
Questa è una monografia sugli indiani ("Native Americans", come
si usa dire oggi) durante la A.C.W., principalmente dedicata alle
Nazioni (come venivano definite) stanziate nel Indian Territory
(attuale Oklahoma), e principalmente dal punto di vista del Sud.
La monografia
è tutt'altro che completa, ma non volevo raggiungere proporzioni
giganti. Molti dei passaggi storici sono stati scritti a memoria, ed
è possibile che ci siano un certo numero di errori più o meno grandi.
Le note sono al fondo, dopo l'elenco delle fonti.
Geografia
Cliccare qui per vedere la stessa mappa
con maggiori dettagli e toponimi leggibili (364Kb).
La mappa di partenza, riportata sul CD dell'atlante OR, è di molto
posteriore alla guerra e non rende bene l'idea di quanto il West fosse
selvaggio nel 1860: ci sono troppe strade e troppe città. Ho indicato:
- in rosso, le (poche) ferrovie esistenti a Ovest del Mississippi.
La linea che attraversa lo Iowa fino a Omaha è il primo troncone
della ferrovia trans-continentale [costruito ex-novo, piuttosto che
agganciarsi al terminale di St.Joseph portando ricchezza all'odiato
Missouri] la cui costruzione fu poi completata tra il luglio 1865 ed
il maggio 1869.
- in rosa, le principali linee di comunicazione esistenti, che per
gli appassionati di western dovrebbero suonare mitiche: a nord
l'Oregon Trail e la Pony Express Route, al centro la Santa Fe
Trail, ed in basso la meno celebre Pacific Mail Route.
- la linea gialla rappresenta, grosso modo, il confine tra la civiltà
propriamente detta ed il Selvaggio West. C'erano cittadine e villaggi
ulteriormente nell'interno, specie per un certo tratto lungo i fiumi
principali (ad esempio lungo l'intero Rio Grande fino a Santa Fe),
ma si trattava principalmente di insediamenti di pionieri [#0].
- in marrone, le battaglie citate nel testo:
1C - Wilson's Creek, Mo. (18.08.61)
2R - Pea Ridge, Ark. (05.03.62)
3N - Newtonia, Mo. (30.09.62)
4G - Prairie Grove, Ark. (09.12.62)
5A - Arkansas Post, Ark. (11.01.63)
6H - Helena, Ark. (04.07.63)
7S - Sabine Crossroads, La. (08.04.64)
8J - Jenkins' Ferry, Ark. (30.04.64)
9W - Westport, Mo. (23.10.64)
- la linea verde, oltre che riempire il vuoto, indica il percorso della
spedizione di Price in Missouri nell'autunno 1864 (da Camden, Ark.
a Bonham, Tex.) l'operazione militare di più ampio respiro svoltasi
nel Trans-Miss.
Questa è un dettaglio della precedente, con l'indicazione dei
territori delle varie Nazioni indiane. Andiamo a descriverle, più o
meno in ordine di importanza relativa:
1) Cherokee (originari di Tenn., N.C., Ga.). La capitale della nazione,
Tahlequah, era la città (o meglio, la cittadina) principale del Territorio.
Popolazione al 1860: 21.000
2) Creek (o Muskogee, come essi stessi si definivano; S.C., Ga., Ala.).
Popolazione 13.550
3) Choctaw (la nazione più vicina al Sud ed alla civiltà bianca, anche
per semplici ragioni geografiche) ma anche tutto sommato la meno
bellicosa; Ala., Miss.).
Popolazione 18.000
4) Chickasaw (nazione imparentata con i Choctaw; Ala., Miss.).
Popolazione 5.000
5) Seminole (nazione imparentata con i Creek; Ga., Fla.)
Popolazione 2.267
6) Neosho Agency; termine che raggruppava le nazioni:
- Osage (Kansas; quasi gli unici di tutto l'articolo ad abitare ancora
le loro terre ancestrali)
- New York (cioè Irochesi; già a suo tempo trasferiti in Wis.)
- Quapaws, Seneca, Shawnee (come "Q" nella mappa; Oh., Ky.)
Popolazione 4.863
7) Reserve Indians; termine con cui si indicavano varie popolazioni
minori (Wichita, Tonkawa, Euchee, etc.) accorpate insieme sulla
parte meno ospitale del Territorio Indiano (usualmente indicata come
"Leased District", e difficilmente distinguibile dal deserto).
Popolazione 2.500
8) Riserve minori del Kansas, abitate da una collezione di genti
di diversa provenienza (Kansa, Munsee, Delaware, Kickapoo,
Potawatomie, Miami, Ottawa, Chippewa, Wyandot, Wea, Peoria,
Kaskaskia, Piankashaw, Sac and Fox, etc...). Alcune delle riserve
erano ulteriormente a nord di quanto è mostrato nella mappa.
Popolazione 7.000
Per un totale di circa 74.000 abitanti. Le tribù indicate in rosso
(Cheyenne ed Arapaho in Colorado, Kiowa e Comanche in Texas)
erano ovviamente, come da ogni buon western che si rispetti,
ostili all'uomo bianco. Questa era almeno l'opinione dei Texani,
che in genere nutrivano verso i nativi un odio atavico [#1].
La situazione politica nel Territorio
Quanto segue è specifico per i Cherokee, che erano considerati
la Nazione più importante, ma è applicabile in qualche misura alla
maggior parte delle altre.
La Nazione era divisa in due fazioni, che schematizzando potremmo
definire:
1) minoranza, pro-sudista, sanguemista [da non intendersi come
razzismo spregiativo, NdR.], tendente all'integrazione civile, sociale
e religiosa nella "American way of life", forza economica trainante,
ricca, proprietaria di schiavi.
