Acw: Luigi Palma di Cesnola
by Alessandro Santoro - 14/01/02
Riassumo la sua divertente storia per chi ne fosse interessato.
Luigi Palma di Cesnola nacque a Rivarolo Canavese il 28 giugno 1832,
secondogenito del conte Maurizio ed Eguenia Ricca di Castelvecchio. A
quindici anni si arruolò volontario nel 4º reggimento di fanteria, brigata
Piemonte, nelle cui fila prese parte alle campagne del '48 e del '49 (nel
corso delle quali raggiunse il grado di sottotenente).
Nel settembre del 1854 venne nominato aiutante di campo del generale Giorgio
Ansaldi, comandante della brigata Aosta, ma dopo tre settimane venne
congedato su domanda del diretto interessato, per motivi sconosciuti ma
probabilmente legati a qualche episodio poco fulgido (come è facile
sospettare per quanto sarebbe accaduto negli anni a venire). Allo scoppiare
della guerra di Crimea, Palma di Cesnola cercò con ogni mezzo di farsi
riammettere in servizio, ma dopo essersi viste respinte tutte le richieste
finì per arruolarsi in un reparto composto da truppe turche assoldate
dall'Inghilterra.
Della sua vita non si sa più nulla fino alla partenza per New York come
emigrante, probabilmente nel 1858 o nel 1860. Negli Usa, il nostro conobbe
un periodo di difficile esistenza, vissuto in povertà e arrabattandosi alla
bell'e meglio con lezioni private di italiano e francese. Nel giugno del
1861, tuttavia, Palma di Cesnola sposò Mary Reid, una sua allieva
proveniente da una famiglia illustre (il padre, Samuel Chester, era stato un
eroe della guerra del 1812 e aveva ideato l'attuale bandiera americana). Due
mesi prima, il bombardamento di Fort Sumter aveva aperto di fatto la Guerra
civile e Mary Reid, con un istinto per gli affari non indifferente,
consigliò al marito di abbandonare la propria attività di insegnante di
lettere per mettere a frutto la sua esperienza in campo militare. Detto
fatto, Palma di Cesnola aprì un'accademia privata dove, per cento dollari al
mese, gli allievi potevano studiare le materie base costituenti allora il
bagaglio culturale degli ufficiali.
Caduto in nuove difficoltà finanziarie nel 1862, il nostro decise di
arruolarsi come volontario nell'11º reggimento di cavalleria New York,
comandato dal colonnello James Swain.Cinque mesi dopo, Cesnola fu
imprigionato con l'accusa di avere fomentato un ammutinamento ai danni del
comandante del reparto. Luigi si difese inondando il Dipartimento della
Guerra con una valanga di lettere anonime nelle quali si lanciavano accuse
gravissime nei confronti di Swain, e con una lettera firmata di suo pugno e
indirizzata al generale McClellan - conosciuto casualmente in Crimea - nella
quale l'italiano si qualificava falsamente come cittadino americano e
chiedeva sfacciatamente la promozione a colonnello. Potrà sembrare
incredibile, ma il bluff ebbe successo perché una settimana dopo Palma di
Cesnola venne rilasciato e promosso ad aiutante di campo del generale Siegel,
al comando dell'11º Corpo dell'Armata del Potomac.
L'incarico, tuttavia, era solo provvisorio e infatti non venne ratificato.
Pochi mesi dopo, ritroviamo così il nostro, con il grado di colonnello, nel
4º reggimento di cavalleria New York, con il quale prese parte a un episodio
marginale della celebre battaglia di Fredericksburg, episodio che però - più
per fortuna che altro - gli fece guadagnare qualche notorietà.
