It.Cultura.Storia.Militare On-Line
invia stampa testo grande testo standard
Bookmark and Share
[HOME] > [icsm ARTICOLI] > [Ricerche: II GM]
Cittadini ma soldati - I dogface di Bill Mauldin, umorista della realtà
di "Caposkaw" ©
[torna indietro]
Poco conosciuto in Italia, il signor William Henry Mauldin detto "Bill" (1921-2003) fu uno dei più apprezzati e efficaci disegnatori satirico-umoristici americani. Il futuro sergente Mauldin nacque a Mountain Park, New Mexico, il 29 ottobre 1921. Può sembrare strano, ma la sua famiglia aveva tradizioni militari. Il nonno era stato uno scout civile della cavalleria durante la campagna contro gli Apaches, e il padre era artigliere dell'esercito nella 1ª G.M. Henry non frequentò il liceo ma un corso per cartoonist, e più tardi l'Accademia delle belle arti di Chicago. Nel 1940 (a 18 anni) si arruolò nella Guardia Nazionale del'Arizona. Iniziò la guerra nella 45ª Divisione di fanteria. Mentre combatteva in prima linea, trovò il tempo di inventare Willie e Joe, i suoi principali personaggi. Willie e Joe, sono due veterani (dogface = facce di cane) eternamente sporchi, stracciati, e alla perenne ricerca di qualcosa che migliori le loro misere condizioni di vita (un po' di compagnia femminile, un letto decente, o la cosa più facile da trovare, una bottiglia di qualsiasi mistura alcolica). Sono ritratti poche volte in combattimento, e quando capita non hanno nulla di eroico, intenti come sono a scansare le pallottole. Ma sono terribilmente veri e umani, al contrario di quei fumetti propagandistici e supereroistici come "CAPTAIN AMERICA" o "SGT. FURY & HIS HOWLING COMMANDOS" (pubblicazioni americane dello stesso periodo). E' interessante immettere un terzo cartoon in questo paragone, ovvero "Sturmtruppen" del grande, e prematuramente scomparso, Bonvi. "CAPTAIN AMERICA" e "SGT. FURY & HIS HOWLING COMMANDOS" sono dei fumetti destinati a un pubblico molto giovane, al massimo ragazzi adolescenti, e sono delle belle favole, non delle chiavi di lettura del conflitto, da cui prendono spunto. In essi i cattivi sono caricaturali, personificazioni del male assoluto, e i buoni sono angeli incarnati, avvolti spesso nella bandiera nazionale.

Strumtruppen, invece, è l'espressione di una cultura più cinica e disincantata. Questo affresco italiano di un immaginario esercito nazista, tratteggiato solo nei suoi aspetti più disumanamente caricaturali (l'obbedienza cieca, la violenza ottusa eccetera), distrugge, mediante un feroce umorismo, non solo l'universo militarista, ma anche la speranza di un mondo migliore. Bonvi non prende in giro i soldati in quanto tali, ma l'umanità intera, folle e sanguinaria, che obbedisce supinamente a caporioni cretini, e trova innumerevoli alti ideali per violentare i più deboli e senza difesa. La guerra, per Bonvi, è solo una conseguenza diretta della malvagità e della stupidità degli uomini (1).

Nelle vignette di Mauldin, invece, non esiste nulla di tutto questo. Willie e Joe non sono la caricatura di qualcuno, sono la trasposizione su carta di soldati veri. Sentono nella loro carne il freddo e la fame, imprecano (2) contro il cibo cattivo e il caffè freddo, sentono estranei a loro gli ufficiali e gli imboscati di seconda linea, con la divisa pulita e sempre in ordine. Il punto di vista di Mauldin è quello del soldato semplice, che striscia nel fango. Ma di un soldato americano di leva, cioè un cittadino con pieni diritti, che è momentaneamente sotto le armi. I "Dogface" sono immersi nella guerra, ma sanno bene che esiste una casa, un ritorno a una realtà di pace, e che l'unico modo per tornarci è fare quel lavoro che detestano. Detestano la guerra e non gli piacciono gli ufficiali ottusi. Nella vita civile, se lavori per un padrone che non gradisci, puoi sempre cambiare posto o impiego. In guerra ovviamente, no. E' facile immaginare che se i soldati di Mauldin incontrassero da civili uno di quegli ufficiali, lo prenderebbero a calci nel sedere, da persone libere.

