Armi nucleari tattiche, cosa sono e cosa le differenzia dalle strategiche

Le armi nucleari tattiche e quelle strategiche non sono la stessa cosa. Proviamo a capire in cosa consistono sia le une che le altre, svelando le differenze principali e gli usi diversi per cui sono state create

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato il Mondo intero a parlare del pericolo nucleare, dal momento che il Presidente Vladimir Putin non ha mai nascosto di essere pronto a servirsi di ogni mezzo necessario pur di vincere quella che lui ha ribattezzato come “operazione militare speciale”.

Spesso ai notiziari sono state utilizzate espressioni come “armi nucleari tattiche” e “armi nucleari strategiche”, utili a indicare le differenti tipologie di armi di cui dispone lo Stato russo.

In questo approfondimento proveremo a capire cosa differenzia le une dalle altre e perché è giusto distinguerle.

Che cosa sono le armi nucleari tattiche

Quando si sente parlare di armi nucleari tattiche ci si riferisce a quegli specifici dispositivi nucleari progettati per un utilizzo su scala locale o tattica, in contrasto con le armi nucleari strategiche che sono concepite invece per colpire obiettivi su una scala più ampia.

Esistono delle differenze sostanziali tra le armi nucleari tattiche e quelle strategiche
Esistono delle differenze sostanziali tra le armi nucleari tattiche e quelle strategiche | Immagine Unsplash @IljaNedilko – Icsm.it

Si tratta, quindi, di armi caratterizzate da una potenza esplosiva relativamente bassa rispetto alle testate nucleari strategiche e che vengono progettate per essere impiegate soprattutto in situazioni di combattimento convenzionale su un campo di battaglia, vista la loro gettata ridotta.

Stando ad alcuni dati raccolti da Iriad Review, il periodico dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo, e risalenti allo scorso giugno, la Russia disporrebbe di circa 1.900 armi nucleari tattiche, contro le 230 in possesso degli Stati Uniti d’America.

Una grande differenza che non può portare che ad avere un certo timore delle dichiarazioni spesso rilasciate da Vladimir Putin, il quale ha sempre spiegato di essere pronto a utilizzare ogni arma in possesso della Russia pur di vincere la propria battaglia.

Entriamo allora più nello specifico e vediamo insieme quali sono le caratteristiche principali delle armi nucleari tattiche:

  • Una potenza ridotta: le armi nucleari tattiche hanno generalmente una potenza esplosiva inferiore rispetto a quelle strategiche. Solitamente si parla di una potenza che può variare da 0,1 a 50 kilotoni.
  • Raggio d’azione ristretto: sono solitamente utilizzate in contesti più circoscritti, come in teatri di guerra locali o su campi di battaglia specifici e che non richiedano il coinvolgimento di aree geografiche più estese. Il raggio d’azione da terra di un’arma nucleare tattica è generalmente di 500 chilometri, con un potenziale distruttivo di 59 chilometri quadrati. La nube tossica prodotta da tali armi potrebbe poi estendersi per 2.800 chilometri quadrati.
  • Deterrenza limitata: le armi nucleari tattiche vengono spesso utilizzate come deterrente su scala più limitata, mirato a sventare minacce immediate o a colpire il nemico in situazioni tattiche (es: colpire bunker, ponti o basi militari).
  • Forme differenti: le armi atomiche tattiche possono assumere diverse forme, compresi ordigni aerei, missili balistici a corto raggio o proiettili di artiglieria equipaggiati con testate nucleari.
  • Maggiore flessibilità operativa: le armi nucleari tattiche sono concepite per essere più flessibili e adattabili alle esigenze di una specifica situazione di combattimento, consentendo risposte rapide e mirate (possono essere usate direttamente dalle truppe sul campo di battaglia, non avendo bisogno di mezzi enormi per essere trasportate, ndr).
  • Stabilità a rischio: l’impiego di armi nucleari tattiche ha sempre sollevato diverse preoccupazioni alla voce stabilità. Il loro utilizzo potrebbe avere impatti significativi su un’area geografica limitata.
  • Rigido controllo: le armi nucleari tattiche sono soggette a rigorosi controlli e procedure per garantire la sicurezza e impedire un loro utilizzo non autorizzato.

