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Il Lago dei Cannoni
di Gianfranco Genta © (11/06)
Nell'incantevole scenario della conca dei 13 laghi di Prali (TO) in alta Val Germanasca è ubicato il lago Ramella (m. 2586) più conosciuto come il lago dei cannoni. Questo curioso soprannome gli deriva dal fatto che nel 1937 venne posizionata nei suoi pressi la 149ª batteria di artiglieria della GaF (Guardia alla Frontiera) e che due dei cannoni che la componevano, caso unico in tutto il fronte Alpino Occidentale, sono ancora in postazione nelle rispettive piazzole, sulle rive del lago Ramella.
Nel 1939 essa risultava completata. La 149ª batteria era composta da 4 cannoni 149/35 posizionati in piazzole allo scoperto rivestite di muri a secco (pietre) e cemento. Completavano la dotazione dei ricoveri per truppa e materiali e delle baracche per gli esplosivi. Di questi ultimi lo scrivente non ne ha trovato traccia. Con tutta probabilità gli uomini alloggiavano nei sottostanti ricoveri Perrucchetti (che vedremo più avanti) ad una quota di circa 2400 m.
Due postazioni per cannoni (la n. 1 e la n. 2 quelle che conservano ancora i pezzi da 149) erano posizionate esattamente sulla riva del lago, mentre le altre 2 (la n. 3 e la n. 4) erano più in basso (queste conservano solo miseri resti dei cannoni) e si incontrano scendendo ai ricoveri Perrucchetti. Compito della 149ª Batteria era di battere il vallone di Abries (Francia). Nel corso della guerra con la Francia, 11-25 giugno 1940 la 149ª entrò ripetutamente in azione contro truppe francesi posizionate nei pressi dei villaggi di Echalp e di Montà nei pressi di Abries.
Nel 1950 la batteria venne smantellata e tutto il materiale ferroso possibile venne recuperato. Come già detto i cannoni posizionati sulle piazzole 1 e 2 vennero privati della volata (tagliata con la fiamma ossidrica) dei sistemi di puntamento e degli otturatori. Ancor più tragica la situazione dei pezzi posizionati sulle piazzole 3 e 4: qui i resti, come si potrà vedere dalle fotografie allegate, sono veramente ai minimi termini. Non si capisce comunque perché il materiale ferroso sia stato totalmente recuperato. Si precisa che i numeri alle piazzole sono stati attribuiti dallo scrivente.
Ultimata la visita alla batteria si consiglia di scendere verso i ricoveri Perrucchetti ormai in vista di fronte a noi,un centinaio di metri di dislivello più in basso. Questi ricoveri furono costruiti nei primi anni del 1900 e furono utilizzati dalle truppe alpine fino al conflitto con la Francia del 1940.
Ai lettori interessati ad una visita si consiglia di prendere l'autostrada Torino-Pinerolo, qui giunti seguire le indicazioni per la Val Chisone, giunti a Perosa Argentina svoltare a sinistra direzione Val Germanasca-Prali proseguire fino a Ghigo (frazione di Prali) e parcheggiare l'auto nell'ampio spazio alla partenza della seggiovia tredici laghi. I due tratti dell'impianto di risalita ci porteranno fino al Bric Rond (m. 2540). Di qui dirigersi verso la stazione di arrivo della vecchia seggiovia, appena un po' più in alto dell'attuale, tralasciare il sentiero che scende verso il lago dell'Uomo (lo percorreremo al ritorno) e imboccare un sentiero a sinistra (non segnato sulla carta) che percorrendo a mezza costa il Cappello d'Envie con leggeri saliscendi ci porterà in meno di un'ora al lago Ramella. Dopo essersi fermati a visitare le postazioni 1 e 2 proseguire sul sentiero in discesa fino ad individuare, poco dopo alla nostra destra le postazioni 3 e 4. Di qui proseguire diritti, fuori sentiero, verso i ricoveri Perrucchetti ormai in vista. Dai ricoveri il comodo sentiero n.205 ci porterà prima al lago dell'Uomo (m. 2360) e poi in leggera salita alla stazione della seggiovia di Bric Rond, dove potremo iniziare una comoda discesa.
Questa è veramente un'escursione alla portata di tutti, consigliata agli appassionati in quanto oltre a poter ammirare dei cannoni 149/35 nell'ambiente reale in cui operarono quasi 70 anni fa ci consentirà di ammirare lo splendido panorama della conca dei 13 laghi. L'escursione descritta è stata effettuata dallo scrivente il 9 luglio 2006. Ed ora come al solito la parola alle immagini.
