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USA Order of Battle (by D. P.)
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IN VIRGINIA SUBENTRA POPE

Il fallimento dei generali Fremont, Banks, e McDowell nel distruggere le deboli forze di “Stonewall” Jackson nella Shenandoah Valley, fu uno dei motivi che indusse nel mese di giugno 1862 i vertici politico-militari federali a riorganizzare le forze ispirandosi al criterio dell’unicità di comando nel settore orientale [#1].

All’inizio di giugno Pope era al comando del complesso di forze denominato “Armata del Mississippi” che formava l’ala sinistra del dispositivo impegnato nelle operazioni contro Corinth, nel Mississippi, comandato dal Generale Halleck. Pochi giorni dopo l’evacuazione di Corinth si recò a St. Louis per una breve licenza e lì ricevette un telegramma dal Ministro della Guerra, Stanton, che lo richiamava immediatamente a Washington. Data la notizia al Generale Halleck a mezzo telegrafo, questi obiettò sull’opportunità che il subordinato abbandonasse un comando in operazioni, e anche se Pope, in base a quanto in seguito ebbe a riferire, si trovasse d’accordo su tale posizione, gli era altrettanto chiaro che doveva obbedire all’ordine e raggiungere la capitale, nonostante le vivaci proteste degli amici che aveva nell’ambito dell’esercito del West.

Raggiunta Washington, da cui il Presidente era temporaneamente assente in quanto trovatasi a West Point, Pope si presentò dal Ministro, mai conosciuto in precedenza, che gli apparve teso e provato. L’esponente politico, educatamente, gli espose immediatamente i propri piani, spiegando che intendeva riunire le forze di McDowell, Frémont, e Banks, tutti e tre più anziani di grado di Pope, e metterle ai suoi ordini, rimanendo sorpreso del fatto che Pope non fosse d’accordo e preferisse rimanere al proprio posto di comando nel West. Le truppe di cui aveva fatto menzione Stanton erano disperse nella parte settentrionale della Virginia, con scarse possibilità di comunicazione e di coordinamento: Frémont e Banks erano a Middletown, nella Shenandoah Valley, ed il Corpo di McDowell era ulteriormente diviso, con la divisione King a Fredericksburg, e la Ricketts nell’area di Manassas Junction.

Sino ad allora il concetto operativo generale prevedeva che le truppe davanti a Gordonsville e Charlottesville eseguissero azioni dimostrative, per attirare quante più possibili unità Confederate impegnate a fronteggiare il Generale McClellan, che allora occupava la linea sul Chickahominy, in modo da ridurre la resistenza opposta all’avanzata verso Richmond.

Pope comprese che l’incarico era assai delicato e rischioso, inoltre la sua posizione sarebbe stata imbarazzante, visto che – proveniente da un’altra armata – avrebbe dovuto assumere il comando di un complesso di forze i cui comandanti di Corpo erano più anziani di lui, pertanto tentò di opporre un rifiuto, sostenendo di preferire il proprio incarico nel West, con unità con le quali aveva diviso dei successi. In effetti il Ministro, e, successivamente, il Presidente, non cedettero e Pope fu informato che, in considerazione del superiore interesse dell’Unione, egli doveva accettare l’incarico. Contemporaneamente un ordine del War Department dette le direttive per la riorganizzazione dell’Armata della Virginia. Il primo risultato fu la vibrata protesta del Generale Frémont per esser stato posto agli ordini di una persona meno anziana in grado, con la conseguente richiesta di essere rimosso. Essa fu accolta ed il 29 giugno fu nominato al suo posto il Generale Franz Sigel [#2].

Il 27 giugno Pope assunse il comando dell’Armata consistente nei Corpi di Frémont, 11.500 soldati; Banks, 8.000 and McDowell, 18.500, in tutto egli disponeva di 38.000 uomini di fanteria, mentre la cavalleria contava altri 5.000 soldati, ma per lo più era male armata ed organizzata [#3]. Secondo Pope le unità erano in cattive condizioni, distanti l’una dall’altra, e molte brigate erano demoralizzate e disorganizzate. Ciò valeva in special modo per le truppe che erano state del Generale Frémont, come dimostrava il rapporto inviatogli dal Generale Sigel non appena ne assunse il comando [#4].

Il compito di Pope poteva essere riassunto in tre parti: fornire copertura a Washington, proteggere la Shenandoah Valley, e muovere ad est delle Blue Ridge Mountains verso Charlottesville in modo da costituire una minaccia che potesse supportare le azioni di McClellan che stava cercando di minacciare Richmond da sud.

Va infine rammentato che il giorno in cui fu costituita l’Armata Federale della Virginia, Lee, subentrato a Joseph Johnston [#5], iniziò la campagna dei Seven Days, che determinò il fallimento della campagna della Peninsula avviata da McClellan [#6].

Mentre veniva completata la ritirata del Generale McClellan verso Harrison's Landing trascorsero sei giorni d’ansietà ed apprensione con Lincoln che passò molto tempo nell’ufficio del Ministro della Guerra. Nell’occasione chi ebbe modo di vederlo lo descrisse abbattuto e preoccupato, anche se talvolta prorompeva in battute ironiche che apparivano più delle contestazioni nei confronti dei suoi comandanti che espressioni d’allegria. Pur non usando parole scortesi verso alcuno, appariva in preda alla preoccupazione per il fatto di dover portare sulle sue spalle il peso intero delle problematiche e quando giunse il risultato finale si dice che lasciò il War Department con un’espressione triste sul viso.

Uno o due giorni dopo che il Generale McClellan aveva raggiunto il fiume James, Pope fu convocato davanti al Presidente ed al suo Gabinetto per dare il proprio parere su come supportarlo: il Generale McClellan stava chiedendo rinforzi e sosteneva che "con più di 100.000, piuttosto che meno, uomini” avrebbe potuto riprendere le operazioni contro Richmond.

Pope riferì al presidente ed al Gabinetto che era pronto ad eseguire qualsiasi manovra, anche rischiosa, per aiutare l’Armata del Potomac, ma sottolineò che solo ad una condizione avrebbe impiegato le proprie forze in operazioni dirette contro i Confederati per quello scopo: che fosse impartito a McClellan l’ordine perentorio di passare con decisione all’offensiva non appena egli avesse ingaggiato battaglia. Al proposito infatti Pope riteneva che, una volta messa a rischio la propria armata contro Lee, la decisione se sostenere o meno l’azione offensiva non dovesse essere lasciata all’arbitrio di McClellan.

L’intera pianificazione della campagna di Pope fu mutata con l’arretramento dell’Armata del Potomac ad Harrison's Landing. Uno o due giorni dopo che il Generale McClellan aveva raggiunto le posizioni sul James, Pope gli scrisse fornendo notizie sul proprio schieramento e chiedendogli di esprimersi con la massima franchezza per fargli sapere di cosa avesse bisogno perchè la cooperazione fra le due armate fosse ottimale, in risposta McClellan rispose con una missiva assai generica, in cui non indicava nulla per conseguire lo scopo suggerito. Divenne chiaro, considerata la situazione, che per assicurare l’armonica cooperazione fra le armate del Potomac e della Virginia qualcuno dovesse essere posto in posizione sovraordinata ai due citati Generali, per dirigere tutte le operazioni in Virginia. Il Generale Halleck fu quindi chiamato a Washington proprio per fungere da Comandante in capo dell’esercito [#7] e sebbene Stanton si sia opposto a tale scelta di Lincoln, i due stabilirono immediatamente ottime relazioni appena Halleck assunse il comando.

Pope chiese di essere rimosso dall’incarico di comandante dell’Armata della Virginia, in seguito al fatto che le controversie si erano intensificate dopo la ritirata del Generale McClellan sul James, asserendo di preferire l’incarico di comando all’ovest. L’impossibilità assoluta di inviare rinforzi a McClellan, l’estremo pericolo in cui si sarebbe trovata Washington anche trasferendo una minima porzione della propria armata, e la chiara necessità di concentrare queste due masse al più presto possibile, portavano alla necessità di un ritiro dell’Armata del Potomac dal fiume James ed alla sua congiunzione con l’Armata della Virginia. Non era stato mai discusso in presenza di Pope chi avrebbe dovuto assumere il comando una volta effettuata la riunificazione delle armate, ed egli era convinto che il Generale Halleck avrebbe voluto esercitare di persona il comando sul campo [#8], pertanto di fronte al mutare della situazione la campagna dell’Armata della Virginia poteva essere limitata ai seguenti obiettivi:

Halleck pensava che la riunione delle due armate dovesse avvenire sulla linea del Rappahannock, ed approvò gli ordini di Pope relativi alla necessità di mantenere le comunicazioni a Fredericksburg, attraverso cui l’armata di McClellan poteva ricongiungersi con l’Armata della Virginia.

La decisione dei Confederati di muovere verso nord con il grosso dell’armata peraltro fu immediata e divenne evidente, anche prima che il Generale McClellan iniziasse ad imbarcare le proprie truppe, come la linea del Rappahannock fosse troppo lontana dal fronte. Ciò non fu compreso da Halleck se non quando era ormai troppo tardi per attuare delle diverse predisposizioni.

LA COMPLESSA RIORGANIZZAZIONE DELLE FORZE FEDERALI

Per capire la situazione militare nel momento in cui il Generale Pope fu nominato a capo dell’Armata della Virginia, il 26 giugno 1862, è necessario fare un passo indietro.

Il Gabinetto di Lincoln in primavera si era trovato in una situazione di grave imbarazzo, avendo nominato al comando dell’esercito il Generale McClellan il cui atteggiamento, sotto molti punti di vista, era sgradito, come lo erano le sue frequentazioni politiche, la sua estrema cautela, la sua eccessiva spigliatezza nel mettere a rischio Washington quando aveva deciso di dare il via alla campagna della Peninsula, così come la fretta con la quale aveva abbandonato questa operazione [#9]. Tutto ciò aveva destato allarme e lo aveva privato del cordiale sostegno di cui avrebbe avuto bisogno. Aveva anche tentato di violare gli ordini del Presidente, conducendo a Yorktown truppe che erano ritenute necessarie per la difesa di Washington, ed il Governo era intervenuto prontamente trattenendo l’intero Corpo di McDowell, e anche se, in seguito, due divisioni di questo Corpo gli furono inviate, ma egli si era costantemente lamentato di non aver potuto disporre di quella soverchiante superiorità di cui riteneva d’aver bisogno per concludere con successo la campagna, commettendo l’errore di manifestare apertamente la propria irritazione nella corrispondenza inviata al Presidente ed al Ministro della Guerra.

Tale atteggiamento di sfiducia nei suoi confronti portò ad ulteriori conseguenze negative, infatti fu costituito alla fine dell’inverno un Department in West Virginia, agli ordini di Fremont, provvedimento che in effetti non appariva necessario, e furono resi indipendenti da McClellan i Generali Banks e McDowell, messi a capo, rispettivamente, dei Departments del Rappahannock e della Shenandoah Valley. A questo punto l’aver costituito nello stesso teatro operativo, quello virginiano, ben 4 Departments, minava profondamente la possibilità di conseguire un successo in quanto violava il principio dell’unicità di comando cui deve ispirarsi l’organizzazione militare.

A dimostrazione di come male funzionò l’organizzazione di comando federale è sufficiente analizzare le operazioni nel periodo in cui Jackson operò nella Valle dello Shenandoah.

Dopo che McClellan aveva raggiunto Chickahominy, il 24 maggio, la pianificazione prevedeva che McDowell, che ancora aveva a disposizione 3 divisioni (quella di Franklin era stata trasferita a McClellan) oltre alla divisione Shields del Corpo di Banks, avrebbe dovuto unirsi all’Armata del Potomac a Fredericksburg. Per attuare ciò Porter aveva occupato Hanover Court House dopo un’azione vittoriosa e la distanza fra le due forze si era ridotta a qualcosa come 20 o 30 miglia. Prima che il ricongiungimento fosse ultimato, Jackson aveva compiuto la sua brillante incursione nella Shenandoah Valley, respingendo le forze di Banks e creando un tale allarme a Washington che, a dispetto delle rimostranze di McDowell, il piano per rinforzare McClellan a Fredericksburg fu abbandonato, e a questi fu ordinato di muovere per intercettare, se possibile, la ritirata di Jackson. A tale manovra doveva partecipare Fremont, ma nonostante i loro sforzi Jackson, sebbene obbligato a difendere le proprie linee di ripiegamento, riuscì a sottrarsi all’avversario, mantenendo il controllo della parte alta della valle e trattenendo una rilevante porzione delle forze nemiche, che non ebbero modo di concentrarsi su Fredericksburg. La divisione di McCall del Corpo di McDowell fu invece inviata a McClellan, ma l’incursione di Jackson aveva rimandato indefinitamente tutte le possibilità che l’Armata del Potomac potesse essere rafforzata in maniera significativa da truppe provenienti dal nord. Ottenuto ciò, che costituiva il suo principale obiettivo, Jackson si riunì alla massa principale confederata operante nella Peninsula sotto il comando di Lee e quasi subito, in qualità di comandante dell’ala sinistra, condusse un movimento aggirante dell’ala destra unionista, che portò all’abbandono, da parte dei Federali, della base logistica sul Pamunkey, ed alla costituzione di una nuova base sul James.

Il 26 giugno, pertanto, mentre iniziavano le operazioni nell’area di Mechanicsville, nei pressi di Richmond, le forze dei Generali Fremont, Banks e McDowell furono riunite ordinativamente in una nuova formazione, denominata Armata della Virginia, di cui fu nominato comandante in capo dal Presidente il Maggior Generale John Pope, dei Volontari degli Stati Uniti.

POPE SUBENTRA A MCCLELLAN

La scelta di Pope operata da Lincoln fu considerata uno dei maggiori errori del Presidente nel corso della guerra. Considerato un “western man” Pope non era ben accetto alle forze Federali operanti nel teatro orientale, inoltre il suo inizio non fu felice anche in seguito alla pubblicazione di un suo proclama esageratamente enfatico. In particolare egli auspicava un duro trattamento nei confronti dei simpatizzanti per la Confederazione, al punto che lo stesso Lee, noto per non essere di norma animoso, lo criticò apertamente definendolo “Pope il maleducato” ed auspicando che fosse “soppresso”.

Questo proclama, contenente riferimenti che furono recepiti come ingiuriosi paragoni fra le truppe dell’ovest e quelle dell’est [#10], appariva retorico ed egocentrico al di là del consentito e probabilmente lo stesso Pope rimase attonito più di ogni altro degli esiti. Più tardi disse che aveva avuto “il desiderio di creare un sentimento di fiducia ed uno spirito di allegria che erano da tutti desiderati” e non aveva mai avuto la minima intenzione di criticare l’Armata del Potomac, ma gli effetti sulle truppe furono assai negativi ed egli iniziò la campagna con una pessima fama fra gli uomini.

Aveva anche impartito ordini alle truppe di trarre sostentamento dalle risorse locali e queste disposizioni furono, forse in modo fraudolento, distorte in modo di creargli ulteriore discredito. Veniva specificamente previsto che i rifornimenti dovessero essere trasportati dagli ufficiali del commissariato, nel rispetto delle disposizioni impartite dai comandanti delle truppe, ciononostante molti affermarono che venne effettuato un continuo ed indiscriminato saccheggio, e ciò in effetti corrispondeva al vero.

Un altro documento prevedeva che i non combattenti che si fossero trovati nelle retrovie sarebbero stati responsabili per i danni inflitti a ferrovie, attacchi ai treni, imboscate ed azioni di guerriglia. Ogni danno alle rotaie doveva essere riparato o indennizzato dalla gente che viveva nelle vicinanze, allo stesso modo se un soldato fosse stato oggetto di fuoco da una casa, quel fabbricato poteva essere raso al suolo e gli occupanti trattati come prigionieri. Queste misure non potevano essere accettate a cuor leggero da coloro che ritenevano di difendere la propria casa da un invasore. In pratica l’unico modo che aveva la popolazione civile per sottrarsi ad ogni rischio era quello di non compiere atti ostili o di opposizione.

Un ulteriore ordine prevedeva un atto di sottomissione che doveva esser compiuto da tutti i civili di sesso maschile che si trovavano all’interno delle linee dell’esercito: coloro che, dopo averlo sottoscritto, lo avessero violato, potevano esser fucilati, mentre coloro che avessero rifiutato di sottomettervisi sarebbero stati allontanati dall’area e sottoposti al trattamento previsto per le spie qualora avessero fatto ritorno nel settore. Per tali indicazioni vi erano ben scarse giustificazioni: un comandante sul terreno non deve avere a che fare con atti di sottomissione o altro, egli può solo applicare la legge di guerra, considerando tutti i combattenti come appartenenti alle forze organizzate del nemico, da trattare in caso di cattura come prigionieri di guerra, con tutte le relative tutele, mentre tutte le forme di lotta diverse possono essere punite solo con la forza necessaria ad averne ragione. L’autorità del Generale Pope in relazione a questo argomento non era assoluta, egli non era uno sceriffo che doveva applicare la legge arrestando dei ribelli che avevano commesso un reato contro gli Stati Uniti, al contrario era solo un ufficiale dell’esercito che agiva sul terreno per il quale chi combatteva aveva il diritto di essere considerato come un nemico straniero.

LA RITIRATA DALLA “PENINSULA”

Mentre Pope era a Washington, il Generale Halleck fu incaricato di decidere sull’opportunità di far abbandonare all’Armata del Potomac la “Peninsula”. La questione non era solo di carattere tecnico-militare: in tal caso sarebbe stato agevole decidere, essa invece investiva soprattutto valutazioni di carattere personale circa la possibilità che determinati ufficiali fossero in grado di portare a compimento gli obiettivi assegnati.

Se il Governo avesse riposto nel Generale McClellan la stessa fiducia che avrebbe attribuito 2 anni dopo a Grant [#11], l’Armata del Potomac, senza dubbio, avrebbe avuto l’autorizzazione a rimanere ad Harrison's Landing, ed avrebbe ricevuto rinforzi alla fine dell’estate ed in autunno, per poter riprendere l’offensiva partendo da posizioni comunque vantaggiose che essa occupava sulle due rive del fiume James. Al contrario la sfiducia in McClellan era assai grande e vi erano varie ragioni perché ciò avvenisse:

A questo punto è stato detto abbastanza circa i motivi per i quali l’Amministrazione non potesse più aver fiducia in McClellan: possedeva carattere e capacità, ma non era affidabile.

Peraltro esistevano anche motivi concreti perché il Governo dovesse esitare a procedere a tale rimozione. Innanzitutto egli godeva di grande supporto politico, e la frattura era così evidente che ad essa, non alle sue incapacità, sarebbe stato addebitato il provvedimento di rimozione. Se era chiaro che non si poteva ulteriormente riporre fiducia in lui, non c’era nessun altro cui affidare l’incarico. In effetti vi era ben poco da fare: si poteva solo procedere a spostare l’armata dalla Virginia settentrionale, “anemizzandola” attraverso la incorporazione progressiva dei suoi reparti nell’armata di Pope, in tal caso, se questi avesse condotto una campagna con successo, il problema si sarebbe risolto da solo. Tuttavia va sottolineato che, in una corrispondenza fra Halleck e McClellan, il primo accettava per buono che le forse confederate assommassero a circa 200.000 uomini [#12], come pretendeva il suo interlocutore, e che pertanto non era il caso di mantenere forze nella “Peninsula”, visto che non sarebbe stato possibile garantire rinforzi per sostenere la lotta. Ma il vero problema che riguardava la sua sostituzione, e che non poteva essere ufficializzato, era che la fiducia riposta in lui dal Governo s’era esaurita, e che la ritirata dell’Armata del Potomac dalla Peninsula dava finalmente un pretesto per eliminare quello che era diventato un comandante superfluo.

Pope disse che la decisione di spostare le truppe dalla Peninsula fu presa prima che egli fosse partito da Washington per il fronte, il 29 luglio. Fu forse la visita effettuata dal Generale Halleck ad Harrison's Landing, il 25, ad esser decisiva. Il 30 McClellan ricevette ordine di evacuare gli ammalati, il 3 agosto di spostare le truppe ad Aquia Creek, ed il giorno seguente egli scrisse una lettera ad Halleck, protestando per le disposizioni ricevute. Con essa chiedeva di restare nell’area di Richmond, affermando che rafforzare l’armata era più semplice e saggio che spostarla nell’area Fredericksburg, in quanto questo movimento avrebbe demoralizzato le truppe, e proponeva di mantenere sulla difensiva gli altri Departments, colpendo con la massima potenza in direzione di Richmond. Halleck replicò affermando l’impossibilità di rinforzare in un tempo ragionevole l’Armata del Potomac, sottolineando che il Generale Lee aveva il vantaggio di poter operare sia contro McClellan, sia contro Pope, separatamente, con un’armata comunque superiore alle loro due: a questo punto la questione relativa alla ritirata dalla Peninsula poteva ritenersi chiusa [#13].

I COMANDANTI FEDERALI

E’ noto che a causa di rivalità e scelte politiche discutibili, le armate degli Stati Uniti operanti in Virginia rimanevano separate senza alcuna speranza di soluzione, mentre l’armata di Lee appariva ben dimensionata e comandata, nonché motivata dalle vittorie, pertanto il Governo federale decise di affidare la direzione generale delle operazioni ad un ufficiale la cui reputazione fosse ottima, assolutamente svincolato da ogni legame con la politica, e fu prescelto il Generale Henry W. Halleck. Sotto di lui gli Stati del Kentucky e del Tennessee furono ripresi, ed il combinato movimento delle forze terrestri e navali consentì di acquisire il controllo del fiume Mississippi fino a Vicksburg [#14]. Egli era un diplomato di West Point della Classe del 1839, non aveva prestato servizio attivo nel corso della Guerra contro il Messico e subito dopo aveva presentato le dimissioni dall’esercito. Studioso di materie militari e di diritto internazionale, aveva scritto dei libri interessanti, ma in pratica non era un vero soldato ed il suo scarso vigore e la mancanza di decisionismo, così come l’assenza di esperienza militare pratica, avrebbero provocato problemi durante la condotta della campagna. Nominato l’11 luglio Generale in Capo di tutte le Armate degli Stati Uniti, giunse a Washington ed assunse l’incarico solo alla fine del mese.

Anche il Generale Pope si era diplomato alla Military Academy di West Point, Classe del 1842. Veterano della Guerra contro il Messico, durante la quale era stato decorato per le sue attività a Monterey e Buena Vista, si era anche distinto nella cattura della Island No. 10, sul fiume Mississippi, nella primavera 1862.

Il Generale Sigel, che aveva sostituito Fremont quando questi si era dimesso ritenendo ingiusto di essere posto agli ordini del più giovane Pope, era un ufficiale Tedesco, con formazione militare ed esperienze operative, ed aveva servito con distinzione nel Missouri.

Il Generale Banks era un politico, già Governatore del Massachusetts e Speaker della National House of Representatives: l’averlo destinato al comando di un Corpo poteva essere considerato un vero azzardo. Per quanto coraggioso e zelante, era privo di preparazione professionale.

McDowell, come Pope, era un diplomato di West Point, classe del 1838, veterano della Guerra contro il Messico e, come Pope, decorato per le sua imprese a Buena Vista. Nel 1861 aveva comandato l’armata dislocata di fronte a Washington, perdendo la battaglia del Bull Run. Era comunque conosciuto come un ufficiale eccellente.

SITUAZIONE ALL’INIZIO DELLA CAMPAGNA

Le forze federali erano comunque sparpagliate sul terreno: i Corpi di Fremont e Banks erano nella Shenandoah Valley, mentre delle 2 divisioni di McDowell, quella di King era a Fredericksburg, mentre l’altra, agli ordini di Ricketts, si trovava a Manassas Junction.

Il Generale Pope stabilì subito di concentrare l’armata, ordinando a Sigel di attraversare la Valle dello Shenandoah a Front Royal, superare il Luray Gap e dislocarsi a Sperryville. Banks ricevette ordine di superare montagne e fiume nello stesso luogo, e prender posizione vicino Little Washington, poche miglia a nord-est di Sperryville. La divisione di Ricketts, appartenente al Corpo di McDowell, doveva spostarsi da Manassas Junction a Waterloo Bridge, dove la pista da Warrenton a Sperryville attraversa il Rappahannock. Questi movimenti apparivano ben congegnati: la presenza di una forte massa nei pressi di Front Royal Gap, sostenuta da ulteriori forze, in comunicazione con Alexandria attraverso la Warrenton pike, avrebbe senza dubbio sconsigliato l’avversario dal condurre un’incursione nella valle.

Per quanto attiene alla divisione di King appartenente al Corpo di McDowell, contro il proprio parere, Pope fu obbligato a lasciarla a Fredericksburg: il Governo attribuiva una grande importanza al controllo delle linee di comunicazione sulla riva nord del Rappahannock, al di là di Fredericksburg, ed a difendere la ferrovia fra Aquia Creek e Falmouth, di fronte a Fredericksburg. E’ appena necessario sottolineare che forse aveva ragione Pope, in quanto il possesso di Aquia Creek e Fredericksburg garantiva effetti di scarso rilievo, poiché le truppe di rientro dalla campagna della Peninsula avrebbero potuto tranquillamente sbarcare anche ad Alexandria.

Impartite queste disposizioni, occorreva comunque del tempo per riorganizzare le unità, in particolare il Corpo di Sigel e la cavalleria, che richiedeva una particolare attenzione.

Nel frattempo la situazione militare era del tutto cambiata [#15]: il Generale McClellan era stato obbligato, dopo aver perduto lo scontro di Gaines' Mill, ad abbandonare la sua base sul fiume Pamunkey e, sebbene la sua armata avesse dimostrato di aver capacità di tenuta nel corso delle successive battaglie, il movimento verso il fiume James fu considerato come l’ammissione di aver fallito la campagna. Inoltre, l’aver spostato le forze federali sul fiume James, aveva permesso ai Confederati di dislocare tutte le loro unità fra la sua armata e quella di Pope, e da ciò era conseguita una sensibile diminuzione di fiducia fra i due comandanti federali.

Pope, mentre la battaglia dei Seven Days era in corso ed egli ancora non aveva assunto il comando di tutte le forze, aveva intelligentemente suggerito che McClellan preservasse le proprie linee di comunicazione rimanendo sul Pamunkey, ma tale idea non era stata condivisa dal collega; dopo che fu effettuato il ripiegamento sul fiume James Pope tentò di avviare cordiali rapporti con McClellan, ma divenne subito chiaro che quest’ultimo intendeva solo ottenere ulteriori rinforzi per la propria armata in modo da rimanere indipendente ed autonomo da ogni sostegno esterno.

Pope nel frattempo si trovava a Washington, poteva conferire con le locali autorità e impartire disposizioni alla sua armata sul terreno. Per questa ragione, forse, le sue idee furono condivise in gran parte, prima dell’arrivo di Halleck, dal Presidente e dai componenti del suo Gabinetto. Ad ogni modo, egli rimase a Washington fino al 29 di luglio.

Durante questo periodo spinse le proprie forze verso il nemico, e tentò di colpirne le comunicazioni ferroviarie. In particolare ordinò a King di interrompere la Virginia Central Railroad, e tale obiettivo fu conseguito con una serie di incursioni. Il 14 luglio Banks ricevette istruzioni di inviare una brigata a Culpeper, mentre Hatch doveva occupare Gordonsville, dove la Virginia Central incontra la Orange and Alexandria Railroad, e distruggere la ferrovia per 10 o 15 miglia ad est di quella località, interrompendo anche la strada in direzione di Charlottesville. Se Hatch avesse condotto a termine l’operazione, anche qualora l’interruzione delle comunicazioni fosse stata solo temporanea, i risultati sarebbero stati davvero seri, ma Hatch, invece di operare solo con la cavalleria, decise di condurre al seguito anche fanteria ed artiglieria, rallentando l’intera manovra tanto che, giunto nei sobborghi di Gordonsville, la trovò occupata in forze dal nemico ed una seconda spedizione alla volta di Charlottesville non ebbe maggiore successo.

Pope aveva ricevuto ordine di impedire che l’avversario si concentrasse con le proprie forze contro le truppe operanti nella Peninsula, fino a che non fosse stata risolta la crisi di movimento della ritirata e le forze fossero rimaste separate. Egli cercò di assolvere a questo compito mantenendo una minaccia su Gordonsville, questa volta non con poche unità di cavalleria, ma con un robusto contingente di oltre 30.000 uomini. Dopo avere ispezionato i suoi Corpi, il 7 agosto egli aveva ordinato alla divisione di Ricketts di unirsi alla brigata Crawford appartenente alla divisione Williams del Corpo di Banks a Culpeper Court House. Le altre truppe del Corpo di Banks furono inviate a sud dalle loro posizioni a Little Washington, nel punto in cui la Sperryville e la Culpeper turnpike attraversano il fiume Hazel, un punto a metà strada fra i due centri. La cavalleria di Buford, supportata da una brigata del Corpo di Sigel, avrebbe coperto la destra, con il posto comando a Madison Court House; Bayard, con altri 4 reggimenti di cavalleria, avrebbe coperto la sinistra, con il posto comando a Rapidan Station. Picchetti di cavalleria furono disposti lungo il Rapidan, fino alla sua confluenza col Rappahannock, subito sopra Fredericksburg e fu installata una centrale di segnalazione sulla Thoroughfare Mountain, precauzione che avrebbe reso un notevole servizio. Queste predisposizioni erano dirette principalmente a scongiurare un attacco nemico sulla destra, poiché Buford aveva riferito di un attraversamento nemico del Rapidan ad ovest della ferrovia, ed un’avanzata in forze dei Confederati verso Madison Court House. Tuttavia, considerata la probabilità che potesse essere effettuato un tentativo contro la sinistra attraverso il Raccoon Ford e Stevensburg, anche al fine di interrompere le comunicazioni con il Generale King a Fredericksburg, Pope, l’8, ordinò a Banks e Sigel di muovere verso Culpeper Court House. Banks obbedì immediatamente, raggiungendo la posizione indicatagli alle 11 di sera, Sigel, invece, non si mise immediatamente in marcia e inviò un messaggio per chiedere su quale itinerario gravitare. In effetti vi era una sola strada fra Sperryville e Culpeper, e per tale errore le sue truppe giunsero a destinazione solo nel pomeriggio del giorno seguente.

