1933 Aviazione dell'Esercito
by Aerei Italiani - 17/04/02
Da L'Aviazione Per l'Esercito - Manualetti di Tecnica Militare - Luglio 1933
Rivista Esercito e nazione:
Capitolo compiti eventuali :
COMPITI EVENTUALI
L'intervento offensivo diretto, nel combattimento; - Oltre ai compiti
informativi, testè esaminati, che sono di esecuzione normale, l'aviazione
per l'esercito può in rari casi svolgere altri compiti di carattere
eventuale: primo fra questi l'intervento offensivo diretto nel combattimento
terrestre. carattere di eccezione di tale forma di impiego è dovuto a due
ragioni: anzitutto che le unità terrestri traggono, di solito, maggior
vantaggio dal contributo informativo che dalla partecipazione diretta alla
battaglia dei reparti aerei da, osservazione; in secondo luogo che questi ultimi,essendo creati per l'osservazione e non per il combattimento, non sono
generalmente in grado di portare al nemico un'offesa Proporzionata allo
sforzo ed al sacrificio cui si espongono.
Pertanto l'impiego di unità aeree da osservazione per compiti di
combattimento è limitato di solito a quei soli casi in cui, non
disponendosi di reparti aerei più adatti - da bombardamento, da attacco al
suolo , eventualmente da caccia - il nemico si trovi in così grave disagio
materiale e morale da non poter efficacemente reagire contro aggressioni
aeree. Queste condizioni si verificano, per esempio, contro nemico già
battuto od in fuga - quindi in fase di sfruttamento del successo o di
inseguimento - oppure contro colonne avversarie molto vulnerabili sorprese
in marcia od in sosta od in passaggi obbligati. S'intendo che la
partecipazione diretta alla lotta, delle unità aeree da osservazione è
altresì giustificata in momenti critici per le nostre truppe, per esempio
durante un ripiegamento, quando è doveroso ricorrere ad ogni mezzo per
salvare o migliorare la, situazione. Gli apparecchi da osservazione possono
offendere obiettivi terrestri mediante il lancio di bombe di piccolo calibro
e di spezzoni da, quota poco elevata, eseguendo cioè il così detto piccolo
bombardamento, Il bombardamento è effettuato dall'osservatore, il quale
indica la rotta al pilota, esegue il puntamento e al momento opportuno
sgancia le bombe manovrando l'apposita leva.
Il mitragliamento contro obiettivi terrestri è da escludersi per gli
apparecchi da osservazione. All'azione offensiva, quand' essa sia stata
decisa, dev'essere destinato il maggior numero possibile di apparecchi.
Questi percorrono la rotta di andata e ritorno in formazione adatta per
proteggersi reciprocamente e meglio assicurare la difesa contro eventuali
attacchi aerei del nemico.(FIGURE OMISSIS) . La formazione dove favorire ii
lancio delle bombe, e viene se del caso opportunamente modificata poco prima
di raggiungere l'obiettivo. Il lancio delle bombe può essere eseguito ad
ogni passaggio sull'obiettivo da tutti gli apparecchi simultaneamente (tiro
a salve) oppure dai singoli apparecchi
successivamente (tiro in serie). Il primo procedimento è adatto per
obiettivi vastí9 il secondo lo è per obiettivi di dimensioni limitato e
richiede la formazione in colonna, con opportune distanze fra gli
apparecchi.
Quando vengono svolte azioni offensive da parte di unità aeree in
concorso con le operazioni terrestri, occorre prendere le precauzioni
necessario
perché truppe amiche non vengano colpite: la località, il momento, e le
modalità dell'azione devono essere a tale scopo accuratamente scelti e
studiati e l'obiettivo dovessero preventivamente riconosciuto dagli aerei.
Occorre inoltre che contemporaneamente a tali azioni - effettuate da quota
molto bassa - non vengano eseguiti tiri di artiglieria sugli stessi
obiettivi per evitare il rischio di colpire i propri apparecchi.
Altri compiti eccezionali. - Altro compito che in via eccezionale può essere
devoluto ad unità di aviazione per l'esercito, quando non si abbiano a
disposizione apparecchi con maggior carico utile, è quello di rifornire di
viveri e munizioni truppe isolate o tagliate fuori: per esempio, reparti
terrestri circondati dal nemico oppure rimasti al dì là di un fiume ovvero
intransitabile ovvero bloccati in posizioni
montane da frane valanghe. I rifornimenti, confezionati in colli di
dimensioni opportune e muniti di piccoli paracaduto, vengono lasciati cadere
per cura dell'osservatore da bassa quota.
Infine compiti eccezionali, da affidarsi in casi particolari a qualche
apparecchio da osservazione , possono essere, quello di trasportare da un
punto all'altro, attraverso territorio occupato dal nemico, ufficiali di
collegamento e quello di trasportare addirittura in territorio nemico degli
informatori, atterrando di notte in località opportune.
Ciao
Diego
Reply di Aleks - 17/02/02
Davvero estremamente interessante questo capitolo, del resto non fu un
nostro pilota, il marchese Gavotti, ad eseguire in Libia il primo attacco al
suolo con bombe nella storia, che anno era gia'? Non vorrei sbagliare ma
mi pare fosse avvenuto nel 1911. Da allora di acqua sotto i ponti ne e'
davvero passata tanta, senza contare che il periodo in cui e' stato scritto
l'articolo e' stato aeronauticamente parlando, molto bello e stimolante.
Pensiamo alle trasvolate in massa con gli idrovolanti di Italo Balbo nel
1931 e 33, poi il record mondiale di velocita' del bellissimo MC.72, la
coppa Schneider e potrei continuare ancora. Certo questi tanti primati
costituivano in un certo senso un po' la vittoria dell'apparenza, senza
dimenticare che i tanti progressi e scoperte in materia aeronautica non
furono estese all'arma azzurra nella sua globalita', ma rimasero
appannaggio di quell'apparenza (leggi di pochi) che ho citato poco fa.
Persino gli importanti insegnamenti della Guerra di Spagna furono
bellamente ignorati.. Insomma nonostante tutto cio' guardo a quegli anni
con un po' di nostalgia.
ByeZ
Aleks "con fazzoletto in mano" :)