2) tutto il contrario!
La divisione tra ala "collaborazionista" (Cfr. "Pocahontas", NdR.) e
ala "etnica" risaliva indietro nel tempo. Esisteva una forte tensione
tra le due, ed i secondi accusavano (giustamente!) i primi di avere
venduto (a proprio beneficio) negli anni '30-'40 le loro terre ancestrali
ai coltivatori di cotone, accettando di essere trasferiti in mezzo al
nulla. Da dire che i secondi non avevano mancato di fare giustizia
sommaria, assassinando un cospicuo numero dei più autorevoli
tra i primi; e nonostante fossero passati decenni, la tensione tra
i clan principali restava alta (Uso il termine "clan" perchè è il più
appropriato a descrivere la situazione sociale esistente, che ricorda
in qualche modo la vecchia Scozia, se non addirittura certi fenomeni
del nostro Sud).
Sebbene i pro-sudisti detenessero il potere economico, il potere
politico era in genere espresso dagli anti-sudisti, ad indicare il
fatto che molti indiani non avevano perdonato il Sud per averli
costretti a migrare. Era particolarmente risentito il fatto che tutto il
potere giuridico sul Territorio fosse esercitato dal tribunale di
Fort Smith, Ark., che - si accusava - raramente prendeva decisioni
che potessero nuocere agli interessi del proprio Stato.
Sul versante positivo, gli indiani erano esentati dal pagamento
delle tasse e ricevevano a fondo perduto - a titolo di risarcimento
per la loro migrazione - aiuti alimentari e "umanitari", come si
direbbe oggi; intorno a cui gli intermediari bianchi accumulavano
una vera fortuna con intrallazzi di vario genere. C'erano anche in
ballo risarcimenti economici di un certo peso: nel 1860 il governo
USA doveva ancora versare - ai soli Cherokee - quattro milioni
di dollari, tra danni e interessi.
Gli americani avevano fatto un grosso sforzo per "civilizzare" questi
indiani (sforzo indubbiamente paternalistico e neo-colonialista, ma
tutto sommato sincero). Si pubblicavano libri e giornali stampati in
doppia lingua (inglese e cherokee), i rampolli di buona famiglia
andavano a studiare nelle università dell'Arkansas, i leader principali
posavano in foto in marsina e cravatta. D'altra parte, i meno abbienti
non sempre erano d'accordo. Dice Monaghan:
"Recentemente tra i purosangue si era sviluppata una nostalgia [#2]
per la loro antica cultura. Una nuova e popolare società segreta
chiedeva ai membri di promuovere le loro antiche usanze tribali.
Keetoowah, come era chiamata, contava 2.000 devoti membri [...].
Missionari nordisti erano accusati di sponsorizzare questa società
segreta come metodo per promuovere l'abolizionismo. Così
fedeltà all'Unione, abolizionismo, e divinità tribali, divennero una
trinità nella mente degli indiani purosangue [...]. I sanguemisti
liberali irridevano a questi indiani che sembravano guardare indietro
anzichè avanti, e li chiamavano con derisione "pin indians", un nome
che si diceva fosse originato dalle riunioni clandestine di Keetoowah
nelle colline [#3], come i mitici piccoli uomini di Washington Irving
che si chinavano sotto i tuoni sui Monti Catskill [...]. In aggiunta alle
spinte conflittuali dei piantatori schiavisti e delle antiche tradizioni
tribali, una terza forza era entrata nelle capanne degli indiani dopo
la loro migrazione. Le grandi pianure, con orizzonti illimitati e bisonti
selvaggi, era solo a due o tre giorni di marcia verso il tramonto.
I giovani indiani delle tribù civilizzate cavalcavano lontano, e
tornavano con qualcosa del carattere degli "indiani selvaggi" - un
nuovo sistema di valori, indiano ma molto diverso dal concetto
Keetoowah di usanze tribali del Tenneessee [#4] [...]. Queste
pressioni contrastanti erano già laceranti di per sé; ed ora la guerra
civile era intervenuta a dividere gli indiani dal loro tradizionale Grande
Padre Bianco. Eccitati, confusi ed insicuri, gli indiani potevano
lanciarsi su ogni strada che avesse loro promesso la salvezza."
Questa immagine rappresenta due ritratti, che impersonano lo
scontro culturale che si svolgeva nelle Nazioni.
A sinistra lo studioso Sequoya (1770-1843) nel costume tradizionale
Cherokee, che è molto - per non dire del tutto - diverso da quello che
un profano generalmente attribuirebbe ad un pellerossa (notare il
caratteristico turbante), mentre mostra l'alfabeto che ha ideato [#5]
per permettere agli indiani di scrivere nella propria lingua.
A destra il generale di brigata (P.A.C.S.) Stand Watie (1806-1871),
in una forse non del tutto riuscita, ma volonterosa, imitazione di un
notabile americano, a rappresentare l'elite pro-sudista favorevole
all'integrazione razziale e culturale.
Un cenno finale alle riserve minori del Kansas. I terreni erano stati
assegnati agli indiani molto prima che si pensasse di costituire uno
stato, e si immaginasse un arrivo in massa di coloni bianchi verso
la Terra Promessa (c'è un quadro molto celebre che raffigura John
Brown mentre guida il suo gregge verso il Kansas. In una mano ha
la Bibbia, nell'altra un fucile, e la sua espressione non è quella di
uno con cui si vorrebbe mai litigare).
