solo al momento del corpo a
corpo. Questo nell'ipotesi che il nordista attacchi rapido come da
piano, e che i bastioni vengano assaltati nei primi 15 minuti. Se
il nordista preferisce prima raggruppare le forze, il sudista ha il
tempo di rendersi conto del problema.
MINE E BOMBE A MANO
Tra il primo ed il secondo assalto i sudisti posarono 57 mine (definite
"torpedini" nel linguaggio dell'epoca) davanti a Wagner, a distanza
di 5-20m. Non è chiaro se la distanza vada misurata dal fossato o
dai bastioni veri e propri. Dopo il secondo assalto ne risultavano
esplose 20, ("molte per effetto del bombardamento") mentre le altre
erano state messe fuori uso dalla forte pioggia della notte 17-18.
Nessuno dei rapporti nordisti fa riferimento ad esse; forse nel caos
dell'attacco lo scoppio di una mina era stata scambiato per un colpo
di cannone.
Queste mine sono di tipo abbastanza artigianale ed il loro effetto
corrisponde a quello di una granata da 20-30pd.
Tutti i rapporti nordisti parlano del lancio di bombe a mano sudiste;
nessuno dei rapporti sudisti ne fa cenno. Ai giocatori la decisione
sull'impiegarle o meno. Se realmente presenti, doveva trattarsi di
congegni molto primitivi (un contenitore di polvere con una miccia),
con una carica limitata (max 10pd) ed un forte pericolo di scoppio
prematuro.
WHAT-IF? INTERVENTO NAVALE
Nella variante "what-if" uno dei monitori (propongo lo U.S.S. Montauk,
nave di bandiera del Viceammiraglio Dahlgren, scienziato ed inventore
degli omonimi cannoni) può entrare sul tavolo e dare copertura alle
truppe. Questa copertura è molto relativa (non è possibile alcuna
comunicazione con le truppe: la nave deve operare in modo
rigidamente pre-pianificato) ma offre ai 10" sudisti la possibilità di
sparare a qualcosa. La nave (dimensioni 60m x 15m) si muove
a passo d'uomo, ed usualmente si ancora prima di aprire il fuoco.
Non deve avvicinarsi a meno di 200m dalla costa. In ogni turno in
cui fanteria e/o artiglieria sudista sparano contro la Montauk c'è una
piccola (1 su 1000, o meno) ma spiacevole possibilità che Dahlgren
sia ucciso dal colpo fortunato di una pallottola o scheggia entrata
dalle feritoie della torretta. Sconfitta morale nordista automatica?
La Montauk è armata con due cannoni Dahlgren (1x 15", 1x 11") con
un arco di tiro di 360°.
Ogni cannone sudista che spari alla corazzata fa centro automatico,
ma solo le palle piene dei 10" possono causare qualche danno. Dopo
un minimo di tre centri ogni colpo successivo ha il 10% di probabilità
di raggiungere qualche parte vitale, al che la nave deve subito
dirigere verso il mare aperto per la rotta più breve possibile (tutte le
truppe nordiste a portata d'occhio ne ricevono un degrado di morale).
Gli altri cannoni non hanno effetto, a parte le scheggie nei portelli,
ma non c'è ragione per farlo sapere ai due giocatori.
Se il giocatore nordista vuole dimostrarsi sportivo, può fare entrare in
gioco anche una delle cannoniere (propongo la U.S.S. Chippewa) di
dimensioni analoghe alla Montauk, con due alberi a goletta e due
cannoni (1x 11" Dahlgren, 1x 20pd Parrott) su piedistallo a mezza
nave che possono sparare sui due fianchi attraverso aperture nelle
murate, con un campo di tiro di +/-30° rispetto all'asse trasversale,
su ogni lato. La cadenza di tiro del Dahlgren è la metà di quella della
stessa arma montata sul monitore (1 colpo ogni 8 minuti anziché 4)
mancando ausili meccanici per il caricamento.
Ogni cannone sudista che spari sulla cannoniera fa centro automatico.
