C'era solo la Azul? No! Spagnoli dalla parte degli alleati
by Alessandro Santini 27/01/03
Come tutti sapete la Spagna franchista rimase neutrale durante la IIGM salvo inviare sul fronte russo la divisione Azul, inquadrata nella Wehrmacht come 250.Infanterie-Division, e la Esquadra Azul al fianco della Luftwaffe per, come recitava il giuramento pronunciato di fedeltà ad Hitler pronunciato dai membri di queste unità, "combattere nella battaglia contro il comunismo".
Molti meno sanno che più di 50.000 spagnoli parteciparono alla guerra dalla parte degli alleati (Francia Libera, Maquis, FFAA e marina mercantile britanniche, FFAA USA e FFAA sovietiche). Questi uomini indomiti erano i resti dell'esercito repubblicano spagnolo che, nel 1939, fu costretto ad abbandonare la Catalogna per trovare rifugio in
Francia.
Pur spesso maltrattati dalle autorità francesi durante l'internamento e certo non teneri verso le potenze democratiche che avevano abbandonato la repubblica al proprio destino durante la guerra civile spagnola offrirono alla causa della sconfitta dell'asse un contributo di sangue sproporzionato al loro numero: più di 7500 morti in azione e 10.000 morti nei campi di concentramento e sterminio dell'asse. Il più noto caduto spagnolo dalla parte degli alleati fu Ruben Ruiz Ibarruri, figlio della "Pasionaria", caduto sul fronte di Stalingrado ed insignito del titolo di "Eroe dell'Unione Sovietica".
Nel corso della guerra i volontari spagnoli parteciparono a centinaia di azioni tra le quali ricordo le più conosciute:
La difesa di Narvik inquadrati nella 13a Dble della Légion Etrangère.
La difesa di Bir-Hakeinm sempre con la 13a Dble.
L'attacco al treno della divisione Ss "Das Reich", condotto da un maquis composto quasi esclusivamente da anarchici spagnoli, al quale seguì il massacro di Oradour-sur-Glane.
L'ingresso a Parigi della 2eme Division Blindee del generale Leclerc (il primo carro armato che entrò nella piazza dell'Hotel de Ville, all'uso dell'Armee aveva il nome di una battaglia: Guadalajara ed era seguito da
Teruel, Ebro, Madrid)
Un bel saggio sull'argomento qui:
http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html
Ciao
Ale
P.S. Se dal post traspare un certo entusiasmo è perché gli spagnoli mi stanno proprio simpatici :-)