Il comportamento dei nuovi arrivati non fece onore alla loro causa:
nei casi migliori gli indiani furono convinti con le buone, o con la
truffa e l'inganno, a trasferirsi più a Ovest [#6], ma altre volte i coloni
si presero semplicemente le terre che volevano. I nativi, divisi tra
tante piccole nazionalità, deboli, ed in genere non molto addentro
ai dettagli legali e giuridici - rispetto ai Cherokee il loro livello era
francamente semi-primitivo - non poterono che subire.
Leader
- Cherokee: Leader dell'ala pro-sudista era il clan Watie-Boudinot.
Stand Watie diventò l'unico generale indiano, ed Elias C. Boudinot
il rappresentante Cherokee al Congresso Sudista.
Leader dell'ala pro-nordista (in realtà, più anti-sud che pro-nord),
nonché dell'intera Nazione Cherokee ("Principal Chief" secondo la
terminologia legale) era John Ross che, benchè rappresentasse gli
indiani purosangue, era Cherokee solo per un ottavo: pure godeva
di un'autorità morale indiscussa, ed era generalmente considerato
come leader anche dalle altre Nazioni.
- Creek: Nazione divisa in due fazioni analoghe a quelle Cherokee;
valgono le stesse considerazioni già fatte.
Il Principal Chief anti-sudista era il vecchio e riverito Opothleyohola
(scritto anche Opoeth-le-yo-ho-la) mentre l'ala pro-sudista era in
mano al clan McIntosh. Per ragioni analoghe a quelle dei Cherokee,
c'erano stati omicidi nei leader pro-sudisti, in cui il vecchio capo
era più o meno direttamente implicato.
- Seminole: Come le precedenti. Leader pro-sudista era John Jumper,
che era anche Principal Chief, mentre il capo della fazione anti-sudista
e tradizionalista compare sui documenti dell'epoca sotto niente meno
che il nome di "Alligator".
- Choctaw e Chickasaw: in queste due Nazioni già molto integrate con
la civiltà sudista il leader principale era un bianco, Douglas H. Cooper,
già Agente Indiano per entrambe (in pratica, un misto tra ambasciatore
e proconsole, mandato da Washington a rappresentare il governo) che
se ne era fatto benvolere al punto da essere adottato il 25.05.61 dai
Chickasaw. Di fatto non esisteva una fazione anti-sudista.
Un personaggio da citare è Albert Pike, nato a Boston ma poi
divenuto generale sudista: un brillante scrittore, poeta ed avvocato
che prima della guerra aveva rappresentato gli indiani in alcune
cause in tribunale e ne aveva quindi conquistato la fiducia; e che nel
1861 su incarico governativo stipulò trattati di alleanza con le Nazioni
Indiane, e ne divenne poi il primo comandante militare.
Unità costituite, Confederati
Tutte le unità indiane erano considerate di cavalleria, e montate
sui piccoli pony locali. Nella prateria era molto difficile sfamare
e mantenere in buone condizioni un gran numero di cavalli (e
anche di pony, se è per quello) ed in genere i reparti operavano
sparpagliati in piccoli distaccamenti.
CHEROKEE
- 1st Cherokee Mounted Rifles Regiment.
Col. John Drew.
Organizzato il 25.10.61.
Espressione dell'ala anti-sudista. Disertò in massa in dicembre
1861 (vedi oltre nelle operazioni) anziché combattere contro altri
indiani. Ricostituito, partecipò a Pea Ridge, suscitando le ire dei
nordisti (vedi oltre). Nessuna ulteriore azione di rilievo, disertando
infine in massa per la seconda e definitiva volta in giugno 1862.
Gran parte degli uomini si ri-arruolò nel 2nd Indian Home Guard
Regiment dell'U.S.Army, essendo l'unico caso nella guerra di un
reparto che cambiò bandiera in forma quasi organica.
- 2nd Cherokee Mounted Rifles Regiment.
- 1st Cherokee Mounted Volunteers.
Col. Stand Watie, poi Col. James M. Bell.
Organizzato il 12.07.61 come battaglione, ingrandito a reggimento
nel corso dell'anno.
Espressione dell'ala filo-sudista. Nel 1862, dopo la diserzione
dell'altro reparto, ri-numerato 1st (ma riferito in genere solo come
1st Cavalry). Eccellente stato di servizio - il migliore delle truppe
indiane - a Pea Ridge, Prairie Grove, e decine di altri scontri minori.
- 1st Cherokee Cavalry Battalion.
- 2nd Cherokee Mounted Volunteers.
Maj. J.M.Bryan, poi Col. William P. Adair.
Organizzato su 5 compagnie il 03.09.62. Ingrandito a reggimento
il 03.02.63 (riferito in genere come 2nd Cavalry).
- Frye's-Scales' Cavalry Battalion.
Maj. Moses C. Frye, poi Maj. Joseph A. Scales.
Organizzato nel 1864.
CREEK
- 1st Creek Cavalry Regiment.
Col. Daniel M. McIntosh.
Organizzato il 19.08.61.
- 1st Creek Cavalry Battalion.
- 2nd Creek Cavalry Regiment.
Lt.Col., poi Col., Chilly McIntosh, poi Col. Timothy Barnett.
Organizzato nel 1861. Ingrandito a reggimento nel 1862.
- Kenard's Cavalry Battalion
Organizzato su 2 compagnie nel 1864.
CHOCTAW
- 1st Chickasaw and Choctaw Cavalry Regiment.
- 1st Choctaw Cavalry Regiment.
Col. Douglas H.Cooper, poi Col. Tandy Walker.
Organizzato nel 1861.
Tecnicamente un'unità mista di due Nazioni; tuttavia appare in
vari documenti - a guerra avanzata - come "1st Choctaw".
E' probabile che progressivamente la composizione sia diventata
mononazionale, oppure semplicemente il nome originale era
troppo lungo.