Agli inzi del 1863 la carriera di Palma conobbe una nuova battuta d'arresto:
accusato di appropriazione indebita di beni del governo (aveva preso dei
pistole Remington e le aveva spedite a casa dalla moglie), l'italiano si
difese tirando in ballo presunte amicizie altolocate (il generale Siegel,
alcuni ministri e qualche magnate). Il tentativo risultò però inutile perché
nel febbraio del 21863 Palma di Cesnola venne congedato con disonore. Il
nostro, tuttavia, continuò a lungo a perorare la propria causa, attraverso
una fitta corrispondenza nella quale venivano continuamente sbandierate
amicizie e conoscenze di primo piano (e, gli italiani...). Alla fine, la sua
costanze venne premiata e nel marzo dello stesso anno venne riammesso in
servizio. Nel giugno, tuttavia, Luigi venne posto nuovamente agli arresti,
stavolta per aver accusato ingiustamente un alto ufficiale (il generale
Gregg) di corruzione e favoritismi. Per redimersi, Palma chiese e ottenne di
poter partecipare a una disperata carica contro la cavalleria sudista, nel
corso del quale venne ferito e catturato.
Dopo alcuni mesi di prigionia, ritroviamo il nostro nel marzo del 1864
nuovamente in servizio nel 4º cavalleria, liberato grazie a uno scambio di
prigionieri. Con il reparto, Luigi prese parte al celebre raid di Sheridan
culminato nella battaglia di Trevilian Station. Anche questa volta,
tuttavia, la condotta di Palma non fu esente da polemiche: egli, infatti,
venne accusato di avere sparato per errore su alcune unità amiche, e di
avere lasciato senza ordini il proprio reggimento.
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Aprofittando dello
scioglimento della sua unità, Luigi Palma di Cesnola venne "dimissionato" a
forza. Tornato a casa, il nostro riaprì la propria scuola di guerra e poco
tempo dopo, quasi si volesse appropriare di quella promozione che aveva a
lungo cercato inseuendo amicizie e raccomandazioni politiche, si autonominò
generale. Secondo la sua storia, Lincoln in persona l'aveva promosso sul
campo, solo verbalmente e - guarda caso - pochi giorni prima di morire
assassinato.
La storia di Luigi Palma di Cesnola non finì qui e anzi, può essere
considerata l'emblema dell'arte di arrangiarsi. Pochi anni dopo, grazie a
qualche amicizia sopravvissuta alle disgrazie del tempo di guerra, Palma
venne nominato console americano a Cipro. Qui, il nostro si diede a una
nuova attività, l'archeologia, al solo scopo però di crearsi una collezione
di oggetti d'arte sufficientemente ricca da poterla poi rivendere a qualche
museo (quelli, d'altronde, erano gli anni di Schliemann e di Lord Elgin).
Nel 1870 - dopo essersi conquistato una immeritata fama di scopritore di
tesori sepolti grazie a un'abile attività propagandistica più che alle
capacità di archeologo - ritroviamo Palma di Cesnola imegnato in trattative
con i musei del Louvre, dell'Hermitage e di Berlino, nella speranza di
vendere la sua collezione di oggetti d'arte. Alla fine il Metropolitan
Museum acquistò l'intera raccolta nel 1872. Nel 1873, ingelosito dal
ritrovamento del tesoro di Priamo da parte di Schliemann, Cesnola riuscì a
ottenere un finanziamento per una nuova missione archelogica e, poco dopo,
dichiarò trionfalmente la scoperta del tesoro di Curio, ritrovto in punti di
scavo che, naturalmente, nessun altro archeologo riuscì più a reperire.
Ovviamente, le truffe archeologiche del nostro non potevano durare a lungo.
Nel 1880, all'apertura del Metropolitan Museum (di cui Cesnola era riuscito
a diventare primo direttore!), la collezione venne smascherata da un
antiquario di origine ebrea, che Cesnola denunciò per diffamazione. Il
processo si concluse con la vittoria dell'italiano, ma il valore della
collezione era stato orami scoperto e il famoso tesoro di Curio venne
"diplomaticamente" dimenticato nei sotterranei del museo, dove si trova
tutt'ora. Cesnola rimase ancora per qualche anno alla direzione del
Metropolitan. Morì nel 1904.
Bibliografia:
A. Testa, "Tra gloria e bluff: Luigi Palma di Cesnola, generale e
archeologo", in AA.VV., "Le stelle e le strisce - Studi americani e militari
in onore di Raimondo Luraghi", Bompiani.
Alessandro Santoro