Pope, sempre l’8, ordinò alla brigata Crawford della divisione Williams del Corpo di Banks che si trovava a Culpeper da alcuni giorni, di avanzare di 8 miglia fino alle pendici di Cedar (o Slaughter) Mountain, sulla strada per Orange Court House, per fornire supporto alla cavalleria di Buford, alla divisione Ricketts del Corpo di McDowell fu ordinato di muovere di 3 miglia a sud di Culpeper Court House. Nella prima mattinata del 9 Banks ricevette ordine di muovere il resto delle proprie truppe in avanti, dove la brigata Crawford aveva già preso posizione, nei pressi di Cedar Mountain.

Il possesso di Gordonsville era di primaria importanza per i Confederati. Attraverso quel centro correva la ferrovia che collegava Richmond con la Shenandoah Valley. Appena la spedizione inviata da King minacciò quell’importante obiettivo Lee, che con 80.000 soldati intorno a Richmond stava fronteggiando l’armata di McClellan, forte di 90.000 uomini, e quella di Pope che ne annoverava circa 50.000 [#16] e stava convergendo da nord, comprendendo che sarebbe stato sconfitto se non avesse assunto l’iniziativa, fece tesoro dell’inattività di McClellan ed inviò Jackson a nord, verso Gordonsville, con un numero di uomini oscillante fra i 12.000 ed i 15.000 delle divisioni Winder ed Ewell, tuttavia, in seguito di una richiesta di “Stonewall”, decise ben presto di rinforzarlo con le truppe di A. P. Hill, permettendogli così di disporre di 20-25.000 soldati. Era questa la forza che fronteggiava Hatch.

A questo punto occorre vedere cosa stesse facendo Jackson. Egli nel suo rapporto scrisse “avendo appreso che solo una parte dell’armata di Pope si trovava a Culpeper Court House, e sperando, con la protezione della Provvidenza, di essere in grado di sconfiggerla prima dell’arrivo dei rinforzi, mossi le divisioni Ewell, Hill, e la mia il 7, in direzione dell’avversario. Il 9, appena esse furono a circa 8 miglia da Culpeper Court House, trovammo il nemico davanti, nei pressi del Cedar Run, a breve distanza ad ovest e nord di Slaughter's (Cedar) Mountain.” La prima battaglia della campagna stava per iniziare.

CEDAR MOUNTAIN 9 AGOSTO 1862.

Il 13 luglio il Corpo di Jackson marciò da Mechanicsville, sul Chickahominy, con l’ordine di contrastare il passo all’armata di Pope a sud del Rapidan. Naturalmente i movimenti di Jackson furono lenti anche perchè, per via della sua ossessione per la segretezza, non informò i suoi comandanti di divisione – Winder [#17] ed Ewell – dei piani e delle successive modifiche [#18]. La colonna raggiunse Gordonsville il 19 e Jackson, appreso che le forze di Pope gli erano superiori, non si mosse fino a che non fu rinforzato dalla divisione di A. P. Hill all’inizio di agosto. Pope era ora sull’alto Rappahannock, con i Corpi di Banks e Sigel, il primo a Culpeper, il secondo a Sperryville, gli avamposti di fanteria e cavalleria dei Generali S. W. Crawford e George D. Bayard erano lungo il Rapidan, a difesa degli avvicinamenti a Culpeper e Sperryville. L’8 i picchetti di Bayard scoprirono il nemico che attraversava a Barnett's Ford in forze e si ritirarono lungo l’Orange Court House road verso Culpeper.

Secondo alcuni storici l’obiettivo di Jackson era quello di colpire Banks a Culpeper prima che l’avversario ricevesse rinforzi; fatto ciò, pensava che sarebbe stato in grado di operare da una posizione centrale per distruggere gli altri due corpi, separatamente, come aveva fatto a Cross Keys ed a Port Republic; tale teoria peraltro presta il fianco comunque a qualche critica.

All’approssimarsi di Jackson, Pope ordinò a Banks di avanzare su Cedar Mountain, circa 8 miglia oltre Culpeper, dove le truppe giunsero scaglionate e si riunirono a mezzogiorno del 9, divise in due divisioni, per un totale di circa 8.000 uomini, agli ordini dei Generali C. C. Augur e A. S. Williams, mentre la divisione del Generale J. B. Ricketts, del Corpo di McDowell, stava avanzando a sostegno. Le divisioni confederate dei Generali C. S. Winder e R. S. Ewell erano ora disposte lungo la base della montagna, con le brigate del Generale I. R. Trimble, del Colonnello H. Forno e del Generale J. A. Early, della divisione Ewell, sulla destra e con quelle dei Generali W. B. Taliaferro e del Tenente Colonnello T. S. Garnett, della divisione Winder, sulla sinistra, mentre la brigata di Winder, la celebre “Stonewall brigade”, del Colonnello C. A. Ronald, era in riserva. Le brigate dei Generali L. O'B. Branch, J. L. Archer. ed E. C. Thomas, della divisione di A. P. Hill, erano a breve distanza.

Il 9 agosto, a Cedar Mountain, ebbe luogo un primo combattimento d’incontro: Banks attaccò furiosamente e respinse le divisioni Winder ed Ewell e solo l’arrivo delle truppe di A. P. Hill salvò la giornata con un violento contrattacco contro il fianco orientale dei Federali. Banks aveva commesso l’errore di attaccare senza riserve e senza richieste di rinforzo, da parte confederata, se A. P. Hill fosse stato immediatamente disponibile la vittoria sarebbe stata più significativa.

I Confederati iniziarono la battaglia facendo avanzare Early e Taliaferro alle 1500, con cautela.

La linea di Banks correva nella valle del Cedar Run, ed oltrepassava l’ala sinistra dei Confederati. I Federali Geary e Prince, avanzando, incontrarono Early e Taliaferro su un altopiano coltivato a sud di Culpeper road, mentre Crawford avvolgeva da nord la sinistra confederata: il vantaggio era dalla parte di Banks. Alle 1800 la battaglia raggiunse la massima intensità: il Confederato Garnett investì il fianco di Crawford [#19] e la brigata fresca della divisione di Hill fu diretta contro Prince e Geary. L’estrema destra della linea di Banks, la brigata del Generale G. H. Gordon (divisione Williams), caricò allora verso il punto dove era andato Crawford, e la brigata del Generale G. S. Greene (divisione Augur) mosse in sostegno di Prince e Geary. Intanto, dopo che l’artiglieria di Banks era stata respinta dai cannoni avversari appostati sulle alture, Ewell scagliò avanti le proprie brigate sulla destra, la Thomas (divisione Hill) venne avanti nello spazio fra Early e Forno, e la battaglia si risolse con la ritirata generale delle truppe di Banks. L’ultima carica fu lanciata dalla cavalleria di Bayard sull’estrema destra federale, ma l’avanzata di Branch [#20] bloccò queste unità di cavalleria ed il successo di Jackson su tutta la linea chiuse la giornata. Nella serata Banks si ritirò verso le proprie primitive posizioni a nord del Cedar Creek ove incontrò la divisione di Ricketts ed il Generale Pope in persona.

Lee intanto era venuto a conoscenza delle operazioni di reimbarco disposte da McClellan per condurre le proprie truppe a rinforzare Pope, pertanto, intravedendo la possibilità di battere quest’ultimo prima che si riunisse con il primo, mosse insieme al Corpo di Longstreet per raggiungere Jackson.

La battaglia di Cedar Run aveva bloccato l’avanzata dei Federali per un po’, ma le pressioni da Washington erano tali che Pope dovette riprendere ad avanzare il 14 agosto, quando con l’arrivo delle truppe di Reno, la sua forza era salita a 50.000 uomini. Schierò la propria armata dall’attraversamento del fiume Robertson da parte della Orange road, al guado del Rapidan a Raccoon Ford, attraverso il quale Wayne aveva guidato la sua brigata della Pennsylvania per rinforzare Lafayette nel 1781. Lee, attendendosi tale mossa, il 13 di agosto aveva ordinato a Longstreet, con la sua divisione e le 2 brigate di Hood, di muovere su Gordonsville seguito da R. H. Anderson, anticipando di un giorno il movimento di McClellan da Harrison's landing verso Fort Monroe. Contemporaneamente a Stuart fu ordinato di muovere il grosso della sua cavalleria verso Orange Court House, coprendo la destra di Longstreet per poi disporsi sulla destra dell’armata quando essa si fosse concentrata ad Orange. Le unità di Longstreet raggiunsero la periferia di Gordonsville il 16, e lo stesso giorno Jackson, avanzando con la massima segretezza, dislocò le proprie truppe dietro la cresta della Clark's mountain, ad est di Orange Court House, tenendo sotto controllo Raccoon e Somerville Fords sul Rapidan.

Lee si unì alla propria armata ad Orange circa alla metà di agosto ed il 19 dette ordine d’avanzare, poichè voleva sconfiggere Pope prima che le consistenti forze a disposizione di McClellan potessero raggiungerlo. Longstreet consigliò un movimento sulla sinistra, in modo di transitare dietro la Blue ridge e ricadere sul fianco destro di Pope, ma Lee e Jackson pensavano fosse meglio aggirare la sinistra di Pope, interponendo l’Armata della Northern Virginia fra i Federali e Washington, tagliando le linee di comunicazione e ritirata. L’ordine di Lee del 19 indicava a Longstreet di attraversare il Rapidan a Raccoon Ford con l’ala destra dell’armata, e muovere verso Culpeper Court House, mentre Jackson, con l’ala sinistra, doveva attraversare a Somerville Ford e muovere nella stessa direzione, tenendosi a sinistra di Longstreet. La divisione Anderson ed il battaglione di artiglieria di S. D. Lee dovevano seguire Jackson, mentre Stuart, attraversando a Morton's Ford, doveva raggiungere il Rappahannock, attraverso Stevensburg, distruggere il ponte sulla ferrovia, tagliare le comunicazioni di Pope ed operare sulla destra di Longstreet. Gli uomini dovevano portare con sé 3 giorni di razioni ed il movimento doveva iniziare all’alba del 20, Jackson voleva attaccare prima, ma Longstreet non era pronto. L’armata fu pronta a partire il 19, ma la brigata di cavalleria di Fitz Lee della cavalleria di Stuart, che precedeva le truppe montate, s’era spinta troppo lontano sulla destra, in direzione di Fredericksburg, ed impiegò un giorno in più per raggiungere l’armata, determinando un ulteriore ritardo.

L’Armata di Pope aveva ora il proprio schieramento con il centro appoggiato a Cedar Mountain ed il fianco sinistro su Clark's Mountain, entrambi i contendenti disponevano di circa 55.000 uomini. L’attacco di Lee, tuttavia, fu ritardato per una serie di problemi organizzativi, inoltre nella notte fra il 17 ed il 18 agosto le truppe di Pope catturarono il Maggiore Norman R. Fitz Hugh, aiutante generale del celebre J. E. B. Stuart, comandante della cavalleria confederata. L’ufficiale aveva con sé una copia del piano di Lee, ciò consentì ai Federali di ritirarsi evitando la minaccia; lo stesso Stuart fu colto di sorpresa e per poco non cadde prigioniero con il suo intero posto comando nella mattina del 18. Così Lee ebbe la sorpresa di vedere, dalla cima della Clark's mountain, quella posta a sud est fra le "little mountains of Orange", l’armata di Pope in piena ritirata, attraverso la piana di Culpeper.

I 50.000 uomini di Lee partirono all’alba del 20, ma non più verso Culpeper Court House, evacuata da Pope: Longstreet, preceduto dalla cavalleria di Fitz Lee, marciò su Kelly's Ford sul Rappahannock, mentre Jackson marciava attraverso Stevensburg e Brandy station verso Rappahannock bridge, bivaccando la notte nei pressi di Stevensburg. Stuart, con la brigata di cavalleria di Robertson, ebbe un furioso scontro con la cavalleria di Bayard nei pressi di Brandy station. Bayard, respinto, prese posizione fra Brandy e Rappahannock bridge, sempre proteggendo il tergo federale, ma vi fu ancora sloggiato da Stuart che lo obbligò a superare il Rappahannock, protetto dalle batterie di Pope dislocate sull’alta riva settentrionale. I Confederati catturarono 64 prigionieri e persero 16 uomini fra morti e feriti.

Il mattino del 21 trovò i veterani di Lee sulla riva meridionale del Rappahannock, con Jackson sulla sinistra, dal ponte ferroviario al Beverly Ford, attraverso il quale il 5° Cavalleria della Virginia di Robertson aveva compiuto un’incursione, sorprendendo la fanteria federale, distruggendo una batteria, trascorrendo gran parte della giornata oltre il fiume protetto dalle artiglierie di Jackson poste sulla riva sud: solo alla vista dell’avvicinarsi di una grossa forza federale, su ordine di Stuart, Rosser riattraversò il fiume. Longstreet estendeva la linea di Lee da Rappahannock bridge al Kelly's Ford. I 55.000 di Pope occupavano il terreno dominante della riva nord del Rappahannock, e fu imbastito un vivace duello d’artiglieria durante il giorno, con ben pochi danni.

Mentre le due armate si fronteggiavano sulle opposte rive del Rappahannock, Lee sondò le linee nemiche nel tentativo di trovare un punto vulnerabile.

L’ondulata Midland plain era un campo di battaglia decisamente migliore dell’area denominata Tidewater, paludosa e densamente coperta di boschi, che era stata di recente teatro delle operazioni. La zona vicina al Rappahannock era libera e coltivata dall’inizio della guerra, quindi di facile percorribilità, d’altro canto era assai difficile mantenere nascosti i movimenti strategici. Era inoltre evidente che l’armata di Pope non poteva essere facilmente agganciata con un attacco frontale, perchè la sua sinistra era difficile da raggiungere e poteva ricevere prontamente rinforzi da Fredericksburg.

Lee, consultatosi con Jackson, decise che la manovra più efficace consisteva nell’aggirare la destra di Pope e portarsi alle sue spalle, tagliandolo fuori dalla strada che attraverso la Piedmont country e Warrenton, lo congiungeva a Washington, le alture visibili a nord ed ovest, ovvero le montagne del Rappahannock e del Bull Run, avrebbero consentito di nascondere i movimenti delle truppe.

Il primo passo del movimento strategico consisteva nel portare l’ala sinistra dell’armata, agli ordini di Jackson, dietro quelle montagne che formavano il proseguimento a sud ovest delle Bull Run mountains, senza che Pope lo potesse scoprire. Per far ciò Lee, mentre Jackson e Stuart attiravano l’attenzione di Pope lungo il Rappahannock, a nord della ferrovia, fra la notte del 21 e la prima mattina del 22 fece muovere Longstreet dalla destra, su strade coperte alla vista, e lo pose dietro allo schieramento di Jackson, lasciando Jackson libero di muovere, appena buio, per porsi nelle vecchie posizioni di Longstreet, e proseguire verso un’area più a monte rispetto al fiume, sempre rimanendo a sinistra di Longstreet. L’intero movimento venne preceduto dalla cavalleria e Jackson raggiunse la periferia di Warrenton Springs, dove una buona strada attraversava il Rappahannock procedendo da Culpeper Court House verso Washington, dopo aver toccato Warrenton e Centreville. Durante quella giornata Longstreet, con una vigorosa azione di schermagliatori ed artiglieria, attirò l’attenzione di Pope e lo spinse ad aumentare le proprie forze al Beverly Ford, temendo che i Confederati stessero per forzare il passaggio ed attaccare.

Intanto alcuni distaccamenti della cavalleria e della fanteria federali fecero incursioni lungo la linea di marcia di Jackson, partendo da una colonna che Pope aveva messo in movimento lungo la riva nord, per tenere sotto controllo eventuali movimenti di Lee verso la propria sinistra. Particolare rilievo ebbe una rapida azione sul Freeman's Ford, intorno a mezzogiorno, mentre la retroguardia di Jackson stava superando quel punto. Queste forze, agli ordini di Trimble, si spiegarono ed attesero l’attacco: Hood, con 2 brigate di Longstreet, venne avanti verso le 1600 e Trimble, con questo sostegno, attaccò la brigata federale che aveva attraversato il fiume e la respinse in disordine. Un terzo attraversamento, alla ricerca di informazioni, fu fatto dai Federali al Fant's Ford, con cavalleria, fanteria ed artiglieria, che si ritirarono ben presto dopo aver acquisito ben poco.

Quando Jackson raggiunse il fiume davanti a Warrenton Springs e si rese conto che il guado era presidiato, decise di mandare oltre il 13° Georgia e 2 batterie, mentre Early attraversava sulla diga di un vecchio mulino circa un miglio più avanti. Cominciò a piovere mentre queste truppe attraversavano e un pomeriggio piovoso fu seguito da una notte buia con pesanti rovesci, che non permise l’attraversamento ad altre truppe. Al mattino il fiume era gonfio ed inguadabile e l’avanguardia di Jackson, comandata da Early, si trovò isolata. Il grosso di Pope aveva mantenuto le proprie posizioni, vicino alla ferrovia, deciso a sostare fino all’arrivo dei rinforzi da Fredericksburg, così non si avvide del movimento di Jackson o non prestò attenzione all’informazione ricevuta, temendo un attacco da parte di Longstreet.

Lo stesso 22 Lee iniziò uno dei suoi più rischiosi ed ingannatori movimenti: prima di mezzogiorno inviò Stuart, col grosso della cavalleria, su strade al coperto dalla visuale, a Waterloo bridge, 4 miglia oltre Warrenton Springs, tenuta da Jackson, dove la pista da Warrenton a Little Washington attraversa il Rappahannock. Qui Stuart, con 1.500 uomini e due cannoni, attraversò il fiume ed iniziò una rapida marcia verso il tergo di Pope, per distruggere la ferrovia che conduceva a Washington ed acquisire informazioni, come aveva fatto nel corso della grande cavalcata intorno a McClellan a Richmond. Percorrendo una buona strada, egli raggiunse Warrenton senza ostacoli nel pomeriggio. Dopo una breve sosta per riposare, proseguì ad est, da Auburn Mills, a Catlett's station, sulla Orange & Alexandria railroad, per distruggere il ponte sul Cedar creek. Le precipitazioni che avevano gonfiato il Rappahannock avevano colto Stuart in marcia, ed egli aveva raggiunto l’obiettivo fra la foschia della pioggia e l’oscurità, ma avendo intercettato e catturato un afroamericano [#21] si era fatto condurre da questi in un’area dove si trovavano i carriagi del Quartier Generale di Pope, che catturò con lo Stato Maggiore del comandante federale, il suo bagaglio personale ed i documenti ufficiali. Gli sforzi per distruggere i convogli ed il ponte ferroviario, a causa della nebbia e della pioggia, colsero solo parziali successi, ed egli iniziò la marcia di ritorno prima dell’alba del 23, portando con sé 300 prigionieri, quindi riattraversò il Rappahannock nella serata dello stesso giorno, senza subire molestie, dopo aver aumentato l’insicurezza di Pope circa la disponibilità delle retrovie. Inoltre la cattura della corrispondenza fra Pope ed Halleck fornì preziose notizie circa i piani e la forza dei federali; fra queste vi era un’importante informazione: entro 5 giorni i rinforzi Federali provenienti dalla Peninsula avrebbero portato il totale delle forze di Pope a 130.000 uomini [#22].

La pesante pioggia della notte del 22 interruppe il movimento di Jackson ed obbligò Lee ad abbandonare, per il momento, il suo piano di attacco, mentre Jackson, con ogni energia, si dedicò a ripristinare un ponte per sottrarre Early dalla posizione pericolosa in cui si era venuto a trovare sulla riva nord del Rappahannock. Anche Pope, sapendo che il fiume era inguadabile, desistette da ogni manovra d’attacco contro il tergo di Lee e decise di concentrare le forze sulla riva nord del fiume. Nella prima mattina del 23 inviò Sigel verso Sulphur Springs, via Fayetteville, seguito da Banks e Reno. McDowell, dalla sinistra, ricevette ordine di bruciare il ponte ferroviario e muovere verso Warrenton. Con queste manovre Pope si sarebbe posto in condizione di avere la linea di battaglia pronta a fronteggiare ogni movimento di Lee da Sulphur Springs verso Warrenton. Le batterie di Longstreet salutarono questa ritirata con il loro fuoco, come riferì la divisione di Reynolds, 6.000 uomini, da Aquia creek.

Early schierò le sue truppe mentre attendeva la ricostruzione del ponte alle sue spalle, aiutato dalle condizioni del Great Run ingrossatosi sulla sua fronte, e distrusse il ponte su questo corso d’acqua e tenne la strada contro l’avanguardia di Sigel, cui Pope aveva ordinato di attaccare e sconfiggere i Confederati sulla riva nord del fiume. Sigel concepì l’idea che l’intera armata di Lee fosse di fronte a lui, per cui ebbero luogo solo schermaglie e duelli d’artiglieria fino al calar del buio, contemporaneamente egli si recò da Pope e lo consigliò di ritirare il proprio Corpo su migliori posizioni.

Robertson, con la sua cavalleria ed alcuni cannoni, fece rientro da un’incursione dietro le linee di Pope e si unì alle truppe di Early durante la giornata, inoltre, appena il ponte fu completato, al cadere del buio, la brigata Lawton attraversò il fiume per dare supporto ad Early. Ewell in persona venne avanti, per consultarsi con Early durante la notte, e fu deciso che non era il caso di accettare battaglia, viste le forze avversarie presenti, così fu ordinato che alle 0300 Early si ritirasse, cosa che fece all’alba, riportando le proprie unità nelle retrovie di Jackson, dove ebbero modo di riposare.

Intendendo colpire Pope prima dell’arrivo delle forze di McClellan, Lee ordinò che iniziassero a muovere da Richmond le divisioni di Walker, McLaws e D. H. Hill, che erano rimaste lì per prudenza, ed organizzò una riunione con Jackson, cui questi fece partecipare il comandante del Genio, Tenente James Keith Boswell, per avere informazioni circa le strade che portavano da dietro le Rappahannock mountains alla linea della Manassas Gap railroad ed alle spalle di Pope. Lee e Jackson avevano previsto un piano in base al quale il secondo, alleggerito dei materiali, doveva raggiungere le spalle dell’armata di Pope, tagliarne le linee di comunicazione a Bristoe, distruggerne i magazzini a Manassas Junction, quindi cadere a nord della Warrenton and Washington turnpike, ove attendere l’arrivo di Lee con Longstreet, che doveva rimanere un giorno in più sulle rive del Rappahannock per distrarre l’attenzione di Pope.

Durante la notte del 24, le batterie di Longstreet occuparono le posizioni in precedenza tenute da Jackson di fronte a Warrenton Springs, lo stesso fecero le fanterie, lasciando Jackson libero di iniziare il proprio movimento nella mattina del 25, cosa che egli fece di prima mattina, lasciando dietro di sé gran parte dei materiali e recando al seguito solo le ambulanze ed i carri con le munizioni.

LE MANOVRE DI POPE

La divisione Reynolds del Corpo di Porter, giunta ad Aquia fra il 13 ed il 20 agosto, raggiunse Pope il 22 e fu assegnata al Corpo di McDowell. Contestualmente il 21 il Generale Porter chiese ordini al Generale Burnside (che era giunto ad Aquia il 5 agosto con circa 12.000 uomini dalla North Carolina) e fu inviato avanti verso l’alto Rappahannock per collegarsi con Reno, tuttavia raggiunta la destinazione il 24, trovò che Reno e Reynolds erano partiti: non erano state viste nè erano giunte notizie delle truppe del Generale Pope (fatta eccezione per una compagnia di cavalleria individuata in precedenza, che era stata lasciata a guardia di Kelly's Ford), né vi erano stati ordini del Generale Pope o altre informazioni sulla sua posizione che fossero pervenute ai Generali Porter e Burnside fino al 26. Nel pomeriggio del 23, prima che Stuart distruggesse ferrovia e telegrafo a Catlett's station, Pope aveva telegrafato ad Halleck: "… in considerazione delle presenti circostanze non tenterò di evitare il suo (di Lee) attraversamento a Sulphur Springs, ma ammasserò la mia forza sul suo fianco nella periferia di Fayetteville," un villaggio a 5 miglia a sud est di Sulphur Springs, e circa alla stessa distanza a nord est dalla destra della sua posizione sul Rappahannock. Un’ora e mezza dopo telegrafò: "Non posso muovere contro Sulphur Springs senza esporre il tergo alle ingenti forze che mi fronteggiano" guardando ancora con apprensione a Longstreet che era oltre il Rappahannock. 3 ore dopo, appreso dell’attraversamento di Jackson, telegrafò ancora: "Devo . . arretrare ed incontrare Heintzelman dietro Cedar Run, o attraversare il Rappahannock con tutte le mie forze ed assalire il nemico sul fianco e alle spalle. Posso fare l’una o l’altra cosa all’alba, che accadrà?" Halleck approvò il coraggioso attacco sul tergo di Lee, ed ordinò alle truppe in avvicinamento da Fredericksburg di marciare su Stevensburg e Brandy station, sulla riva sud del fiume, proponendo di unirle con Pope il giorno dopo per attaccare alle spalle Lee.

Alle 2200 circa del 23 Pope, accompagnato dal Corpo di McDowell e dalla divisione di Reynolds, raggiunse Warrenton. In quel momento più di 50.000 uomini dell’Armata della Virginia erano concentrati lungo la pista fra Jackson fermo a Sulphur Springs e Warrenton. Il mattino del 24 Pope decise di distruggere l’armata di Lee, che egli supponeva fosse ancora a nord del Rappahannock, come aveva riferito Sigel. La cavalleria di Buford fu inviata a Waterloo, da cui una buona pista raggiungeva Warrenton, per ricognire e distruggere il ponte sul Rappahannock e cadere su quello che riteneva fosse il tergo dello schieramento di Lee. Sigel, Banks e Reno dovevano avanzare verso lo stesso punto da Sulphur Springs, mentre McDowell veniva schierato lungo le strade che adducevano a Sulphur Springs e Waterloo per sostenere il movimento. Appena Sigel si avvicinò al fiume A. P. Hill, che ora, nel corso della sequenza di movimenti dei Confederati, occupava quel settore, fece aprire il fuoco ai suoi cannoni ed iniziò così un duello di artiglierie. Sigel continuò, con cautela, la sua marcia, disturbato dalle batterie di Hill e solo nel pomeriggio inoltrato Buford comprese che non vi erano Confederati sulla riva nord del Rappahannock. Alle 1600 circa Pope telegrafò ad Halleck che "Sigel sta inseguendo il nemico in direzione di Waterloo bridge .... Nessuna unità nemica è stata in grado di attraversare, eccetto quelle che ora sono nel mezzo delle nostre unità fra Sulphur Springs e Waterloo bridge, che cattureremo senza dubbio, a meno che non trovino un mezzo per sfuggire."

Sigel trascorse gran parte del 24 in quella sua marcia di 6 miglia da Sulphur Springs a Waterloo, dove giunse nel tardo pomeriggio e trovò i Confederati sulla riva sud del fiume, schierati a difesa del ponte. Il continuo tuonare dei cannoni di Lee fra Sulphur Springs e Waterloo aveva attirato l’attenzione di Sigel per tutto il giorno, distogliendolo dal movimento sul fianco che era già cominciato. Pope ignorava anch’egli la situazione reale, visto che dopo aver saputo che non vi erano Confederati a nord del fiume, inviò ad Halleck un messaggio per dire che "domattina presto … arretrerò una considerevole parte delle mie forze verso la periferia di Rappahannock station," evidentemente disturbato dal fatto di non esser ancora riuscito ad intercettare il Corpo di Longstreet.

Per quanto sia possibile oggi ricostruire, non aveva ricevuto alcuna notizia di questi movimenti neanche il Generale Halleck che il 24, in risposta alla richiesta del Generale McClellan da Falmouth pervenuta alle 2140, “Prego, ditemi dove sono esattamente le truppe di Pope…fino a che punto la Orange and Alexandria railroad è percorribile? Dove si trova il nemico?”, rispose a mezzo telegrafo: “Mi chiedete notizie che non posso fornire, non so dove sia il Generale Pope, né dove si trovi il nemico, sono questioni che sono ansioso di apprendere da giorni”.

Gli ordini del Generale Pope del 25 disposero le truppe sulla linea del Rappahannock, da Waterloo a Kelly's Ford, come per un’avanzata verso il Rapidan, a Reno fu ordinato di arretrare su Kelly's Ford per mantenere i collegamenti con le forze di Burnside a Falmouth.

Le prime notizie che sembra siano state ricevute a mezzo telegrafo dal Quartier Generale di Pope sono datate 26 agosto, ore 2020. Da questo momento, fino al 30 tutte le comunicazioni dirette fra il Generale Pope e Washington rimasero interrotte e nulla pervenne, eccetto quanto comunicato via Falmouth.