- 1st Choctaw Cavalry Battalion.
- 2nd Choctaw Cavalry Regiment.
Maj., poi Col., Simpson Folsom
Organizzato nel 1862. Ingrandito a reggimento nel 1863 o 64.
- McCurtain's Cavalry Battalion.
- 3rd Choctaw Cavalry Regiment.
Lt.Col., poi Col., Jackson McCurtain.
Organizzato nel 1864. Ingrandito a reggimento nel 1865.
CHICKASAW
- 1st Chickasaw Cavalry Battalion.
Lt.Col. Joseph D. Harris, poi Lt.Col. Lemuel M. Reynolds
Organizzato nel 1862.
- 1st Chickasaw Cavalry Regiment.
Col. William L. Hunter
Organizzato, sulla carta, il 25.09.63; riportato solo in alcuni
documenti del 1863, in seguito se ne perdono le tracce.
SEMINOLE
- 1st Seminole Cavalry Battalion.
- 1st Seminole Cavalry Regiment.
Lt.Col., poi Col., John Jumper.
Organizzato su 6 compagnie il 21.09.61. Ingrandito a reggimento
nel 1864.
NEOSHO AGENCY
- Osage Cavalry Battalion.
Maj. Broke Arm [sic!]
Organizzato su 3 compagnie nel 1863.
RESERVE INDIANS
- Reserve Cavalry Squadron.
Cap. George Washington [sic!]
Organizzato su 2 compagnie nel 1864.
GRANDI UNITA'
Inizialmente (1861-63) tutte le unità indiane esistenti, ed alcuni
reparti texani di rinforzo, erano raggruppate in un'unica brigata
(Pike's-Cooper's) che era di conseguenza tra le più grosse di tutto
l'esercito. I vari reparti erano però sempre sparpagliati, e molto di
rado operavano in gruppo.
Dalla primavera/estate 1864 furono costituite due brigate:
- Cooper's (Choctaw, Chickasaw, Reserve)
- Watie's (Cherokee, Creek, Seminole, Osage)
Ed infine nell'inverno 1864-65 tre brigate:
- Watie's (Cherokee, Chickasaw, Osage)
- Walker's (Choctaw, Reserve)
- McIntosh (Creek, Seminole)
Le forze erano in genere organizzate in una divisione, con una
brigata di cavalleria regolare (ed in seguito un battaglione di
artiglieria) di supporto. Maggiori dettagli più avanti nella parte
dedicata alle operazioni.
Unità costituite, Unionisti
Al contrario delle unità confederate, dove tutti i membri di ogni grado
erano indiani, nelle unità unioniste tutti gli ufficiali superiori, e parte
degli ufficiali inferiori e dei sottufficiali, era bianca. Come per le unità
confederate, tutte erano considerate di cavalleria.
- 1st Indian Home Guard Regiment
Col. Robert V. Furnas
Organizzato il 22.05.62 tra Creek e Seminole rifugiati in Kansas.
- 2nd Indian Home Guard Regiment
Col. John Ritchie
Parzialmente organizzato in giugno 1862 tra Osage e nazioni minori.
Un grande numero di Cherokee reclutati in luglio 1862, principalmente
ex-membri del reggimento Drew's.
- 3rd Indian Home Guard Regiment
Col. William A. Phillips
Organizzato il 16.09.62 tra i Cherokee.
- 4th Indian Home Guard Regiment
- 5th Indian Home Guard Regiment
Gli ufficiali di questi due reparti furono nominati il 26.12.62, ma non
risulta che la truppa sia mai stata arruolata.
Circa le operazioni militari di questi reparti, ammetto di essermi
doumentato poco, per non dire nulla!
Le operazioni militari
(principalmente dal punto di vista dei sudisti)
Nota: questa panoramica copre le operazioni in Missouri, Arkansas
e Louisiana solo nella misura in cui i loro effetti si riflettono sul Territorio
Indiano, senza nessuna pretesa di completezza.
ESTATE 1861 - PRIMAVERA 1862
Le Nazioni mantennero una sostanziale neutralità fino alla
battaglia di Wilson's Creek, Mo. (18.08.61) che sembrò potesse
precludere alla perdita unionista del Missouri. A questo punto
sotto le pressioni dell'ala pro-sudista (e dei sudisti stessi) furono
firmati trattati di alleanza con la Confederazione, che prometteva
- oltre a farsi peso di aiuti e sussidi - di aiutare con proprie truppe
gli indiani nella difesa del loro territorio. Gli indiani da parte loro
non erano impegnati ad alcuna azione all'esterno dei propri
confini.
Tra i Cherokee non si registrarono scontri aperti: Ross e Watie
si erano solennemente riappacificati in pubblico, ed entrambe
le fazioni costituirono subito un reggimento ciascuna, il cui scopo
principale era osservare sospettosamente quello della fazione
avversa, e tenersi pronto al peggio [Cfr. le "famiglie" dei gangster].
Viceversa tra i Creek, il vecchio Capo Opothleyohola - che temeva
la vendetta dei McIntosh - abbandonò le proprie terre insieme a
circa metà della popolazione e si mise in marcia verso il Kansas
nell'autunno. La migrazione fu ostacolata senza troppo successo
dai reparti indiani - il 1st Cherokee disertò in massa prima che
gli venisse ordinato di attaccare i loro confratelli - e da alcuni
reparti inviati dall'Arkansas, ma le perdite maggiori furono causate
dal terreno e dal clima: nella marcia invernale attraverso la nuda
prateria i morti furono letteralmente migliaia, specie tra le donne
ed i bambini al seguito.
