It.Cultura.Storia.Militare On-Line
Europa Universalis II
di Marco Farina

EU2, come caricato, appare piuttosto semplice nella sua grafica; anche le unità navali e terrestri a disposizione, nonostante mutino nel loro aspetto (4 volte al massimo) appaiono piuttosto schematiche. La forza del gioco tuttavia sta non tanto nella ricerca del dettaglio grafico, quanto soprattutto nella gestione manageriale di tutto lo Stato da noi scelto. Sono imponenti ai nostri occhi le numerose voci di cui bisogna tener conto nella conduzione del Paese.
Tutto è stato curato nei minimi dettagli, dalla religione, alla cultura, alla richezza generata che può mutare di regione in regione anche nella stessa Nazione sotto il nostro personale controllo. Il giocatore si troverà coinvolto nel bilanciare in maniera quanto più corretta le diverse regioni del proprio regno ed impostare la politica interna ed estera del Paese tenendo conto di tanti fattori. Gli eventi storici saranno tanto previsti (la Riforma ed in generale tutti gli eventi religiosi) quanto imprevisti (una ribellione in una regione del vostro Paese, la scoperta di terre lontane prima della data reale della loro conoscenza). Tali eventi, uniti ad un'ottima IA, fanno in modo che tutti gli Stati presenti nel gioco interagiscano fra di loro ed abbiano una propria politica interna ed estera.

Elemento infine da non trascurare è proprio la reputazione che il nostro Paese tende ad assumere nei confronti degli Stati che ci conosceranno, valore questo che muterà nel tempo: tanto più saremo odiati tanto più gli Stati si coalizzeranno contro di noi e ci renderanno la vita difficile. E' importante sottolineare che ogni Stato, dopo aver ottenuto la tecnologia indispensabile e le unità d'esplorazione marine e/o terrestri, è capace di esplorare e colonizzare nuove terre che spesso non appartengono a nessuno, aumentando così le variabili e le sfide per il giocatore, che si troverà a combattere non solo per qualche regione del Continente, ma anche per ottenere nuove colonie.
EU2 è una sfida che può raggiungere, in base alla nostra bravura ed abilità, risultati che la storia non ha mai previsto e la cui sola immaginazione è legata alla nostra fantasia. Avete mai provato a pensare di annettere l'intera penisola iberica e non permettere quindi le grandi esplorazioni dei territori americani alla fine del 1400? O piantare le bandiere russe fino agli estremi confini dell'asia orientale? O scacciare in mare inglesi e francesi alla guida delle truppe di popolazioni indiane d'America come i Cherokee, gli Irochesi o i Lenape? Tutto è possibile e la storia è solo nelle mani del giocatore che può essere capace d'impedire o concretizzare la nascita di Stati nazionali o di futuri imperi. Ad allietare le giornate al PC, fra un combattimento e la creazione d'una nuova alleanza ci sarà l'ottima musica classica di sottofondo scelta dai programmatori.

Requisiti tecnici: il requisito minimo è un processore Pentium II da 266 MHz con 64 MB di RAM ed una scheda video dotata di 2 MB di RAM. Ancora meglio se il processore è un Pentium II da 450 MHz e la RAM è di 128 MB. In generale quindi, un titolo che in attesa del successore e visto il modico prezzo attuale, sarebbe da comprare subito!
PS: è da far notare un piccolo problema (mi auguro legato al mio PC e non al gioco in generale). E' impossibile fare una scelta diversa per taluni fatti storici, come per alcuni eventi un po' più semplici come "La Creazione di un grande Palazzo". Trascrivo come esempio il seguente: gioco con lo Stato d'Orleans partendo dall'optione "La Grande Campagna", ho un avvio fulminante che mi porta in poco tempo a detenere almeno un terzo del territorio francese, ma quando appare il pop-up storico che mi informa della scelta di decidere se unificare o meno la Francia, alla mia risposta negativa, il sistema salta e mi riporta al desktop. L'unica consolazione è che pur dovendo accettare l'unificazione, la capitale francese è posta nella regione d'Orleans e non in quella dell'Ile-de-France.
RIPRODUZIONE RISERVATA ©