L’AGGIRAMENTO STRATEGICO DI LEE

Rifiutando di abbandonare il progetto di infliggere un duro colpo all’avversario, Lee adottò un piano coraggioso che determina ancora oggi controversie fra gli storici militari. Contro un nemico che contava ora 75.000 soldati [#23], poteva contrapporne solo 55.000, eppure aveva deciso di dividere le proprie forze, impiegandone la metà per sviluppare un avvolgimento strategico contro le linee di comunicazione Federali, cui avrebbe fatto seguire la seconda parte del dispositivo con un giorno di ritardo [#24]. Il successo dipendeva dalla velocità, dalla possibilità di mascherare i movimenti e dalle capacità dei suoi subordinati. Il fallimento avrebbe potuto causare la distruzione di gran parte se non dell’intera sua armata, d’altro canto un atteggiamento difensivo alla lunga lo avrebbe portato all’inevitabile sconfitta contro un nemico estremamente superiore nel numero. Come già avvenuto in passato, Lee sfruttò la mediocre capacità di comando dei suoi avversari ed il panico che sapeva sarebbe stato determinato fra di essi da qualsiasi manovra che lo avesse portato ad interporsi fra le truppe dell’Unione e Washington.

Il mattino del 25 agosto 1862 il Generale Jackson, con le divisioni di Ewell ed A. P. Hill e la sua agli ordini di Taliaferro [#25] marciò in direzione nord da da Jeffersonton, Virginia, per tagliare le linee di comunicazione di Pope e distruggerne i rifornimenti. L’apparato logistico in gran parte fu lasciato indietro per evitare di ritardare la marcia ed al seguito vi erano solo poche ambulanze e carriagi. Erano state distribuite 3 giorni di razioni cotte, insieme a poche scatolette, una padella completava in genere l’equipaggiamento del soldato; “Stonewall” confidava, come già aveva fatto in passato, nei rifornimenti che avrebbe catturato ai Federali, gli uomini avevano riposato e la marcia in estate, fra le rinfrescanti brezze delle Blue Mountains non era troppo scomoda.

Naturalmente si pensava fra i Confederati che la destinazione fosse Waterloo Bridge, ma la marcia proseguì verso nord. Il Rappahannock (localmente noto come Hedgeman) è limitato ad una stretta striscia fra colline e vette, ed alcune miglia oltre il ponte vi è una strada che attraversa il fiume ad Hinson's Mills, qui l’attraversamento avvenne senza contrasto.

Dopo aver superato il fiume il 2° cavalleria della Virginia del Colonnello Thomas T. Munford si dispose in picchetti lungo la strada in direzione dei Federali, mentre la massa si schierò sulle linee da Warrenton e Waterloo a nord alla Orange and Alexandria Railroad (ora chiamata la Midland) a sud. Ma la rotta di Jackson non era diretta sul nemico: i Confederati stavano marciando verso la bassa Valle della Virginia, e l’obiettivo rimaneva segreto. Da Hinson's Mills, Jackson continuò attraverso il piccolo villaggio di Orleans, quindi verso la piccola città di Salem dove la sua celebre "foot cavalry'" dopo una marcia di 26 miglia in una giornata di mezz’estate, riposò per la notte. All’alba del 26 la rotta piegò a 90°, verso est, in direzione delle Bull Run Mountains e gli uomini di Jackson seguirono la linea della Manassas Gap railroad, attraverso Thoroughfare gap, verso Gainesville, quindi fu raggiunta verso sera Bristoe Station, sulla Orange & Alexandria railroad, dopo una marcia di 24 miglia, ancora senza aver incontrato opposizione. A Bristoe Station Munford fece irruzione nella stazione, disperse alcuni reparti nemici di cavalleria ed ebbe una breve schermaglia con una compagnia di fanteria che si era rifugiata negli edifici, ma non riuscì a bloccare un treno nonostante avesse posto sulle rotaie delle ostruzioni. Il Colonnello Henry Forno, al comando della brigata Hays della divisione Ewell, intervenne a sostegno e ben presto furono catturati due altri convogli ed alcuni prigionieri.

A Thoroughfare Gap la Manassas Gap Railroad, superata la Shenandoah Valley, penetra verso la valle: questa fu la strada percorsa per raggiungere la pianura da truppe che avevano integrato la scarsa dieta con il granturco raccolto per la strada.

A Gainesville, sulla Warrenton and Alexandria turnpike, alla fanteria si ricongiunse, con le proprie truppe a cavallo, Stuart che, con le brigate di Fitz Lee e Robertson, aveva attraversato il Rappahannock al mattino seguendo pressoché lo stesso itinerario e fornendo preziosa collaborazione.

Benché le truppe fossero stanche, Jackson decise di sottoporle a nuovi sfozi: a Manassas Junction era stato predisposto dai Federali un vasto deposito di materiali logistici, essa era inoltre una “città rifugio” per i negri. Le dimensioni delle difese non erano note, ma esso era sul tergo delle posizioni dell’armata federale, non molto distante da Alexandria, direttamente sulle linee di comunicazione, per cui era probabile che vi fosse stata distaccata una forza consistente a protezione. Il Generale Jackson nella Shenandoah Valley era stato solito rifornirsi presso le strutture logistiche federali, e la tentazione di continuare con questa politica era troppo forte, anche perchè avrebbe potuto arrecare grossi danni al nemico. Il Generale Trimble si dette volontario per la missione, con 500 uomini, e a suo sostegno fu distaccato Stuart, con parte della cavalleria. Il nemico non fu colto di sorpresa ed aprì il fuoco, ma con il prezzo di soli 15 feriti i Confederati si assicurarono gli immensi magazzini, 8 cannoni e 300 prigionieri. I cannoni dovevano appartenere all’11^ batteria di New York, del Capitano Albert A. von Puttkammer, che perse 6 cannoni, e ad una sezione di 2 pezzi della Batteria C, 1° New York Artillery, del Tenente Samuel R. James. Parte di una compagnia del 12° Pennsylvania Cavalry [#26], che era stata inviata sul posto da Bristoe, fu catturata. Il Capitano von Puttkammer salvò 2 pezzi e raggiunse l’avanguardia del 2° New York Heavy Artillery, del Colonnello Gustav Waagner (circa 600 uomini), che era stata spedita avanti di fretta da Washington. Queste forze, nella tarda mattinata, ebbero un breve scontro con la brigata Branch, che muoveva su Union Mills alla testa della divisione di A. P. Hill. Le forze di Waagner furono presto respinte e la loro ritirata fu tallonata dalla cavalleria di Fitz Hugh Lee da Centreville a Fairfax, dove incontrarono il 14° reggimento del Massachusetts (1° Massachusetts Heavy Artillery), del Col. W. B. Greene, che era stato anch’esso inviato in avanti. Poco dopo aver respinto la forza di Waagner, l’avanguardia di A. P. Hill incontrò e sconfisse a Manassas la brigata del New Jersey di Taylor, della divisione Slocum, supportata da parte della brigata Scammon della divisione Kanawha. Anche Taylor e Scammon erano stati fatti avanzare in tutta fretta da Washington, il primo aveva compiuto un coraggioso tentativo per respingere quelle che credeva fossero piccole avanguardie e riprendere i depositi, tuttavia, scontrandosi con forze decisamente superiori, cadde, lasciando anche 200 prigionieri ed il convoglio che lo aveva trasportato da Alexandria. Nella prima mattinata le divisioni A. P. Hill e Taliaferro mossero verso Manassas Junction, la Ewell rimase a Bristoe.

Il ponte ferroviario sul Bull Run fu distrutto, tagliando le comunicazioni con Alexandria, le strade controllate con picchetti, mentre la cavalleria di Fitz Lee si spingeva avanti verso Fairfax Court House sulla pista e Burke's Station sulla ferrovia. La lunga marcia aveva tagliato l’area per 56 miglia, e le truppe ribelli furono soddisfatte di poter riposare a Manassas Junction. Quando Jackson sostò, su un fianco Fitz Lee era vicino sia ad Alexandria, sia a Manassas Junction, sull’altro Munford e Rosser erano in avanscoperta verso Bristoe. “Stonewall” stava riposando, ma era pronto ad entrare in azione ed era in una condizione di generale sicurezza. Invece il comandante federale, attorno al cui fianco erano transitate 14 brigate di fanteria, 2 di cavalleria ed 8 batterie leggere, era rimasto inattivo, ignaro della situazione.

Pope aveva osservato il movimento di Jackson del 25 agosto, ma pensò che questi fosse diretto verso la Shenandoah Valley, forse per precedere l’intera armata di Lee a Front Royal, per cui non ordinò di passare all’inseguimento, anche perchè Longstreet organizzò una serie di manovre diversive nel corso del 25 [#27], iniziando a muovere per raggiungere Jackson, come previsto, il giorno dopo. Le truppe di Pope erano così disposte: i Corpi di McDowell e Sigel erano a Warrenton, sotto il comando del Generale McDowell, col Corpo di Banks a Fayetteville in riserva. Il Corpo di Reno era diretto sulla Warrenton turnpike per prendere posizione 3 miglia ad est di Warrenton. Il Corpo di Porter si trovava nei pressi di Bealeton Station e muoveva lentamente verso Warrenton Junction; Heintzelman era Warrenton Junction, con pochissimi mezzi per muovere. Pope si sentiva “come un uomo costretto a combattere con una gamba legata contro un avversario più forte libero di agire ovunque” per via degli ordini impartitigli da Halleck, anche se questi lo tranquillizzò [#28]. Il 26 comunque Pope sembrava soddisfatto della scelta operata di mantenere le proprie posizioni, ma nella prima serata apprese che le forze nemiche erano sulla ferrovia che si trovava alle sue spalle, mentre vi erano ingenti forze Ribelli che fronteggiavano i Federali a Waterloo Bridge: si trattava del Corpo di Longstreet che aveva iniziato a muovere su Hinson's Mill Ford, 6 miglia più avanti, lasciando la divisione di R. H. Anderson (circa 6000 effettivi) a Waterloo Bridge, mentre il grosso continuava a procedere sulla destra federale, seguendo il corso dell’Hedgman's River (l’alto Rappahannock).

Conosciuti questi movimenti tramite spie ed esploratori, ma non comprendendo ancora la direzione del nemico, Pope si convinse che l’operazione era più di un semplice raid, ed il 27 iniziò a ripiegare. Abbandonò la linea del Rappahannock e le comunicazioni con Fredericksburg sia per evitare di correre il rischio di perdere l’armata e, quasi sicuramente, Washington, sia perché il movimento di Jackson forniva un’unica opportunità per conseguire un successo su quella che, nel complesso, era ritenuta una massa superiore alla propria. Pertanto nella mattina del 27 agosto egli diresse verso Gainesville e Manassas Junction, per distruggere le forze che avevano scavalcato il Thoroughfare Gap, ed interporsi fra l’armata di Lee ed il Bull Run. Potendo operare per linee interne, atteso che i Confederati a Manassas erano inferiori di numero, Pope riteneva d’aver ottime probabilità di successo, ma impartì ordini che di fatto sparpagliarono l’armata anche se voleva una concentrazione su Warrenton, mentre i Corpi di Sumner, Franklin e Cox, dell’armata di McClellan, quel giorno stavano marciando per raggiungerlo, con ordine di affrettarsi, da Alexandria.

Gli ordini di Pope prevedevano che, nelle prime ore del 27 di agosto, il Generale McDowell muovesse rapidamente su Gainesville lungo la Warrenton pike con il suo Corpo, rinforzato dalla divisione di Reynolds e dal Corpo di Sigel, mentre Reno, seguito dalla divisione Kearny e dal Corpo di Heintzelman doveva essere a Greenwich e Bristoe Station nella notte, per supportare McDowell contro i Confederati attesi nell’area di Gainesville. Infine Porter e Banks dovevano raggiungere Warrenton Junction. Con la divisione di Hooker del Corpo di Heintzelman, Pope mosse lungo la ferrovia verso Manassas Junction, per riaprire le comunicazioni ed essere in posizione per cooperare con le forze lungo la Warrenton pike. Ciò mise le forze federali, pari a 75.000 uomini [#29], fra i 24.000 di Jackson (a Manassas) ed i 30.000 di Longstreet, che si trovavano ancora ad ovest delle montagne del Bull Run, circa 30 miglia lontane: era una rara opportunità di bloccare Longstreet ed annientare Jackson sfruttando la superiorità di forze, tuttavia le successive mosse di quest’ultimo determinarono così tanta confusione nell’avversario, che questi gettò al vento la sua possibilità di vittoria.

L’obiettivo di Jackson era occupare una posizione sul fianco nemico, abbastanza forte da poter essere difesa fino all’arrivo di Lee unitamente al Corpo di Longstreet [#30], egli inoltre voleva essere in grado di colpire i Federali, se ciò fosse stato possibile, e quindi ripiegare qualora Longstreet fosse stato arrestato e non avesse potuto giungere in suo soccorso: Stony Ridge (Sudley Mountain) soddisfaceva in maniera eccellente a questi requisiti, ma prima di guadagnare tempo ed osservare la sua massima “se possibile sconcertare e sorprendere l’avversario e nascondere le proprie intenzioni”. Jackson dette inizio alla successiva parte del piano: ordinò ad A. P. Hill di marciare su Centreville, ad Ewell di attraversare il Bull Run a Blackburn's Ford e seguirne il corso fino al ponte di pietra lungo la riva nord, mentre la divisione Taliaferro, alla sinistra, doveva dirigere sull’area di Sudley Mills, a nord della Warrenton pike ove si sarebbe concentrata l’intera forza su Stony Ridge. Questa manovra, iniziata durante la notte fra il 27 ed il 28 di agosto, fu completata a metà del pomeriggio.

Ciò che non poteva essere razziato fu dato alle fiamme nella notte e con il buio e le truppe ripresero la marcia, con Jackson che muoveva con la propria vecchia divisione, agli ordini di Taliaferro. La notte era stellata e senza luna e la foschia rendeva difficile distinguere la strada e gli oggetti, eppure la marcia proseguì senza grossi intoppi. La manovra Confederata riuscì ancora a trarre in inganno i Federali e le forze di A. P. Hill in marcia su Centreville furono scambiate per l’intero Corpo: si pensava che Jackson fosse ormai fra il Bull Run e Washington così l’intera armata federale ricevette ordine di concentrarsi a Manassas per effettuare l’inseguimento. A tarda notte, quando ritenne finalmente chiaro il movimento di Jackson, Pope inviò le truppe su Gainesville, per intercettare quella che credeva fosse la linea di ritirata di Jackson e le varie componenti dell’armata mossero in quella direzione, ma il risultato fu una generale confusione dei movimenti.

Nel pomeriggio del 27 ebbe inoltre luogo un duro scontro fra la divisione di

Hooker e quella di Ewell nei pressi di Bristoe Station, sulla ferrovia. Ewell fu respinto lungo la strada ferrata, ma a sera ancora fronteggiava Hooker lungo le rive del Broad Run. Le perdite in questo scontro furono pressoché pari: 300 fra morti e feriti per parte, ma Ewell dovette abbandonare i suoi caduti, molti dei feriti e parte dei materiali [#31].

Una volta che la divisione Ewell si fu riunita alle truppe di Tagliaferro, Jackson decise di far riposare i reparti ed attendere le mosse successive.

La ferrovia era stata distrutta ed i ponti incendiati in più punti subito ad ovest di Bristoe Station, pertanto Pope ordinò al Generale Banks, che aveva raggiunto Warrenton Junction, di proteggere i treni della ferrovia in quell’area fino all’arrivo del Generale Porter, e poi di rispedirli verso Manassas appena avesse potuto ricostruire i ponti ferroviari. Il Capitano dei Genieri Merrill fu inviato anch’egli a riparare la ferrovia ed i ponti verso Bristoe: il lavoro fu svolto ad est di Kettle Run il 27, ed i treni furon fatti tornare indietro il mattino seguente. A sera Hooker informò Pope che era pressochè privo di munizioni, circa 5 proiettili per uomo: a quel punto appariva chiaro che Jackson, con le sue forze, era a sud della Warrenton pike, nelle immediate vicinanze di Manassas Junction. Nella notte del 27, McDowell raggiunse la sua posizione a Gainesville, Kearny e Reno le loro a Greenwich: i Federali si erano del tutto interposti fra Jackson ed il grosso avversario che era ritenuto ancora ad ovest del Bull Run, nei pressi di White Plains.

A questo punto Jackson aveva 2 sole possibilità: non poteva tornare verso Gainesville, occupata da McDowell con forze uguali o superiori alle sue, per cui poteva ritirarsi su Centreville, allontanandosi dal grosso dell’Armata di Lee, o concentrare le proprie forze a Manassas Junction ed attaccare la destra dei Federali (divisione Hooker), che era stata già duramente impegnata nel pomeriggio del 27. Jackson, con la divisione di A. P. Hill, si ritirò attraverso Centreville, mentre Pope, che riteneva più probabile l’altra ipotesi, impartiva gli ordini di conseguenza a Porter, che criticò in seguito pesantemente [#32].

Alle 2100 del 27, conosciuta la posizione di Jackson, Pope inviò ordini al Generale McDowell a Gainesville affinchè avanzasse alle prime luci dell’alba su Manassas Junction, lasciando la sua ala destra a Manassas Gap Railroad ed estendendo la sua sinistra verso est. Inviò contestualmente il Generale Reno da Greenwich su Manassas Junction, mentre Kearny doveva muovere dallo stesso luogo su Bristoe Station, per rafforzare il settore destro e collegare lo schieramento alle 2 divisioni del Corpo di Heintzelman [#33].

Intanto nella notte fra il 27 ed il 28 il Capitano della cavalleria confederata George R. Gaither aveva avuto la fortuna di catturare un messaggero con un dispaccio del Generale McDowell ai Generali Sigel e Reynolds, che rivelava l’intenzione di Pope di concentrare le forze a Manassas Junction, che Sigel doveva raggiungere da Gainesville, appoggiando la propria destra alla Manassas Gap Railroad, mentre Reynolds da Gainesville doveva tenere la propria sinistra sulla Warrenton road, tali manovre dovevano essere protetti dalla divisione King.

Per dare esecuzione a tali ordini la colonna di Reynolds aveva investito lo schieramento del Colonnello Bradley T. Johnson, comandante una delle brigate di Taliaferro, ma dopo un breve scontro il comandante federale, ritenendo erroneamente che quelle forze fossero un’unità in ricognizione, piegò a destra, sulla strada per Manassas. Johnson allora, su ordine del Generale Stuart, prese posizione e la mantenne per il resto della giornata, a nord della pista.

Nella prima mattina del 28 il Colonnello Johnson ricevette ordine di procedere verso Gainesville, lasciando picchetti lungo le strade convergenti in quella località; Stuart aveva già piazzato una piccola forza di cavalleria sulla strada a nord, ad Hay Market. Johnson, occupando Groveton, lasciò i picchetti sulla strada come ordinatogli e spinse il reparto di cavalleria del Capitano Gaither, che aveva trovato in servizio di picchetto, ancora oltre verso Warrenton, dandogli disposizioni di prevenire sorprese e tenere sotto controllo eventuali avanzate dei Federali. Ricevette inoltre i documenti catturati che inviò a mezzo portaordini a Jackson. Il messaggero trovò che all’alba del 28 il quartier generale confederato si era stabilito lungo una staccionata di campagna, dove il Generale Jackson ed i suoi due comandanti di divisione stavano profondamente dormendo dopo le fatiche della notte precedente. Non vi era che un’ambulanza sul posto, poiché il convoglio del comando si trovava ancora dietro il Rappahannock (a Jeffersonton), con i servitori, il materiale per l’accampamento e tutto ciò che serviva per cucinare e servire in tavola, ed in quel momento tutto ciò di cui disponeva il comando era appeso alle selle, che facevano da cuscino.

Il messaggio destò Jackson come una scossa elettrica: era un uomo d’azione, che sembrava non riflettere, così senza chiedere neanche consiglio agli alti ufficiali presenti ordinò a Taliaferro di avanzare ed attaccare, mentre Ewell doveva fornire supporto. Le truppe si prepararono in pochissimo tempo, ed avanzarono.

Le due divisioni, dopo aver marciato verso nord della pista, senza trovare il nemico, sostarono e riposarono, pensando che la prospettiva di uno scontro nel pomeriggio del 28 iniziasse a svanire.

Privo intanto di informazioni accurate ed avendo tratto conclusioni errate, Pope aveva ordinato una serie di manovre al vano scopo di agganciare Jackson [#34], contestualmente aveva ignorato il movimento di Longstreet fino a che non fu troppo tardi per impedire il ricongiungimento delle forze nemiche. Raggiunta Manassas nella mattina del 28, scoprì che i Confederati erano già partiti, ricevette quindi notizia della presenza dei Ribelli a Centreville e pensò che si trattasse delle truppe di Jackson, pertanto alle 1615 dette ordine a tutte le sue forze di muovere alla volta di quella località ed intorno alle 1730 la divisione di King che procedeva diretta ad est lungo la Warrenton Pike fu oggetto di fuoco avversario proveniente da Groveton.

In effetti Jackson aveva iniziato ad evacuare Manassas Junction nella notte del 27 ed aveva marciato verso Centreville ed altri punti della Warrenton pike ad ovest di quella località, ed alle 1100 del mattino seguente era nell’area di Centreville ed a nord della Warrenton pike [#35].

Il Generale Pope riferì d’aver raggiunto Manassas Junction intorno alle 1200, meno di un’ora dopo che Jackson se ne fosse allontanato e di essersi immediatamente posto all’inseguimento; Jackson si trovava invece nel vecchio campo di battaglia di Manassas alle 0800 come appare dagli ordini inviati ad A. P. Hill, e quando impartì un nuovo ordine intorno a mezzogiorno a Taliaferro di attaccare le truppe Federali, pensava che esse stessero marciando su Centreville, mentre in effetti procedevano da Gainesville a Manassas in base ai primi ordini di Pope.

BATTAGLIA DI GROVETON. 28 AGOSTO 1862.

Svelando le proprie posizioni Jackson [#36] aveva accettato il rischio di essere sopraffatto prima che il resto dell’armata potesse giungere in proprio soccorso, egli del resto aveva compreso che l’intera campagna sarebbe stata destinata a fallimento qualora fosse stato consentito a Pope di muovere ed occupare le forti posizioni difensive ubicate attorno a Centreville [#37].

Alle 1320 o alle 1400 Pope ripetè gli ordini inviati a McDowell di marciare verso Gum Springs, distante 20 miglia in direzione dell’Aldie Gap. La nota inviata raggiunse McDowell alle 1515. Gli ordini di marciare su Centreville recavano l’orario 1615, McDowell sembra che abbia ricevuto il secondo mentre si accingeva ad eseguire il primo. Pope inviò l’ordine a Porter di venire verso Manassas Junction, descrisse inoltre la situazione a McDowell e lo invitò a richiamare a Gainesville tutte le forze che aveva mosso in direzione di Manassas Junction, e marciare su Centreville lungo la Warrenton pike con esse per intercettare la ritirata di Jackson verso il Thoroughfare Gap. Con la divisione di King in avanscoperta, McDowell, marciando verso Centreville, incontrò più tardi nel pomeriggio l’avanguardia del Corpo di Jackson.

Più tardi nel pomeriggio anche Kearny respinse la retroguardia di Jackson da Centreville ed occupò quella località con la propria avanguardia, mentre procedeva per Gainesville.

La divisione di Ewell procedeva sempre alle spalle di quella agli ordini di Taliaferro, fronte alla pista, dietro la quale vi era una fattoria [#38]. Poco dopo, nel tardo pomeriggio, furono individuate le colonne federali in movimento e la linea confederata, parallela alla pista, mosse all’attacco. I Federali non fuggirono ed i contendenti si scontrarono a metà strada.

Era accaduto che il movimento di Hill ed Ewell verso Centreville, la minaccia su Washington da parte di Fitz Lee e dei suoi cavalieri a Fairfax Court House e Burke's station, avevano spinto Pope ad inviare una terza serie di ordini per concentrare le forze su Centreville. La divisione di testa del Corpo di McDowell era passata attraverso Gainesville, nel mattino, ma la divisione di King non aveva raggiunto quel punto che dopo che Pope aveva ordinato una nuova concentrazione a Centreville, pertanto King, ricevuti questi ordini, aveva deciso di prendere la via diretta da Gainesville a Centreville piuttosto che aggirare la zona da Manassas Junction, non sapendo che Jackson fosse nascosto nella foresta fiancheggiante la sinistra della strada che avrebbe percorso, a breve distanza da Gainesville, pertanto, mentre transitava, fu investito dalle divisioni Taliaferro ed Ewell e dopo uno scontro duro e sanguinoso fu costretto a ripiegare, approfittando del buio, verso Gainesville e la strada per Manassas Junction, su cui la colonna di Ricketts, in ritirata dopo l’assalto subito al Thoroughfare gap, lo raggiunse nella notte. Al mattino del 29 queste unità già provate apparvero in vicinanza della confluenza delle piste, e non c’era altro per opporsi alla riunione delle due parti dell’Armata di Lee.

Lo scontro fu duro: l’artiglieria Federale sembrava potesse aver ragione di quella confederata, ma gli artiglieri di Jackson [#39], sebbene obbligati a ripiegare, risposero con grande determinazione. Vi erano pochi elementi del terreno per ottenere copertura: la fattoria, un frutteto, una staccionata serpeggiante, per cui fu un combattimento fra reparti che rimasero in piedi, a combattere a breve distanza, spesso a meno di 100 yards. La copertura dei boschi alle spalle delle rispettive linee avrebbe consentito un riparo, semplicemente arretrando, ma fino al tramonto le truppe proseguirono a scontrarsi con accanimento pressoché allo scoperto, senza poter praticamente manovrare: non occorreva alcune abilità tattica, era solo importante avere resistenza.

5 delle brigate di Jackson presero parte allo scontro [#40]: quelle di Lawton e Trimble della divisione Ewell, e la Starke, la Taliaferro e la Baylor della vecchia divisione Jackson. Le brigate Early, Forno e Johnson non entrarono in battaglia, così come non intervennero quelle della divisione del Generale A. P. Hill. Le truppe federali appartenevano alla divisione King [#41], che non era stata a Gainesville nella notte del 27, ma vicino a Buckland Mills, e si trovava di conseguenza vicino alla Warrenton pike e non a Manassas, quando, secondo l’ordine delle 1615 del Generale Pope, l’armata fu diretta su Centreville invece che su Manassas.

Il comportamento della divisione King [#42] – secondo Pope – fu eccellente, peraltro Pope criticò il fatto che essa non fosse stata sostenuta da Reynolds e Sigel. Va comunque sottolineato che al primo era stato ordinato di marciare sulla destra di King e muovere verso Manassas, quando, alle 1700 ricevette l’ordine di McDowell, conseguente a quello di Pope delle 1615, di marciare su Centreville, solo allora cambiò direzione a Bethlehem Church e prese la Sudley Springs road in direzione della Warrenton pike [#43]. Sigel invece aveva ricevuto l’ordine di muovere alle 0245 e di marciare sulla destra di Reynolds e la sua avanguardia pare che abbia raggiunto Manassas intorno a mezzogiorno. Egli riferì che durante il pomeriggio aveva ricevuto ordine da Pope di marciare da New Market su Centreville, e giunse sul campo della Prima Battaglia del Bull Run, nei pressi di Henry house, troppo tardi per prendere parte allo scontro in cui era impegnato King. Probabilmente il mancato sostegno a King dipese anche dal fatto che il Generale McDowell aveva lasciato le proprie truppe poco prima di incontrare il nemico, ed era andato verso Manassas Junction, dove pensava che fosse Pope, per fornirgli informazioni circa l’area in cui si doveva operare, che conosceva bene [#44]. Udito il suono dei cannoni che indicavano il contatto di King con i Confederati, McDowell tentò di raggiungere le sue unità, ma perse la strada e Pope lo rivide a Manassas Junction solo il 29 mattina. Poiché fra i suoi dipendenti il problema non fu reso noto, nessuno provvide ad impartire ordini a Sigel e Reynolds.

Le perdite furono pesanti da ambo le parti e fra esse vi erano il Maggior Generale Ewell ed il Brigadier Generale Taliaferro, entrambi i comandanti di divisione confederati. Questo fu il battesimo del fuoco per la "Black Hat", poi nota come “Iron Brigade” di John Gibbon che ebbe 133 uccisi, 539 feriti, 79 dispersi, in totale 751, ovvero “circa un terzo della forza”. I Confederati lamentarono di aver perduto molti ufficiali superiori fra morti e feriti, mentre tra i Federali "più di 1/3 dei comandanti rimasero feriti o uccisi", i Confederati sostennero che i Federali fossero arretrati alle 2100, mentre loro avevano tenuto il campo fino alle 0100, comunque essi non avanzarono.

La marcia e le manovre di Jackson comunque erano state un successo, secondo il Generale R.E. Lee “Furono catturati 8 pezzi d’artiglieria, con i loro cavalli ed equipaggiamenti, più di 300 prigionieri, 175 cavalli, oltre a quelli dell’artiglieria, 200 nuove tende, e immense quantità di materiali logistici e magazzini di provviste..... 50.000 libbre di pancetta, 1000 barili di carne di manzo affumucato, 2000 barili di carne di maiale salato e 2000 barili di farina, accanto ad altri materiali di gran valore, andarono bruciati”. Ma ciò che più contava era che ora l’armata era quasi riunita, pronta all’azione.