Il Territorio era stato subito elevato in Department, cioè soggetto
direttamente a Richmond, ed affidato a Pike (promosso generale);
ma quasi subito un secondo ordine - pur non abrogando il primo - lo
inseriva nel "Trans-Mississippi District of the Department N°2" insieme
a Mo., Ark. e nord La., sotto il Maj. Gen. Earl Van Dorn trasferito
d'urgenza dal fronte virginiano come arbitro super partes tra i vari
leader locali, che avevano mostrano una spiccata riottosità alla
collaborazione reciproca.
Van Dorn, che aveva poca simpatia personale per gli indiani [#7],
ordinò subito e senza mezzi termini a Pike di attraversare la
frontiera e portare in Arkansas tutte le sue forze, qualunque cosa
dicessero i trattati, per partecipare alla grande battaglia che si
andava preparando (Pea Ridge, Ark., 05.03.62). Le varie nazioni
indiane obbedirono in maggiore o minore misura all'ingiunzione;
in pratica le uniche unità della brigata Pike's che parteciparono
alla battaglia furono i due reggimenti Cherokee.
OOB a Pea Ridge:
Army of the West (Van Dorn)
Ala destra (McCulloch)
Brigata [in realtà una divisione] Hébert's (fan. Ark. & La.)
Brigata [in realtà una divisione] McIntosh's (cav. Ark. & Tex.)
Br. Pike's (indiani)
Ala sinistra (Price)
Br. Little's (fan. & cav. Mo.)
Br. Slack's (fan. & cav. Mo.)
Br. Greene's (fan & cav. Mo.)
"Missouri State Guard" (fan. & cav. Mo.)
Quest'ultima era la milizia del Missouri, dipendente dal suo
governatore e non soggetta agli ordini della Confederazione;
teoricamente organizzata in nove "divisioni" (in pratica deboli
brigate) i suoi uomini erano in corso di arruolamento nella
altre brigate missouriane, queste invece regolarmente inquadrate
nell'esercito sudista.
Pea Ridge è una tra le poche battaglie importanti in cui i sudisti
avevano la superiorità numerica; e pressoché l'unica in cui, pur
avendo questa superiorità, persero. Questa è la misura del genio
di Van Dorn. I Cherokee non lasciarono una buona impressione
nei sudisti (Pike stesso, nel suo rapporto, scrive "parlavano con
tutti ma non ubbidivano a nessuno") ma va ricordato innanzi
tutto che a termini di accordo nessuno avrebbe dovuto chiedergli
di essere lì. Il 2nd (Watie's) non si comportò tutto sommato troppo
male, ma il 1st (Drew's) attirò sul Sud critiche furibonde da parte
della stampa nordista, avendo alcuni suoi membri scalpato (si dirà
così? Intendo dire, tagliato gli scalpi) alcuni caduti nemici [#8].
L'eco fu tale che van Dorn, che già detestava tutti i pellerossa,
non fa il minimo cenno alle truppe di Pike nel suo rapporto.
La sconfitta segnò la fine di ogni velleità sudista di riconquistare
il Missouri. Van Dorn portò i resti delle sue truppe - con la sola e
unica eccezione degli indiani - al di là del Mississippi (dove però
arrivarono troppo tardi per essere di aiuto a Shiloh) e gli stati
dell'Ovest furono abbandonati a se stessi.
ESTATE 1862 - INVERNO 1862
Le proteste di questi stati furono tali che, passata l'emergenza
di Shiloh, i sudisti furono obbligati a rimandare dei rinforzi verso
Ovest; rinforzi che consistevano... nel generale Hindman.
Questi, già deputato in Arkansas e personaggio politico popolare,
si era distinto a Shiloh per energia ed abilità. Assegnato ora alla
carica che era stata di Van Dorn (con in più anche il Texas), sembrò
inizialmente fare dei veri miracoli: un nuovo esercito fu creato dal
nulla, applicando in modo rigido la legge sulla coscrizione negli
stati controllati, ed incoraggiando la popolazione del Missouri a
raggiungere le sue linee per arruolarsi. Il Territorio Indiano non
fu risparmiato: e Pike, che già aveva mal tollerato le ingerenze
di Van Dorn, insorse contro le nuove e ancor più dure richieste
di Hindman. In teoria aveva ragione (de jure continuava ad essere
soggetto solo alle istruzioni di Richmond, ed i suoi uomini non
erano tenuti ad alcun contributo militare al di fuori dei propri confini)
ma il suo avversario usava metodi spicci, ed entro l'autunno lo
aveva già fatto arrestare ed esautorato dal comando.
Nel frattempo grosse novità erano intervenute nel Territorio: gli
unionisti - anche sotto la spinta emotiva di quanto accaduto ai
Creek lealisti nell'inverno passato - avevano organizzato una
spedizione verso Talehquah per ristabilire l'autorità dell'Unione.
La capitale Cherokee fu raggiunta senza difficoltà - le forze
filo-sudiste non erano in grado da sole di resistere - e, secondo
quanto appare formalmente, John Ross ed il 1st Regiment furono
presi prigionieri, e ricondotti verso il Kansas con gran parte dei
loro familiari; in realtà, solo una copertura politica per evitare
vendette sudiste, perché una volta che i "prigionieri" furono al
sicuro entro le linee nordiste non tardarono a schierarsi al fianco
dell'Unione. Parallelamente, Stand Watie fu eletto Principal Chief
della nazione Cherokee (cioè, dalla metà pro-sudista).
Le nuove forze create da Hindman (che però, con suo probabile
grosso disappunto, era stato ricompensato con l'esautorazione
dal comando in capo, in favore di Holmes) consigliarono ai nordisti
un prudente ripiegamento verso posizioni più sicure, ed alla fine
dell'autunno 1862 i sudisti controllavano di nuovo l'intero Territorio
e l'intero Arkansas.