Maldin disse che, spesso, le sue vignette erano disegnate sul retro di foto di propaganda di Hitler o Mussolini, perché quella era la migliore carta su cui poteva mettere le mani. Dopo aver iniziato scrivendo per il giornale della 45ª Divisione, fu notato dai redattori di Stars & Stripes (il quotidiano dell'esercito americano (3) e nel 1944 divenne venne assegnato a tempo pieno al lavoro di cartoonist in questo giornale. Un articolo di Ernie Pyle lo fece conoscere al pubblico civile americano, e la United Feature Syndicate cominciò a pubblicarne le vignette su vari quotidiani in patria. Nel 1945 Mauldin vinse il premio Pulitzer con questa vignetta.

La didascalia: "Fresche, energiche truppe americane, avanzando vittoriosamente, conducono migliaia di stracciati, affamati prigionieri nemici logorati dalla guerra."

E' evidente,al di là di ogni retorica, la realtà delle cose. Soldati vincitori e vinti, diversi solo nelle divise, accumunati dal freddo e dalla stanchezza, identici nella loro umanità dolente.E' questa fraternità d'armi col nemico, una cosa che mai si poteva immaginare ,in un giornale come "Stars and Stripes". I "dogface" di Mauldin combattono contro i tedeschi e li uccidono pure, ma, sotto sotto, sanno che quei poveri "krauts" sono marmittoni come loro, e che si limitano a fare il loro stesso mestiere. L'odio non esiste, nella guerra di Wille e Joe. Come dirà l'autore: "Willie e Joe sono due soldati che fanno la guerra da due anni (cioè dall'inizio), sono sorpresi di essere ancora vivi e guardano con stupore i soldatini, con la divisa nuova e la faccia senza barba, che vogliono sentire storie di guerra e della gioia di uccidere tedeschi." L'estraneità della casta degli ufficiali è un'altra caratteristica notevole. Willie e Joe vedono ufficiali solo nelle retrovie (quasi sempre) e questi gli rompono regolarmente le scatole per la loro aria poco marziale. Quando possono, si vendicano (in modo bonario, ovvio). La cosa strana è che Stars & Stripes è appunto una rivista di un esercito, cioè diretta e approvata da quegli ufficiali che venivano presi in giro sulle sue pagine (4).

Per questi motivi, tutta l'opera di Mauldin era fieramente avversata dal "Vecchio Sangue e Budella", o in modo ufficiale, dal Generale Patton, comandante della Terza Armata sul fronte europeo. Il Generale Patton era orripilato da quei militari così poco militareschi, e arrivò al punto di minacciare di vietare la distribuzione di "Stars & Stripes", nella truppe sotto il suo comando. I superiori di Mauldin organizzarono un incontro faccia a faccia del sergente con il generale. Come descrisse Mauldin nella sua autobiografia "The brass ring": "Il maggiore mi condusse nel palazzo saturo di storia, pieno di enormi, ornate, stanze dai soffitti altissimi.. L'ufficio del Generale Patton era nella sala del trono. Aveva grandiose porte doppie. Una era socchiusa. Io potevo vedere la scrivania del generale nella lontana estremità della stanza attraverso acri di moquette. Là era seduto, grande come la vita, anche a quella distanza. I suoi capelli erano d'argento, la sua faccia era rosa, le sue spalline e colletto sfavillavano di più stelle di quante ne potessi contare. Le sue dita erano un scintillio di anelli. Una valanga di nastri partiva dal livello dello scrittoio e si spargeva come un'inondazione dal suo petto fino alla sommità della sua spalla, come se si preparasse a marciargli anche sulla schiena. Accanto a lui, giacente su un'alta sedia, c'era Willie, il suo Bull Terrier. Willie aveva l'espressione del suo boss e gli mancavano solo i nastri e le stelle. Io stavo in piedi alla porta , guardando nei quattro occhi più espressivi che avessi mai visto.