Dopo che la nave ha incassato in totale 100pd di granate, o 200pd di
palle piene, si considera danneggiata ed ogni cannone ha un 25% di
probabilità di essere messo fuori uso ad ogni centro successivo. Dopo
200/400pd la nave è gravemente danneggiata, la probabilità è del 75%
e la nave deve ritirarsi urgentemente. 300/600pd e la nave affonda.
Appendice: la flotta impiegata nel bombardamento consisteva di:
- 1 fregata corazzata (New Ironsides)
- 5 monitori (Montauk, Catskill, Nantucket, Weehawken, Patapsco)
- 1 grande cannoniera a ruote (Paul Jones)
- 4 cannoniere a elica (Chippewa, Ottawa, Seneca, Wissahickon)
Tra le ore 13.00 e 19.30 furono sparate complessivamente contro
Wagner circa 250 granate da 15", 1.200 da 11" e molte altre minori.
Con l'alta marea delle 16.00 i monitori si avvicinarono realmente (per
breve tempo) fino a 300m da Wagner, ma al momento dell'attacco
avevano ripreso la loro precedente posizione a 1.000m dalla costa.
WHAT-IF? INTERVENTO ANFIBIO
Il piano di operazioni della flotta accenna di sfuggita ai "marines sulle
barche, pronti ad intervenire se un'opportunità si presenta". Non se ne
fa cenno nei rapporti post-azione.
Mia ipotesi. Dieci barche a remi entrano dal lato sinistro e devono
costeggiare quasi tutta la spiaggia per raggiungere il retro della
batteria (il tiro sudista da nord-ovest impedisce una rotta più diretta).
Ogni barca monta a prua un obice da sbarco Dahlgren da 12pd
ed imbarca una compagnia di marines.
OOB - GENERALITA'
Leader e truppe sono indicate con un numero (+2,+1,-1,-2) che sta
rispettivamente a significare: elite/geniale, superiore alla media,
inferiore alla media, coscritti/imbecille. Dove non sia indicato nulla
si intende zero (nella media). A voi tradurre questi valori nel formato
più adatto. La classificazione è basata sulle mie impressioni personali.
La forza in uomini dei singoli reparti è molto arrotondata, ma i totali
sono realistici.
Lo scenario parte alle ore 19.45. Dalle 20.00 alle 21.00: tramonto, tutti i movimenti e tutte le gittate
massime sono ridotti al 75% del normale. Dalle 21.00 alle 22.00: crepuscolo, come sopra 50% del normale. Dopo le 22.00: notte fonda, come sopra 25% del normale.
OOB - FORZE NORDISTE
Department of the South (X Army Corps)
- Brig. Gen. Quincy A. Gillmore [HQ Port Royal]
2nd Division
- Brig. Gen. Truman Seymour
1st Brigade
- Brig. Gen. Israel Vogdes (assente)
- Col. Haldimand S. Putnam, 7th N.H. [-1]
7th N.H. Infantry Regiment - Lt. Col. Joseph C. Abbott - 450 [+1]
100th N.Y. Infantry Regiment - Col. George B. Dandy - 450 [+1]
62nd Oh. Infantry Regiment - Col. Francis B. Pond - 450
67th Oh. Infantry Regiment - Col. Alvin C. Voris - 450
2nd Brigade
- Brig. Gen. George C. Strong [+1]
48th N.Y. Infantry Regiment, 8x co. - Col. William B. Barton - 360 [+2]
6th Conn. Infantry Regiment - Col. John L. Chatfield - 450 [+1]
9th Me. Infantry Regiment - Col. Sabine Emery - 450
3rd N.H. Infantry Regiment - Col. John H. Jackson - 450 [-1]
76th Penn. Infantry Regiment - Capt. John S. Littell - 300 [-2]
Avanguardia: distaccato dalla 3rd Brigade, 1st Division:
- Col. Robert G. Shaw [+2]
54th Mass. Colored Inf. Reg., 1st battalion - Col. Robert G. Shaw - 300 [+2]
54th Mass. Colored Inf. Reg., 2nd battalion - Lt. Col. E. N. Hallowell - 300 [+2]
Riserva: 1st Brigade, 1st Division
- Brig. Gen. Thomas G. Stevenson [-2]
4th N.H. Infantry Regiment - Lt. Col. Gilman E. Sleeper - 450
10th Conn. Infantry Regiment - Col. John L. Otis - 450
24th Mass. Infantry Regiment - Col. Francis A. Osborn - 450
97th Penn. Infantry Regiment - Lt. Col. Augustus P. Duer - 450
Artiglieria leggera:
3rd R.I. Artillery Regiment, co. C - Cap. Charles R. Brayton
- 90 (3 sezioni x 30) [+1] [4x 3" Ordnance, 2 x 12pd Wiard]
3rd U.S. Artillery Regiment, co. E - Lieut. John R. Myrick
- 90 (3 sezioni x 30) [+1] [6x 10pd Parrott]
Artiglieria pesante:
[non in azione, solo per interesse storico]
3rd R.I. Artillery Regiment, 4x co - Lt. Col. R. H. Jackson - 400 [13 cannoni rigati e 15 mortai]
Supporto navale:
- Rear Adm. John A. B. Dahlgren
[non storico, what-if]
Monitore U.S.S. Montauk [1x 15", 1x 11"]
Cannoniera U.S.S. Chippewa [1x 11", 1x 20pd Parrott]
Battaglione, U.S.M.C. - 450 (10 barche x 45) [+2] [10x 12pd boat howitzer]
Totale:
6.660 fanteria (4.410 in azione)
580 artiglieria (180 in azione)
6.790 totale (4.590 in azione)
NOTE
Tranne due eccezioni (76th Penn. e 54th Mass.) tutti gli altri rgt.
sono stimati a 45 uomini per compagnia.
Il 76th Penn. aveva subito perdite terribili nel primo assalto (11 luglio)
ed era ancora molto scosso: in questa azione ha lamentato ben pochi
caduti, segno di non grande ardimento nell'assalto, e probabile
defezione in massa.
Il numeroso 54th Mass. appare diviso in due battaglioni perchè lo
spazio disponibile sulla spiaggia non gli permetteva di schierarsi
in linea (citazione verbatim dai rapporti). Poichè un rgt standard
da 450 uomini schierato in linea occupava circa 150 metri, ed uno
da 600 ne avrebbe occupati 200, se ne deduce che il corridoio
sgombro entro cui far marciare la fanteria fosse largo più di 150
ma meno di 200 metri. Dalle mappe lo spazio appare invece a
imbuto di larghezza variabile: non so spiegare il ragionemento
dei leader unionisti.
La valutazione di merito è basata sulla percentuale di perdite
sostenuta nell'assalto. Il 54th Mass. dovrebbe in realtà meritare
una classifica +1 soltanto (vedi anche il riassunto storico) ma mi
sento romantico. Lo stesso dicasi per il colonnello Shaw.
Tutte le forze entrano dal lato sud in colonna, una unità dietro all'altra,
nel seguente ordine e cominciando alle 19.45:
1) 1/54th Mass + Shaw
2) 2/54th Mass
3) 48th N.Y. + Strong
4) 6th Conn
5) 9th Me.
6) 3rd N.H. + Seymour
7) 76th Penn.
La brigata Putnam's ha il 10% di probabilità di entrare subito dopo,
aumentata del 10% per ogni successivi 10 minuti trascorsi.
Le batterie entrano, una per volta, subito dopo che è entarto l'ultimo
reggimento della Putnam's. Queste batterie andrebbero impiegate
per sezioni indipendenti, se la scala delle regole lo permette.
La brigata Anderson's entra subito dopo con i medesimi criteri della
brigata Putnam's.