A Newtonia, Mo., si era svolta il 30.09.62 una piccola battaglia
tra la brigata indiana confederata (ora Cooper's; l'unico scontro
a cui parteciparono quasi tutti i reparti indiani che ne facevano
parte) e foze nordiste; conclusasi con una sconfitta non fatale, ma
innegabile, dei sudisti. Si disse che Cooper era ubriaco, e la cosa
probabilmente ebbe i suoi strascichi sulla sua carriera.
Le forze confederate nel Trans-Miss. a Novembre 1862 erano:
Trans-Miss. Department - Lt. Gen. Holmes
1st Corps - Mj. Gen. Hindman
1st Div. (Steele's)
Brg. Cooper's [cav. indiani]
Brg. Roane's-Bradfute's [cav. Tex.]
2nd Div. (Shoup's)
Brg. Fagan's-Hawthorn's [fan. Ark.]
Brg. McRae's [fan. Ark.]
3rd Div. (Parsons')
Brg. Steen's [fan. Mo.]
Brg. Shaver's-Tappan's [fan. Ark.]
4th Div. (Marmaduke's)
Brg. Carroll's-Monroe's [cav. Ark.]
Brg. Shelby's [cav. Mo.]
Brg. White's-Porter's [cav. Mo.]
2nd Corps [vacante]
1st Div. (McCulloch's)
Brg. Randal's [fan. Tex.]
Brg. Young's [fan. Tex.]
Brg. Flournoy's [fan. Tex.]
Brg. Hawes'-Carter's [fan. Tex.]
2nd Div. (Churchill's)
Brg. Dunnington's [fan. Ark.]
Brg. Garland [fan. Tex.]
Brg. Deshler [fan. Tex.]
La divisione Steele's comprendeva il Territorio Indiano, il resto
del 1st Corps l'angolo nord-ovest dell'Arkansas, la Churchill's era
nell'angolo opposto di guarnigione alla fortezza di Arkansas Post,
e la McCulloch's copriva il medio Mississippi. C'erano poi piccoli
presidi in Louisiana e Texas.
In seguito la br. Porter's fu trasferita nel Territorio in sostituzione
della Bradfute's, che era stata appiedata e dava segni di morale
vacillante [vedi un mio precedente post]. Le sette brigate sotto il
diretto comando di Hindman parteciparono alla battaglia di Prairie
Grove, Ark. (09.12.62) dove un fatale attimo di esitazione del leader
sudista compromise sia la sua brillante carriera, che le sorti del
suo stato. Poco dopo Arkansas Post veniva attaccato
da una parte delle foze di Grant, e costretto alla resa con tutta la
sua guarnigione (11.01.63). Come risultato fu giocoforza ritirarsi
sulla linea del fiume Arkansas (nell'inverno la ritirata divenne presto
una rotta) ed abbandonare la metà superiore sia dello stato
omonimo, che del Territorio. A Prairie Grove era anche presente,
delle forze indiane, il solo reggimento Watie's che, benché non
direttamente impegnato in azione, si comportò molto meglio di
tanti reparti bianchi nella successiva ritirata.
PRIMAVERA 1863 - INVERNO 1863
Richiamato Hindman a Est in semi-disgrazia (comanderà poi una
divisione a Chickamauga e Atlanta, e un Corpo a Chattanooga) il
settore del Trans-Miss. fu dapprima diviso in due (Mo., Ark. e
Territorio a Holmes, Tex. e La. a Kirby-Smith, appena trasferito
dall'East Tennessee dopo pesanti contrasti con Bragg) e poco dopo
nuovamente riunito sotto Kirby-Smith, con Holmes in posizione
subordinata ed il suo comando ribattezzato District of Arkansas.
Dopo pochi mesi Holmes fu ritrasferito a est per ragioni di salute
(era anziano, e tra l'altro molto sordo) ed al suo posto venne
chiamato Sterling Price; ex-capo della milizia pro-sud del Missouri
e personaggio eccezionalmente popolare nel suo stato, benchè
non da tutti ritenuto un gran generale (e particolarmente non da
Jeff. Davis, che lo aveva in grande antipatia).
Uno dei primi atti di Price fu tentare un'azione di alleggerimento
di Vicksburg, in un attaccao alla città di Helena, Ark. (04.07.63)
che si risolse in un fiasco sanguinoso. A seguito di questo e di
altri rovesci, prima dell'inverno i confederati occupavano ormai
solo l'estremo angolo sud-ovest dell'Arkansas.
Nel Territorio la situazione militare non era cattiva di per sé (anche
perché gli unionisti non vi dedicavano molte energie), ma ogni
ritirata in Arkansas comportava necessariamente un movimento
analogo tra gli indiani, che quindi erano stati progressivamente
costretti ad abbandonare - con seguito di donne e bambini, per
prevenire vendette - prima il territorio Cherokee, e poi quello Creek.
Nel frattempo, in estate il Territorio era stato costituito in un
District separato dall'Arkansas, e dipendente da Kirby-Smith.
In questo periodo si registrarono varie piccole azioni di disturbo
e di guerriglia da parte delle forze sudiste, che comprendevano ora la
solita brigata indiana (con aliquote texane) Cooper's più la brigata
Cabell's di cavalleria dell'Arkansas (che era in gran parte formata
da disertori di Prairie Grove che avevano preferito riarruolarsi in
un reparto a cavallo [#9], e non brillavano per eccessivo zelo alla
causa), riunite nella divisione Steele's. Dall'agosto 1863 i texani
furono separati dagli indiani e, rinforzati da nuove unità fatte
affluire dal Texas, consolidati nella brigata Bankhead's-Gano's,
mentre la Cabell's a dicembre tornava nello stato madre.
