È possibile prenotare un ristorante senza dire che si tratta di un pranzo per un matrimonio o un battesimo? Vediamo cosa dice la legge.
Al fine di risparmiare molte coppie si chiedono se sia possibile prenotare un ristorante senza dire che andranno lì per festeggiare un matrimonio o un battesimo. Ma è legale? Vediamo cosa dice la vigente normativa in materia.
![matrimonio e battesimo senza dirlo al ristoratore](https://www.icsm.it/wp-content/uploads/2024/01/Sposi-icsm.it-28012024.jpg)
Se andate in un ristorante in 30 per una normale cena tra amici pagherete una certa cifra. Nello stesso posto, sempre in 30 e magari mangiando pressoché le stesse pietanze, pagherete il doppio se non di più se si tratta di un matrimonio o di un battesimo e di una comunione. Ogni ristorante applica, infatti, dei rincari più o meno pesanti quando si tratta di festeggiare degli eventi.
Spesso, tuttavia, la qualità del cibo non è migliore rispetto al solito come non è migliore la selezione dei vini né la qualità del servizio. Dunque perché pagare di più per avere le stesse cose? Molte coppie se lo chiedono e si chiedono se sia possibile prenotare semplicemente una sala di un ristorante per tot persone ma senza dire che si tratta di un matrimonio o di un battesimo. Facendo, insomma, finta che si tratti di una normale cena tra amici. Ma è possibile farlo per legge?
Matrimonio in incognito: ecco cosa dice la legge
In tempi di carovita e rialzi, si cerca di tagliare pure sul ricevimento di nozze. O meglio: si cerca di non pagare un sovrapprezzo ingiustificato. È possibile andare nello stesso ristorante di sempre, mangiare le cose di sempre e pagare la cifra di sempre senza dire che siamo lì per festeggiare il nostro matrimonio? Vediamo cosa dice la legge.
![cosa dice la legge su matrimonio e battesimo](https://www.icsm.it/wp-content/uploads/2024/01/tavoli-imbanditi-28012024-icsm.it_.jpg)
Probabilmente un ristoratore potrebbe anche svenire vedendo arrivare i due sposi senza essere stato avvisato. Ma non è questo l’unico problema. La legge non dice nulla in materia: in teoria, dunque, due persone possono andare in un ristorante senza dire che si trovano lì per festeggiare il loro matrimonio o il battesimo o la comunione di un loro figlio.
Ciò che, però, non possono fare è pretendere un servizio diverso dal solito e più accurato se non lo hanno concordato in precedenza con il titolare del ristorante. Per quanto riguarda le pietanze e il prezzo, se sono state concordate in anticipo allora le due parti sono obbligate a rispettare i patti.
In pratica se un ristoratore ha accettato di far pagare 30 euro a persona per un menù stabilito con il cliente, poi non può alzare il prezzo quando si accorge che si tratta di un matrimonio. In conclusione dunque la risposta è sì: una volta prenotato il locale e concordato menù e prezzo, il cliente non è assolutamente obbligato a specificare che si tratta di un matrimonio o di un’altra ricorrenza particolare.