Pope si convinse erroneamente che le truppe di King avevano avuto un contatto con l’avanguardia delle unità di Jackson in ritirata alla volta della Shenandoah Valley, ordinò pertanto ai propri reparti di riunirsi in prossimità di Groveton per distruggere le forze di Jackson: tutto era ormai pronto per lo scontro principale, la trasmissione di tali disposizioni subì tuttavia delle vicissitudini. Egli aveva appreso del combattimento in corso da parte della divisione di King alle 2200 circa, mentre si trovava nei pressi di Centreville, e si era convinto che non vi fosse scampo per Jackson: ad ovest vi erano il Corpo di McDowell [#45], il Corpo di Sigel e la divisione di Reynolds, sotto il comando di McDowell; ad est, con l’avanguardia di Kearny quasi a contatto sulla Warrenton pike, vi erano i Corpi di Reno ed Heintzelman, mentre Porter doveva essere a Manassas Junction. Il Comandante federale, a questo punto, durante la notte, utilizzando anche un ufficiale dello Stato Maggiore, inviò più volte ordini a McDowell, pensando fosse con le proprie truppe, ed al Generale King, di tenere il terreno a tutti i costi, per evitare una ritirata di Jackson verso Lee, spiegando che all’alba l’intero complesso di forze federali avrebbe attaccato da est, schiacciando nel mezzo gli avversari. Egli inviò anche ordini al Generale Kearny a Centreville di avanzare con cautela quella notte lungo la Warrenton pike, raggiungere gli avamposti confederati, e mantenersi a stretto contatto durante la notte, lasciando l’ala sinistra sulla Warrenton pike e spingendo la destra verso nord, se possibile, fino alla Little River pike, per attaccare vigorosamente all’alba con la destra, poichè sicuramente Hooker e Reno sarebbero stati in grado di supportarlo poco dopo l’alba. Pope infine ordinò al Generale Porter, che pensava fosse a Manassas Junction, di muovere all’alba su Centreville, informandolo sulla posizione delle altre forze e sul fatto che nella mattina del 29 sarebbe stata combattuta una dura battaglia.

Purtroppo per Pope, che se ne avvide con sorpresa e disappunto, verso l’alba del 29 giunse notizia che la divisione King stava ripiegando su Manassas Junction, mentre nè Sigel, nè Reynolds erano entrati in contatto con i Confederati per supportarla. La strada verso il Thoroughfare Gap era così rimasta aperta ed occorreva modificare immediatamente la disposizione delle truppe. Al momento infatti questa era la situazione: Sigel e Reynolds erano nei pressi di Groveton, quasi in contatto con Jackson; Ricketts ripiegava verso Bristoe dal Thoroughfare Gap, dopo aver offerto un’irrisoria resistenza all’attraversamento del Bull Run da parte di forze superiori; King stava ritirandosi verso Manassas Junction; Porter era a Manassas Junction e nelle vicinanze; Reno ed Hooker vicino a Centreville; Kearny a Centreville ed alle spalle del paese verso Groveton. Per quanto riguarda i Confederati, Jackson si trovava nei pressi di Groveton con l’intera forza a sua disposizione, mentre Lee con il grosso, era oltre il Thoroughfare Gap. Era infatti accaduto che Longstreet aveva perso tempo a partire nella mattina del 28 e non aveva raggiunto il Thoroughfare Gap, a sole 7 miglia dal suo accampamento, che alle 1500, scoprendo che la località era occupata dalla divisione federale di Ricketts. Lee gli ordinò di aprire la strada e Wilcox, con 3 brigate, fu spedito 3 miglia verso nord per attraversare le Bull Run mountains ad Hopewell Gap e colpire sul fianco destro Ricketts. Alla brigata Law fu ordinato di arrampicare lungo la parte terminale della catena, tagliata dal Broad Run, lungo il quale scorrevano la strada e la ferrovia, mentre D. R. Jones doveva effettuare un attacco frontale con la sua brigata. I veterani di Law compirono rapidamente la manovra e colpirono al fianco i Federali, obbligandoli alla ritirata poco prima che terminasse la giornata, così Longstreet potè condurre le proprie forze oltre il Thoroughfare Gap ed accamparsi ad est delle Bull Run mountains, ad 8 miglia dal campo di battaglia delle alture di Groveton, dove Jackson era duramente impegnato dalla divisione di King dell’armata di Pope, e ne attendeva con ansia l’arrivo.

LA BATTAGLIA DI GROVETON. 29 AGOSTO

Il campo di battaglia era delimitato da una linea che dal terrapieno della vecchia ferrovia da Sudley a Gainesville poteva essere prolungata attraverso la Warrenton pike e la Sudley Springs road verso est. Il terrapieno della ferrovia indicava abbastanza esattamente la linea occupata dalle forze di Jackson, mentre la linea Federale le si opponeva da destra a sinistra. Jackson era concentrato su posizioni forti, quelle che i Federali avevano occupato durante la Prima Battaglia del Bull Run, guardando verso la valle dello Young's branch lungo il quale corre la Warrenton and Alexandria turnpike.

La cresta che delimitava la valle di Dawkins's Branch ad ovest, sulla quale vi erano la Hampton Cole e la Monroe houses, offriva da quest’ultima la piena vista del campo di battaglia da sinistra a destra: questa costruzione dominava la direttrice di avvicinamento alla destra di Jackson dalla Warrenton turnpike. Questa cresta era tatticamente assai importante e, se presa e tenuta entro mezzogiorno, avrebbe impedito di rinforzare la destra di Jackson da forze provenienti da Gainesville. I pendii settentrionali erano tenuti dai Federali nei pressi di Douglass house, vicino alla quale si trovava la destra della linea di Jackson. L’avanguardia del Corpo di Porter a Dawkins's Branch era a meno di un miglio e mezzo da Monroe house e la strada sulla fronte era una di quelle che convergevano in quel punto. Il campo era privo di ostacoli per i movimenti e le manovre delle truppe, con solo pochi rilievi che potevano essere occupati e tenuti dai Federali anche contro un nemico numericamente assai superiore; il terreno era appena ondulato ed i corsi d’acqua di scarso valore impeditivo, mentre una fitta rete viaria facilitava le comunicazioni.

Prima dell’alba del 29 agosto, ricevuta notizia della ritirata di King verso Manassas Junction, Pope ordinò a Sigel, in prossimità di Groveton, di attaccare con energia all’alba e fissare l’avversario se possibile [#46], egli sarebbe stato sostenuto dalla divisione di Reynolds. Heintzelman [#47]doveva spingersi da Centreville verso Gainesville sulla Warrenton pike alle prime luci dell’alba con le divisioni di Kearny ed Hooker, Reno con il suo Corpo doveva rimanere immediatamente alle spalle della prima ondata. Tutto il dispositivo doveva operare con velocità, collegarsi quanto prima a Sigel, quindi attaccare con rapidità. Ordinò altresì al Generale Porter [#48] che era a Manassas Junction, di accelerare con il suo Corpo e la divisione King del Corpo di McDowell alla volta di Gainesville lungo la strada proveniente da Manassas Junction, per incontrare i Confederati o collegarsi con la sinistra della linea federale dove la Warrenton pike è attraversata dalla strada che unisce Manassas Junction a Gainesville. Per quanto attiene alle operazioni dell’ala destra di Pope, le truppe di Sigel e Reynolds erano lungo la pista o in sua prossimità, in vicinanza alle forze di Jackson; in particolare la divisione del Generale Reynolds si trovava nei pressi di Groveton, sul versante sud della pista, mentre le 2 divisioni del Corpo di Sigel comandate dai Generali Schenck e Schurz, con la brigata indipendente di Milroy erano più oltre in direzione est, vicino all’incrocio con la Sudley Springs Road. All’alba le truppe federali di Sigel partirono all’attacco, circa 1 miglio ad est di Groveton, dove furono raggiunte dalle divisioni di Hooker e Kearny.

Poco dopo aver trasmesso gli ordini Pope ricevette una nota da McDowell, che non era riuscito a rintracciare nella notte del 28, proveniente da Manassas Junction, che chiedeva che la divisione King non fosse posta sotto il suo comando, a quel punto egli inoltrò un ordine diretto ai Generali McDowell e Porter [#49], ribadendo le istruzioni di muovere avanti verso Gainesville, informandoli dei movimenti e delle posizioni di Sigel ed Heintzelman.

Jackson [#50] occupava una linea, da Catharpin Creek, vicino Sudley Springs, a nord, fino ad un punto vicino ad alcune alture che sovrastavano la Warrenton pike nei pressi di Groveton, con fronte ad est e sud-est. Le sue batterie, alcune delle quali di grosso calibro, erano collocate dietro la cresta su terreno aperto, mentre le fanterie erano trincerate con protezioni in tronchi. La divisione Jackson era ora comandata da Starke, poiché Taliaferro era stato ferito la sera prima, ed occupava la destra; la divisione Ewell, retta da Lawton, poiché anche Ewell era stato ferito nel corso della precedente serata, teneva il centro, mentre la divisione di A. P. Hill difendeva l’ala sinistra. Di fronte alla maggior parte di questo vecchio terrapieno di ferrovia vi erano fitti boschi, occupati dagli schermagliatori.

Intorno alle 1000 l’artiglieria federale aprì un violento fuoco contro la destra confederata, controbattuta immediatamente dalle batterie di Poague, Carpenter, Dement, Brockenbrough e Latimer, agli ordini del Maggiore L. M. Shumaker. Le forze federali presero ad avanzare, muovendo verso ovest, con Reynolds all’estrema sinistra, in posizione avanzata, al suo fianco, a destra, vi erano le truppe di Schenck. Entrambe queste divisioni muovevano a sud della pista. A nord della pista, subito dopo Schenck, procedeva la brigata indipendente di Milroy, quindi, all’estrema destra, la divisione di Schurz. I soldati avanzavano coraggiosamente, mentre le artiglierie colpivano i boschi, da cui gli schermagliatori dell’Unione furono in grado di sloggiarne gli avversari. Sull’estrema sinistra Reynolds, giunto nel campo di battaglia dalla sera prima, cambiò fronte verso nord e fece avanzare una brigata oltre la pista, con l’intento di avvolgere la destra avversaria. Comunque fosse andato l’attacco, avrebbe dovuto esser subito sostenuto, invece esso fu sospeso perché il Generale Schenck, che stava proteggendo il movimento, fu costretto ad inviare una delle sue brigate, quella di Stahel, per dare un temporaneo aiuto a Milroy, che stava subendo una forte pressione. La linea federale ripiegò quando Reynolds si ritirò dietro Schenck e lo scontro nella mattinata proseguì soprattutto con l’impiego delle artiglierie e degli schermagliatori.

La crsi si era determinata quandi sulla destra della pista Milroy aveva fatto avanzare la propria brigata, con gli schermagliatori spiegati dietro Groveton, e la divisione di Schurz sulla destra. Vicino al bosco ove erano avvenuti gli scontri la sera precedente aveva piegato verso destra abbandonando la pista, mentre Schurz effettuava un analogo movimento verso nord, separandosi da lui. Ciò aveva creato un vuoto fra Milroy e Schenck, ed un altro fra Milroy and Schurz. Quest’ultimo era stato colmato da Schurz, che dovette indebolire la propria linea, mentre il primo, come s’è visto, era stato riempito da Schenck. Ma la linea era diventata troppo sottile, per cui, intuita la situazione, i Confederati avevano contrattaccato con decisione partendo dal terrapieno della ferrovia, spezzando la fronte di Schurz. Il fuoco, nel settore, era assai intenso, e verso mezzogiorno Schurz aveva reiterato l’attacco, scacciando il nemico dai boschi ed occupando con la brigata Schimmelpfening una parte del terrapieno ferroviario, riuscendo anche a mantenerne il possesso nonostante i ripetuti assalti dei Ribelli, fino alle 1400, quando erano giunte truppe fresche per rilevarla.

Pope giunse sul campo intorno a mezzogiorno, e trovò le forze in una situazione statica, dopo le dure prove affrontate nelle prime ore del mattino. Il Corpo di Heintzelman (divisioni Hooker e Kearny) occupava la destra della linea, di fronte a Sudley Springs; Sigel era sulla sinistra, con la linea che si estendeva a poca distanza a sud della Warrenton pike e la divisione Schenck occupava il terreno elevato a sinistra (sud) della pista, l’estrema sinistra era tenuta da Reynolds. Il Corpo di Reno aveva raggiunto il campo di battaglia e gran parte era già stato impegnato, lasciando 4 reggimenti in riserva dietro al centro della linea di battaglia. Il Generale Sigel riferì subito che la sua linea era debole, e le divisioni di Schurz e Steinwehr, per via delle gravi perdite, dovevano essere ritirate. Pope lo vietò in quanto non aveva la possibilità di rimpiazzarle, ma sperava nell’imminente arrivo di Porter sul fianco avversario e, possibilmente, sul tergo, quindi dette le stesse istruzioni e notizie ad Heintzelman e Reno [#51]. Per i Federali le cose non sembrava stessero andando male: avevano manovrato con decisione e, localizzato esattamente l’avversario, lo avevano respinto dalla copertura della boscaglia e dai trinceramenti, ponendo le basi perché le ulteriori truppe in afflusso completassero positivamente l’opera. Un’ora o due prima di mezzogiorno Heintzelman fu sul posto con le divisioni Kearny ed Hooker, e la stessa cosa fece Reno con la propria divisione e quella Stevens. A questo punto le truppe di Sigel, che stavano manovrando e combattendo dalle 0500 del mattino, erano esauste, ed il Generale Pope, che si attendeva il sostegno nel pomeriggio di McDowell e Porter, dette loro il permesso di riposare, per cui non avvenne nulla di rilevante fra mezzogiorno e le 1600, a parte alcune intense schermaglie ed il costante fuoco dell’artiglieria. Intorno alle 1400 tre salve d’artiglieria furono udite sull’estrema sinistra della linea federale e Pope pensò si trattasse di Porter e McDowell, sulla sui sorte era preoccupato, poiché riteneva che avrebbero dovuto essere già sul campo, invece poco dopo seppe che il Corpo di McDowell si sarebbe congiunto all’ala sinistra entro 2 ore. Alle 1630 Pope inviò un nuovo, perentorio ordine a Porter, che era nell’area di Dawkins's Branch, a 4 o 5 miglia dal Quartier Generale, ingiungendogli d’entrare in azione contro la destra avversaria e, possibilmente, sul tergo. L’intervallo determinato a metà giornata dalla spossatezza degli attaccanti fu dedicato alla preparazione del pesante attacco che Pope intendeva lanciare al più presto possibile: non aveva dubbi che avrebbe vinto la battaglia, anche perché non era a conoscenza dell’imminente arrivo del Corpo di Longstreet, previsto dai Confederati fra le 1700 e le 1800, proprio nel settore ove intendeva colpire. Egli inoltre si aspettava che McDowell e Porter avrebbero mosso lungo la ferrovia, colpendo Jackson sul fianco ed alle spalle [#52]. Alle 1730, poichè Porter avrebbe dovuto essere in grado d’iniziare l’azione, Pope lanciò Heintzelman e Reno contro la sinistra.

Per quanto attiene alle truppe confederate in arrivo con Lee, i Generali Jones e Wilcox quella notte bivaccarono ad est della montagna e al mattino del 29, udito il cannoneggiamento proveniente da Manassas, compresero che Jackson era già impegnato. Il Corpo di Longstreet alle prime luci era in marcia e sfilava sulla sinistra di Gainesville alle 0900, muovendo verso Groveton. Alle 1000 Lee aveva raggiunto un rilievo vicino alla testata dello Young's branch, sul lato sud della pista, da cui aveva portuto scrutare lo schieramento di sinistra, comandato da Jackson, che si estendeva su solide posizioni su Sudley ridge, per circa 3 miglia, e quello di Longstreet, verso sud, attraverso foreste e campi, lungo altrettanto: come due braccia gigantesche allargate all’infuori, le cui dita erano la cavalleria di Robertson sulla destra e quella di Fitz Lee a sinistra, pronte a chiudersi in un abbraccio mortale sul nemico. Longstreet condusse la testa della propria colonna alle spalle della sinistra federale, che aveva già aperto il fuoco con i cannoni contro la destra di Jackson e quando la testa della colonna giunse all’altezza dell’abitato il fuoco dell’artiglieria aumentò, indicando l’approssimarsi della battaglia, per cui gli uomini accelerarono istintivamente il passo, raggiungendo in circa 20 minuti il settore destro tenuto da Jackson. Appena la colonna fu vicina, le artiglierie delle brigate di testa furono spinte avanti, su terreno dominante e ciò minacciò le artiglierie sul settore sinistro federale obbligandole a volgere la fronte verso la sinistra e le spalle. Le due brigate di Hood furono spiegate tagliando la pista ad angolo retto, sostenute dalla brigata di Evans. A questo punto una delle batterie confederate avanzò ulteriormente ed obbligò i Federali a rettificare ancora la linea, mentre Kemper spiegò le sue due brigate, sostenute da una terza, sulla destra di Hood e le 3 brigate di Wilcox si collocarono alle spalle di Hood ed Evans, pronte a fornire supporto a breve distanza. Sulla sinistra di Hood e nei pressi della destra di Jackson vi era terreno aperto che fu scelto dal Colonnello Walton, della Washington Artillery, per il suo battaglione. Intanto la divisione di D. R. Jones procedeva dietro alle altre, ma era divisa in due masse ai lati della Manassas Gap Railroad, per controllare provenienze nemiche individuate in direzione di Manassas Junction e Bristoe e la cavalleria proteggeva i fianchi, sulla destra si trovava il Generale Stuart in persona. La linea di Longstreet formava un angolo ottuso con quella di Jackson, fino al punto in cui questa si avvicinava alla Manassas Gap Railroad, dove la divisione di D. R. Jones era suddivisa in scaglioni, ed alle 1200 i rinforzi confederati erano pronti per la battaglia.

Intorno alle 1100 la divisione di Hooker sfilò sulla destra della pista, per rinforzare la destra dei Federali comandata da Kearny, che, unitamente al Corpo di Sigel e la divisione Reynolds erano impegnati contro la sinistra di Jackson, in particolare con le artiglierie.

La divisione di R. H. Anderson era invece ancora in marcia lungo la Warrenton turnpike verso Gainesville.

Longstreet, dopo aver riferito a Lee che era pronto in ordine di battaglia, non ricevendo ordini, avendo tutte truppe disponibili, eccetto la divisione di R. H. Anderson, chiese di poter effettuare una ricognizione sul settore sinistro avversario. Intanto, sicuro delle proprie possibilità, nella parte finale del pomeriggio, il Generale Pope ordinò ad Heintzelman di organizzare due attacchi simultanei, da condurre con le divisioni di Hooker e Kearny. Il Generale Hooker scelse la brigata Grover per condurre l’attacco, che doveva esser diretto contro il centro avversario. La brigata, formata da circa 1500 uomini del 1°, 11° e 16° reggimento del Massachusetts, dal 2° New Hampshire e dal 26° Pennsylvania, condusse una carica assai coraggiosa e determinata: agli uomini era stato ordinato di caricare le armi, innestare le baionette e muovere lentamente, fino a che non fossero stati fatti oggetto di fuoco nemico, quindi aprire il fuoco e caricare alla baionetta. Essi rispettarono alla lettera gli ordini e il terrapieno della ferrovia fu preso combattendo corpo a corpo nonostante una resistenza disperata. La brigata proseguì oltre il proprio obiettivo iniziale, fino alla seconda linea avversaria, dove, sovrastata dal numero, dovette ripiegare dopo aver perduto circa 500 uomini in circa 20 minuti.

Subito dopo il Generale Stuart riferì dell’avvicinamento di una forza consistente proveniente da Bristoe Station, che minacciava la destra di Longstreet. Le brigate del Generale Wilcox furono inviate in rinforzo al Generale Jones, ma non fu lanciato alcun attacco dal nemico, che si ritirò dopo aver scambiato pochi colpi di fucile. Mentre veniva compiuta questa diversione, alle 1400 circa fu lanciato un pesante attacco contro la sinistra di Jackson, occupata dalla divisione del Generale A. P. Hill [#53]. L’attacco del Generale Kearny doveva essere simultaneo a quello di Grover, spostato sulla destra, ma per ragioni ignote esso fu lanciato solo quando Grover stava ripiegando. Coraggiosamente condotto da un valoroso soldato come il Generale Kearny, e ben sostenuto dalla divisione dell’altrettanto coraggioso Stevens, all’inizio l’assalto colse dei successi, in quanto le truppe di Hill erano state duramente provate dal combattimento svoltosi nella mattina, ed erano anche a corto di munizioni. Violenta e determinata, quella carica sconvolse la linea difensiva e riuscì in parte ad aggirarne la sinistra: lo stesso Hill disse che la situazione era assai critica in quanto i suoi soldati erano appena in grado di resistere. La brigata Gregg perse 613 ufficiali e soldati fra morti e feriti, inclusi tutti gli ufficiali superiori eccetto 2, ma Gregg disse ad Hill che sarebbe stato in grado di tenere le proprie posizioni con le baionette; la tenacia dei suoi soldati della Carolina ebbe successo, anche perché supportata dai reparti della Georgia e della North Carolina di Branch. L’attacco fu ripetutamente respinto, ma alimentato con elementi freschi riuscì a penetrare per circa 175 yards fra la brigata di Gregg, sull’estrema sinistra, e quella del Generale Thomas, ma fu definitivamente respinto da un contrattacco del 14° reggimento della South Carolina, allora in riserva, e del 49° Georgia, della brigata di Thomas; per breve tempo la brigata Gregg rimase isolata.

Lo scontro fu ravvicinato ed ostinato, i soldati a volte si scambiarono salve di fucile da meno di 10 passi. Il Generale Gregg, che era particolarmente esposto, fu rinforzato dalla brigata della Louisiana del generale Hays, comandata dal Colonnello Forno, e riuscì a resistere fino a che non terminò le munizioni, poi fu rilevato dalla brigata Early e dall’8° reggimento Louisiana. Con le sopraggiunte unità dei Generali Lawton ed Early fu respinto il settimo assalto dei Federali infliggendo molte perdite, seguì un inseguimento per circa 200 yards, dopodichè i Confederati furono richiamati sulle posizioni lungo la ferrovia dove Thomas, Pender ed Archer avevano saldamente mantenuto le rispettive posizioni.

I Federali avrebbero potuto aver ragione dei loro avversari se avessero impiegato la massa in quel punto, ma Hill riuscì a far accorrere due brigate della divisione Ewell che era alla sua destra, quelle della Georgia di Lawton e quella della Virginia di Early, e queste unità, colpendo gli esausti e disorganizzati federali, li respinsero dalle posizioni che avevano con fatica conquistato [#54].

E’ probabile che se gli attacchi fossero stati adeguatamente coordinati avrebbero portato alla rottura del centro confederato, invece finirono in un ulteriore bagno di sangue. E’ altresì probabile che se Longstreet fosse entrato subito in azione, la reazione Confederata sarebbe stata più violenta ed avrebbe messo termine in anticipo all’intera campagna.

Intanto la ricognizione di Longstreet sul settore sinistro avversario fu completata in un’ora; al termine egli propose di non passare l’offensiva per via della facilità con la quale le truppe federali avvistate a Manassas avrebbero potuto minacciare la sua destra: sapeva che la divisione Ricketts unitamente ad un’altra forza considerevole, si trovava a Manassas Junction, in pratica i Federali disponevano nel settore di un intero Corpo.

Il Generale Lee, non completamente soddisfatto del rapporto di Longstreet, stava pensando di inviare dei genieri per disporre di una valutazione più accurata del settore destro, quando fu informato dal comandante della cavalleria che una formidabile colonna di fanteria e artiglieria stava minacciando l’ala destra. La divisione di Wilcox si era spostata per sostenere il settore destro, agli ordini di Jones, per cui Longstreet andò di persona a verificare forza e direttrice di avvicinamento di questa nuova minaccia. Si trattava delle colonne dei Corpi di McDowell e Porter. Il primo, avanzato, aveva in avanguardia la divisione Morell ed aveva proiettato sulla fronte la brigata Butterfield, preceduta da un reggimento in formazione di schermagliatori, sulla destra vi era la divisione di Sikes a supporto di Morell.

Furono scambiati pochi colpi, e tutto tornò calmo. I Confederati non si erano accorti prima del Corpo di McDowell anche perchè la cavalleria non era stata abbastanza abile da penetrare in profondità per rilevare la presenza di tali forze. Longstreet tornò indietro per riferire a Lee che la colonna era abbastanza consistente da poter costituire una seria minaccia, e che alte colonne di polvere lungo la New Market road potevano indicare l’afflusso di altre truppe da Manassas. Contestualmente il Generale Stuart ritornò a cavallo, fece un rapporto analogo, e chiese ordini, ma poiché il comandante non era ancora pronto, fu chiesto a Stuart di attendere [#55]. In effetti i Federali di Porter e McDowell avevano iniziato a ripiegare verso nord sulla Sudley road e la sinistra di Pope e non costituivano pià una minaccia immediata.

Lee a questo punto tornò sulla idea primitiva di un attacco a sud della pista, mentre Longstreet suggerì una ricognizione in forze al cadere della notte sulla fronte nemica, in modo che, se fosse stato individuato un varco, all’alba sarebbe stato possibile sfruttarlo, tale idea fu accolta. Ciò dette al Generale Stuart mezz’ora di siesta. Non appena chiamato, si alzò, ricevette gli ordini, saltò in sella, mentre il suo suonatore di banjo, Sweeny, canticchiando "Se vuoi passare del tempo piacevole, arruolati in cavalleria", cavalcava verso i soldati.

Wilcox fu richiamato e gli fu ordinato di marciare a sostegno di Hood ed Evans non appena essi avessero iniziato ad avanzare per le ricognizioni, avvenne pertanto che l’avanzata Federale fosse anticipata dall’ordine Confederato di fare altrettanto. I Confederati attaccarono lungo la pista la divisione King [#56], fra le 1700 e le 1800. La divisione Ricketts non era ancora giunta e quando Hatch raggiunse l’area della battaglia, vedendo i Confederati all’opera per riorganizzare la linea dopo i duri scontri sostenuti, si convinse che fosse in atto l’inizio di un ripiegamento, del resto anche i Federali non si erano resi conto che era sopraggiunto Longstreet. Hatch, che si era affrettato lungo la vista verso Groveton, per sfruttare il ripiegamento avversario e trasformarlo in una rotta, aveva condotto con se 3 delle sue brigate quando incontrò il nemico in fase d’avanzata. Si trattava di parte della divisione di Hood del Corpo di Longstreet, in particolare della brigata del Texas di Hood e di quella del Colonnello Law. L’azione fu assai rapida e sanguinosa, durò circa tre quarti d’ora, al termine dei quali il Generale Hatch si ritirò in buon ordine. Conseguito l’obiettivo di stabilizzare il fronte, i Confederati si fermarono alle 2100 per aspettare il mattino, l’azione aveva consentito di catturare un cannone [#57], 3 bandiere e pochi prigionieri. Il successo di Longstreet fu quindi solo parziale, ed il dispositivo federale, nel complesso, riuscì a sostenere l’urto e la sorpresa. Peraltro i successivi errori dei Federali consentirono di recuperare la mancata vittoria dovuta alle preoccupazioni di Longstreet che non avevano consentito di affondare l’attacco ciome avrebbe desiderato inizialmente Lee.

Intanto sull’estrema sinistra, a sud della pista, il Generale Federale Reynolds comprese, nel tardo pomeriggio, che doveva rinnovare l’assalto, ma il fuoco dell’artiglieria nemica era troppo violento e preferì ripiegare, ciò pose fine alla seconda giornata della battaglia di Groveton.

Ai Generali Confederati Wilcox e Hood fu ordinato di esaminare attentamente la posizione del nemico e riferire circa la fattibilità di un attacco all’alba: essi, poco dopo la mezzanotte, presentarono due separati rapporti, entrambi contrari ad un attacco, con accurate e dettagliate conclusioni, per cui ad Hood fu ordinato di arretrare sulle precedenti posizioni portando al seguito il pezzo catturato.

Come le altre battaglie della campagna, anche questa fu combattuta disperatamente, e non si possono muovere critiche sul comportamento delle truppe. I Federali attaccarono per vincere immediatamente, i Confederati combatterono nella speranza di cogliere il successo in un secondo tempo, resistendo con estrema risolutezza e grande coraggio fino all’arrivo dei rinforzi. Le perdite furono severe da ambo le parti: il Generale Pope stimò di aver perduto da 6 ad 8.000 uomini, dopo aver inflitto almeno il doppio delle perdite ai Confederati. Probabilmente la sua valutazione era errata, anche perchè in genere i Confederati non erano stati all’offensiva, se si fa eccezione per l’azione condotta contro la divisione di Hatch. In relazione alle perdite confederate va citato che il Brigadier Generale Field ed il Colonnello Forno, che comandava la brigata Hays, entrambi della divisione A. P. Hill, ed il Brigadier Generale Trimble, della divisione Ewell, rimasero feriti gravemente, mentre sorprendentemente in campo federale, tenuto conto del numero di alti ufficiali impegnati, nessun generale fu ferito.