Il generale William Steele, che durante la seconda metà del 1863
comandava l'intero Territorio, era un leader capace, ed una brava
persona che non disprezzava gli indiani (oltre che l'ennesimo nativo
del Nord e diventato generale sudista); ma Cooper faceva il possibile
per minarne l'autorità tra le truppe perché puntava al suo posto. Infine
a dicembre Steele fu rimpiazzato, non da Cooper però!, ma
dal texano Samuel B. Maxey. Non si registrarono altri avvenimenti di
rilievo, a parte un lento e costante arretramento dei sudisti verso sud.
PRIMAVERA 1864 - AUTUNNO 1864
In Louisiana Banks dette inizio alla famigerata Red River Campaign,
che si risolse rapidamente in un grosso smacco per l'Unione. Era
previsto un movimento a tenaglia, con Banks in Louisiana che saliva
da Sud-Est e Steele (nessuna parentela) in Arkansas che scendeva
da Nord-Est, entrambi diretti a Shreveport. In un esempio da manuale
di strategia napoleonica le due branche della tenaglia furono sconfitte
separatamente a Sabine CrossRoads (08.04.64) e Jenkins' Ferry
(30.04.64) e ricacciate indietro da forze globalmente inferiori. Tra le
truppe concentrate nel nord Louisiana - sud Arkansas per respingere
l'attacco erano compresi anche i reggimenti della Nazione Choctaw,
che attraversarono il confine senza protestare e si comportarono
disciplinatamente, pur senza partecipare a scontri di rilievo. Al ritorno
nel Territorio la brigata indiana fu infine divisa in due, e Stand Watie
promosso generale (06.05.64).
In Settembre Sterling Price tentò una controffensiva in grande stile:
con tre divisioni di cavalleria attraversò l'Arkansas ed entrò in Missouri
con l'obiettivo di reclutare volontari. La spedizione percorse molta
strada, ma ottenne pochi risultati positivi, ed il guadagno in nuovi
volontari fu abbondantemente bilanciato dalle perdite nella secca
sconfitta di Westport, Mo. (23.10.64) e dalla lunga ritirata autunnale
fino al Texas.
Nello stesso periodo le forze sudiste nel Territorio - che non avevano
direttamente partecipato alla spedizione - contavano le seguenti forze:
District of Indian Territory (Maxey)
Div. Cooper's
Brg. Cooper's (Col. Walker; Choctaw, Chickasaw, Reserve)
Brg. Watie's (Cherokee, Creek, Seminole, Osage)
Indipendenti:
Brg. Gano (cav. Texas)
Battaglione d'artiglieria Krumbhaar's (4 batterie, 16 cannoni)
Cooper aveva infine ottenuto il comando della divisione [#10], ma
non la seconda stella di Major General a cui aspirava.
INVERNO 1864 - ESTATE 1865
Con il fallimento della controffensiva di Price (che precede solo di
poco l'altrettanto fallimentare iniziativa di Hood) ed il peggioramento
della situazione generale, le truppe texane furono richiamate nello
stato madre per fronteggiare la futura temuta invasione che si
attendeva da est. Gli indiani furono lasciati da soli a difendere la
frontiera nord del Texas, e gli fu addirittura proposto di istituire la
coscrizione obbligatoria (non è chiaro dalle mie fonti se questo fu
poi messo in pratica. Sembrerebbe di sì, a giudicare dalle nuove
unità create nel 1864). Cooper, tuttora smanioso di promozioni,
si recò personalmente a Richmond [#11] nel gennaio 1865 per
sollecitare il beneplacito governativo [#12] alla costituzione della
terza brigata indiana; ritenendo presumibilmente che, dopo, non
gli sarebbe più stata negata la seconda stella. Il beneplacito
arrivò, ma non l'agognata promozione; in compenso in Marzo
Cooper - di ritorno nel Territorio - prendeva il posto di Maxey alla
guida del District.
La guerra era agli sgoccioli: il 26.05.65 Kirby Smith si arrendeva agli
unionisti con tutto il Trans-Miss. Department. Poco prima (11.05.65)
si era arreso anche il generale Jeff Thompson, che da mesi resisteva
isolato nell'angolo nord-est dell'Arkansas; poco dopo (23.06.65) era
la volta della brigata di Stand Watie, l'ultimo generale sudista a deporre
le armi [#13].
DOPO LA GUERRA
Earl Van Dorn non vide l'armistizio: uno dei leader sudisti considerati
più promettenti all'inizio della guerra, dopo una carriera ben poco
fulgida fu ucciso il 07.05.63 non dal nemico, ma da un furibondo marito
a cui aveva sedotto la moglie.
Albert Pike era stato incaricato in extremis, a guerra ormai quasi
conclusa, di tentare la mossa disperata di portare dalla parte dei
sudisti le tribù indiane selvagge, sfruttando la sua ancora grande
popolarità; ma non se ne fece nulla. Dopo la guerra dedicò gran
parte delle sue energie allo sviluppo degli ordini massonici, un
altro dei suoi molteplici interessi.
Thomas C. Hindman, gravemente ferito nella campagna di Atlanta
e ritiratosi dal servizio attivo, fu uno del manipolo di irriducibili che
passò in Messico nel 1865 anziché accettare la sconfitta, rimanendovi
tre anni. Rientrò in Arkansas nel 1868 e fu quasi immediatamente
assassinato, forse da un parente di uno dei numerosi renitenti alla
leva che aveva fatto fucilare nel 1862.
Douglas H. Cooper riscattò la sua sete di gloria bellica dedicandosi al
patrocinio legale degli indiani in vari processi durante la Ricostruzione.