"Entri, maggiore." Disse Patton. Al suo tavolo snocciolai quel tipo di saluto militare che ero abituato a fare alla scuola sottufficiali. "Salve, sergente." Il generale sorrise e girò attorno la scrivania a offrirmi la mano. Io non sapevo chi era più stupito, il cane o io. Il botolo, levandosi con il suo padrone, letteralmente rovinò fuori dalla sedia. Patton mi disse di sedermi. Mi appropriai dalle sedia del botolo. Il cane non sembrava solo scioccato, ma anche offeso. Sentii che tutto stava andando bene. "Bene, signore, io vado." disse il maggiore. "Dove vai?" Patton sbottò "Sta fisso qua. Voglio che tu ascolti questo." Il maggiore mi guardò - egli era consapevole dell'accordo sulla riservatezza dell'incontro - e prese la sedia adiacente.

Il gelo cominciò a salirmi per la spina dorsale. "Allora sergente, circa le vignette che disegna, dove ha visto soldati come quelli? Lei sa dannatamente bene che non sta tratteggiando una accurata rappresentazione del soldato Americano. Lei li fai apparire come barboni. Nessun rispetto per l'Esercito, i loro ufficiali e se stessi. Lei sa che non può esistere un esercito senza rispetto per gli ufficiali. I Russi hanno provato a avere un esercito senza gradi, una volta. Ora hanno imparato la lezione. Hanno ridato le uniformi ai loro ufficiali."

"Alcuni uomini sono nati per comandare e non hanno bisogno di quelle cosette metalliche sulle spalle. Per Satana, io potrei comandare con addosso un cache-sex (5). Ma in tempo di guerra sei costretto a affidarti a ufficiali, che non sanno come agire da ufficiali, senza essere vestiti da ufficiali." "I Russi hanno imparato che i gradi sono necessari. Nell'esercito Russo, per quanto tempo pensa che le avrebbero lasciato disegnare quelle vignette?"

Per i successivi venti minuti o più, il generale mi ammanì esempi sulla necessità dei gradi attraverso 4.000 anni di storia militare. Finalmente tornò all'argomento delle mie vignette. "Sergente - disse - io non so che cosa sta pensando di fare, ma i crauti dovrebbero darle una medaglia per l'aiuto dato a scompaginare la nostra disciplina." Aprì un cassetto e apparve un piccolo mucchio di ritagli da Stars & Stripes. Ne prese uno tra pollice e indice. Era una scena notturna di un teatro demolito ,con un manifesto di uno spettacolo dell'USO (6) all'entrata: "RAGAZZE, RAGAZZE, RAGAZZE. Fresche dagli Stati Uniti!" In coda davanti all'entrata una fila di soldati miseri, con le facce stanche illuminate dall'anticipazione. Era uno dei miei lavori migliori, pungente, pensavo. In coda all'entrata degli artisti c'erano gli ufficiali, naturalmente, tutti in tiro e aspettando di portare le ragazze fuori. Alcuni erano dotati di mazzi di fiori.

"Ora" strillò il generale "è questo dannato tipo di cose - dove sono le parole? qualcuno ha tagliato le dannate parole!" "Signore, non c'era nessun sottotitolo sotto quella vignetta." Il botolo, il maggiore e io sobbalzammo al suono della mia voce. "Nessuna parola!"
"Nossignore. Ho pensato che non ce n'era bisogno."
"Va bene, ha disegnato un branco di soldati straccioni in una fila e un branco di ufficiali in un'altra . Che cosa significa?" Stava per permettermi di replicare.

Era veramente troppo per il botolo, che si alzò e camminò teso a lato del suo padrone, pronto a tutto.
"Signore, significa che i soldati vogliono vedere le ragazze e gli ufficiali vogliono uscire con le ragazze".
"Tu pensi che i soldati debbano avere le ragazze al posto degli ufficiali, no?" ringhiò Patton. Malgrado se stesso non potè evitare di ghignare. Malgrado me stesso non potei evitare di apprezzarlo un poco per questo.
"Signore, per mia esperienza, sono gli ufficiali a ottenere solitamente la compagnia delle ragazze dell'USO o della Croce Rossa. "
"E questo è un suo problema, sergente?"
"Nessun problema, Signore. Ho pensato che fosse una situazione divertente e l'ho disegnata come la vedevo."
"Non mi diverte"
"Per dire la verità, Signore, non mi sembra divertente neanche a me, adesso." Dissi onestamente.
"Bene, per Dio, stiamo arrivando da qualche parte. Ora perché ha disegnato questa vignetta, se non era per creare disprezzo verso gli ufficiali?

