De Ketelaere rende bella la “Dea” e il Milan si mangia le mani: da Davids a Henry, tutti i casi in cui le big non hanno saputo attendere il talento

La stagione di Charles De Ketelaere all’Atalanta è la dimostrazione che a volte si da poco tempo ai calciatori di sbocciare. Il Milan si mangia le mani, ma quante big non hanno creduto in futuri fenomeni.

Da Edgar Davids a Thierry Henry la lista è davvero lunga con tanti rimpianti che, prima o dopo, hanno coinvolto tutte le big del calcio italiano.

Gli errori delle big
De Ketelaere e tutti gli errori delle big ANSA FOTO Icsm.it

Torniamo però un attimo a parlare del talento belga che sta facendo le fortune della Dea di Gian Piero Gasperini. Il classe 2001 belga era arrivato in Italia preso per il Milan dal Club Brugges nell’estate del 2022 per ben 35 milioni di euro. Lento e compassato a Milano aveva giocato decisamente al di sotto delle aspettative tanto che a fine stagione veniva ceduto in prestito con diritto di riscatto all’Atalanta.

A Bergamo Charles ha ritrovato i fasti di un tempo, diventando quel tuttocampista che il Milan sperava di aver pescato un anno prima. Gol e grandi giocate hanno permesso al calciatore di guadagnarsi nuova attenzione sul calciomercato con la Dea pronta a fare una mega plusvalenza magari già la prossima estate.

Da Davids a Henry quanti sbagli delle big

Per parlare di talenti che le big hanno bruciato dobbiamo partire da molto lontano, quando nella metà degli anni novanta l’Inter di un giovane Massimo Moratti prende grandi calciatori senza vederli mai esplodere. Ha appena 24 anni Dennis Bergkamp quando approda dall’Ajax all’Inter dove per due anni sembra un oggetto misterioso. All’Arsenal farà la sua fortuna diventando uno dei calciatori più forti del mondo.

Che errori per le big
Henry tra i grandi errori delle big ANSA FOTO Icsm.it

Sempre a Milano sponda nerazzurra a 22 anni arriva Roberto Carlos, un terzino del Palmeiras che solo a tratti fa vedere le sue caratteristiche. Sarà ceduto immediatamente al Real Madrid dove farà la fortuna di una squadra pronta a vincere tutto.

Dall’altra sponda dei navigli però si può parlare altrettanto di talenti non riconosciuti come quello di un giovanissimo Patrick Vieira, pescato dal Cannes ad appena 19 anni e poi ceduto all’Arsenal dove sappiamo tutti cosa ha fatto. O ancora di Pierre Emerick Aubameyang che il Milan prende addirittura a 16 anni dalla Pro Patria e che inizia a girovagare in prestito per poi esplodere solo una volta dopo essere stato ceduto al Saint Etienne.

Errori anche di valutazione come quello fatto su Edgar Davids dal Milan e su Fabio Cannavaro dall’Inter. Entrambe le milanesi pensavano di togliersi un problema sbolognando i calciatori alla Juventus, senza rendersene conto fecero la fortuna di una squadra dal rendimento incredibile in quegli anni.

Occhio proprio alla Vecchia Signora che di errori simili ne conta anche lei diversi, mai però come quello fatto con Thierry Henry. Il francese arriva giovanissimo dal Monaco per sostituire Alex Del Piero, costretto a un lungo stop alla fine del 1998 per un problema al ginocchio. Carlo Ancelotti schiera Titì esterno sinistro nel 3-5-2 e il calciatore non convince, sarà ceduto all’Arsenal dove anche lui farà faville.

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