Il Generale Pope apparentemente ritenne d’aver colto una grande vittoria, ma tale valutazione era esagerata, anche se aveva conquistato una buona porzione di terreno [#58]. Egli era un uomo sanguigno, portato a sovrastimare le proprie opinioni: in effetti i Federali non avevano davvero respinto il nemico dal terrapieno della ferrovia, né avevano disintegrato le sue posizioni, le batterie d’artiglieria erano invece ancora al loro posto, così come i reparti con le rispettive bandiere. Inoltre, cosa più importante, adesso si sapeva con certezza che Longstreet si era unito a Jackson. A questo punto non avrebbe dovuto esservi ragione per cantar vittoria: è vero che al mattino sarebbero stati disponibili i reparti di Porter e Ricketts, oltre 15.000 uomini, ma la situazione era ancora delicata. I Confederati erano ancora schierati in ordine ed i Federali erano esausti per aver marciato e combattuto duramente ed avevano bisogno di cibo. Forse sarebbe stato più saggio accontentarsi del successo parziale, omettendo gli ultimi due assalti, e ritirarsi dietro la protezione del Bull Run. Invece i Federali il giorno successivo si sarebbero dissanguati contro i ben organizzati reparti di “Stonewall” che ne ebbero ragione, infliggendo forti perdite, allora Lee, che aveva consentito all’avversario di impegnare le forze contro la propria ala sinistra, avvolse l’indebolito fianco sinistro federale con le truppe di Longstreet, facendolo crollare.

LA BATTAGLIA DI GROVETON. 30 AGOSTO

Per quanto riguarda il campo di battaglia, la Warrenton turnpike corre da est ad ovest, la Sudley Springs road corre da nord a sud, la Haymarket road corre parallela alla Warrenton pike, circa un miglio e mezzo a nord. A sud della pista vi erano boschi, alcuni assai fitti, con rare radure; vi erano due alture degne di nota a sud della pista, circondate da terreno più o meno sgombro da vegetazione: la Henry House Hill, ad est dell’incrocio della Sudley Springs road con la pista, e la Bald Hill, ad una certa distanza dalla prima, ma ancora ad est di Groveton. Nei pressi della Bald Hill vi era un fabbricato noto come la "Chinn House": il possesso di questi elementi era fondamentale per i Federali.

Le ricognizioni svolte prima di mezzodì avevano convinto il Generale Lee che era in preparazione un attacco nemico nel settore a nord della pista, egli a questo punto, intuito che l’avversario stava commettendo un errore, permise che la manovra continuasse poiché il suo obiettivo era far sì che una porzione delle forze federali fosse impegnata nell’attacco dei trinceramenti di Jackson, i cui itinerari di avvicinamento erano nel raggio d’azione delle artiglierie di Longstreet, che era leggermente avanzato. Inoltre Lee durante la notte aveva ricevuto il rinforzo della divisione di R. H. Anderson [#59], del Corpo di Longstreet, e poiché le forze che il giorno prima minacciavano la destra Confederata si erano mosse verso la pista, la divisione di D. R. Jones fu fatta avanzare vicino alle posizioni di destra di Kemper, mentre il battaglione di artiglieria del Colonnello Stephen D. Lee avanzò per rilevare la Washington Artillery [#60] – si trattava di 36 cannoni al centro dello schieramento per tenere sotto tiro la depressione dello Young's branch e la pista che conduceva al ponte di pietra sul Bull Run – completando la linea di battaglia di Longstreet [#61].

Era il mattino di domenica, 30 agosto 1862, ed il Generale Pope si era convinto che il nemico si stesse ritirando dopo aver subito una dura lezione, nonostante Hatch fosse stato respinto dalle truppe di Hood and Evans nel tardo pomeriggio precedente e le forze di Longstreet si fossero riunite a quelle di Jackson. Addirittura, secondo alcune fonti, Pope aveva accettato questi fatti ma li aveva ritenuti di minima entità.

Del resto molti indizi facevano credere che il nemico fosse in ritirata nella notte del 29, dagli interrogatori dei prigionieri catturati la sera del 29, ai rapporti dei Generali McDowell ed Heintzelman, che avevano ricognito le posizioni dell’ala sinistra nemica nella sera del 29: essi sostennero che vi erano chiari segnali di ripiegamento dei Confederati su Gainesville.

La giornata era chiara e luminosa e le truppe Federali erano chiaramente esauste dopo aver marciato e combattuto per molti giorni, non avevano da mangiare da circa due giorni, mentre artiglierie e cavallerie avevano tenuto gli animali aggiogati e gli uomini in sella per 10 giorni, anche il foraggio era terminato da almeno 2 giorni. E’ chiaro che queste truppe avevano ben poco desiderio di continuare a combattere. Il 28 Pope aveva riferito a mezzo telegrafo al Generale Halleck le condizioni dell’armata, pregandolo di mandare razioni e foraggio da Alexandria con ogni urgenza, ma all’alba del 30 aveva ricevuto una nota dal Generale Franklin, scritta su indicazioni del Generale McClellan, che lo informava che foraggio e razioni sarebbero stati caricati sui carri disponibili ad Alexandria non appena Pope avesse inviato la scorta di cavalleria [#62].

Il Generale Porter, la cui inazione del giorno precedente era stata aspramente criticata, ricevette quella notte ordini perentori di presentarsi di persona a rapporto da Pope e si trovava sul campo alle prime ore del mattino. Egli, durante il burrascoso incontro, tentò di convincere il proprio superiore cha la situazione era diversa, in particolare che Longstreet aveva raggiunto l’area con tutte le proprie forze, ma in quel momento Pope era preoccupato del fatto che non riteneva che i suoi subordinati avessero eseguito a dovere ed in tempo tutte le sue disposizioni, e prestava scarsa attenzione alla possibilità che il nemico potesse fargli correre dei seri pericoli. Non era forse in grado, o non ne aveva la voglia, di accorgersi che la forza di Lee era pronta ad operare in fase offensiva, ciò è dimostrato dal tenore degli ordini che trasmise a Porter, Morell, Butterfield, ed agli altri. Preferiva agire sulla scorta delle poche informazioni che gli forniva il terreno di battaglia, e non di quelle che gli venivano presentate dai dipendenti, e questa fu una grave responsabilità. Probabilmente la cosa può trovare parziale giustificazione nel fatto che egli era preda della violenta eccitazione causata dalla battaglia combattuta e dai successi parziali colti, inoltre era seriamente irritato con Porter che non lo aveva sostenuto attaccando per tempo sul fianco lo schieramento di Jackson. Al riguardo, infatti, non aveva voluto sentir giustificazioni: le osservazioni del subordinato relative alla situazione nemica, le considerò solo dei tentativi per diminuire la gravità della propria lentezza ed inattività [#63].

Peraltro, memore di Cold Harbor, Porter non credeva, al contrario di Pope, in una ritirata di Lee e Jackson. Pope comunque, avendo avuto il giorno precedente un’amara esperienza della dura tempra dell’ala sinistra di Jackson, ammassò il Corpo di Heintzelman e metà dei Corpi di McDowell e Reno, pronto a lanciare questa massa contro Jackson con l’avanguardia di Porter. Il V° Corpo era stato rinforzato con la brigata Piatt della divisione Sturgis, e contava circa 12.000 uomini, ma per motivi inspiegabili la brigata Griffin, su ordine del comandante la divisione Generale Morell, si era messa alla ricerca di Sykes, che si supponeva fosse a Centreville [#64], pertanto si era allontanata ed era comparsa in quella località nel corso della giornata. Con la brigata dispersa si trovava lo stesso Generale Morell e l’unità rimase a Centreville praticamente tutto il giorno, anche se aveva la possibilità di udire e vedere la battaglia che coivolgeva il proprio V° Corpo [#65].

Fra le 1200 e le 1400 Pope fece avanzare il Corpo di Porter sostenuto dalla divisione King del Corpo di McDowell, protetto sulla sinistra dal Corpo di Sigel e dalla divisione di Reynolds, per attaccare lungo la Warrenton pike. Contemporaneamente i Corpi di Heintzelman e Reno sulla destra furono lanciati sull’ala sinistra confederata per attaccare sul fianco. Per un po’ la divisione Ricketts del Corpo di McDowell fu posta a sostegno di questo movimento: Pope pensava di dover assumere un atteggiamento offensivo per non ripiegare, in quanto considerate le scorte non ero in grado di sostenere un attacco o un’altra manovra avversaria, la formazione fu assunta all’interno di una densa foresta lungo la pista e ad est di Sudley road, quindi Porter fu pronto per avanzare verso il centro di Lee.

Il piano di Pope prevedeva che il Corpo di Porter avanzasse, con la sinistra sulla pista, sostenuto dalla divisione di King, comandata da Hatch. Sulla sinistra di Porter ed a sud della pista doveva esserci Reynolds, a difendere il fianco sinistro, sulla destra vi erano le due divisioni di Heintzelman comandate da Hooker e Kearny, a loro volte sostenute dalla divisione di Ricketts.

Poco prima che iniziasse lo scontro, Reynolds scoprì forze nemiche consistenti a sud della pista, che lo fronteggiavano rimanendo nascoste nei boschi e stavano preparando un attacco sul fianco federale. Una volta che egli trasmise tale dato, gli fu ordinato di mettersi in difensiva per prepararsi a fronteggiare l’attacco, cosa che si accinse immediatamente a fare, anche perché contrastato vivacemente dai cannoni di S. D. Lee. Quando iniziò a delinearsi questa minaccia anche il Generale McDowell ebbe l’ordine di richiamare la divisione Ricketts dalla destra e rinforzare la sinistra ormai minacciata.

Ogni ritardo, secondo Pope, aumentava i rischi, per questo accelerò le operazioni. Porter, mentre Heintzelman e Reno attaccavano sulla destra, avanzò all’attacco lungo la Warrenton pike alle 1600 circa, spingendo avanti la divisione Morell, con le brigate di Barnes e Butterfield che aprivano la strada. Queste unità cozzarono contro la brigata “Stonewall”, comandata da Starke e la divisione Lawton e respinsero il nemico dai boschi, verso i trinceramenti ricavati dalla vecchia ferrovia, mentre la divisione di Sykes (regolari) era in riserva. Sulla destra Hatch mandò avanti la divisione di King. L’attacco fu condotto con gran decisione, e i veterani di Jackson resistettero grazie alla loro tenacia e capacità, perché il loro comandante giunse a temere di dover cedere [#66], e chiese rinforzi a Lee, riferendo di essere "seriamente pressato". Lee, preoccupato, ordinò a Longstreet di inviare i reparti di cui non aveva bisogno ma questi, dimostrando buon senso tattico, aveva già disposto che le proprie unità d’artiglieria operassero, come già detto, in modo da sostenere il collega con un furioso fuoco d’infilata [#67], e non ci fu necessità di muovere truppe verso Jackson, perché il fuoco dei cannoni ben mascherati fu sufficiente [#68] poiché colse sulla sinistra ed al tergo gli attaccanti. La prima ad entrare in azione fu la batteria Chapman, seguita da quelle di Boyce e Reilly. Il fuoco arrestò l’attacco e, quando gli ufficiali federali riuscirono a riordinare i ranghi e a portarsi ancora avanti, offrirono un altro bersaglio invitante ai cannoni. Le truppe dell’Unione riuscirono a reiterare lo sforzo, ma stavolta le batterie di riserva di S. D. Lee avevano avuto il tempo di unirsi incrementando il volume del fuoco in modo tale da rendere impossibile avanzare ancora. Dopo l’entrata in azione di Longstreet i Federali cambiarono schieramento e si concentrarono contro la sinistra di Jackson, aprendo un violento fuoco d’artiglieria, cui risposero con efficacia alcune delle batterie del Generale A. P. Hill, inoltre il Colonnello Walton piazzò una parte della sua artiglieria su posizioni dominanti fra le linee dei Generali Jackson e Longstreet, agli ordini di quest’ultimo, ed ingaggiò battaglia con energia per alcune ore.

L’attacco di Porter e Hatch era fallito, ed il secondo era stato leggermente ferito, le truppe di Porter furono messe in rotta, inseguite dagli uomini della vecchia divisione di Jackson. Sull’estrema destra la divisione di Hooker, o almeno gran parte di essa, visto che la brigata Gover non venne impiegata per via delle dure perdite subite il giorno precedente, respinse i Confederati da alcune macchie boschive, ma il suo attacco non fu particolarmente deciso, più oltre invece, sulla destra, Kearny e Ricketts avevano attaccato dalla Haymarket road. La manovra fallì per via del ripiegamento di gran parte delle forze di Ricketts, che dovevano essere impiegate sulla Warrenton pike, o a sud di essa, contro l’avversario che stava sviluppando un rapido movimento aggirante contro il fianco sinistro federale.

Mentre ripiegavano Morell ed Hatch, il Generale Pope ordinò incautamente a Reynolds di lasciare la posizione dominante che aveva assunto sul fianco sinistro dell’armata, a sud della pista, ed attraversare verso nord la pista per sostenere il Corpo di Porter. Tale disposizione appariva non necessaria e pericolosa, in quanto la divisione di Sykes non era seriamente impegnata nell’attacco. Il risultato dello spostamento di Reynolds fu un’esposizione del fianco sinistro delle truppe che stavano investendo la linea di Jackson. Naturalmente esse non potevano procedere in avanti, qualora attaccate sul fianco sinistro, ed il nemico si stava ammassando a sud della pista proprio per far ciò. Warren, con grande tempestività, prese la sua piccola brigata e, con l’approvazione di Sykes, la portò a sinistra, tentando di mantenere la posizione contro il pesante contrattacco scagliato dai Confederati, ma così come accadde ad Anderson, la cui brigata della divisione di Reynolds era stata lasciata a sud della pista quando il resto della divisione l’aveva attraversata, fu sopraffatto dal numero degli assalitori. A questo punto Lee, intuito che si trattava del momento più favorevole, revocò l’ordine di mandare rinforzi a Jackson e chiese a Longstreet di impegnare a fondo l’avversario, facendo avanzare anche la divisione di R. H. Anderson, quindi raggiunse a cavallo Longstreet che, lasciate le unità avversarie in disordine a Jackson, si impegnò contro le truppe che lo fronteggiavano, e poiché il settore di fronte alle truppe di Hood era più favorevole per un attacco, fu questi a guidare la manovra verso la Henry House. In effetti le truppe di Hood scattarono senza attendere ordini [#69], accompagnate dalle artiglierie, e Stuart, sulla destra, sulla vecchia Alexandria road, udite le note grida di attacco dei Confederati, lanciò alla carica le sue brigate di cavalleria con le batterie a cavallo contro la sinistra federale: queste azioni avevano il fine di tagliare la ritirata verso l’attraversamento dello Young's Branch. Wilcox fu richiamato dalla destra e ricevette ordine di coprire e sostenere la sinistra di Hood, ma egli perse di vista 2 delle sue brigate – quelle di Featherston e di Pryor, e potè operare con una sola brigata; contemporaneamente una delle brigate – agli ordini del Colonnello Hunton – di Kemper [#70] e le unità di Jones seguivano e proteggevano la destra di Hood, che era sostenuto direttamente da Evans e dalle batterie Stribling, J. B. Richardson, Eshleman e Rogers che, man mano che il terreno veniva conquistato, procedevano in avanti.

Il Maggior General McDowell, sebbene incaricato a mezzogiorno della condotta dell’inseguimento, si rese conto immediatamente del fatto che gli avversari avessero colto gli errori commessi dalle forze federali e fossero determinati a sfruttarli con la consueta energia. Ogni predisposizione dei Federali si basava sull’assunto che non vi fossero forse nemiche a sud della pista. Reno, Heintzelman, King, così come Ricketts, Porter, e Sigel si trovavano tutti a nord della pista, e prima che fosse adottata una misura idonea per difendere il fianco sinistro federale, metà delle forze erano state ingaggiate e più della metà respinte con perdite pesanti. Ma McDowell agì nel complesso in modo adeguato: abbandonò del tutto il progetto dell’inseguimento, e si dedicò completamente alla difesa della pista dagli attacchi provenienti da sud e sud-ovest, mentre il Generale Pope, vedendo finalmente il disastro, tentò di arginare la situazione. Pertanto così come era stato condotto con coraggio e determinazione l’attacco, allo stesso modo ci si impegnò soprattutto per difendere strenuamente la pista.

Abbiamo visto che i Confederati assaltarono lungo l’intera linea, con la determinazione e la sagacia tattica di truppe ormai veterane, l’azione principale fu svolta dalla brigata di Hood, sostenuta da quella di Evans. Queste furono rapidamente rinforzate dalla divisione di Anderson che si trovava in seconda linea, dale 3 brigate di Kemper e dalla divisione di D. R. Jones [#71] sulla destra, mentre la brigata di Wilcox [#72] avanzava sulla sinistra. Le brigate dei Brigadier Generali Featherston e Pryor [#73], infine, furono distaccate ed operarono alle dipendenze del Generale Jackson. Le colonne d’attacco avanzarono velocemente, costringendo l’avversario a ripiegare man mano che si portavano in posizione, mentre le batterie di Longstreet sostenevano l’azione con un pesante fuoco.

L’attacco colse senza dubbio il successo, anche perchè i Federali avevano lasciato esposta la linea di ripiegamento, ritenendo erroneamente che la principale forza avversaria fosse quella di Jackson, arroccata alla ferrovia, a nord della pista, sostenuta, forse, da una delle divisioni di Longstreet. Invece, come s’è esaminato, questi era stato in grado di far avanzare a sud della pista, da dietro Groveton alla Sudley Springs road, le 5 divisioni di Evans, Anderson, Kemper, Jones e Wilcox.

Queste truppe seppero celare gran parte dei movimenti nei boschi, ma quando furono nelle vicinanze della pista furono affrontate dalle artiglierie federali e dalle fanterie di supporto. Queste non occupavano una vera linea di battaglia, ma le due quote principali, la Bald Hill e la Henry House Hill, erano presidiate, ed altre unità venivano inviate in rinforzo in quel settore man mano che Pope e McDowell erano in grado di portarle a sud.

Jackson comunque non riuscì a completare lo sfondamento nella sua azione sulla sinistra, ciò dette la possibilità ai Federali di utilizzare alcune batterie per aprire il fuoco d’infilata contro l’ala destra confederata che stava avanzando, nonchè di spostare truppe per fronteggiare le unità di Longstreet, il cui movimento comunque consentì loro di sfuggire a gran parte del pesante fuoco scatenato. A questo punto Lee, fortemente preoccupato, rinnovò l’ordine di avanzata a Jackson, perchè fossero eliminate o catturate le batterie ma ciò non riuscì perfettamente [#74].

Fortunatamente per i Federali, il Corpo di Sigel non era stato ancora impegnato quel giorno, ed era disponibile sia per coprire la ritirata delle divisioni di Morell e King, sia per tenere la Bald Hill. Due brigate della divisione di Ricketts, comandate dal Generale Tower, con due batterie, furono anch’esse spedite sulla Bald Hill. Su Henry House Hill furono inviate due brigate dell’ottima divisione di Sykes, per lo più composta da regolari. L’altra brigata, retta dal Generale Warren, aveva già subito dure perdite in quel settore nella prima mattina, mentre anche Reynolds, con due dei suoi eccellenti comandanti di brigata, Meade e Seymour, si trovava nei pressi di Henry House Hill.

A nord della pista Reno e Heintzelman resistettero all’attacco di Jackson, che appena aveva visto attaccare Longstreet aveva ordinato un’avanzata generale della propria linea.

La lotta per il possesso della Bald Hill fu ostinata e sanguinosa: la brigata McLean della divisione di Schenck era stata disposta in osservazione sul fianco sinistro, in supporto a Reynolds; essa rimase esposta quando la divisione Reynolds fu fatta arretrare per sostenere Porter e fu duramente attaccata dalle brigate di Hood ed Evans, che godevano di una netta superiorità numerica. Inizialmente inviata lì per tenere l’altura, lo fece respingendo numerosi assalti sulla fronte ed alle spalle, fino a che non fu ridotta ad uno spettro. Lo stesso Schenck rimase seriamente ferito mentre guidava dei rinforzi a sostegno di McLean. L’altra brigata della divisione di Schenck, comandata da Stahel, tenne il terreno sul lato nord della strada, e Schenck non potè ritirarla, ma Sigel, visto il pericolo, inviò la divisione Schurz in aiuto di McLean. Le due brigate di Koltes and Kryzanowski avanzarono, e per un po’ ristabilirono la situazione, ma le perdite erano ormai gravi, e la pressione confederata crescente, il coraggioso Colonnello Koltes cadde alla testa dei propri soldati e, nella lotta per questa altura il Generale Tower fu gravemente ferito mentre guidava due brigate della divisione Ricketts, mentre il Colonnello Fletcher Webster, del 12° Massachusetts, cadde mentre guidava il proprio reggimento.

In effetti durante il primo tentativo i famosi texani di Hood [#75] non riuscirono a risolvere la situazione e vennero respinti, riuscendo solo ad impedire che i Federali, in base a quanto riferì Evans, avanzassero, sino a che non giunse in sostegno la divisione di Anderson. In una delle sue brigate 631 fra soldati ed ufficiali furono uccisi o feriti, probabilmente circa un quarto della forza presente sul terreno, fra i questi 2 colonnelli furono uccisi ed uno ferito.

Anche D. R. Jones operò nell’area della Chinn House, e le due brigate che aveva con lui "avanzarono assai coraggiosamente, soffrendo dure perdite", in una di esse, retta da Anderson, composta da 5 reggimenti, solo un ufficiale superiore rimase illeso e naturalmente essi furono respinti, con dure perdite. Il prezzo che i Generali confederati Bennings ed Anderson pagarono con le loro brigate è degno di rilievo: era chiaro che le truppe che tenevano la collina lo facevano con grande coraggio, e che avevano ceduto solo per il sopraggiungere di forze fresche, del resto la divisione confederata di Jones non andò molto oltre la Chinn House quel giorno. A dispetto di tale eroica resistenza, comunque, i Confederati occuparono la quota, pur subendo dure perdite, ma avevano operato con entusiasmo ed erano riusciti a sgomberare la Bald Hill dai loro avversari.

Per quanto riguarda la lotta per la Henry House Hill, qui i regolari di Sykes erano pronti ad attendere il nemico: il Tenente Colonnello Buchanan, un vecchio veterano della Guerra contro il Messico che con le proprie mani aveva aperto la porta di Molino del Rey, comandava una delle brigate; Chapman, suo camerata nella stessa battaglia, l’altra. Qui erano state riunite tutte le truppe che era stato possibile raccogliere: era l’ultima possibilità per tenere la posizione e non poteva essere perduta. Non vi erano altre quote ad ovest del Bull Run che offrissero opportunità alla difesa, l’armata era ormai in pieno ripiegamento, ancorchè in ordine, ma tale situazione poteva essere mutata in una rotta se i Confederati avessero scacciato i Federali dalle posizioni nel settore: non vi sarebbe più stato nulla fra loro e lo Stone Bridge sul Bull Run.

Ma i Ribelli non riuscirono nel loro intento: del resto avevano già dovuto superare dure prove quel giorno, avevano infatti percorso, in marcia, una lunga distanza su terreno difficile, ed anche se attaccarono con il consueto coraggio ed inflissero dure perdite ai regolari di Sykes, pagarono anch’esse un duro pedaggio. Per fortuna dei federali cadde il buio e gli esausti Confederati interruppero i loro attacchi.

I cannoni cessarono di sparare al calare delle ombre, che nascose i due contendenti e determinò il pericolo che le truppe aprissero il fuoco contro reparti amici. La collina di Henry House fu raggiunta in tempi congrui, ma l’incipiente oscurità accelerata dalle nubi dense di pioggia ed accompagnata da una leggera pioggia nascosero la piana, mentre il nemico in ritirata continuava a tenere la pista e il ponte sullo Young's Branch, dopo aver distaccato piccoli nuclei per recuperare i dispersi. La sinistra federale era stata respinta, al cadere dell’oscurità, di circa 3/4 di miglio ma teneva la Warrenton pike mentre la destra, anch’essa arretrata, era ancora in buon ordine. A sera i Confederati presero possesso della Sudley Springs road, e potevano minacciare le linee di comunicazione attraverso il ponte di pietra.

Dopo le 1800, casualmente, Pope seppe che il Corpo di Franklin si trovava a 4 miglia ad est di Centreville, 12 miglia alle spalle delle proprie posizioni, e che disponeva di soli 8.000 uomini. A questo punto si convinse che non poteva più tenere le posizioni, anche per le condizioni delle truppe, così alle 2000 circa inviò ordini scritti ai comandanti dei Corpi affinché si ritirassero su Centreville, indicando a ciascuno gli itinerari riservati e dove dovessero rischiararsi, il Generale Reno, con il Proprio Corpo, avrebbe coperto la ritirata. Il ripiegamento doveva essere eseguito con lentezza, in buon ordine, ed una divisione di fanteria fu posta, con le artiglierie, a copertura dei passaggi sul Cub Run.

Quando Buchanan e Chapman si furono ritirati, rimase nell’area Gibbon, che con la propria brigata tenne la posizione per due ore dopo il tramonto. Schurz, che aveva dislocato la brigata di Schimmelpfenning sulla Henry House Hill, la ritirò alle 2000 circa su ordine del Generale Sigel, alla volta del Bull Run [#76].

A questo punto tutto era calmo, e i Federali potevano porsi in salvo [#77]. Schurz, con una delle sue brigate, attraversò lo Young's Branch alle 2100 circa, e rimase fra quel torrente ed il Bull Run, proteggendo il ponte ed il vicino guado fino alle 2300; fra le 2300 e la mezzanotte queste truppe attraversarono il Bull Run, ma rimasero nei pressi del ponte. Intorno alle 0100 furono raggiunte dal battaglione del Colonnello Kane, i “Pennsylvania Bucktails” che il Generale McDowell aveva incaricato di coprire la ritirata, il ponte fu distrutto e tutti insieme marciarono su Centreville.

Fu una notte particolare: scura, umida, piena di nuvole causate anche dal fumo della battaglia. I Confederati – sino alle prime ore del mattino successivo – rimasero nelle posizioni avanzate, da cui ripiegarono verso le posizioni iniziali trasportando con sè un cannone, alcune bandiere ed un certo numero di prigionieri.

Così finì la Seconda Battaglia del Bull Run. Fu una seria sconfitta per il Generale Pope, ma null’altro, non certo una rotta. L’armata si ritirò in buon ordine, con tutte le proprie artiglierie, sebbene vi fossero disertori e sbandati: l’avanzata del nemico era stata definitivamente arrestata e non vi fu inseguimento. In effetti probabilmente mai come dopo questa sanguinosa battaglia – nella Guerra Civile Americana – l’esercito sconfitto acquisì tanta credibilità. Con le linee di ritirata compromesse dall’inattesa comparsa delle forze di Longstreet a sud della pista, in crisi per il subitaneo attacco conseguente a tale arrivo, con i reparti già respinti con gravi perdite nel corso dei precedenti assalti alla poderosa linea tenuta dalle truppe di Jackson, l’armata Federale era riuscita a riprendersi, a partire dal suo Comandante, fino ai reggimenti agli ordini di coraggiosi comandanti come Meade, Reynolds, Buchanan, Tower, McLean, Koltes, superando anche i problemi dovuti all’oscurità incipiente ed ai problemi determinati dall’improvviso attacco sul fianco.

Da parte confederata potevano esservi delle recriminazioni: probabilmente se le due brigate di Wilcox non fossero state tagliate fuori e la brigata di Drayton non avesse arretrato per sostenere sulla destra la cavalleria, è possibile che Longstreet avrebbe catturato la spianata di Henry House prima che facesse buio. Allo stesso modo se le forze di Jackson fossero state più fresche, avrebbero potuto trattenere le unità di Reno ed i regolari di Sykes, evitando che si opponessero all’azione di Longstreet, consentendo così a quest’ultimo di occupare la citata quota un’ora prima del calar del sole, offrendo ulteriori opportunità di successo.

Il Generale Lee poteva comunque esser soddisfatto di come si era risolta la battaglia: raro trovare un generale che abbia saputo resistere ad un così massiccio attacco, in cui era stata impiegata metà dell’armata federale, come seppe fare lui con le esauste truppe di “Stonewall” Jackson, mentre concepiva ed organizzava il grande attacco sul fianco sinistro avversario con il corpo di Longstreet.

Lee dichiarò d’aver catturato 30 pezzi d’artiglieria e 7.000 prigionieri illesi, ma per quanto sia noto nessuna autorità federale ammise mai tali perdite, fatta eccezione per il dispaccio assolutamente impreciso inviato dal Generale Pope al Generale Halleck, scritto la sera della battaglia, in cui si dichiara che non sono stati persi né cannoni, né carriagi.

Fra le perdite nel campo federale vi erano i Brigadier Generali Hatch, Schenck e Tower, feriti, sull’altro versante il Colonnello Baylor, comandante la “Stonewall brigade”, ucciso, i Brigadier Generali Field e Trimble ed il Colonnello Forno, comandante la brigata Hays, furono seriamente feriti, e molti altri ufficiali caddero o furono messi fuori combattimento.

BATTAGLIA DI CHANTILLY (O DI OX HILL) 1 SETTEMBRE 1862

L’Armata della Virginia giunse a Centreville nella serata del 30. Vi erano stati molti sbandati, ma l’organizzazione generale era rimasta ottima, l’armata del Generale Lee aveva sofferto dure perdite in queste battaglie, e considerata la scarsa capacità di far fronte ai vuoti che si erano determinati, i Federali forse erano in condizioni migliori – fatta eccezione del morale – per riprendere l’offensiva. La ritirata compiuta da Pope, anche se questi se ne scusava con Washington, era stata saggia, forse sarebbe stato meglio anticiparla al mattino, ma a Centreville l’Armata della Virginia, rinforzata dai Corpi di Sumner e Franklin, altri 20.000 soldati riposati, era, per quanto attiene il numero e le dotazioni di materiale, un complesso di forze di tutto rispetto.