Si sedette indietro sulla sua sedia, unì le punte delle sue dita in atteggiamento di ascolto e ottenni la possibilità di fare il mio unico discorso del giorno.
"Generale" Dissi.
"Supponga che un soldato sia oltremare da un paio d'anni,e sulla linea del fronte per due mesi senza interruzione, quando ottiene pochi giorni nelle retrovie e va a uno spettacolo dell'USO. Sa che non c'è possibilità di uscire con una delle ragazze - lei arriva con la jeep del colonnello due secondi prima dell'inizio e va via in un'altra auto dello stato maggiore appena terminato lo spettacolo.

Gli occhi di Patton lampeggiarono minacciosamente, ma non mi interruppe.
"Va tutto bene, il soldato ritorna nel suo buco, e ci pensa sopra. Non biasima la ragazza. E non biasima l'ufficiale perché è andato con la ragazza. è umano."
"Gesù Cristo, maggiore, quale è il senso di tutto ciò?" Ringhiò il generale.
"Ho quasi finito, signore. Il mio punto è che il soldato è tornato nella sua buca sentendosi oppresso dagli ufficiali e pensando che sia stata un'ingiustizia. E se lui si sentirà a lungo oppresso non penserà al suo lavoro. Tutto bene, Signore, lui prende il giornale e legge una lettera o vede una vignetta di come altri soldati sentano le stesse cose, e dice " diavolo, qualcun altro l'ha detto per me" e torna al suo lavoro."

"Tutto quello che ho da dirle, sergente" fece Patton" è che se questo soldato si sente oppresso, è perché non ha niente da fare. Io non so dove avete ottenuto quelle strisce sul braccio, ma potreste usarle meglio per insegnare il rispetto ai soldati, al posto di incoraggiarli a lagnarsi e a brontolare. Adesso ho un'ultima cosa da dirle." Guardò l'orologio. "Non potete far funzionare un esercito come un caos"
"Signore" protestai "non ho mai pensato fosse possibile"
"Pensi a quello che le ho detto. Va bene, sergente, ritengo che ci siamo capiti"
"Sissignore"
Non ci stringemmo la mano. Il mio saluto militare di commiato fu perfetto come il primo, ma non penso fosse notato.
Il maggiore e io incominciammo il lungo viaggio attraverso il moquette e ascoltai il cigolio della sedia quando il botolo ci risalì sopra.

Anni dopo lessi della reazione di Patton alla lettura del mio resoconto fatta dal Capitano Butcher (l'organizzatore dell'incontro) per telefono. Quando aveva detto che non avevo fatto cambiare idea al Generale, dall'altra parte del telefono c'era stato una risata soffocata. Quando iniziava la parte in cui affermavo che il Generale non aveva fatto cambiare idea a me, c'era stata un'esplosione e successivi discorsi basati sul mio arresto e successiva detenzione carceraria se mai mi fossi fatto vedere dalle parti della Terza Armata. Non si è mai saputo della violazione dell'accordo effettuata dal Generale, facendo assistere il Maggiore al nostro colloquio privato. Se ne avessi parlato sono sicuro che mi avrebbe sistemato mediante il botolo."

L'antipatia di Patton per le vignette di Mauldin era nota addirittura al comandante Eisenhower, che protesse questo irriverente subordinato dai fulmini del rabbioso generale. Ma i soldati , e le loro famiglie a casa, adoravano Willie e Joe, e il loro creatore. Personalmente credo che i soldati al fronte preferissero leggere le vignette di Mauldin, o al massimo "Mickey Mouse" (Topolino ) con il suo eterno rivale Gambadilegno in la divisa nera, , piuttosto che "CAPTAIN AMERICA".

Ma è meglio lasciar parlare Willie e Joe, nella loro semplice umanità.

"Dì al Vecchio che sono seduto con due amici."

"Col cacchio che questa non è la più importante buca del mondo. Ci sto dentro."