Cartografia: IGC foglio n.1 Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Bibliografia: Festung7 di M. Boglione
P.S. Chiedo scusa ai lettori se la terminologia usata per l'artiglieria è approssimativa
Nel 1939 essa risultava completata. La 149ª batteria era composta da 4 cannoni 149/35 posizionati in piazzole allo scoperto rivestite di muri a secco (pietre) e cemento. Completavano la dotazione dei ricoveri per truppa e materiali e delle baracche per gli esplosivi. Di questi ultimi lo scrivente non ne ha trovato traccia. Con tutta probabilità gli uomini alloggiavano nei sottostanti ricoveri Perrucchetti (che vedremo più avanti) ad una quota di circa 2400 m.
Due postazioni per cannoni (la n. 1 e la n. 2 quelle che conservano ancora i pezzi da 149) erano posizionate esattamente sulla riva del lago, mentre le altre 2 (la n. 3 e la n. 4) erano più in basso (queste conservano solo miseri resti dei cannoni) e si incontrano scendendo ai ricoveri Perrucchetti. Compito della 149ª Batteria era di battere il vallone di Abries (Francia). Nel corso della guerra con la Francia, 11-25 giugno 1940 la 149ª entrò ripetutamente in azione contro truppe francesi posizionate nei pressi dei villaggi di Echalp e di Montà nei pressi di Abries.
Nel 1950 la batteria venne smantellata e tutto il materiale ferroso possibile venne recuperato. Come già detto i cannoni posizionati sulle piazzole 1 e 2 vennero privati della volata (tagliata con la fiamma ossidrica) dei sistemi di puntamento e degli otturatori. Ancor più tragica la situazione dei pezzi posizionati sulle piazzole 3 e 4: qui i resti, come si potrà vedere dalle fotografie allegate, sono veramente ai minimi termini. Non si capisce comunque perché il materiale ferroso sia stato totalmente recuperato. Si precisa che i numeri alle piazzole sono stati attribuiti dallo scrivente.
Ultimata la visita alla batteria si consiglia di scendere verso i ricoveri Perrucchetti ormai in vista di fronte a noi,un centinaio di metri di dislivello più in basso. Questi ricoveri furono costruiti nei primi anni del 1900 e furono utilizzati dalle truppe alpine fino al conflitto con la Francia del 1940.
Ai lettori interessati ad una visita si consiglia di prendere l'autostrada Torino-Pinerolo, qui giunti seguire le indicazioni per la Val Chisone, giunti a Perosa Argentina svoltare a sinistra direzione Val Germanasca-Prali proseguire fino a Ghigo (frazione di Prali) e parcheggiare l'auto nell'ampio spazio alla partenza della seggiovia tredici laghi. I due tratti dell'impianto di risalita ci porteranno fino al Bric Rond (m. 2540). Di qui dirigersi verso la stazione di arrivo della vecchia seggiovia, appena un po' più in alto dell'attuale, tralasciare il sentiero che scende verso il lago dell'Uomo (lo percorreremo al ritorno) e imboccare un sentiero a sinistra (non segnato sulla carta) che percorrendo a mezza costa il Cappello d'Envie con leggeri saliscendi ci porterà in meno di un'ora al lago Ramella. Dopo essersi fermati a visitare le postazioni 1 e 2 proseguire sul sentiero in discesa fino ad individuare, poco dopo alla nostra destra le postazioni 3 e 4. Di qui proseguire diritti, fuori sentiero, verso i ricoveri Perrucchetti ormai in vista. Dai ricoveri il comodo sentiero n.205 ci porterà prima al lago dell'Uomo (m. 2360) e poi in leggera salita alla stazione della seggiovia di Bric Rond, dove potremo iniziare una comoda discesa.
Questa è veramente un'escursione alla portata di tutti, consigliata agli appassionati in quanto oltre a poter ammirare dei cannoni 149/35 nell'ambiente reale in cui operarono quasi 70 anni fa ci consentirà di ammirare lo splendido panorama della conca dei 13 laghi. L'escursione descritta è stata effettuata dallo scrivente il 9 luglio 2006. Ed ora come al solito la parola alle immagini.
Cartografia: IGC foglio n.1 Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Bibliografia: Festung7 di M. Boglione
P.S. Chiedo scusa ai lettori se la terminologia usata per l'artiglieria è approssimativa
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