Differenze con le armi nucleari strategiche

Viste le principali caratteristiche delle armi nucleari tattiche, analizziamo ora le principali differenze tra loro e le armi nucleari strategiche.

Quest’ultime sono dispositivi nucleari progettati per essere utilizzati in contesti di guerra su scala globale o strategica, appunto.

Le armi nucleari tattiche permettono di colpire obiettivi specifici sul campo di battaglia
Le armi nucleari tattiche permettono di colpire obiettivi specifici sul campo di battaglia | Immagine Unsplash @IljaNedilko – Icsm.it

A differenza delle nucleari tattiche, che sono concepite per un impiego su un campo di battaglia locale o regionale, le armi nucleari strategiche sono progettate per infliggere danni su vasta scala e avere un impatto significativo sulle capacità militari e infrastrutturali del nemico.

Esse si differenziano per le seguenti caratteristiche:

  • Un’elevata potenza esplosiva: le armi nucleari strategiche hanno una potenza esplosiva molto elevata e che le rende capaci di causare distruzione su una vasta area. La loro potenza può variare da 100 a 1.000 kilotoni e il loro raggio d’azione da terra può toccare i 5.500 chilometri.
    Hanno un potenziale distruttivo che tocca i 1.230 chilometri quadrati e la nube tossica derivante da una loro esplosione può colpire 33.910 chilometri quadrati di superficie.
  • Missili balistici intercontinentali: le armi nucleari strategiche sono spesso montate su missili balistici intercontinentali (ICBM), i quali sono in grado di viaggiare su lunghe distanze e colpire obiettivi situati anche in continenti diversi.
  • Sottomarini nucleari: alcune armi nucleari strategiche sono installate invece su sottomarini nucleari, da dove forniscono una capacità di deterrenza e di attacco globale da una posizione subacquea.
  • Aerei strategici: le armi nucleari strategiche possono essere trasportate pure da specifici aerei strategici (es: bombardieri pesanti).
  • Ruolo di deterrente: anche le armi nucleari strategiche fungono da deterrente. Minacciare l’utilizzo di tali armi viene solitamente fatto per scoraggiare il nemico dal compiere attacchi nucleari o aggressioni su vasta scala.

Le superpotenze da temere

Nel Mondo esistono diverse Nazioni che nel corso dei decenni hanno sviluppato e mantenuto degli arsenali al cui interno sono contenute sia armi nucleari tattiche che strategiche.

Lo hanno fatto per scopi difensivi, dissuasivi o strategici, associando così il proprio nome ad alcune delle armi più pericolose e distruttive tra quelle oggi esistenti.

Tra i Paesi che sono noti per possedere delle armi nucleari tattiche troviamo, per esempio, la Russia, gli Stati Uniti d’America, l’India e il Pakistan.

Le prime due sono Nazioni che possiedono anche armi nucleari strategiche, le quali sono presenti pure negli arsenali di Cina, Francia e Gran Bretagna.

Tutti nomi di Paesi che sono stati dichiarati ufficialmente come “Stati nucleari” dal Trattato di non proliferazione nucleare, al quale non hanno invece aderito realtà come la Corea del Nord e Israele, Nazioni che possono quindi avere degli arsenali nucleari pur non avendoli mai dichiarati.

Stando alle stime pubblicate lo scorso anno dalla Federation of American Scientists, la Russia disporrebbe al momento di circa 6.000 testate nucleari (tra tattiche e strategiche, ndr), numero che la pone con distacco al primo posto tra le Nazioni con la maggior potenza nucleare.

Basti pensare infatti che tutte le riserve NATO messe insieme non bastano a pareggiare il conto.

Circa 1.500 bombe nucleari russe sarebbero già montate su basi di lancio da terra, caccia e lanciamissili sottomarini, ovvero pronte all’uso.

Una situazione di cui tenere sicuramente conto, soprattutto in caso di un’escalation militare nella guerra tra Russia e Ucraina.

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