"Comunica via radio al capo e digli che arriveremo in ritardo a causa di una deviazione di un migliaio di miglia."

(il cartello dice: "State entrando nella zona della Terza Armata!
Multe per:
Emetto non indossato ... 25 dollari
Barba non rasata ... 10 dollari
Bottoni mancanti ... 10 dollari
Vestiti scuciti ... 25 dollari
Stivali non lucidati ... 12,5 dollari
Capelli non lavati ... 25 dollari
Parabrezza alzato ... 25 dollari
Pantaloni calati ... 50 dollari
Per ordine del "Vecchio Sangue e Budella"

Il generale Patton fu effettivamente il più marziale dei comandanti americani della 2ª G.M. e nella sua Terza Armata vigevano ordini consimili)

"Joe, ierl'altro mi hai salvato la vita, e ti giurai che ti avrei ripagato.Qui c'è il mio ultimo paio di calze asciutte"

"Ho bisogno di un paio di ragazzi che non mi devono dei soldi per un pattugliamento di routine."

"Able Fox cinque a Able Fox. Ho un bersaglio, ma devi essere paziente."

"Nein.. nein, andate avanti. Non ho intenzione di interferire."
(il cartello dice "Achtung! Acquavite vietata ai soldati e riservata agli ufficiali")

"Non può essere un combattente.. sta cercando di battersi."

"Caro, credo che siamo stati liberati."

"Maledetti! Luridi criminali a sangue freddo! Fetenti Unni! Godono a commettere delle atrocità!"

"Non schizzerò mai più di fango un marmittone (999), non schizzerò mai più di fango un marmittone (1000).. Adesso che l'ho detto, ci spingete?"

"Allora, per la Luger 100 dollari, per la macchina fotografica 150, per la Croce di ferro 12..è un bene essere stati catturati dagli Americani."

"Che tipo di voci hai sentito, di broccolino o gutturali?"

"Buon Dio, sono nudo!"

"Sta cercando una compagnia di fanteria, mon capitaine?"

"Siamo arrivati in territorio americano, Vecchio mio!"
(i cartelli dicono: "PROCEDERE con DISCREZIONE" "Fuoco nemico intermittente e accurato. NON fermarsi o accalcarsi. TENERE L'INTERVALLO TRA I VEICOLI" "Dovete fare attenzione"

"RADDRIZZA QUELLE SPALLE, SOLDATO! DA QUANTO SEI NELL'ESERCITO?"
(sembra di sentire Willie pensare "da troppo..", aggiunta dell'autore dell'articolo)

"Non posso darti l'indennità di combattimento se non combatti."

"E' un'abitudine che Joe ha preso a Roma."

"Perché cavolo non sei nato donna, e bella?""

"Splendida vista! Ce n'è una anche per gli uomini di truppa?"

" ... "

"Siamo appena arrivati. Sai qualche bella storia di guerra?"

"Un'altra maledetta bocca da sfamare."
(il cartello dice: "Mensa ufficiali")

"Conto sulla serietà di voi veterani come esempio per i nuovi rincalzi."

"Dammi un'aspirina. Il "Cuore" come vedi, ce l'ho già (7)."

"Joe, fai un altro giro. Non è ancora abbastanza calda."


Mauldin avrebbe voluto fare morire Wille e Joe nell'ultimo giorno di guerra (immagino per commemorare in questo modo i "dogface" che non ce l'avevano fatta) ma i suoi superiori glielo vietarono. Nel 1945 uscì in America il volume "Up Front" che raccoglieva tutte le vignette di Willie e Joe stampate in quegli anni di guerra, con commenti scritti da Mauldin sulla vita in prima linea. La raccolta "Up Front" fu ristampato in una decina di edizioni, l'ultima nel 1995.

Mauldin, dopo il suo congedo dall'esercito, produsse ancora un volume di Willie e Joe, "Back Home" (di scarso successo) in cui raccontava a modo suo il problema del reinserimento nella vita civile dei reduci. Dopo quest'ultima apparizione, Mauldin li mandò in pensione, facendoli riapparire solo in occasioni eccezionali, quali il funerale del Generale Omar Bradley. Mauldin continuò a lavorare come vignettista, guadagnò un altro Pulitzer negli 1958, e illustrò una dozzina di libri.