Prima di lasciare il campo di battaglia Pope ordinò al Generale Banks, a Bristoe Station, dove la ferrovia era interrotta, di distruggere i caariagi e quello che dai magazzini non poteva essere recuperato, e raggiungerlo a Centreville. In precedenza gli aveva inviato istruzioni di trasportare da Warrenton Junction e Bristoe Station tutte le munizioni, i feriti e gli ammalati che era possibile trasportare, abbandonando, se necessario, il bagaglio personale.

Pope giunse a Centreville fra le 2100 e le 2200 del 30, ed il mattino seguente le truppe furono dislocate nei vecchi trinceramenti all’interno ed all’esterno di Centreville, le munizioni ed i rifornimenti vennero distribuiti durante la giornata. Si trascorse il 30 agosto facendo riposare e rifornendo gli uomini per quanto fosse possibile.

Il Corpo di Franklin giunse a Centreville nel tardo pomeriggio del 30, quello di Sumner il giorno dopo. La cavalleria confederata comparve di fronte al Cub Run nella mattina, ma non tentò di attaccare. La cavalleria federale, agli ordini di Buford [#78] e Bayard, era del tutto esausta e i due comandanti riferirono che nelle compagnie non vi erano più di 5 cavalli capaci ancora di trottare, del resto non avevano ricevuto rimonte dall’inizio delle operazioni, era quindi impossibile coprire la fronte con picchetti o fare ricognizioni lungo lo schieramento nemico.

Non si può negare che i Federali con la sconfitta avessero perduto del prestigio, l’armata era ora a Centreville, molto vicina a Washington, e gli allarmisti potevano sostenere che la sconfitta subita sarebbe stata immediatamente seguita dalla cattura della capitale.

Circa le perdite della campagna e la forza dei Confederati si sono sentite le valutazioni più esagerate, ma in fin dei conti non vi era una vera ragione per allarmarsi, anche se in guerra spesso più che il vero pericolo, sono l’eccitazione ed i pregiudizi ad impedire delle valutazioni serie della situazione. Il Generale Pope riassunse i fatti abbastanza bene, sebbene con comprensibile vivezza di particolari, nel suo dispaccio ad Halleck nella serata della battaglia: “Oggi abbiamo sostenuto un’altra terribile battaglia, il nemico, ampiamente rinforzato, ha assaltato le nostre posizioni nella prima mattinata, abbiamo tenuto bene il terreno sino alle 1800, quando i Confederati, dopo aver ammassato forze sulla nostra sinistra, hanno respinto indietro quell’ala di circa un miglio. Al cadere della sera mantenevamo ancora le posizioni. A quel punto, con i cavalli ed i soldati senza cibo da due giorni, ed il nemico in grande superiorità numerica, ho pensato fosse meglio ritirarsi approfittando dell’oscurità. Il movimento è stato fatto in perfetto ordine e senza perdite. Le truppe hanno il morale alto ed hanno abbandonato il campo senza fretta né confusione, la loro condotta è stata superba. La battaglia è stata estremamente dura per ore, e le perdite sono state pesanti da ambo le parti, il nemico ha pagato un prezzo assai alto, e noi faremo ancora meglio, non sarà difficile, ma terremo. Il carico di lavoro sostenuto da quest’armata in queste 2 o 3 settimane non può esser descritto. Abbiamo rallentato il nemico il più a lungo possibile senza perdere coesione, arrecandogli seri danni, e penso che l’armata meriti la gratitudine della nazione. Stia tranquillo, tutto andrà bene. JOHN POPE, Maggior Generale.

Abbiamo trascritto integralmente il messaggio perchè esso descrive lo spirito di Pope: preoccupato ma non affranto. Sfortunatamente per lui il paese non era nello stato d’animo per sostenere con calma quella situazione: la gente vedeva solo un’ininterrotta ritirata dal Rapidan a Centreville. Dopo un roboante proclama secondo il quale l’esercito federale avrebbe visto solo le schiene dei nemici in fuga, ora si assisteva alla ritirata dell’armata davanti ad un vittorioso avversario che aveva conseguito successi in una serie di scontri sanguinosi e, catturati ingenti rifornimenti [#79], stava minacciandone seriamente le linee di comunicazione. Non venivano presi in considerazione gli aspetti positivi, in definitiva si era ingiusti verso il Generale Pope. Inoltre la forte corrente favorevole, nell’ambito dell’Armata del Potomac, a McClellan, faceva sì che la quasi totalità degli ufficiali che avevano operato nella Peninsula fossero critici verso il nuovo comandante. Inutile rammentare loro come Porter fosse stato scacciato da Gaines' Mill, mentre McClellan teneva inattivi oltre 60.000 soldati, che avrebbero potuto prendere Richmond o rinforzare il suo Corpo in modo da sostenere l’attacco. Era inutile rammentare che se il Generale Pope aveva perso troppo tempo sul Rappahannock, permettendo a Jackson di catturare i suoi depositi a Manassas, McClellan, dopo esser stato informato del ricongiungimento fra le forze di Jackson e l’armata di Lee, ritardò a decidere fino a che la sua ala destra non fu sconfitta a Gaines' Mill e trasformò il proprio movimento verso il James in una ritirata estremamente rischiosa. Questi paragoni potevano esser compiuti solo da chi sapeva ragionare a mente fredda, la massa invece fu scorretta con Pope e la sua armata.

Halleck all’inizio fu al suo fianco e disse "Hai operato bene. Non abbandonare un pollice se puoi evitarlo, tutte le riserve stanno per essere inviate avanti … puoi rinnovare l’attacco? Sto facendo tutto ciò che posso per te e la tua armata coraggiosa. Dio benedica Te e Lei."

Ma Halleck non era un uomo saldo, e come soldato non era davvero granchè, non sembra che si sia mai preoccupato di visitare l’armata. Ciò di cui il Generale Pope aveva bisogno era una vittoria.

Egli aveva con sé, adesso, i due Corpi di Sumner e Franklin, il II° ed il VI° Corpo dell’Armata del Potomac, che contavano circa 20.000 eccellenti soldati, in ottima forma, e ben comandati. Si trattava di reparti di qualità: con tale forza, delle dimensioni del Corpo di Jackson, e 2/3 di quello di Longstreet, poteva certamente sfruttare ogni errore compiuto dal nemico con la necessaria rapidità. Un diluvio di pioggia seguì la grande battaglia, come era successo in precedenza, ma nonostante essa ed il conseguente fango, Stuart nella prima mattina di domenica 31 agosto superò il Bull Run per scoprire cosa era accaduto a Pope e trovò i rinforzi partiti il giorno prima da Washington che tenevano i formidabili trinceramenti di Centreville. Informato di questo, Lee ordinò a Jackson, che era sulla sinistra e nei pressi di Centreville, di attraversare il Bull Run e marciare sulla Little River turnpike, che confluisce nella Alexandria road nei pressi di Fairfax Court House, aggirare la destra di Pope e tagliare la sua ritirata su Washington. La pioggia ed il fango resero la marcia difficile per i veterani di Jackson. Quando Pope capì il movimento di aggiramento di Jackson, sebbene avesse alla mano 20.000 soldati riposati, continuò a ritirarsi su Fairfax Court House, dopo aver posto il Corpo di Reno a copertura degli itinerari convergenti su Fairfax Court House da Centreville e Chantilly, con l’ordine di bloccare i Confederati. Jackson, che era all’avanguardia [#80], continuando la marcia nella notte, prese posizione a cavaliere della Little River turnpike, ad Ox hill, di fronte a Chantilly, seguito da Longstreet. A questi in particolare era stato ordinato di provvedere ai morti ed ai feriti, per permettere a Jackson di allungare la marcia, quindi aveva potuto seguire lasciando alla divisione del Generale D. H. Hill, in arrivo da Richmond, il compito di finire il lavoro.

I Confederati avevano lavorato tutto l’inverno precedente per fortificare Centreville che era stata appena occupata da Pope, pertanto erano estremamente interessati a rioccuparla. Stuart fece delle interessanti catture e raccolse informazioni circa i movimenti del nemico ed alla fine della giornata bivaccò nei pressi delle linee federali, a nord della pista, ad est di Chantilly.

Raggiunto il suo posto comando, Jackson ordinò che fosse suonata l’adunata, montò a cavallo e diresse sul guado di Sudley Springs, aprendo la strada alla colonna di Longstreet che raggiunse l’attraversamento a sera. La marcia avvenne su una pista di campagna, sulla riva sud del fiume, migliore di quella fra i boschi e a fondo sabbioso a nord del fiume, sulla quale, in caso egli fosse stato seguito da truppe nemiche, i mezzi pesanti sarebbero affondati procedendo con difficoltà. Dopo i Confederati seguirono la loro direttrice fino all’incrocio con la Little River turnpike, una bella strada che corre da Aldie Gap attraverso Fairfax Court House verso Alexandria. Volgendo poi a sud-est, marciarono verso Fairfax Court House, che si trova a sette miglia ad est di Centreville; nella speranza di colpire le comunicazioni dell’armata federale ed accelerarne la ritirata, considerato che la ritenevano demoralizzata.

Dopo aver impartito gli ordini il Generale Lee cavalcò verso Centreville per eseguire una ricognizione di persona, durante questa attività, mentre il gruppo con il quale si trovava era smontato in una zona ritenuta sicura, giunse improvviso l’allarme circa la presenza di cavalleria avversaria, e nella confusione il cavallo del Comandante si impaurì e lo fece cadere a terra violentemente, slogandogli dolorosamente il polso destro e procurandogli la frattura di alcune ossa della mano [#81].

Questo movimento di Jackson, come il precedente su Manassas Junction, fu condotto senza che fosse tenuto in alcun conto il problema di dover ricevere supporto: Longstreet era ancora indietro quando lo scontro che divenne noto come battaglia di Chantilly, terminò. La marcia di Jackson era stata rilevata dai distaccamenti che Sumner aveva inviato in ricognizione in ossequio agli ordini di Pope, datati 0300 del 1° settembre [#82]. I Confederati furono individuati in lento movimento verso il fianco destro federale, in colonne consistenti lungo la Little River pike in direzione di Fairfax. Nel pomeriggio divenne chiaro che questa manovra era diretta ad aggirare il fianco destro federale, per cui si rese necessario impartire ordini affinchè fosse data battaglia fra la Little River pike e la strada da Fairfax a Centreville. Il Generale Hooker nel primo pomeriggio fu inviato a Fairfax Court House, ove doveva concentrare le truppe e muovere con la propria avanguardia verso Germantown. A McDowell fu ordinato di muovere lungo la strada da Centreville e Fairfax Court House, fino a Difficult Creek, per collegarsi con la destra di Hooker; Reno doveva avanzare a nord della strada verso Centreville, e in direzione di Chantilly, verso il fianco dell’avanguardia confederata; il Corpo di Heintzelman avrebbe supportato Reno. Jackson lasciò i suoi bivacchi a Sudley Ford nella prima mattinata, marciò verso sud lungo la pista e, nel tardo pomeriggio, dopo aver raggiunta Ox Hill, venne in contatto con i soldati del IX° Corpo del Generale Stevens [#83] che aveva ricevuto ordine dal Generale Pope di schierarsi nei campi fra le piste Warrenton e Little River per tenere l’ultima strada, ed arrestare l’avanzata nemica verso Fairfax Court House. I Federali stavano arretrando verso Germantown e Fairfax Court House, ed i movimenti di Jackson sulla Little River Pike dovevano essere arrestati per evitare che mettessero a repentaglio la ritirata.

Stonewall schierò le sue unità con la divisione A. P. Hill sulla destra, quella Ewell retta da Lawton al centro e la sua, retta da Stuart, sulla sinistra, alla destra della strada. A sinistra della strada erano schierate la cavalleria di Stuart e l’artiglieria. 2 delle brigate di Hill furono mandate avanti per individuare l’avversario che incontrarono quasi subito, in quanto i Federali stavano anch’essi cercando le truppe di Jackson. L’attacco federale fu furioso e respinse i Confederati in un certo disordine. Stevens, ritenendo che la crisi dovesse essere sfruttata, pensò fosse necessario proseguire l’azione in profondità per allontanare Jackson dalla Warrenton turnpike; Kearny, sempre pronto a seguire ogni azione audace, si unì nell’assalto, e nel momento più critico la pioggia e la tempesta vollero svolgere il loro ruolo in questa battaglia. Il vento soffiava in volto ai Confederati e parte della linea di Jackson vacillò e la sua artiglieria sembrava in pericolo, ma Stevens non riuscì a raggiungere la Little River Pike prima dell’avversario e le sue truppe si scontrarono con gli schermagliatori confederati dietro il terrapieno della vecchia ferrovia che si trova ad un quarto di miglio a sud della pista. Egli decise subito di attaccare con vigore e la sua divisione, circa 2.000 uomini, ebbe successo, perchè arrestò definitivamente la progressione di Jackson. Nel corso dell’assalto Stevens, che si rese conto che i suoi uomini avevano subito un colpo d’arresto a causa del terribile fuoco cui erano sottoposti mentre attraversavano il terreno aperto, prese la bandiera del 79° New York Highlanders, che in passato aveva comandato, e diresse di persona l’azione, cadendo ucciso: fu una grave perdita per l’armata.

Stevens cadde mentre la tempesta della battaglia, così come quella degli elementi, iniziava a scemare, e la cavalleria di Stuart supportava l’ala sinistra di Jackson. In quel mentre Longstreet cavalcò per raggiungere il Generale Jackson e, riferendosi ai soldati in ritirata, gli disse ”Generale, i vostri uomini non sembra che oggi stiano lavorando bene!”. Egli replicò “No, ma spero di vincere nella mattina."

Le truppe di Jackson furono rilevate da quelle di Longstreet per dar loro la possibilità di riprendere fiato, ed in questa fase il Generale Philip Kearny cavalcò verso la linea del fuoco in cerca della propria divisione, ma si trovò troppo vicino ai Confederati e, piuttosto che arrendersi, tentò di fuggire, ma fatto oggetto del fuoco di fucileria, cadde mortalmente ferito [#84].

La pioggia nascose gli ultimi scontri in modo che le truppe federali poterono ripiegare.

Durante la battaglia Stuart con i suoi reparti raccolse informazioni e, in seguito, eseguì l’inseguimento, senza mai smontare di sella: l’esercito, per muovere, aveva bisogno di notizie, che pervenivano regolarmente e segnalavano la ritirata dei Federali verso le fortificazioni di Alexandria e Washington, così fu concesso finalmente alle truppe di riposare.

Nel pomeriggio il I° Corpo iniziò la marcia via Dranesville per Leesburg ed il fiume Potomac, seguito da 1/3 del II°. Nessuna delle due parti guadagnò vantaggi degni di menzione e le perdite furono gravi da ambo le parti: si parla di 1.300 Federali, contro 800 Confederati. I resoconti da parte federale sono abbastanza scarni, mentre secondo i resoconti di parte confederata lo scontro non fu soddisfacente per il Corpo di Jackson. La brigata Branch della divisione di Hill fu respinta in disordine dal fuoco d’infilata ed il suo comandante, il Generale Lane, descrisse lo scontro come uno dei più duri in cui fu coinvolta la sua brigata. La brigata di Gregg, che aveva perso molti uomini a Manassas, soffrì anche qui dure perdite. La brigata Trimble subì una dura lezione, e tutto ciò che rivendicò d’aver fatto fu di aver tenuto la posizione, quindi certe dichiarazioni che attribuiscono la viittorio ai Confederati forse non sono del tutto esatte: si trattò di scontro di retroguardia che aveva decretato la definitiva conclusione dell’inseguimento.

Sul versante federale, caddero il Generale Stevens, considerato un ufficiale abile, risoluto e con le idee chiare, come Kearny considerato un uomo fatto per la professione delle armi. Sul campo era sempre pronto, capace, infaticabile, reattivo. Queste perdite gravi e l’indeciso esito dello scontro, che si concluse solo con l’arresto del nemico, non poteva risollevare il morale della truppa di Pope. Inoltre i Confederati avevano conseguito il loro obiettivo di aggirare il fianco destro dei Federali, mentre il grosso di Longstreet era in arrivo per la notte, così il mattino del 2 settembre l’armata federale fu schierata dietro Difficult Creek da Flint Hill alla Alexandria pike, quindi a mezzogiorno, il Governo, sotto pressione, le ordinò di ripiegare dietro le linee di difesa di Washington per riorganizzarsi, e la campagna di Pope poteva considerarsi conclusa.

I Confederati invece mossero verso l’alto Potomac senza tentare di sfondare: si era davvero conclusa la seconda campagna del Bull Run.

LE FORZE IN CAMPO E LE PERDITE

Per quanto attiene alle dimensioni delle armate, vi sono numerose diatribe: vi è chi dice che Lee avesse la superiorità numerica, chi invece assicura che essa fosse dalla parte dei Federali. Peraltro la confusione aumenta lì ove si consideri che i valori sono talvolta legati a “come” si contano le truppe. Negli Stati Uniti, fra “effectives”, “aggregates” e concetti più o meno similari si creava sicuramente una situazione che agevolava successive discussioni. Comunque deve rimanere chiaro che, sotto un punto di vista strategico, Lee compie un miracolo, in quanto i Federali, fra l’Armata del Potomac e quella della Virginia, disponevano sicuramente di maggiori risorse. Se anche Lee è stato in grado di realizzare la superiorità momentanea e locale, ciò va ascritto a suo merito. In tale ottica non aver completato la vittoria strategica con la presa di Washington appare critica improponibile: egli partiva da una situazione di debolezza, in un momento in cui la capitale Richmond era gravemente minacciata da McClellan sbarcato nella “Peninsula”. Aver arrestato quest’ultimo, ed averlo obbligato a ripiegare, aver spinto i Federali a richiamare la massa sbarcata nella “Peninsula” ed aver sconfitto la seconda massa presente a nord è sicuramente risultato a tutto tondo.

Peraltro, oggi possiamo ragionevolmente dire che la stima generale delle forze impegnate nella campagna potrebbe comunque essere la seguente:

Mentre le perdite fra il fiume Rappahannock River e Washington: I dati sono forniti in cifre tonde, secondo la stima più attendibile, ma attualmente sono disponibili elementi che forniscono dettagli precisi circa le perdite di ciascun reparto.

In base alla documentazione raccolta dalla Southern Historical Society la Forza Confederata a disposizione del Generale Lee fra il 16 agosto e il 2 settembre 1862 era pari a 54.000 unità [#85].

Per quanto attiene alle Forze Federali, come già detto, il Generale Pope aveva 45.000 uomini al tempo della battaglia di Cedar Run, anche dopo averne dedotti circa 3.000 che egli attribuisce ad un errore nel rapporto di Banks, che peraltro quest’ultimo non ha mai ammesso. Sottratte le perdite di Cedar Run, Pope doveva aver avuto a disposizione circa 43.000 uomini nei suoi 3 Corpi. Reno lo raggiunse il 14 agosto con altri 18.000 uomini, per cui il 18 agosto, giorno in cui iniziò a ripiegare dietro il Rappahannock, egli disponeva di un totale di 51.000 uomini contro i 54.000 di Lee.

E’ tuttavia il caso di segnalare anche un’altra fonte, il Generale Gordon, che dice: “In quel momento l’armata dell’Unione era assai inferiore in numero a quella Confederata”, ma egli esagerava nella stima delle forze Confederate, valutate intorno alle 63.500 unità, senza fornire alcuna prova di quanto asserito. Oltre a questo errore, il Generale Gordon ne commette un altro, stimando in 42.000 soldati la forza a disposizione di Pope, nonostante il rapporto ufficiale di questi dia valori ben superiori, in questo modo, riducendo di 9.000 uomini un’armata ed aumentando l’altra del pari valore, dimostra la necessità di Pope di arretrare [#86].

Comunque va sottolineato che la divisione Sturgis con 10.000 uomini e la divisione Cox con altri 7.000 furono inviate da Pope, ma l’interruzione della ferrovia le immobilizzò e solo una delle brigate di Sturgis lo raggiunse, mentre le truppe di Cox rimasero nell’area di Manassas Junction. I Corpi di Franklin e Sumner raggiunsero Pope a Centreville solo dopo la battaglia.

Pertanto si può dire che nella serie di scontri conclusa il 30 agosto, il Generale Pope ebbe a disposizione, in totale, dai 73.000 ai 75.000 uomini contro i 54.000 dei Confederati. Non vi è dubbio che le cifre delle forze Federali possano sembrare eccessivamente alte, ma del resto Pope tendeva sempre a sottostimare i propri numeri: ad esempio la divisione di Reynolds la valutava a 2.500 uomini in agosto, anche se ne aveva più di 6.000 dopo le battaglie attorno a Richmond, ed i Generali Porter ed Heintzelman avevano più di 30.000 soldati il 20 luglio, prima che abbandonassero la “Peninsula”, mentre nella stima di Pope viene loro attribuita una forza di 18.000 unità. Inoltre Porter da solo aveva con sé 20.000 uomini il 12 settembre, 2 settimane dopo la campagna.

Dal 18 fino alla notte del 26 agosto le truppe avevano marciato e combattuto quasi di continuo e la forza effettiva naturalmente si era ridotta per via delle perdite dovute alle ferite, alle malattie ed allo sfinimento [#87], pertanto il Generale Pope sostiene che il 30 agosto la sua forza effettiva oscillasse intorno ai 50.000 uomini; se ciò fosse stato vero, doveva esserci stata grande demoralizzazione nell’armata, con conseguente alto numero di diserzioni. Il Generale Gordon, nel suo libro, adotta le stime di Pope, mentre attribuisce il 30 agosto a Lee la stessa forza che aveva all’inizio della campagna, “da cui sottrarre morti, feriti e dispersi del giorno precedente.” Se le manovre di Pope erano state estenuanti, sicuramente anche quelle di Lee lo erano state almeno altrettanto, specialmente per il Corpo di Jackson che aveva marciato e combattuto quasi continuamente, per più giorni, cibandosi praticamente solo di quello che poteva raccogliere in campi di mais non ancora maturo.

Sempre in base ai resoconti di Pope, il Corpo di Heintzelman, sopraggiunto da Alexandria, era a Warrenton Junction, e per quanto ne poteva sapere Pope, contava meno di 8.000 uomini [#88], ma era privo di carriagi ed artiglierie, non aveva cavalli nemmeno per gli ufficiali superiori e disponeva di sole 40 cartucce per soldato, allo stesso modo il Corpo del Generale F. J. Porter era forte di circa 10.000 uomini, e non era certo il più riposato, né il migliore dell’Armata. Aveva compiuto poche marce da Fredericksburg, e la sua divisione d’avanguardia, per lo più truppe regolari di Sykes, era giunta a Warrenton Junction alle 1100 del mattino del 27, mentre la divisione Morell dello stesso Corpo era giunta più tardi nella stessa giornata.

Comunque, nessuno è in grado di dire quanti dei 54.000 soldati inizialmente disponibili Lee riuscì a scagliare contro ciò ch’era rimasto dei 75.000 di Pope nella grande battaglia del 30 agosto, ma la manovra rimane una delle più coraggiose di tutti i tempi, in quanto egli riuscì a separare le forze avversarie in masse inferiori alla propria, mentre un’altra forza federale, grosso modo pari alla sua, rimaneva inattiva fra Alexandria e Washington, ad un solo giorno di marcia forzata dal campo di battaglia.

I Confederati nel corso degli scontri avevano catturato circa 7.000 prigionieri, 2.000 dei feriti avversari, 30 cannoni, molte migliaia di fucili, molte bandiere, oltre a ciò che aveva conquistato a Manassas Junction il Generale Jackson.

Va infine sottolineato che se i Federali persero il 13% dei loro effettivi fra morti e feriti, i Confederati subirono un attrito pari al 19%. Peraltro, se si utilizza il cosiddetto “metodo Livermore”, che tiene conto di quante perdite sono state inflitte da 1.000 dei propri soldati, evidenziando l’efficacia combattiva delle unità, si delinea che i Federali hanno saputo mettere fuori combattimento 120 nemici per ogni 1.000 soldati in blu impiegati, mentre i Confederati furono in grado di eliminare ben 208 avversari con un analogo numero di propri uomini.

Il Generale Porter fu sottoposto a Corte Marziale pochi mesi dopo la battaglia e fu condannato. Le giustificazioni fornite per il fatto di non aver preso parte all’azione furono che, prima di tutto, riteneva di essere agli ordini di McDowell, che gli aveva comunicato che erano troppo lontani dalla battaglia, inoltre il nemico disponeva di una tale preponderanza di forze che lo avrebbe sicuramente sconfitto se egli avesse tentato un attacco. Il Generale McDowell precisò che, nel dire che si trovavano troppo lontani dalla battaglia, aveva ordinato al Generale Porter, prima di lasciarlo, di mettere in azione il proprio complesso di forze e che egli sarebbe avanzato verso la destra fino alla battaglia. All’obiezione di Porter che sosteneva che non avrebbe potuto avanzare senza essere coinvolto negli scontri, McDowell aveva replicato, "Penso che sia ciò per cui siamo venuti qui". In questa battaglia il V° Corpo del Generale Porter non ebbe alcuna parte, rimase invece tutto il giorno in colonna, senza spiegarsi in linea di battaglia o fare alcuno sforzo per comprendere cosa stesse accadendo sulla sua fronte.

Che il Generale Porter conoscesse come stesse procedendo la battaglia sulla sua destra e che l’esercito federale fosse stato sconfitto è dimostrato dal messaggio che inviò a McDowell più volte nella giornata: GENERALI MCDOWELL E KING: Mi è impossibile comunicare da quando ho attraversato i boschi verso Groveton. Il nemico è in forze su questa strada, e sembra abbia respinto le nostre forze, in base al fuoco che riesco ad udire, che mi fa comprendere che il nemico avanza e noi ripieghiamo, ho deciso di riutirarmi su Manassas. Ho tentato di comunicare con McDowell e Sigel, ma i miei portaordini hanno incontrato il nemico, in base al polverone che si solleva, penso che stiano avanzando in forze. Sto recandomi verso la testa della colonna per capire cosa stia accadendo poi vi riferirò. Non fareste meglio a rispedire indietro i convogli dei carriaggi?”F.J. PORTER, Maggior Generale.

Il Generale J. E. B. Stuart, nella sua relazione, spiegò cosa c’era davanti alla fronte di Porter e con quali mezzi avesse fatto credere che vi fossero ingenti forze confederate sulla strada del V° Corpo. Sicuramente il Generale Porter non fece effettuare ricognizioni in forze per accertare se davvero fosse contrastato da forze preponderanti, ed in base a ciò che dice Stuart [#89], Porter avrebbe potuto agevolmente procedere da Dawkins's Branch ed occupare il crinale ove si trovavano Hampton Cole e Monroe houses, da cui avrebbe avuto una visuale completa del campo di battaglia da sinistra a destra. Inoltre con l’occupazione della collina si sarebbe collegato con la sinistra federale evitando che Longstreet si ammassassse sulla destra di Jackson senza opposizione. Inoltre ciò avrebbe costretto Longstreet ad attaccarlo, e non gli avrebbe lasciato tempo e forze per compiere l’azione in forze che rovesciò le sorti della battaglia. Longstreet asserì che si trovava di fronte a Porter con parte delle proprie forze ad un’ora imprecisata della giornata, orientativamente intorno alle 1100, quando il Corpo di Porter aveva raggiunto Dawkins's Branch. Longstreet diceva anche che se Porter lo avesse attaccato, sarebbe stato un attacco suicida, ma è difficile credere che un complesso di unità – in gran parte di truppe regolari – forti di 10-12.000 uomini sarebbe davvero incorso nella distruzione qualora avesse attaccato una parte del Corpo confederato in questione.

CONCLUSIONI

La condotta dell’armata del Generale Pope dopo la ricezione del dispaccio catturato contenente i piani di Lee fu buona, in special modo i piani e gli ordini emanati il 27 ed il 28. L’errore di Pope fu di non recarsi con le colonne avanzate il 28, per seguirne la condotta delle operazioni che lasciò nelle mani di colui che aveva perduto la prima battaglia di Manassas. I suoi ordini del 28 diretti al Generale McDowell di cambiare direttrice e marciare su Centreville furono ricevuti alle 1515, se fossero stati prontamente eseguiti le divisioni di King e Reynolds ed il Corpo di Sigel avrebbero incontrato Jackson entro le 1600. Al contrario, solo le brigate di Gibbon e Doubleday si scontrarono con le forze di Jackson, dopo il tramonto, quando egli avanzò per attaccare. Se fosse stato possibile impiegare subito le divisioni di King e Reynolds, ed il Corpo di Sigel, è possibile che la campagna di Pope avrebbe potuto conseguito altri risultati. Il 29 egli non aveva ancora assunto una parte attiva sul campo, per tale motivo non ebbe le idee chiare e praticamente finì per ignorare la colonna di R. H. Anderson che si avvicinava sulla Warrenton turnpike. Il 30, male indirizzato da quanto riferitogli dai dipendenti circa la presunta ritirata dei Confederati, pianificò sulla base di premesse errate.