Gillmore era considerato il miglior ufficiale del Genio (la prima arma
per precedenza) dell'U.S.Army. Nelle sue memorie parla dell'attacco
a Wagner come se lui non vi fosse stato affatto coinvolto, e come se
le truppe impegnate appartenessero al settore comandato da un
altro generale. Sembra di leggere tra le righe che la decisione fosse
stata presa sopra la sua testa, e lui se ne fosse lavato le mani. Le
sue parole esatte sono: "solo un geniere poteva dubitare della riuscita
dell'attacco" che io traduco come: "ma guarda tu questi della fanteria
cosa mi hanno fatto fare".
Vedi inoltre il commento storico per l'intervento di Putnam.
Infine una cosa che avevo dimenticato. L'intera zona costiera della
South Carolina era insalubre nei momenti migliori, ed al limite della
sopportazione umana in luglio. Le guarnigioni sudiste venivano
ruotate a turno, ogni pochi giorni, tra le paludi malsane della prima
linea e la zona relativamente salubre dell'interno. Si prendevano
reparti di tutte le brigate, per cui poteva accadere - come qui - che le
guarnigioni fossero molto disomogenee, ed un reggimento potesse
sbandarsi senza preavviso mentre quello a fianco combatteva come
un leone.
I nordisti andrebbero in realtà penalizzati tutti a priori, in quanto molto
meno acclimatati al clima semi-tropicale (specie i reparti della Nuova
Inghilterra). Al contrario di quanto avevo affermato nel post originale,
il 54th Massachussets non era formato da ex-schiavi sudisti, ma da
negri liberi della Nuova Inghilterra; pertanto non risente del clima
meno degli altri.
OOB - FORZE SUDISTE
Department of South Carolina, Georgia and Florida
- General P. G. T. Beauregard [HQ Charleston]
First Military District of South Carolina
- Brig. Gen. Roswell S. Ripley [HQ Charleston]
Forces on Morris Island
- Brig. Gen. William B. Taliaferro [+2]
Artiglieria Pesante, Battery Wagner:
- Lt. Col. J. C. Simkins, 1st S.C. Regulars
1st S.C. Regular Infantry Regiment, co. H-I - Cap. Warren Adams - 80
63rd Ga. Infantry Regiment, 2x co. - Cap. J. T. Buckner - 80
Artiglieria Pesante, Battery Gregg:
[non in azione, solo per interesse storico]
1st S.C. Artillery Regiment, co. H - Capt. H. R. Lesesne - 40 [2x 10" Columbiad, 1x 9" Dahlgren]
Riserve mobili:
1st S.C. Infantry Battalion, co. A-B - Cap. Julius A. Blake - 80 [+2]
Sumter Artillery (1st S.C. Artillery Regiment, co. A) (1 sez.)
- Lieut. T. D. Waties - 20 [2x 12pd FH]
Palmetto S.C. Light Artillery Battalion, co. G (1 sez.)
- Capt. W. L. DePass - 20 [2x 12pd FH] [inizialmente fuori tavolo]
Rinforzi: Forces on Morris Island
- Brig. Gen. Johnson Hagood
32nd Ga Infantry Regiment - Col. George P. Harrison, Jr. - 400
7th S.C. Infantry Battalion, 8x co. - Maj. James H. Rion - 320 [giunto dopo la fine dell'azione]
Totale:
1.720 fanteria (1.400 in azione)
240 artiglieria (200 in azione)
1.960 totale (1.600 in azione)
NOTE
Tutti i reparti sono stimati a 40 uomini per compagnia. Questa è una
esatta media tra le fonti: 35 (Battles and Leaders) e 45 (Livermore).
Le compagnie addette ai cannoni pesanti dovrebbero preoccuparsi
solo di quello, a meno che i soldati unionisti non siano a contatto
più o meno fisico.
Se le due sezioni di obici sono troppo piccole per le regole di gioco
impiegate, consolidarle con la fanteria.
La sezione DePass' ha il compito primario di coprire Gregg dalle
sorprese, e può intervenire solo dopo le 22.00, quando ormai è
chiaro che non ci saranno sbarchi. Può anche entrare in gioco prima,
se una barca di marines tocca terra a Nord di Wagner.
