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Armi Leggere

Last Update: 12 August 2004
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ARMI LEGGERE

All'inizio dell'800 esisteva una precisa differenza tattica tra il Musket ed il Rifle. Il primo era ad anima liscia, di grosso calibro (.69 - .75) e lunga canna; il secondo era ad anima rigata, di calibro minore (.44 - .54) e canna più corta (invariabilmente fissata al corpo dell'arma attraverso due fasce metalliche, contro le tre del moschetto; da qui la dizione two-band e three-band). Le dimensioni minori permettevano maggiore libertà al soldato, mentre la rigatura garantiva maggiore gittata e precisione; il punto debole era la difficoltà nel caricamento (la palla veniva introdotta mordendo le rigature). In teoria il Rifle veniva assegnato alle due Flank Companies del reggimento, con compiti di schermaglia, mentre le otto Centre Companies avevano il Musket.

Intorno al 1850 si inventarono i proiettili Miniè, che erano di calibro leggermente minore della canna (in modo da poter essere introdotti senza sforzo) ma si espandevano contro la rigatura durante lo sparo. Si ridusse il calibro del musket (.54-.58) ed il conseguente Rifle-Musket divenne la dotazione standard della fanteria. Sebbene per qualche tempo si continuasse a produrre versioni Rifle / two-band della stessa arma, si vide subito che dotare i reparti teoricamente destinati al tiro individuale di precisione con armi balisticamente inferiori a quelle del fante normale aveva poco senso, per cui i Rifle ad avancarica erano di fatto obsoleti già nel 1861.

N.B. - la versione two-band è ovviamente più corta, più leggera, più economica, e - perchè no? - anche più elegante dell'analoga versione three-band. Con il boom del Re-Enactment avvenuto negli ultimi decenni, si è notato come l'appassionato (potendo scegliere) si orienta automaticamente verso il primo modello. Per cui le fabbriche che producono le repliche, quasi tutte del Bresciano, hanno sfornato in questi anni un numero di two-band superiore al numero degli originali effettivamente prodotti all'epoca.

Gli unici Rifle impiegati in quantità nel conflitto sono state le versioni allungate delle carabine Sharps (molte) e Spencer (poche). In questi casi la retrocarica permetteva maggiore tenuta di gas, e maggior precisione pur con canna più corta dei Rifle-Musket. Solo pochi reparti specializzati erano dotati di queste armi: la gran massa della fanteria usava Rifle-Musket ad avancarica, soprattutto per ragioni di costo.

Una versione ulteriormante accorciata del Rifle veniva definita Carbine (se assegnata alla cavalleria) o Musketoon (più raro, all'artiglieria). Con l'avvento della retrocarica (un enorme vantaggio quando si è in sella) queste armi ad avancarica scomparvero quasi del tutto, sostituite a Nord da una collezione di alcune decine di modelli - ognuno con la sua cartuccia non intercambiabile - di cui i più diffusi erano lo Sharps a colpo singolo e lo Spencer a ripetizione (con caricatore estraibile da 7 colpi). Alla stessa categoria come lunghezza di canna apparteneva lo Henry a 15 colpi, progenitore del Winchester, che però per qualche strana ragione nelle fonti viene sempre definito Rifle. Tutte queste armi corte avevano gittata e precisione decisamente inferiori ai Rifle-Musket, solo in parte compensate però da un ritmo di fuoco molto maggiore. In genere la cavalleria appiedata era in difficoltà contro la fanteria (come dimostrato, ad esempio, a Gettysburg e Five Forks) nonostante le sue armi più moderne.

Come confronto, ecco le immagini digitalizzate alla stessa scala (nei limiti delle mie capacità) delle versioni Rifle-Musket / three-band (lunghezza circa 1.450mm), Rifle / two-band (circa 1.250mm) e Carbine (circa 1.050mm) di una stessa arma (lo Springfield):

Springfield


LETALITA'

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