Stand Watie dopo la guerra divenne un tranquillo agricoltore. Non subì
alcun fastidio da parte della fazione di John Ross, che era morto per
cause naturali nel 1866.
Fonti
- J. Monaghan, Civil War on the Western Border 1854-1865
- A. H. Abel, The American Indian as Slaveholder and Secessionist
- A. H. Abel, The American Indian in the Civil War
- S. Sifakis, Compendium of the Confederate Armies
- S. Sifakis, Who was Who in the Civil War
- E. Warner, Generals in Gray
- il CD degli Official Records
- il CD del relativo atlante
Note
[#0] Per dare un'idea delle difficoltà del territorio: quando i sudisti
si ritirarono (aprile 1862) da Santa Fe verso il Texas, i nordisti
non fecero alcun tentativo di catturare i numerosi dispersi e sbandati
nemici, perché non avrebbero saputo come sfamarli.
[#1] D'altro canto, occasionalmente l'uomo bianco poteva provare
uno slancio di ammirazione romantica per il nobile guerriero della
prateria in groppa al suo destriero, etc... (Cfr. Rousseau ed il suo
Buon Selvaggio). Non che i pacifici agricoltori Cherokee, ed i loro
leader in marsina, corrispondessero molto a questo archetipo!
[#2] Cfr., ad esempio, la reazione delle popolazioni arabe alla
penetrazione della cultura occidentale; o la rivolta dei Boxers.
[#3] Non avendo letto Irving, mi sfugge il senso. Capirei il termine
"pine indians" con riferimento alle foreste, ma nei riferimenti il
termine è decisamente "pin". Monaghan però precisa: "Con più
probabilità, il nome si riferiva all'insegna della società segreta:
una spilla da balia ("pin") fissata sulla camicia."
[#4] Con la notevole eccezione dei Seminole, le grandi Nazioni si
erano sempre segnalate per una generale inoffensività verso i
bianchi, se non addirittura per una fattiva collaborazione. Vedere
però più avanti quanto accaduto a Pea Ridge.
[#5] Lo studioso indiano Sequoya, o Sequoyah, aveva ideato la
conversione scritta dei fonemi cherokee nal 1821 circa. L'albero
ha preso il nome da lui, e non viceversa.
[#6] Furono toccati livelli grotteschi con i Delaware - originari
dello stato omonimo - a cui fu proposto il trasferimento in
Oregon: esattamente dall'altro lato del continente rispetto
alle loro terre originarie.
[#7] Prima della guerra aveva prestato servizio lungo la frontiera
texana, dove aveva assimilato la viva ostilità locale per gli indiani
di qualunque tipo - e sterminato senza provocazione un buon
numero di Kiowa. La traduzione dal francese di J.Pictet, "La Grande
Storia degli indiani d'America", probabile cripto-monarchica, nel
trattare il fattaccio rende "Earl Van Dorn" come "il Conte Van Dorn".
[#8] Il 1st (non il 2nd) aveva ricevuto da Pike l'autorizzazione "a
combattere secondo le proprie usanze". Da ricordare che i
Cherokee erano una tribù "civilizzata" con alle spalle quasi due
secoli di contatti pacifici con i coloni; ma vedi quanto già detto a
proposito della società Keetoowah, e soprattutto del fascino
esercitato da Cheyenne & C. sui giovani della Nazione. In un
dipinto dell'epoca sulla battaglia - riportato in copertina del libro
di Abel - gli indiani sono chiaramente rappresentati nel classico
costume delle praterie (giubba e pantaloni di pelle, penne nei
capelli). Questa può essere una licenza artistica, oppure ciò che
i giovani Cherokee intendevano ormai per "proprie" usanze.
[#9] Questo era un problema cronico dei sudisti, perché ad ogni
volontario era consentito di poter essere assegnato ad un reparto
a cavallo - evitando così tutti i disagi della fanteria - purchè
portasse con sé un cavallo; cosa che tra l'altro comportava un
basso livello qualitativo degli animali, perché per i volontari andava
bene qualunque animale (anche rubato) purché respirasse: nel tardo
1864 alcuni reparti erano ormai montati per il 50% su muli.
[#10] Notare come Cooper risulti nominalmente comandante sia di una
brigata che di una divisione: in questo caso - abbastanza comune - la
divisione non era de jure riconosciuta come tale, ma solo come gruppo
di brigate, il cui comando temporaneo spettava al brigadiere più anziano
(la cui brigata veniva comandata, sempre temporaneamente, dal suo
colonnello più anziano). Era anche frequente il caso in cui una (piccola)
brigata veniva formalmente assegnata ad un colonnello, senza passaggio
al grado superiore.
[#11] L'attraversamento del Mississippi, pur controllato dai nordisti,
non sembra fosse impossibile. A parte i viaggi frequenti dei corrieri,
e quelli occasionali dei generali, in almeno due occasioni (11th & 17th
Ark. Mounted Infantry Consolidated Regiment, e 1st Texas
Sharpshooters Battalion) un intero reparto passò il fiume, anche se
probabilmente a piccoli gruppi.
[#12] Benché ovviamente qualunque leader potesse raggruppare
due reggimenti e chiamarli "brigata" nei suoi rapporti, per la nomina
del comandante al grado richiesto occorreva la sanzione governativa;
e le autorità tendevano a preferire un minor numero di brigate, ma
di forza maggiore.
[#13] Ma non l'ultima bandiera sudista a sventolare: onore che spettava
all'incrociatore C.S.S. Shenadoha che, ignaro della fine della guerra,
in quei giorni stava distruggendo la flotta baleniera americana al
largo dell'Alaska.
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