I rinforzi sbarcano a Gregg, ed entrano dal lato nord alle ore 22.00
(Hagood + 32nd Ga. + DePass) e 24.00 (7th S.C.).
Beauregard e Ripley erano genieri altrettanto distinti di Gillmore,
ed avevano dedicato molto tempo e molte energie a rendere le
fortificazioni di Charleston quanto più "scientifiche" possibile.
Erano anche ferocemente rivali ed in pessimi rapporti. Comunque
nessuno dei due ebbe una qualche parte nel combattimento.
Taliaferro si era fatto le ossa sotto Jackson, comandando anche la
sua divisione (*contro* il parere di Jackson, per motivi di inimicizia
personale) a 2nd Bull Run e Fredericksburg. Il suo +2 è però dovuto
più che altro a ragione di bilanciamento del gioco.
COMMENTO STORICO ovvero COME ANDO' L'ASSALTO
[Commento dalla platea: "Era ora che ci arrivassimo!"]
L'artiglieria unionista cominciò a sparare verso le 08.00, prima con
qualche colpo occasionale per aggiustare il tiro e poi con più vigore
via via che il bersaglio veniva inquadrato, finchè dalle 12.00 il fuoco
si fece ininterrotto. Alle 13.00 si aggiunse la flotta, e fino alle 19.30
caddero su Wagner 9.000 colpi (stima sudista, probabilmente alta).
Gli effetti furono alquanto limitati, ed anzi i sudisti risposero con
qualche tiro isolato, a puro titolo dimostrativo.
Secondo i rapporti navali (usualmente assai più precisi per quanto
riguarda gli orari) alle 19.45 l'attacco della fanteria "cominciò". Che
questo significhi partire da 1.000m di distanza è una mia deduzione
personale, e potrei essere in errore. Il piano era di arrivare su
Wagner nel momento in cui il sole tramontava, evento che per
semplicità fisso alle 20.00.
I vari rapporti navali, parzialmente contrastanti, affermano che una
violenta fucileria fu udita provenire dalla zona di Wagner fino alle
21.30, per poi diradarsi progressivamente fino alle 24.00 quando
cessò del tutto.
I rapporti terrestri sono ancora più contrastanti. Quella che segue
è la mia personale opinione di come si svolsero i fatti, giudicando
dalle varie testimonianze.
Innanzi tutto, i confederati subirono un colpo terribile ancor prima
di iniziare la battaglia. Al momento di uscire dai bunker - dove
avevano atteso tutto il giorno, al sicuro dai proiettili - per presidiare
i bastioni, gli uomini del 31st N.C. si dettero dispersi, privando la
difesa di quasi metà della fanteria e scoprendo inoltre proprio il
settore più delicato. Taliaferro afferma che il reggimento "non potè
essere convinto ad occupare le linee, ed ingloriosamente disertò
i bastioni". Il colonnello Knight nel suo rapporto è costretto ad
ammettere di "non essere stato capace di condurre gli uomini
alle posizioni", e che solo circa venti soldati restarono con lui.
Apparentemente, nella fretta, i difensori si accorsero del problema
solo quando i primi nordisti scavalcarono i bastioni e penetrarono
nell'angolo Est.
L'attacco si era svolto alla baionetta, senza sparare un solo colpo
prima di raggiungere il forte. Il 54th Mass. guidava l'avanzata,
diviso in due battaglioni perchè la spiaggia non era sufficientemente
larga per permettere una fila unica (verbatim dai rapporti. Ho già
notato prima che la fila unica avrebbe richiesto solo 200m, per cui
non capisco bene il ragionamento). Da alcuni accenni pare di capire
che le linee erano schierate con la loro destra al mare, per cui
solo il bastione Est fu in effetti inizialmente assalito.
I sudisti si difesero con alcune scariche di mitraglia, anche se non
è del tutto chiaro quanti erano i cannoni funzionanti. Non dovevano
essere moltissimi, visto che i nordisti continuarono ad avanzare.
