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Forte Campolongo
di Diego Brozzola © (09/02)
Brevi note storiche

Il Forte, costruito tra gli anni 1908-1912 sulla sommità (mt. 1720) del Monte Campolongo sull'Altopiano dei Sette Comuni, fu senza dubbio una delle migliori realizzazioni italiane dell'epoca. Armato con quattro cannoni in acciaio da 140 mm in cupole corazzate grazie alla sua posizione poteva agevolmente controllare la Val D'Astico e portare il proprio fuoco verso i vicini forti autro-ungarici (Luserna). Sin dal Luglio 1915 fu esposto ai grandi calibri Imperial-Regi quali il 305 mm appostato sul Cost'Alta, mentre durante la Strafexpedition venne attaccato dal 381 mm (Barbara) e dal 420 mm di Malga Laghetto. Sebbene gravemente danneggiato nessun uomo della guarnigione italiana perì e durante il primo ripiegamento furono portati in salvo i tre cannoni da 149mm superstiti. Al centro per un breve periodo del fronte fu dopo le offensive primaverili in salda mano austro-ungarica sino al fine della guerra.

Escursione

Il Forte Campolongo può essere raggiunto in auto dall'abitato di Mezzaselva (Franz. Di Roana) sulla direttrice stradale Asiago - Roana - Rotzo. In centro a Mezzaselva seguire prima le indicazioni per l'istituto elioterapico e poi per gli impianti di risalita del monte Verena. Dopo alcuni chilometri la macchina può essere lasciata presso lo spiazzo Garibaldi (sulla sinistra- indicazioni in loco) per prendere un sentiero boschivo che conduce al forte o presso lo spiazzo della Malga di Campolongo (un chilometro più a monte) per seguire la comoda strada militare (Foto 1). In breve tempo (mezz'ora) dopo le rovine delle cisterne d'acqua (Foto 2) si arriva all'entrata del forte (Foto 3, 4).

Foto 1: strada militare Foto 2: rovine delle cisterne d'acqua
Foto 3: entrata del forte Foto 4: entrata del forte

Suggerisco di dividere l'escursione in due punti: 1. Corpo principale, 2. Casermaggi.

1. Corpo principale

Dopo la breve galleria di ingresso (Foto 5, 6) si entra nella piccola "piazza d'armi" del Forte con al di sotto le caserme che vedremo in seguito (Foto 7) la casamatta principale (Foto 8) reca i vistosi danni del fuoco nemico.

Foto 5: galleria d'ingresso Foto 6: galleria d'ingresso
Foto 7: caserme Foto 8: casamatta principale

Addentrandoci nella struttura (Foto 9) si deve fare molta attenzione ai materiale crollato, si può comunque agevolmente arrivare alle cupole (Foto 10, 11) ed ammirare il paesaggio (Foto 13, 14, 15).

Foto 9: interno della struttura Foto 10: cupole
Foto 11: cupole Foto 13: paesaggio
Foto 14: paesaggio Foto 15: paesaggio

Per ridiscendere usate un piccolo viottolo che porta ad una stele rosa (Foto 12) posta del ventennio fascista, stando attenti ad evitare i molti passaggi di servizio dell'opera fortificata (Foto 16).

Foto 15: stele Foto 16: passaggio

2. Casermaggi

(Foto 17) Sconsiglio di seguire lo stretto sentiero di servizio (peraltro segnalato) che, dal cartellone informativo, sulla sinistra conduce alle caserme: è inutilmente pericoloso. Portandoci a valle di tre tornanti utilizzeremo la comoda via dei rifornimenti che inizia presso una casera (attenzione percorso non segnalato). Lasciandoci alle spalle la malga subito troviamo i resti di un piccola casa in calcestruzzo (Foto 18, 19, 20) per poi trovare al riparo della roccia i resti delle grosse caserme pluripiano (Foto 21).

Foto 17 Foto 18
Foto 19 Foto 20
 
Foto 21  

L'ultima parte del percorso è completamente a strapiombo (Foto 22, 23); notate i grossi lavori di assestamento eseguiti per la costruzione del forte (Foto 24). Foto dei casermaggi (Foto 25, 26, 27, 28, 29, 30).

Foto 22 Foto 23
Foto 24 Foto 25
Foto 26 Foto 27
Foto 28 Foto 29
 
Foto 30  
RIPRODUZIONE RISERVATA ©
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