La marcia di Jackson su Bristoe e Manassas Junction fu rischiosa, a almeno sembrò tale, ma considerato il suo particolare talento per questo tipo di azioni e l’abilità di Lee, sembrava l’unico modo per agire. L’efficacia della manovra dipendeva dal tempo che avrebbero potuto guadagnare i Confederati prima che tutta l’Armata del Potomac potesse riunirsi con le forze di Pope. Il suo gioco a rimpiattino fra Bull Run, Centreville e Manassas Plains fu eccellente, ma risentì dell’errore commesso dal Generale A. P. Hill che non riuscì a riunirsi alle sue truppe per il pomeriggio del 28.

E’ opportuno a questo punto rammentare qualcosa sulla brillante incursione di Jackson sulle linee di comunicazione federali che condusse allo battaglia di Groveton. Dopo gli scontri della prima giornata egli s’era trovato costretto sulla difensiva, avendo perduto due fra i suoi più brillanti subordinati e molti ufficiali e soldati nel corso dei combattimenti della sera precedente, ma era riuscito a dilazionare lo scontro fino a che Lee non era stato in grado di sostenerlo con il Corpo Longstreet, ancorché si trovasse ancora esposto ad un grave pericolo. Comunque fu per un mero caso che l’attacco contro Reynolds da parte della brigata di Bradley Johnson nella prima mattinata di martedì non avesse condotto sulle divisioni di Ewell e Taliaferro l’intera armata Federale: dobbiamo distruggere il luogo comune, caro ai nostalgici della Confederazione, secondo il quale fin dalla sua marcia verso Manassas, Jackson aveva puntato a distruggere l’armata di Pope: al contrario, rischiò di vedere messo in rotta e catturato il proprio Corpo. Le regole dell’arte militare non consentono movimenti arrischiati come quelli posti in essere da Jackson, a meno che l’obiettivo non sia di gran lunga più importante di quello che, nell’occasione, egli si proponeva.

L’attacco che avrebbe lanciato contro il VI° Corpo a Chancellorsville si può dire che – ancorchè arrischiato – fosse giustificato dal fatto che l’armata di Lee era in una situazione disperata, che richiedeva altrettanto disperate contromisure, ma tale emergenza non era sorta sul Rappahannock, quando il 25 agosto 1862 Jackson lanciò la sua spedizione di 48 ore che lo pose in balia dell’Armata federale che avrebbe potuto sopraffarlo. Egli colse un successo, e la sua gestione delle truppe fu ammirevole, così come vanno elogiati il suo coraggio e le sue capacità, ma ebbe anche grande fortuna.

Inoltre, per apprezzare i rischi cui “Stonewall” si espose, si soggiunge che il suo movimento su Manassas Junction fu monitorato correttamente e prontamente portato a conoscenza del comando, e Pope ne riferì al Generale Halleck. Questi informò Pope il 23 agosto che consistenti rinforzi erano in arrivo a Warrenton Junction per il 24 e poiché Pope si trovava sul Rappahannock, pensò che questi reparti stessero accorrendo in suo aiuto con grande celerità. In particolare egli aveva chiesto che il Corpo di Franklin dovesse essere inviato subito a Gainesville. Pope telegrafò anche al Colonnello Herman Haupt, responsabile dei trasporti ferroviari, chiedendo che facesse giungere per il 24 una delle divisioni più forti a Warrenton Junction, per poter essere messa al lavoro a Manassas Junction. Un contingente di cavalleria era stato mandato ad osservare il Thoroughfare Gap nella prima mattina del 26, ma non si ebbero notizie.

Nella notte del 26 agosto l’avanzata di Jackson, superato il Thoroughfare Gap, colpì la Orange and Alexandria railroad a Manassas Junction, e fece capire a Pope che tutti i rinforzi pianificati non sarebbero giunti in tempo. Se Franklin fosse già stato a Centreville, o se le divisioni di Cox e Sturgis fossero state molto ad ovest del Bull Run quel giorno, il movimento di Jackson su Manassas Junction non sarebbe stato possibile.

Gli errori tattici commessi da Jackson e Longstreet a Cedar Mountain, Clark's Mountain, ed al Bull Run non consentirono a Lee di distruggere l’armata di Pope durante la 2^ campagna del Bull Run. Peraltro a livello strategico i risultati conseguiti da Lee nel corso dei suoi primi tre mesi di comando erano senz’altro significativi: partendo da una situazione apparentemente senza speranza, con McClellan che minacciava da Sud la capitale Richmond ed alter forze federali in afflusso da nord, era riuscito ad eliminare la minaccia più immediate, nonchè a respingere l’avversario all’interno delle difese della capitale federale. Al riguardo, anche se la campagna della Peninsula, quella di Jackson nella Shenandoah Valley, e la 2^ del Bull Run sono normalmente studiate separatamente, esse vanno considerate come un’unica operazione strategica il cui risultato finale fu la dimostrazione di una superiore capacità di comando dei confederati in questa fase della guerra all’est.

Bibliografia

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"The Army Under Pope", John Codman Ropes

"The Civil War Dictionary", Mark M. Boatner III

“Battles and Leaders of the Civil War”

“Jackson's Raid Around Pope”, W.B. Taliaferro, Maggior Generale, C.S.A.

“Four Years with General Lee”, Taylor

"From Manassas to Appomattox", James Longstreet

Southern Historical Society Papers, Vol. VIII, Richmond, Va., May, 1880. No. 5,

Colonel Wm. Allan, Chief of Ordnance, Second Corps, A.N.V., McDonough School., MD., March 27, 1880.

“Life and Public Services of S. P. Chase”, J. W. Schuckers,

"The Fitz John Porter Case"

NOTE

[#1] Dobbiamo ricordare che, oltre alle tre masse indicate, esisteva l’Armata del Potomac, di McClellan, impegnata nella “Peninsula”

[#2] Anche gli ufficiali ed i soldati di quei Corpi non gradirono che fosse posto al vertice della loro armata un Generale proveniente da un’altra area, peraltro Pope scrisse che dai Generali McDowell e Banks ottenne sempre correttezza e sostegno.

[#3] Il 27 giugno, secondo gli O. R. la forza dell’Armata della Virginia viene coisì descritta: HQ, 200; Corpo di Sigel, 13.200; Corpo di Banks, 12.100; Corpo di McDowell, 19.300; cavalleria, 5800. Totale dei 3 Corpi d’Armata, 44.600, più di 6600 rispetto alla stima di Pope : “Aggregate” (AGGREGATE PRESENT AND ABSENT Comprende tutti gli uomini vivi riportati sul ruolino dell'unità; AGGREGATE PRESENT esclude dal numero precedente: disertori, prigionieri, in licenza, in ospedale), 50.600, o 7600 più della stima del General Pope. Il 31 di luglio nei rapporti si parla di 46.858 "effectives” (se da “aggregate” togliamo arresti, in servizio al campo come sentinelle, cuochi etc., malati al campo, si hanno i PRESENT FOR DUTY (Pfd) ed i PRESENT FOR DUTY, EQUIPPED escludendo soldati fanteria senza moschetti, soldati cavalleria senza cavalli, soldati artiglieria senza cannoni. Da questo valore si ottengono gli EFFECTIVES sottraendo: ufficiali, musicisti, portabandiera, portaferiti e corrieri. "Un errore nel rapporto di Banks riduce gli “aggregate” a 40.358. Dopo la battaglia di Cedar Mountain, e dopo esser stato rinforzato da Reno (7000), Pope stima la propria forza in circa 40.000 unità. Con queste unità vi erano 25 batterie da campagna, con circa 150 cannoni.

[#4] Al riguardo bisogna comunque prestare attenzione: è noto che per un comandante, una delle prime cose da fare è criticare il predecessore, per dar lustro a tutto ciò che si riuscirà a fare. Malvezzo della vita militare… e non solo

[#5] Rimasto ferito il primo giorno di scontri nella “Peninsula”.

[#6] McClellan aveva tentato di raggiungere Richmond da sud, con uno sbarco nell’area c. d. della “Peninsula”, peraltro, dopo la sorpresa strategica iniziale, lentezza ed eccessiva cautela avevano minato le possibilità di successo della manovra. Di rilievo va sottolineato come in quella campagna, in seguito al ferimento in combattimento del Comandante confederato Joseph E. Johnston, assunse il comando Robert E. Lee, che avrebbe inflitto numerose sconfitte ai federali. In effetti la campagna dei Seven Days mise in luce l’aggressività di Lee, che commise errori di coordinamento tali da non consentirgli il completo successo. Peraltro la ritirata di McClellan costituì per la Confederazione un’importante vittoria strategica.

[#7] La prima mossa per dare tale incarico ad Halleck si trova nel telegramma con il quale il Presidente il 2 luglio lo invitava per una breve visita. Il 6 il Governatore Sprague fu inviato a trovarlo a Corinth, in missione riservata, dove giunse il 10, intanto il Presidente aveva reso visita al Generale McClellan. L’11 il Generale Halleck fu nominato Generale in Capo ed al riguardo Chase scrisse nel proprio diario che (vd. “Life and Public Services of S. P. Chase” di J. W. Schuckers, p. 447) egli e Stanton proposero al Presidente di inviare Pope sul James dando a [Ormsby M.] Mitchel il comando del fronte di Washington. . . . Il Presidente non era pronto per una decisione al riguardo, ed inviò sul posto Halleck nominandolo Comandante in Capo.”. Il Segretario Welles dice ("Lincoln e Seward," p. 191): "Anche Pope . . . unitamente a Stanton ed al Generale Scott ritenevano che McClellan dovesse essere sottoposto ad un superiore e che Halleck doveva esser posto a capo delle operazioni militari a Washington.”.

[#8] Non può esser escluso che Pope, intuendo che Halleck sarebbe stato destinato a comandare tutte le truppe federali della Virginia, avrebbe potuto puntare a rilevarne l’incarico all’ovest.

[#9] Con tale mossa a sorpresa doveva far cadere rapidamente Richmond, invece, ponendosi sulla difensiva, aveva solo finito per creare un nuovo fronte statico da alimentare.

[#10] In effetti i risultati dei due fronti apparivano quantomeno di diverso livello qualitativo.

[#11] Ricordiamo che era stato consentito a Grant, nel corso della campagna di Vicksburg, di rimanere isolato durante il movimento di aggiramento finale della città sul Mississippi.

[#12] Valutazione eccessivamente esagerata.

[#13] Il movimento degli ammalati iniziò subito, fra il 1° ed il 16 agosto, quando l’evacuazione di Harrison's Landing fu completata, 14.159 erano stati già movimentati. Le prime truppe giunsero ad Aquia entro 7 giorni, le ultime fanterie dopo 26 dalla ricezione dell’ordine. Il movimento di afflusso, da Alexandria a Fort Monroe aveva occupato 37 giorni, e Tucker, il sovrintendente ai trasporti, disse: in quanto ad economia e celerità questa spedizione non ha paragoni”. Secondo gli ordini di Halleck, dopo i malati fu la volta dei materiali: 3100 carri, 350 ambulanze, 13.000 cavalli e muli, seguirono 89.407 uomini, , 360 cannoni, e 13.000 cavalli dell’artiglieria e della cavalleria, con il bagaglio e i rifornimenti.. Il programma non fu comunque rigidamente osservato ed il movimento della divisione di Peck (che doveva esser l’ultima) forte di 7581 uomini e 10 cannoni fu rimandata su ordini del Generale Halleck.

[#14] Non fu comunque esente da critiche quando rimosse Grant. In quell’occasione intervenne Lincoln per revocare l’ordine.

[#15] Scrisse Pope “La parziale concentrazione dei Corpi nell’area delle Blue Ridge e le comunicazioni aperte con la Shenandoah Valley mi sembravano il miglior modo per ottenere il risultato di difendere la valle, inoltre quella posizione offriva buone possibilità per muovere su Gordonsville e Charlottesville. Quando impartii gli ordini per la concentrazione delle mie truppe, l’Armata del Potomac (L’ordine del Presidente per la costituzione dell’Armata della Virginia è datato 26 giugno, il 2° giorno della campagna dei Seven Days inizata con l’attacco di Lee sul fianco destro di McClellan nell’area di Mechanicsville. Il Generale Pope assunse il comando il 27, data in cui fu combattuto lo scontro di Gaines's Mill, ed iniziò la marcia verso il fiume James) del Generale McClellan occupava le due sponde del Chickahominy, e si sperava potesse avanzare verso Richmond, dopo aver tardato a lungo, se agevolata da un aggressivo impiego dell’Armata della Virginia. Durante la preparazione della marcia dei Corpi di Banks e Sigel verso Sperryville e Little Washington, iniziò la serie di combattimenti che precedettero e condussero alla ritirata del Generale McClellan dal Chickahominy verso Harrison's Landing. Quando il Generale McClellan iniziò a sostenere la necessità di ritirarsi verso il fiume James, io suggerii al Presidente che tale manovra non era opportune, indicando le serie conseguenze che essa avrebbe determinato. Chiesi che fossero impartiti ordini al Generale McClellan, qualora egli non fosse stato in grado di mantenere le posizioni sul Chickahominy, di riunire le sue forze sulla riva nord del torrente, anche a costo di perdere dei materiali, e tentare un ripiegamento verso Hanover Court House, ma in nessun caso di ritirarsi a sud oltre White House sul Pamunkey River. Dissi che un arretramento sul avrebbe consentito ai Confederati di interporsi fra le mie truppe e quelle di McClellan, nel qual caso essi avrebbero potuto colpire a piacimento nella direzione più favorevole. Inoltre questo ripiegamento avrebbe lasciato priva di protezione, se si eccettuano le poche forze disponibili dell’Armata della Virginia, la regione di Washington, e sarebbe stato impossibile inviar rinforzi a McClellan, senza consentire ai Confederati di operare uno “scambio” fra Richmond e Washington: In tal caso la perdita di Richmond per i Ribelli sarebbe stata sicuramente di minor effetto di quella di Washington per l’Unione. Preoccupato per tale situazione, ne parlai più volte con il Presidente ed il Ministro della Difesa”.

[#16] Composizione delle Forze dell’Armata della Virginia: 1° Corpo—Sigel: 1^ Divisione (Schenck), 3 ^ Divisione (Schurz); 2° Corpo—Banks: 1^ Divisione (Williams), 2^ Divisione (Augur). (Tot. 14.500); 3° Corpo—McDowell: 1^ Divisione (King), 2^ Divisione (Ricketts). (Tot. 18.500); Cavalleria: Bayard, Buford . (Tot. 5.000); Totale Generale 49.500

[#17] Comandava la divisione di Jackson

[#18] Nessuno conosceva la destinazione, del resto Jackson aveva detto "Fa che la tua mano sinistra non sappia cosa ha fatto la destra." Gli ordini ai comandanti delle divisioni erano: "Marcia fino all’incrocio, ove un ufficiale dello Stato Maggiore ti dirà da che parte andare, e così via fino alla prossima biforcazione”. Questa abitudine era spesso oggetto di critica da parte dei subordinati, ma era il segreto dell’ubiquità caratteristica delle manovre di jackson che, come diceva il General McClellan "appare dove meno ce lo si attende."

[#19] Il Generale S. W. Crawford dà questo racconto del movimento aggirante tentato dalla sua brigata “Questi reggimenti caricarono, respingendo la fanteria nemica attraverso il bosco. . . . Ma le reserve del nemicovennero portate avanti contro I nostril ranghi scompigliati. Gli ufficiali superiori erano stati tutti uccisi, feriti o catturati, il supporto che avevo chiesto non giunse ed i miei valorosi soldati, decimati dal terribile fuoco, in quell’ineguale scontro, arretrarono lasciando molti camerati sul terreno”. La brigata di Crawford ebbe 494 fra morti e feriti, e 373 dispersi, su di un totale di 1767 impegnati.

[#20] Il diario del Generale L. O'B. Branch, il 13 agosto, contiene la seguente descrizione della battaglia "Il Generale Jackson venne da me e mi disse che la sua sinistra era battuta e spezzata, e che il nemico stava aggirandolo, perttanto aveva bisogno che io avanzassi: ero già in linea di battaglia e detti l’ordine immediatamente. Non avevamo percorso 100 yards nei bochi che incontrammo la famosa Stonewall Brigade, completamente in rotta, quindi, proseguendo nel movimento, incontrammo il nemico all’inseguimento. La mia brigata si spiegò, aprì il fuoco e respinse rapidamente il nemico dai boschi verso un campo assai ampio, procedendo nell’inseguimento, alla fine del campo, fummo in vista del grosso dello schieramento nemico. Poiché la posizione era buona aprimmo il fuoco ancora con buoni risultati. La cavalleria cercò di caricarci con 2 colonne, ma il fuoco ne spezzò l’impeto mettendole in fuga, la fanteria ripiegò e, avanzando nel campo, ordinai l’alt quando mi trovai a metà dell’area, non sapendo che direzione prendere. Proprio in quel momento giunse a cavallo il Generale Jackson, cui spiegai che la brigata era in ordine, pronta per nuove azioni. I miei uomini lo riconobbero e lanciarono un formidabile grido di saluto mentre egli si avvicinava alla linea a capo scoperto, evidentemente sapeva come gratificare una brigata che era andata in battaglia ed aveva inseguito il nemico dopo averne rotte le linee, rimanendo in assetto perfetto, e rimase con me finchè l’inseguimento non fu cessato."

[#21] “negro” nel testo della “Confederate Military History”

[#22] Recentemente è stato scoperto che la gita di piacere del Generale Fitzhugh Lee presso Louisa Court-House fu assolutamente deleteria per la riuscita delle operazioni e la causa del Sud. Egli aveva ricevuto ordine di incontrare il proprio comandante nel pomeriggio del 17, sulla plank-road nei pressi di Raccoon Ford, e su tale elemento era basato l’ordine di marcia emanato il 18 dal Generale Lee. Se i movimenti fossero avvenuti come pianificato, i Confederati avrebbero incontrato l’Armata del Generale Pope su di un terreno meno aspro come quello fra il Robertson River nei pressi del Raccoon Ford sul Rapidan, e la marcia sarebbe stata più celere, consentendo di raggiungere Alexandria e Washington prima dello sbarco delle prime unità dell’Armata del Potomac ad Alexandria avvenuto il 24. Sarebbe stato possibile evitare ulteriori perdite di tempo, ma il dispaccio perduto durante la fuga di Stuart e pervenuto a Pope nella mattina del 18 gli dette i dettagli dei movimenti e degli ordini dei Confederati. Il ritardo gli consentì di abbandonare uno schieramento su terreno poco favorevole, e ritirarsi sulle alture alle spalle del fiume Rappahannock River, dove tenne in scacco i Ribelli per 5 giorni.

[#23] Sui numeri comunque vi sono ancora controversie.

[#24] Secondo il Col. Taylor (“Four Years with General Lee”, page 60), da Richmond Lee condusse le divisioni di Longstreet, D.R. Jones, Hood ed Anderson, lasciando di fronte a Richmond le divisions di D.H. Hill e McLaws, e le 2 brigate di J.G. Walker. “Il ritorno di queste truppe per il 20 luglio è confermato in in documento negli Archivi di Washington, che è il più prossimo alla data della battaglia. Ma oltre a queste due unità di fanteria, il Generale Lee prese 2 brigate (Drayton ed Evans), arrivate di recente dalla South Carolina”.

[#25] Le truppe di Jackson consistevano nelle citate tre divisioni. La Ewell ( brigate Lawton, Early, Hays (agli ordini di Forno) e Trimble, con le batterie Brown, Dement, Latimer, Balthis e D'Aquin); la (brigate Branch, Gregg, Field, Pender, Archer e Thomas, con le batterie Braxton, Latham, Crenshaw, McIntosh, Davidson e Pegram); la vecchia divisione Jackson (brigate Starke, Taliaferro (comandata dal Col. A G. Taliaferro), Winder (comandante il Col. Baylor) e Campbell (comandante il Maggiore John Seddon), con le batterie Rough, Poague, Wooding, Carpenter, Cassie e Raine). Dopo il 26 il Colonnello Bradley T. Johnson comandava la brigata Campbell's. Il Generale Stuart, con le brigate Fitz Lee e Robertson, cooperava con Jackson.

[#26] Il Colonnello L. B. Pierce, 12° Pennsylvania Cavalry, era malato e ricoverato in un ospedale di Manassas, parte del suo reggimento era stato inviato verso White Plains, mentre una porzione potrebbe aver incontrato l’avanguardia della cavalleria di Stuart ad Hay Market e Gainesville; i resti di questo reggimento, in base a quanto descritto da McClellan, erano riuniti vicino Alexandria.

[#27] Questo il messaggio di Pope ad Halleck, spedito il 25 agosto “.. 1862, MAGGIOR GENERALE HALLECK: Il Vostro messaggio è stato ricevuto. Naturalmente son pronto a riattraversare il Rappahannock non appena ordinato. Potete vedere che ogni Corpo si trova sulla migliore strada attraverso il fiume. Voi chiedete 48 ore per riunire le forze provenienti dalla Peninsula dietro al Rappahannock, e 4 giorni sono trascorsi senza che al nemico sia stato permessoi l’attraversamento, e non penso che egli sia pronto a fare ciò. Durante la normale stagione secca il Rappahannock può essere attraversato praticamente ovunque, e I guadi sono protetti bene con una concentrazione di forze in posizione centrale per colpire qualsiasi forza che tenti un attraversamento. Ho compreso chiaramente che Voi desiderate che prima di avanzare siano riunite le nostre forze, e che devo prestare cura a mantenere il contatto con Burnside alla mia sinistra, in modo da evitare ogni manovra che ci possa separare. Ciò mi obbliga a collocarmi in una posizione più a valle lungo il Rappahannock di quanto vorrei. Non conosco completamente il Vostro punto di vista, e gradirei conoscerlo quanto prima in modo da procedure a rivedere la mia posizione ed i miei piani. Ho chiaramente compreso che, ad ogni costo, devo evitare che il nemico superi il Rappahannock. Ciò ho fatto e farò, non mi piace restare sulla difensiva, ma dovrò rimanervi finchè dovrò rimanere legato alle forze di Burnside, che non sono ancora tutte arrivate da Fredericksburg. Prego, fatemi conoscere se ciò può esser fatto, quail sono le forze a mia disposizione e se posso agire con indipendenza nei confronti del nemico. Ho chiaramente compreso che appena le forze saranno tutte concentrate, Voi assumerete il comando in prima persona e che, quando ogni cosa sarà pronta, muoveremo avanti in stretta cooperazione. Penso, dal tono del Vostro messaggio, che Voi siate insoddisfatto per qualcosa. Se non conosco i motivi, non posso apportare correttivi. Le truppe in arrivo affluiscono per frazioni, posso assegnarle alle brigate ed ai Corpi? Riterrei di no, poiché alcuni reggimenti sono stati assegnati ai Corpi d’Armata direttamente dal vostro ufficio. In caso debba avviare delle operazioni offensive, devo sapere quali forze posso prendere e quali devo lasciare a Voi, e che relazioni devo avere con Burnside. E’ mia intenzione conformare le mie operazioni ai Vostri piani, ma ancora non sono stato informato se McClellan abbia evacuato Harrison's Landing, perciò dovrei sapere cosa mi devo attendere da quella direzione, e poichè queste cose le dico senza voler assolutamente polemizzare, ritengo che Voi comprendiate che intendo solo fare ogni cosa possa essere di aiuto ai Vostri piani per la campagna. Capisco che questa armata deve mantenere la linea del Rappahannock fino a che tutte le forze dalla Peninsula si siano riunite dietro il fiume ed ho agito in tal senso. Capisco che non devo azzardare nulla, eccetto che per consentire la realizzazione di tale attività, poiché è necessario guadagnare tempo.Il nemico questa mattina ha fatto attraversare ad una ingente massa di fanteria Waterloo Bridge, e le sue batterie e le sue colonne di fanteria sono in movimento da Jeffersonville Springs. L’intera forza – per quanto si riesce a capire – è ammassata davanti a me, dalla ferrovia che attraversa il Rappahannock a Waterloo Bridge, il grosso è sull’altra riva a Sulphur Springs.JOHN POPE, Maggior Generale "U. S. MILITARY TELEGRAPH. (Ricevuto il 26 agosto, 1862, dal War Dep't, 11 : 45 A. M.)

[#28] MAGGiOR-GENERAL POPE: Non vi è alcuna insoddisfazione per le Vostre operazioni sul Rappahannock. Il principale obiettivo è stato conseguito recuperando le truppe dalla Peninsula, sebbene il loro arrivo sia stato grandemente ritardato dalle tempeste. Inoltre, il telegrafo è rimasto interrotto lasciandomi all’oscuro di come stia progredendo l’evacuazione. . . . Se è possibile attaccare sul fianco il nemico, fatelo, ma il principale obiettivo resta l’individuazione delle sue posizioni. Fate delle ricognizioni con la cavalleria, specie verso Front Royal,se è possibile colpirlo al tergo, fatelo con energia.H. W. HALLECK, General-in-Chief"

[#29] per i numeri, si è già detto quanto possano esser relativi.

[#30] Secondo il Col. Taylor , da Richmond Lee condusse le divisioni di Longstreet, D.R. Jones, Hood ed Anderson, lasciando di fronte a Richmond le divisions di D.H. Hill e McLaws, e le 2 brigate di J.G. Walker. Ma oltre a queste due unità di fanteria, il Generale Lee prese “2 brigate (Drayton ed Evans), arrivate di recente dalla South Carolina. “La forza della fanteria, riorganizzata, penso fosse la seguente: Divisione Longstreet: Brigata Kemper – 1°, 7°, 11°, 17° e 24° reggimenti della Virginia; Brigata Jenkins – 1°, 5° e 6° reggimenti della South Carolina, 2° Rgt. fucilieri della South Carolina, Palmetto Sharpshooters e 4° Battaglione South Carolina , Brigata Pickett (o Garnett) – 8°, 18°, 19°, 28° e 56° reggimenti della Virginia; Brigata Wilcox – 8°, 9°, 10° e 11° reggimenti dell’Alabama; Brigata Pryor – 5° e 8° Florida, 3° Virginia e 14° Alabama; Brigata Featherstone – 12°, 16° e 19° Mississippi, e 2° Battaglioni Mississippi. Divisione D.R. Jones: Brigata Toombs – 2°, 15°, 17° e 20° Georgia; Brigata G. T. Anderson – 1°, 7°, 8°, 9° e 11° Georgia. Divisione Hood: Brigata Whiting (Lane) – 4° Alabama, 6° North Carolina, 2° ed 11° Mississippi; Brigata Hood (Wofford) – 1°, 4° e 5° Texas, 18° Georgia e Hampton's legion. Divisione R.H. Anderson: Brigata Mahone – 6°, 12°, 16°, 41° e 49° Virginia; Brigata Wright – 3°, 22° 48° (o 44°) Georgia, and 44° Alabama; Brigata Armistead – 9°, 14°, 38°, 53° e 57° Virginia. Rinforzi: Brigata Drayton – 15° South Carolina e 50° e 51° Georgia; Brigata Evans – 17°, 18°, 22° e 23° South Carolina e Holcombe legion. La forza delle due ultime brigate, è stata fornita dal Colonnello Taylor sulla scorta dei documenti del Maggiore Young, Aiutante Generale del General Drayton, che comandava entrambe le brigate, e del Generale Sorrel, Aiutante Generale del Generale Longstreet. Il Maggiore Young dice che la forza delle due brigate "non superava i 4.600 presenti per servizio." Il Generale Sorrel indica il numero di 4.500 riferito al momento in cui essi stavano marciando da Gordonsville verso Manassas.Questi erano i dati secondo il Colonnello Taylor: Divisione di Longstreet, presenti in servizio, ufficiali e soldati 8.488. Divisione di D. R. Jones, presenti in servizio, ufficiali e soldati 3.713. Divisione di Hood, presenti in servizio, ufficiali e soldati 3.869. Divisione di Anderson, presenti in servizio, ufficiali e soldati 6.117. Rinforzi: Brigate di Drayton ed Evans 4.600. Totale della fanteria del Generale Lee 26.768. La cavalleria del Generale Stuart, era composta da 2 brigate rette da Hampton e Fitzhugh Lee. Hampton era stato lasciato a Richmond, e la brigata di Fitzhugh Lee, composta da 1°, 3°, 4°, 5° e 9° cavalleria della Virginia cavalry, seguì l’armata nella campagna di Manassas. Stuart in totale disponeva il 20 luglio di 4.035 uomini, dei quali, secondo il Colonnello Taylor, Fitzhugh Lee ne aveva 2.500. Tale stima può ritenersi corretta. Nell’elenco possono esserci degli errori, dovuti a modifiche intervenute in quell’estate e non registrate. Ad esempio non vi sono elementi circa la divisione di Anderson e non si ha la piena certezza della composizione della brigata Armistead.

[#31] Questo scontro divenne anche noto come Kettle Run. Le forze confederate comprendevano la brigata Early, con 2 reggimenti di Forno, 2 di Lawton e le batterie Brown e Johnson.