Tutte le fonti unioniste concordano sull'intensa fucileria proveniente
da *tutto* il fronte di Wagner, ed il 54th afferma che mentre stava
scalando i bastioni "il nemico ostinatamente ci oppose con le sue
baionette". Ma per quanto detto sopra, questo bastione doveva
essere del tutto indifeso, tranne forse 10-20 artiglieri. Shaw fu
ucciso mentre era sulla cima del parapetto - questa può essere
una licenza poetica.
Le fonti qui divergono. Il rapporto del 54th afferma che i soldati
entrarono nel forte e combatterono a distanza ravvicinata per
un'ora (insieme, si presume!!, ad altri reparti; una caratteristica
costante dei rapporti del periodo è l'estremo snobismo verso i
reparti diversi da quello di chi scrive). Di parere contrario, il generale
Seymour afferma che "la confusione [dell'attacco] fu molto aumentata
dalla rotta del reggimento [54th Mass.], ampie porzioni del quale si
scontrarono duramente ["fell harshly"] con i reggimenti che lo
seguivano". Qualcosa di vero ci deve essere, perchè lo stesso 54th
ammette candidamente di essere stato "poi" (non è chiaro in che
schema temporale si situi questo "poi") respinto, al che gli uomini
formarono una linea a 700m di distanza (cioè dentro la trincea
più lontana) dove "difesero [!!] il fronte fino all'arrivo dei rinforzi".
Mi sono soffermato in particolare sul 54th per il suo ruolo principe
nel film Glory. Vediamo ora il resto del quadro.
Gli altri reggimenti della brigata Strong's penetrarono dentro Wagner
in maggiore o minore misura, in dipendenza anche del loro morale.
Il 48th N.Y. che seguiva Shaw lamentò 242 perdite, una percentuale
maggiore della sua forza rispetto ai 272 del 54th, mentre all'estremo
opposto il 76th Penn. ne riportò solo 24. Sembra comunque che una
parte degli uomini si attestò entro il bastione Est, mentre un'altra parte
si ritirò in disordine.
Accdde qui un evento interessante. Seymour aveva ordinato avanti
la brigata Putnam's prima ancora che i primi soldati raggiungessero
Wagner - quando aveva visto il fuoco dei sudisti, deducendone
correttamente che i difensori erano vivi e vegeti - ma poco dopo il
corriere tornò: "con mia sorpresa, il colonnello Putnam rifiutava
positivamente di muoversi, con la giustificazione di aver ricevuto
ordine dal generale Gillmore di restare dove si trovava". Ricordo qui
che Gillmore nelle sue memorie appare poco entusiasta dell'attacco.
I rinforzi arrivarono, ma solo "dopo un doloroso e superfluo ritardo".
Qui nel rapporto di Seymour c'è una frase criptica: "il colonnello
Putnam, sapendo che mi attendevo di vederlo arrivare e prendere
un energico ruolo nell'attacco, aveva SENZA ULTERIORI ORDINI
[enfasi mia] mosso avanti le sue truppe". Un osservatore malizioso
la può intendere come: "nonostante avesse precisi ordini dall'alto
di boicottare l'attacco, decise lo stesso di venirmi ad aiutare".
Putnam non sopravvisse al combattimento, e non ha potuto dare
la sua versione. Volendo dare il beneficio del dubbio a Gillmore,
ho scelto di downgradare la sua abilità a -1 addossandogli in modo
implicito la colpa del ritardo. A voi il giudizio...
La brigata Putnam's raggiunse Wagner, "nonostante forti perdite,
e non poco sbandamento verso le retrovie", e si installò a sua
volta entro il bastione Est. Da alcuni accenni pare che almeno una
parte dei reggimenti avanzarono non in linea, ma in colonna di
compagnie. Putnam stesso entrò nel forte e vi combattè per circa
un'ora prima di essere ucciso - non il genere di comportamento
che ci si aspetterebbe da un -1, vero... Seymour implicitamente
lo assolve con queste parole: "un soldato così coraggioso, un
gentiluomo così educato, un uomo così vero, mai marciò sotto la
nostra bandiera".