Il signor William Henry Mauldin è morto nel 2003.


11 novembre 1969: l'omaggio di un gigante a un altro. Charles Schultz commemora i veterani e Bill Mauldin

"E' il giorno del veterano."

"Il veterano della seconda guerra mondiale sta indossando la sua giacca alla Ike (*) ..."


"Probabilmente andrà a casa di Bill Mauldin a scolarsi qualche birra di radice (**) ..."

L'edizione italiana di questa vignetta ha una traduzione diversa. Io mi sono attenuto a una traduzione letterale.
(*) Giacca alla Ike o giubbotto da campo 1944 in lana, disegnato su suggerimento del generale Eisenhower, tipico della 2ª G.M.
(**) Birra di radice (root beer) bevanda analcolica tipicamente americana.

Note

1. Alcune vignette di Sturmtruppen emblematiche: Un soldato, con un mitra fumante in mano, di fronte a un groviglio di prigionieri massacrati risponde a un commilitone chiaramente scioccato: "PROBLEMI MORALI? Figliolo, l'unico problema morale è chiedersi quanti cretini diranno che lo abbiamo fatto per obbedire a ordini superiori.."
Un soldato, con espressione da demonio, sta violentando una donna. Altri due, più lontani, guardano piuttosto compiaciuti. Uno dice all'altro:"PERO'! La vita militaren sarà dura quanto vuoi, ma a volte ti dà delle belle soddisfazionen.."
Il sergente si avvicina a un soldato. "EHI TU! Picchiati!" gli ordina. Il soldato si schiaffeggia da solo, ciaf, ciaf. "Basta picchiarti!". Il sergente si allontana soddisfatto. "IL POTERE.." ridacchia mentre si batte affettuosamente sui gradi. [torna su]

2. Potrei anche dire bestemmiano ma ovviamente una cosa del genere non poteva esistere sulla carta come esisteva nella realtà. [torna su]

3. Stars & Stripes aveva due edizioni a seconda dei teatri di guerra: Europa e Pacifico. [torna su]

4. Questa era una particolarità dell'esercito americano. Non riesco proprio a immaginarmi gli ufficiali nazisti o britannici che sopportano un qualche tipo di presa in giro. [torna su]

5. Per chi non lo sapesse .. completino sexy femminile. Nel libro è scritto G-string. Dato il personaggio, è probabile che intendesse proprio questo. [torna su]

6. USO = United Service Organizations organizzazione no-profit volta a offrire spettacoli di intrattenimento alle truppe. [torna su]

7. Questa vignetta è autobiografica. Sul fronte di Cassino, Mauldin fu ferito a un braccio e gli fu assegnato il "Purple Heart" (cuore purpureo) decorazione dei feriti di guerra. Mauldin protestò affermando che si era ferito di più da ragazzino in America, ma la decorazione non gli fu tolta. [torna su]


Note legali
Le vignette di Bill Mauldin sono state scaricate dal sito www.stripes.com/02/nov02/mauldin/ e le didascalie sono state tradotte in italiano dall'autore dell'articolo. La traduzione di alcune didascalie non è letterale, e si è cercato di ricreare in italiano l'umorismo delle battute in inglese.
Tutte le vignette di Willie & Joe sono proprietà di Stars & Stripes ®.
La striscia di Snoopy è proprietà della United Feature Syndacate Inc. ®.


Appendice

Quando Mauldin morì, nel 2003, i maggiori vignettisti americani gli dedicarono una serie di vignette commemorative.


"Se n'è andato."



"Dimmi Joe, quello che sta arrivando, non è il nostro vecchio amico Bill?"




"Andiamo sulla nuvola di Snoopy.." "E trangugiamo qualche birra di radice."
Questo è un omaggio sia a Bill Mauldin sia a Charles Schultz.




"Arriva Bill! Alzati e salutiamolo!"




"Lo sai, Joe, anche dopo tutti questi anni, non sono ancora abituato a dire addio ai vecchi amici."



RIPRODUZIONE RISERVATA ©
[HOME] > [icsm ARTICOLI] > [Ricerche: II GM]