[#32] Disse di Porter “Non ubbidì né tentò di obbedire, ..più tardi disse che i suoi uomini erano stanchi e la notte era troppo scura per marciare, inoltre vi era un convoglio di carri sulla strada per Bristoe. Si trattava di sole 9 miglia, lungo la pista della ferrovia ai cui due lati scorrevano due piste per carri per gran parte del percorso, ma il suo Corpo raggiunse Bristoe Station solo alle 10:30, sei ore dopo l’alba, e, visto che il nemico non era più sul posto, rimase a riposare. … la divisione di Sykes aveva raggiunto Warrenton Junction alle 1100 del 27, mentre quella di Morell era arrivata poco dopo a Warrenton Junction, e doveva essere stata accampata almeno 8 ore prima di ricevere l’ordine di marciare. La marcia da Fredericksburg di queste due divisioni era stata dura e dalle relative relazioni si evince che le giustificazioni di Porter circa la fatica del proprio personale sono prive di fondamento… Raffrontare le condizioni di questo Corpo e le sue marce con quelle delle altre truppe dell’Armata della Virginia sembra solo un pretesto. L’impossibilità di marciare nel buio di quella notte trova la sua migliore risposta nel fatto che praticamente ogni divisione dell’armata, e lo stesso Corpo di Jackson, hanno marciato durante gran parte della notte nelle immediate vicinanze del Corpo di Porter, praticamente in tutte le direzioni della bussola. La scusante del buio e della presenza di un convoglio di carriagi lungo la strada alla luce delle esperienze di macrce notturne ci desta sorpresa. La massicciata della ferrovia era libera e del tutto praticabile, e secondo la testimonianza del Colonnello Myers, responsabile logistico dei convogli, il treno fu disposto fuori strada e rimase in sosta durante la notte, e se anche ciò non fosse stato, ogni ufficiale che ha prestato servizio durante la Guerra sa che la fanteria in avanzata può facilmente liberare la strda dai carri per far transitare la propria artiglieria. Il Colonnello Myers ha detto anche che avrebbe potuto anche procedere con il convoglio nella notte, ma si era arrestato in considerazione dell’azione condotta dalle truppe di Hooker di fronte alla sua direttrice di marcia, e non perché l’oscurità o gli ostacoli lo avevano obbligato a sostare.”. Porter marciò a partire dalla 0300, con 2 ore di ritardo, e i suoi uomini dovettero marciare a lume di candela. Perlatro alcune considerazioni sembrano dare in parte ragione a Porter. Nel campo confederato il Colonnello Henry Forno, 5° Louisiana, riferì: “Dopo la mezzanotte del 27, la brigata fu messa in movimento con l’ordine di seguire il Gen. Early, che non riuscì a trovare a causa del buio”. Due messaggi indirizzati da Pope a Bristoe per McDowell e a Gainesville caddero nelle mani di A. P. Hill, a Centreville, mentre i resoconti di parte Confederata confermano i problemi di movimento dovuti al buio delle notti del 27 e 28 agosto.

[#33] Questi ordini circa i movimenti del 28 raggiunsero il Generale A. P. Hill nella prima mattinata, quando i messaggi furono catturati.

[#34] Attesa la debolezza della divisione di Hooker e del rapporto da questi inviato, al fine di rinforzare l’ala destra in direzione di Manassas, a sera Pope mandò ordini a Porter, che li ricevette alle 2100, di muovere da Warrenton Junction alle 0100 per raggiungerlo all’alba del giorno successivo.

[#35] In quel momento le truppe di Jackson erano concentrate nei pressi di Groveton.

[#36] Sottraendo le perdite di Jackson pari a 1.314 a Cedar Run dalla sua forza totale di 23.823, possiamo dire che disponesse all’inizio della 2^ Campagna di Manassas di circa 22.500 uomini.

[#37] Jackson scrisse: “Le mie truppe s’erano appena concentrate a nord della pista quando il nemico avanzante raggiunse le vicinanze di Groveton proveniente da Warrenton.” Si trattava della brigata di Meade e della batteria Cooper. In effetti tutto quel manovrare aveva uno scopo se si fosse riusciti a ribaltare la situazione: dalla semplice difesa di Richmond alla minaccia a Washington. Far trincerare i Federali a Centrebìville equivaleva a non completare il miracolo.

[#38] alcuni soldati Confederati chiesero ospitalità presso i contadini per ricevere latte, burro e panna. Lo stesso Generale Ewell ne voleva una borraccia e mandò degli uomini a procurargliela, ma appena questi soldati raggiunsero il fabbricato un gruppo di Federali, senza dubbio attirato dagli stessi propositi, si parò loro dinanzi. Ebbe subito luogo una breve scaramuccia dopodiché i due gruppi si ritirarono verso il grosso delle rispettive formazioni, comunque il Generale Ewell ebbe quanto aveva richiesto.

[#39] Secondo il racconto del Generale Jackson “Le batterie di Wooding, Poague e Carpenter presero posizione di fronte alla brigata Starke, sopra il villaggio di Groveton, e, facendo fuoco al di sopra delle teste degli schermagliatori, investirono con un pesante cannoneggiamento le linee federali, che risposero con altrettanto vigore, sloggiandole dalle loro posizioni. Le truppe di Taliaferro in quel momento, unitamente alle brigate Lawton e Trimble sulla sinistra, avanzarono dai boschi verso il terreno aperto, e muovendo in modo deciso raggiunsero un frutteto sulla destra della linea e si portarono a meno di 100 yards dalla grossa massa nemica. Lo scontro fu feroce e sanguinoso: sebbene rinforzati i Federali non tentarono di avanzare, mantenendo tuttavia le posizioni con ostinata determinazione. Il fuoco durò fino alle 1400, quando i Federali iniziarono lentamente a ripiegare.”

[#40] In questa battaglia la destra della linea confederata era tenuta dalla brigata Taliaferro, composta da truppe della Virginia e dell’Alabama agli ordini del Colonnello Alexander G. Taliaferro, del 23° Virginia; alla sua sinistra vi era la vecchia brigata di Jackson, tutti Virginiani (in seguito comandata dal Generale C. S. Winder ), designata ufficialmente come la "Stonewall," in ricordo del brillante comportamento dimostrato nel corso della precedente battaglia del Bull Run, 12 mesi prima, allora comandata dal Colonnello Baylor, del 5° Virginia. Seguiva la brigata della Louisiana, in seguito comandata dal Colonnello Stafford, ed al momento dal Generale William E. Starke , che ne aveva assunto il comando intorno al 19 agosto; la linea proseguiva con la brigata della Georgia del Generale Alexander R. Lawton, mentre all’estrema sinistra vi era un’altra brigata retta dal Generale I. R. Trimble, con truppe della Georgia, del Mississippi, della North Carolina e dell’Alabama. Le batterie impegnate erano quelle di Wooding, Poague e Carpenter, supportate abilmente alla fine dello scontro da 2 pezzi del "boy-major" Pelham, della Artiglieria a Cavallo di Stuart .

[#41] si trattava della brigata Gibbon e di 2 reggimenti della brigata Doubleday (il 56° Pennsylvania ed il 76° New York)

[#42] King, secondo Pope, tenne il campo fino alle 0100 del 29, quando, privo di comunicazioni con McDowell e Pope e di ordini dopo quello giunto alle 1615, marciò su Manassas Junction.

[#43] Il Generale Reynolds riferì: "Intorno a quell’ora fu udito un pesante cannoneggiamento dalla fronte e da sinistra, il primo pensai provenisse dal Corpo di Sigel, il secondo dalla divisione di King che percorreva la Warrenton pike da Gainesville. Dissi alla colonna di accelerare la marcia e procedere a sinistra e giunsi sul campo di battaglia poco prima del tramonto, ove trovai la brigata Gibbon, della divisione di King, che era in contatto di fuoco con il nemico, con le brigate Doubleday e Patrick nelle vicinanze. Quando il fuoco cessò vidi il Generale King che era deciso a mantenere la posizione. Io me ne tornai alla mia divisi9one verso le 2100, promettendo che sarei venuto avanti al mattino per dare supporto. Prima di andar via sentii che la divisione era in movimento e seppi dal Generale Hatch che essa stava muovendo da Gainesville verso Manassas. Raggiunsi la mia divisione alle prime luci”

[#44] Secondo il Generale McDowell, egli si era allontanato "dopo aver messo in marcia queste divisioni a seguito dell’ordine delle 1615 ed aver proceduto con la divisione di Reynolds fin nei pressi di Manassas”, in ossequio alla richiesta del Generale Pope delle 1320 o delle 1400 “Dammi il tuo parere, conosci la regione meglio di me” . McDowell ritrovò Reynolds solo alla fine della giornata del 29.

[#45] non sapeva che da questo era stata distaccata la divisione di Ricketts. Nell’ambito dei propri poteri discrezionali, infatti, McDowell, che dirigeva 2 Corpi, aveva inviato Ricketts al Thoroughfare Gap nella mattinata del 28, per ritardare l’avanzata di Longstreet, nonostante avesse ordini di Pope di raggiungere Manassas con tutte le sue truppe. Peraltro, se avesse rispettato tali disposizioni, come quelle del pomeriggio relative ai movimenti su Centreville, avrebbe lasciato solo le stanche e deboli forze della cavalleria di Buford fra Longstreet e Jackson, o fra Longstreet e la sinistra di Pope

[#46] Questi ordini a Sigel non sono stati rintracciati fra gli "Official Records," ma corrispondono a quelli dati a Kearny ed Heintzelman alle 2150 ed alle 2200 del 28. Il Generale Sigel riferì di averli ricevuti nella notte e di aver preparato la linea di battaglia immediatamente, per esser pronto all’alba. Le relazioni dei subordinati e quelle di McDowell e Reynolds, tendono a confermare le dichiarazioni di Sigel.

[#47] Questi ordini per Heintzelman sono datati 2200 del 28 agosto; ordini simili diretti a Kearny recano la data 2150 del 28 agosto

[#48] Alle 0300 del 29 il Generale Pope ordinò a Porter, allora a Bristoe, di "muovere su Centreville alle prime luci dell’alba." Nell’ordine del 29 a Porter, "Spingiti con il tuo Corpo e la divisione King, che prenderai con te su Gainesville," l’ora non è annotata ma il Generale Pope durante il processo di fronte alla Corte Marziale contro Porter dichiarò di averli inoltrati fra le 0800 e le 0900. Porter sembra li abbia ricevuti alle 0930 circa.

[#49] Dopo aver ricevuto il messaggio McDowell si riunì ancora con Porter, e gli mostrò il messaggio ricevuto da parte di Bruford, partito alle 0930 ed indirizzato a Ricketts. Il messaggio fu consegnato da Ricketts a McDowell alle 1130, pertanto l’incontro fra i Generali McDowell e Porter è successivo alle 1130.

[#50] Così lo descrive Longstreet “In piedi, aveva un aspetto gradevole, alto cinque piedi e 10 pollici, con capigliatura mossa castana, la barba completa, e lineamenti regolari. A prima vista la sua espressione gentile non evocava l’idea della sua rigida religiosità, e la barba nascondeva i tratti della parte inferiore del volto. Era l’uomo che aveva detto “nella scala dei doveri, prima Dio, poi Jackson ed il Generale Lee." A cavallo la sua figura non era così imponente come quella del fiero dragone, Charley May, o Black Tom. Era solito alzare la mano destra, sia che fosse a cavallo, sia seduto, e chi gli era attorno riteneva lo facesse per chiedere il sostegno divino, ma nessuno poteva dire per cosa pregasse. Egli ricevette una pallottola in quella mano alla Prima Bull Run, che determinò una leggera paralisi locale in quanto la circolazione rimase imperfetta, forse per agevolare la circolazione alleviando la pressione sanguigna, sollevava la mano.

[#51] Questi sarebbe caduto due settimane dopo a South Mountain

[#52] Esiste una frase singolare nel primo ed originale rapporto steso da Pope, datato 3 settembre 1862, solo 5 giorni dopo questa battaglia, che chiarisce cosa egli si attendesse: “Appena mi resi conto che il nemico era stato bloccato e vigorosamente attaccato lungo la Warrenton turnpike, detti ordine a McDowell di avanzare rapidamente sulla sinistra, ed attaccare il nemico sul fianco, estendendo la sua destra per collegarsi con la sinistra di Reynolds, ed a Fitz John Porter di tenere la sua destra appoggiata alla sinistra di McDowell per attaccare il nemico sul fianco ed alle spalle mentre era impegnato anche sulla fronte. In tal modo la linea di battaglia di McDowell e Porter avrebbe disegnato un angolo retto con le altre forze ingaggiate in battaglia.". In effetti egli non inviò alcun ordine del genere, ma è possibile che intendesse inviarlo, e comunque il suo rapporto chiarisce cosa volesse fare … almeno con il senno di poi.. Lo stesso Pope in altro documento sostiene che “Credo che alle 5 del pomeriggio del 29 il Generale Porter non avesse di fronte forze considerevoli. Credevo allora che sarebbe stato facile per lui aggirare il fianco destro di Jackson e cadergli sul tergo, se lo avesse fatto avremmo guadagnato una vittoria decisiva sulle unità di Jackson prima che esse potessero essere rinforzate da quelle di Longstreet."

[#53] Aveva disposto, da sinistra a destra, le brigate Gregg, Thomas e Field, in prima linea, con Branch, Pender ed Archer in seconda linea

[#54] Secondo Longstreet, nonostante lo scontro si fosse protratto dalle 1400 al tramonto, né il Quartier Generale, nè Jackson provvidero ad informarlo per cui rimase inattivo. Altre fonti sostengono invece che egli fosse a conoscenza della situazione ed abbia opposto molte perplessità all’ordine di attacco immediato impartitogli da Lee in persona.

[#55] Secondo Longstreet, “Questi si gettò a terra, mise una grossa pietra per cuscino, chiese al Generale di chiamarlo quando fosse stato pronto, e si addormentò”. Da “From Manassas to Appomattox”.

[#56] comandata da Hatch, atteso che King era gravemente ammalato.

[#57] Questo cannone, secondo il Colonnello Law, "continuò a far fuoco fino a che i miei uomini furono così vicini da scottarsi il volto con la vampa”.

[#58] La ritirata delle forze nemiche ed altre manovre che in effetti preludevano ad una successiva offensiva programmata per il giorno successivo furono assolutamente mal interpretate ed il dispaccio con cui egli dette notizia ad Halleck dello scontro cominciava in modo del tutto incoraggiante: QUARTIER GENERALE, Battaglia nell’area di GROVETON, VA., 5 A. M., 30. Abbiamo combattuto una terribile battaglia ieri contro il nemico, durata dall’alba al tramonto, alla fine della quale il nemico è stato respinto dal terreno che ora occupiamo. Le nostre truppe sono troppo stanche per poter insistere, per cui io riprenderò l’azione nel corso della mattina, appena verrò raggiunto dalle truppe del Generale F. J. Porter in arrivo da Manassas. Il nemico ci è ancora davanti, ma ha subito duri colpi, abbiamo perduto non meno di 8.000 uomini, fra morti e feriti, ma da quanto si vede sul campo di battaglia il nemico ha subito perdite almeno doppie e si mantiene sulla difensiva: lo scontro è avvenuto dove ebbe luogo la battaglia del Bull Run, cosa che ha innalzato l’entusiasmo degli uomini. Mi giungono notizie dal fronte che il nemico si stia ritirando verso le montagne, io andrò avanti per verificare. Abbiamo ottenuto grandi risultati che ancora non posso esattamente valutare. I nostri soldati si sono comportati splendidamente. JOHN POPE, Maggior-Generale.

[#59] Divisione R.H. Anderson: Brigata Mahone : 6°, 12°, 16°, 41° e 49° Virginia; Brigata Wright : 3°, 22° 48° (o 44°) Georgia, and 44° Alabama; Brigata Armistead : 9°, 14°, 38°, 53° e 57° Virginia

[#60] L’artiglieria Confederata durante la campagna consisteva di 20 batterie (o poche di più): 4 compagnie costituivano la Washington artillery, si trattava dei reparti a nome di Squiers, Richardson, Miller ed Eshleman. Le cinque agli ordini del Colonnello S.D. Lee erano quelle di Eubank, Parker, Rhett, Jordan e Taylor. 3 erano aggregate alla divisione di Hood: Reilly, Bachman e Garden. Vi era infine la Dixie artillery, composta dalle batterie Striblings, Maurin, Leake, Rodger, Brown, Grimes ed Anderson. Questa lista è incompleta, probabilmente. Secondo il Colonnello Taylor la forza dell’artiglieria era di 2.500 uomini, ma ciò potrebbe essere eccessivo, poiché di rado una batteria confederata contava più di 100 uomini.

[#61] Dal centro, verso sud, erano le brigate di Wilcox, Hood, Kemper e D. R. Jones. R. H. Anderson era in riserva, con i suoi 6.000 uomini, sulla pista alle spalle.

[#62] Questa lettera, mentre Pope stava combattendo ed Alexandria era piena di truppe, non richiede commenti. Pope al proposito scrisse. ”La cavalleria era esausta, e certamente non eravamo in grado di privarci di truppe, né comunque quelle unità sarebbero state in grado di andare ad Alexandria e tornare in tempo prima che ci trovassimo senza rifornimenti, nè mi capacito del perchè occorresse usare la cavalleria per un servizio di scorta a carriagi. Ricevuta questa comunicazione non persi comunque le speranze per il prosieguo delle operazioni, ma sentii che fosse mio dovere, nonostante le condizioni delle mie truppe, tenere le posizioni. Non avevo ricevuto alcuna informazione circa truppe che mi avrebbero rinforzato, a partire dal 24, e per il mattino seguente del 30 non mi aspettavo alcuna assistenza da Washington, ma decisi di dare ancora battaglia al nemico per ritardarne la progressione verso la capitale, pertanto mi preparai per ripetere lo scontro”.

[#63] Conseguentemente, ritenendo – sulla scorta delle ricognizioni– che il nemico stesse per abbandonare il campo: impartì il seguente ordine: QUARTIER GENERALE, VICINANZE DI GROVETON, 30 AGOSTO, 1862, I2 M. Le seguenti forze dovranno essere immediatamente lanciate all’inseguimento del nemico, pressandolo per l’intera giornata. Il Maggior Generale McDowell avrà il comando dell’inseguimento. Il Corpo del Maggior Generale Porter procederà nell’inseguimento sulla Warrenton turnpike, seguito dalle divisioni dei Brigadier Generali King e Reynolds.La divisione del Brigadier Generale Ricketts inseguirà lungo la Haymarket road, seguito dal Corpo del Maggior Generale Heintzelman; la cavalleria che sarà necessaria verrà assegnata alle colonne destinate all’inseguimento dal Maggior General McDowell, cui dovranno essere inviati frequenti rapporti. Il Quartier Generale sarà posizionato a cavaliere della Warrenton turnpike. MAGGIOR GENERAL POPE. GEO. D. RUGGLES, Colonnello e Capo dello Stato Maggiore. Occorre osservare che non vengono menzionati i Corpi di Sigel e Reno, che erano in riserva.

[#64] Griffin fu in grado di muovere verso il campo di battaglia intorno alle 1700 ma trovò la strada bloccata ed il ponte sul Cub Run distrutto

[#65] Al riguardo scrisse Pope : “al contrario il comandante la brigata requisì 10.000 paia di scarpe da uno dei miei aiutanti che si trovava a Centreville, responsabile del Qurtier Generale dei rifornimenti. Le truppe del Generale Sturgis e del Generale A. Sanders Piatt avevano seguito questa brigata per una cattiva comprensione della situazione, ma al momento in cui si resero conto di essere lontani dalla battaglia, superarono Morell e condussero le loro unità sul campo di battaglia, dove si comportarono bene”.

[#66] Jackson disse che la sua "intera linea fu ingaggiata in uno scontro sanguinario e feroce. Appena veniva respinta una linea, un’altra ne prendeva il posto, e spingeva avanti, per cui era prevedibile che, continuando con quel ritmo, saremmo stati sloggiati dalle nostre posizioni, per questo motivo fui costretto a chiedere al Comandante dei rinforzi."

[#67] Secondo Longstreet, in effetti, durante la prima parte dell’assalto non fu sparato quasi un colpo di cannone, eccetto alcuni colpi esplosi dalle batterie della riserva di artiglieria di S. D. Lee ed alcuni ancor più sporadici da parte di una o due delle altre batterie di Longstreet.” From Manassas to Appomottox”

[#68] "Appena fu evidente" disse il Generale Longstreet, "che l’attacco contro il Generale Jackson non poteva proseguire per più di dieci minuti sotto il fuoco di quei cannoni, non movimentai alcun reparto. Prima che potesse prendere posizione la seconda batteria, il nemico iniziò a ripiegare ed in meno di dieci minuti I ranghi si erano rotti ed una parte dell’armata avversaria era in rotta."

[#69] E’ presumibile che l’ordine sia stato dato d’iniziativa da Hood, portato ad essere aggressivo.

[#70] Brigata Kemper – 1°, 7°, 11°, 17° e 24° reggimenti della Virginia

[#71] Divisione D.R. Jones: Brigata Toombs – 2°, 15°, 17° e 20° Georgia; Brigata G. T. Anderson – 1°, 7°, 8°, 9° e 11° Georgia

[#72] Brigata Wilcox – 8°, 9°, 10° e 11° reggimenti dell’Alabama

[#73] Brigata Pryor : 5° e 8° Florida, 3° Virginia e 14° Alabama; Brigata Featherstone : 12°, 16° e 19° Mississippi, e 2° Battaglione Mississippi

[#74] Si tratta di una critica a Jackson, ma forse deve essere tenuto presente che la battaglia era stata praticamente tutta sulle sue spalle.

[#75] Divisione Hood: Brigata Whiting (Lane) : 4° Alabama, 6° North Carolina, 2° ed 11° Mississippi; Brigata Hood (Wofford) : 1°, 4° e 5° Texas, 18° Georgia e Hampton's legion

[#76] Il Capitano William H. Powell, del 4° Fanteria Regolare, così descrisse la sua esperienza: "Appena sfilammo dal campo di battaglia verso la pista in direzione del ponte di pietra, raggiungemmo un gruppo di ufficiali a cavallo, uno dei quali aveva un particolare cappello che era stato notato nel corso della giornata e che era stato fonte di particolari commenti fra i soldati. Quando li superammo quello con il cappello strano disse ad alta voce: "'Che reparto è questo?” "'I regolari” rispose qualcuno. "'2^ Divisione, V° Corpo” rispose un altro."'Dio li benedica! Hanno salvato l’armata,”' rispose l’ufficiale.In seguito apprendemmo che si trattava del Generale Irvin McDowell. Quando raggiungemmo il ponte finimmo nella confusione. Uomini isolati ed in gruppo si mescolavano con carriagi, cassoni d’artiglieria, ambulanze, che tentavano di avanzare ognuna per proprio conto, così questi veicoli finirono per scompaginere anche le colonne in ordine.

[#77] Come riferì il Generale Confederato Wilcox "l’artiglieria continuò a sparare dopo che il fuoco dei fucili era cessato, ma alle 2030 tutto era finito. La mia brigata bivaccò in quest’area del campo di battaglia, che era il punto più avanzato raggiunto dalla nostra fanteria, nei pressi dell’altura dove erano caduti Bee e Bartow il 21 luglio, durante la Prima Battaglia di Manassas”. Quell’altura era la Henry House Hill.

[#78] Pope aveva conosciuto John Buford quando, da poco posto al comando dell’Armata della Virginia, questi era maggiore nel dipartimento dell’ispettore generale e si era recato da lui per compiere un’ispezione. Nell’occasione gli aveva chiesto se fosse disponibile ad assumere un incarico di comando sul campo, e Buford aveva replicato che aveva inutilmente già fatto un tentativo. Allora egli si era recato dal Ministro della Guerra e aveva chiesto per Buford una nomina a Brigadier Generale dei volontari, con conseguente assegnazione ai propri ordini. Pope fu assai soddisfatto del rendimento di questo comandante di cavalleria

[#79] La strada fra Bristoe e Centreville fra il 29 ed il 31 agosto non venne mai interrotta dal nemico, ed i rapporti di Banks confermarono che non furono perduti carri né muli, pertanto le voci circa la cattura di carri, muli e rifornimenti, secondo Pope, doveva ritenersi infondata.

[#80] Il Generale Jackson fu convocato al Quartier Generale al mattino presto e ricevette ordine dal Generale Lee di attraversare il Bull Run a Sudley's e marciare dalla Little River turnpike per intercettare la marcia dei Federali, egli rispose "Bene!" e andò via senza dir parola, né un sorriso.

[#81] Il particolare può sembrare di poco conto, ma avrebbe influito ben presto, perché le condizioni non eccellenti di salute di Lee contribuirono al mancato successo di Antietam.

[#82] Il mattino del 1° settembre Pope ordinò al Generale Sumner di effettuare con 2 brigate una ricognizione verso la Little River pike, che confluisce nella Warrenton pike a Fairfax, al fine di accertare se il nemico stesse effettuando movimenti verso l’ala destra lungo quell’itinerario.

[#83] il Generale Reno non stava bene.

[#84] Così scrisse al riguardo il comandante Confederato: 2 settembre 1862. AL MAGGIOR GENERALE JOHN POPE, Esercito degli Stati Uniti: SIGNORE, il corpo del Generale Philip Kearny è stato recuperato dal campo di battaglia la scorsa notte. E’ stato accertato che era deceduto. Lo sto inviando avvolto in una bandiera di combattimento, ritenendo che il possesso dei resti possa essere di consolazione alla famiglia. Sono, con rispetto, signore, il vostro obbediente servitore, R. E. LEE, Generale

[#85] Contingente di Jackson il 16/8: 22.500; Fanteria, Cavalleria ed Artiglieria al seguito del Generale Lee: 26.768, 2.500, 2.500. Totale: 54.268

[#86] In questa ritirata Pope fu rinforzato come segue (rapporto di Pope): divisione Reynolds, 23 agosto: 2.500 (il Generale Gordon indica il valore di 4.500); Brigata Platt della divisione Sturgis, 26 agosto: 1.100; Corpi Heintzelman e Porter: 18.000 (il Generale Gordon indica il valore di 19.000); Forza sul Rappahannock: 51.000; Totale: 72.600 o, secondo le indicazioni del Generale Gordon oltre 75.600

[#87] 18 agosto, schermaglie a Rapidan Station e su Clark's Mountain, vicino Orange Court House; 20, scontri a Raccoon Ford, Stevensburg, Brandy Station, Rappahannock Station, e nei pressi di Kelly's Ford; 21, scontri lungo il Rappahannock, a Kelly's, Beverly (o Cunning- ham's), e Freeman's Fords; 22, azioni a Freeman's Ford e Hazel River, e scontri lungo il Rappahannock; 23, scontro a Rappahannock Station, azione a Beverly Ford, e scontri a Fant's Ford, 23 e 24, scontri a Sulphur (o Warrenton) Springs; 24 e 25, scontri a Waterloo Bridge; 25, scontri a Sulphur Springs; 26, scontri a Bristoe Station, Bull Run Bridge, Gainesville, Haymarket, Manassas Junction, e Sulphur Springs

[#88] In realtà la fanteria di Heintzelman (effectives) contava 15.011unità il 10 di agosto, e l’intero corpo, rinforzato con 6 nuovi reggimenti, era valutato sulle 16.000 unità (for duty) il 10 settembre.

[#89] In merito alla massa nemica che avrebbe bloccato Porter è illuminante la relazione del Generale J.E.B. Stuart: ”Incontrai la testa della colonna del Generale Longstreet fra Hay Market e Gainesville, e gli comunicai la posizione del Generale Jackson e del nemico. Quindi attraversai con la cavalleria la colonna, per porla sul fianco destro di Longstreet e vanzai direttamente su Manassas, mentre la colonna procedeva lungo la pista per raggiungere la destra di Jackson. Trovai una buona posizione per una batteria sulla destra e feci sparare qualche colpo verso la presunta posizione del nemico, che decise di cambiare posizione. Il Generale Robertson, che era stato inviato a ricognire lungo la strada per Manassas riferì che il nemico era davanti. Vidi che il reggimento di Rosier era impegnato con il nemico sulla destra della strada e le vedette di Robertson avevano avvistato il nemico in avvicinamento da Bristoe Station verso Sudley. Il prolungamento della sua linea di marcia sarebbe passato attraverso la mia posizione, che presentava vantaggi per l’artiglieria e per l’osservazione, e consentiova di colpire il fianco di Longstreet. Attesi che si fosse avvicinato abbastanza per accertare che si trattava di almeno un corpo d’armata, quindi inviai dei drappelli di cavalieri a trascinare fascine lungo la strada in direzione di Gainesville, per ingannare il nemico sulla massa che avevo a disposizione e riferii al comandante, che si trovava dall’altro lato della pista che il fianco ed il tergo di Longstreet erano seriamente minacciati, nonché dell’importanza della cresta che occupavo. Immediatamente, sulla base di questa informazione le brigate Jenkins, Kemper e D. R. Jones ed alcuni pezzi d’artiglieria mi furono mandati in sostegno da Longstreet, e schierati fronte verso Bristoe, rimasi in attesa dell’avanzata avversaria. Dopo aver scambiato alcune salve di fucileria i Federali si ritirarono verso Manassas, lasciando artiglieria e supporti a tenere la posizione fino a notte. Il Brigadier Generale Fitz Lee tornò nei pressi di Sudley, dopo un’incursione di successo, e ricevette ordine di cooperare con l’ala sinistra di Jackson. Più tardi nel pomeriggio l’artiglieria schierata suu quella cresta fu di aiuto per l’azione di attacco, e la brigata Jenkins respinse il nemico con una sola scarica di fucileria, quando questi si avvicinò attraverso un campo di mais. Così si concluse la giornata, con le nostre linee che si erano portate abbastanza avanti”. Quindi, poche fascine da una parte, ed un’assoluta incapacità di eseguire intraprendenti ricognizioni dall’altro.


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