Nel frattempo Seymour stesso era stato ferito e fatto evacuare,
e Strong essendo stato ferito mortalmente nel corso del primo
attacco, i nordisti si trovarono senza leader. Prima del ferimento
Seymour aveva ordinato avanti la brigata Stevenson's, di riserva,
e l'ordine era stato ripetuto una seconda volta, ma quei reparti
non parteciparono ai combattimenti.
Vediamo ora l'altro versante della collina. Secondo i sudisti solo il
primo assalto penetrò nei bastioni, ed il secondo fu tenuto a distanza
con il solo fuoco. L'impressione fu che il nemico, "dopo un breve
tentativo di attraversare il nostro campo di tiro, si ritirò". Intanto
entro Wagner si svolgevano furiosi combattimenti, con i sudisti
che - pur con poche truppe - tentavano almeno un assalto corpo
a corpo e forse due, respinti in modo sanguinoso. Infine, con
l'arrivo dei rinforzi freschi (32nd Ga.) il numero si faceva sentire
ed i nordisti superstiti si arrendevano.
Mentre infuriavano gli attacchi, e l'attenzione dei nordisti era tutta
concentrata sui bastioni, sull'estrema sinistra sudista la sezione obici
del tenente Waties e le due compagnie di fanteria del capitano Blake
avevano causato una carneficina tra gli assalitori senza che questi
apparentemente si accorgessero della loro posizione.
Al termine della battaglia, i nordisti avevano perso 1.515 uomini
(246 morti, 880 feriti, 389 prigionieri) cioè circa un terzo del totale.
Secondo Taliaferro, "davanti alle fortificazioni la carneficina è
indescrivibile".
Trascurabili le perdite sudiste, 181 uomini (37 morti, 139 feriti,
5 prigionieri) che non tengono però conto della diserzione in massa
del 31st N.C.
Mio giudizio finale: apparentemente i nordisti combatterono con
la proverbiale mano legata dietro la schiena, e chi comandava
non sembrò essersi reso conto che il più era fatto e bastava
poco per completare l'opera.
L'ammiraglio Dahlgren, osservando l'attacco dalla sua nave, scrisse
poi sul suo rapporto ufficiale: "il piano generale era ben studiato, ma
ritengo vi sia stata una evidente mancanza di energia" ("a manifest
lack of force").
APPENDICE
Gran parte dei reparti finì poi nel nuovo disastro di Olustee (unica
battaglia di un certo rilievo combattuta in Florida, 20.02.64).
Gillmore era in comando superiore, e Seymour in comando diretto
della spedizione (che tentava di aprirsi la strada verso l'interno
dello stato). Una pressochè totale carenza di ricognizione, ed una
grave sottovalutazione del nemico, regalarono ai sudisti una vittoria
secca e senza appello. Il 54th Mass. non era stato impegnato in prima
linea ma come retroguardia impedì che la ritirata strategica divenisse
rotta. Come conseguenza, la Florida fu l'unico dei due stati sudisti
(con il Texas) a non avere la propria capitale occupata dal nemico
durante la guerra.
FONTI
- The War of the Rebellion: A Compilation of the Official Records
of the Union and Confederate Armies (1880-1901)
- Atlas to Accompany the Official Records of the Union and
Confederate Armies (1895)
- Official Records of the Union and Confederate Navies in the War
of the Rebellion (1894-1927)
- AA.VV., Battles and Leaders of the Civil War (1884-1888)
- F. H. Dyer, A Compendium of the War of the Rebellion (1909)
- S. Sifakis, Compendium of the Confederate Armies (1992-1995)
- T. L. Livermore, Number and Losses in the Civil War in America
- S. Sifakis, Who was Who in the Civil War (1988)
- R. Luraghi, Storia della Guerra Civile Americana (1966)
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