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Argomento: Moncenisio - Recensione di Mauro Minola (11/07)
Copertina Moncenisio. Battaglie e fortificazioni di Mauro Minola, Ottavio Zetta, Edizioni Susalibri
Il Colle del Moncenisio è considerato il più importante valico tra il Piemonte e la Savoia. Nonostante si trovi in un severo ambiente alpino e abbia presentato nel corso dei secoli non poche difficoltà di attraversamento, è stato da sempre uno dei principali assi viari attraverso le Alpi per mercanti, pellegrini ed eserciti. A partire dal XVII secolo, e per tutti quelli successivi, il valico ha però assunto anche una forte valenza militare e difensiva, che si è manifestata nella realizzazione di importanti sistemi fortificati permanenti, di cui rimangono ancora numerosi resti. Questo libro, con un'attenta analisi del territorio attraverso le fonti storiche e materiali, permette di delineare per la prima volta un quadro completo di tutte le fortificazioni che sono state costruite sul Moncenisio. Dai trinceramenti in pietra, protagonisti degli scontri del XVIII secolo, ai forti in muro e terra della piazza militare, dalle batterie corazzate di primo Novecento alla misteriose opere in caverna del Vallo Alpino, senza peraltro trascurare le vicende storiche che hanno coinvolto l'intero apparato difensivo italiano e francese, con un occhio di riguardo alle battaglie del secondo conflitto mondiale (1940 - 1945). Copertina
Argomento: Batteria Amalfi - Recensione di Furio Lazzarini (09/06)
Copertina La Batteria Amalfi nella Grande Guerra di Furio Lazzarini
Oggigiorno, chi visita il Litorale del Cavallino (VE) per la balneazione o per scoprire gli altri tesori che offre questo verdeggiante territorio costiero, incontra anche le vestigia di imponenti opere fortificate che immediatamente ne tradiscono l'antica natura bellica. Alcune centinaia di edifici, tra batterie costiere, polveriere, caserme, torri telemetriche.. ancora adesso rimangono a testimoniare i conflitti del passato, e tra essi spicca la Batteria Amalfi di Punta Sabbioni che nella Prima guerra mondiale costituì il cardine dell'intero sistema fortificato costiero a difesa di Venezia. Occorsero 17 mesi di duro lavoro per realizzare i sedici edifici in cui si articolava il complesso militare, impostato nel 1915 e concluso nella primavera del 1917. Per chi intende approfondirne la storia bellica è ora disponibile un nuovo testo, intitolato "La Batteria Amalfi nella Grande Guerra", opera del giornalista e ricercatore storico Furio Lazzarini, pubblicato dall'associazione storico-culturale senza fini di lucro "Forti e musei della costa" in collaborazione col Comune di Cavallino-Treporti. L'agile volume, caratterizzato da una grafica moderna e accattivante, analizza le ragioni che determinarono la progettazione della Batteria Amalfi, ne descrive le fasi di costruzione e le caratteristiche tecniche, raccontandone poi l'intenso impiego bellico nel corso del Primo conflitto mondiale, dopo lo sfondamento di Caporetto, quando il fronte terrestre giunse ad attestarsi ad appena una manciata di chilometri da Venezia. Già al momento dell'entrata in servizio (14 maggio 1917) l'Amalfi costituì la maggiore difesa della piazza marittima di Venezia, rappresentando uno tra i più moderni e potenti complessi di artiglierie pesanti sul fronte italo-austriaco, forte di una torre corazzata di tipo navale, girevole a 360°, con due cannoni binati in grado di sparare granate da 381 mm, pesanti ben 875 kg, a quasi venti chilometri di distanza. La presenza di questa batteria costiera costituì il principale deterrente che la flotta austro-ungarica non osò mai sfidare. Significativo, fu anche il contributo dell'Amalfi alle fanterie nelle trincee sul Basso Piave nella "Battaglia del Solstizio" (15-22 giugno 1918) e nella "Battaglia tra le due Piavi" (2-6 luglio) quando il Regio Esercito Italiano tornò - per la prima volta dopo Caporetto - alla proiezione offensiva, riconquistando i 70 kmq che costituivano l'"Isola della Piave" e ricacciando gli Asburgici oltre l'argine sinistro del Piave Nuovo, liberando così Venezia dalla pressione ravvicinata. L'elegante libro-guida, composto di centoquattro pagine di scorrevole testo, contiene una cinquantina di fotografie tra cui interessantissimi inediti d'epoca, una ventina fra disegni costruttivi, sezioni, prospetti, schemi degli edifici e impianti della base militare, e alcune mappe che comprendono un'utile cartina con stradario. Essendo rivolto anche ai tanti turisti stranieri che frequentano l'area, i testi sono integralmente tradotti in tedesco e inglese. Realizzato in un pratico formato tascabile, si propone come uno strumento indispensabile per accompagnare chi inizia l'esplorazione della Batteria Amalfi, alla scoperta dell'imponente sistema fortificato costiero del Litorale del Cavallino. Per informazioni e prenotazioni: fortiemusei@iol.it. Copertina
Argomento: Percorsi storici - Recensione di Mauro (07/03)
Guida ai forti italiani e austriaci degli altipiani di Acerbi, Povolo, Gattera, Maltauro, Gino Rossato Editore (12 Euro)
Ottima guida storica che prende in esame i forti realizzati dall'Austra-Ungheria e dall'Italia nel periodo precedente la prima guerra mondiale a difesa dei propri territori nell'altopiano di Asiago. Vere e proprie opere archittetoniche che erano in grado di rappresentare un temibile baluardo per chi volesse invadere sia il Trentino, sia il Veneto. Di questi forti oggi ne rimangono visitabili ben pochi, tuttavia quanto rimane è ancora in grado di dare l'idea della complessità e potenza raggiunta. La guida è divisa in due parti dove vengono analizzate le opere fortificate Italiane e della Duplice Monarchia. Per ogni opera viene riportata la storia, lo stato di conservazione ed i percorsi possibili per arrivare. Ottima guida per che è appassionato della montagna e della storia.
Argomento: Fortezza di Verrua - Recensione di Corrado Sansalone (01/03)
La fortezza di Verrua Savoia nella storia del Piemonte di Mario Ogliaro, Libreria Mongiano Editrice
Per tutti i cultori di storia militare, in particolare per quelli interessati al periodo del '600 e del '700, il libro "La fortezza di Verrua Savoia nella storia del Piemonte" di Mario Ogliaro dovrebbe essere, come si dice oggi, un "must". Il libro, frutto di serie e approfondite ricerche in archivi storici italiani e stranieri, racconta la storia millenaria di una piccola comunità, Verrua Savoia, ma soprattutto narra dell'importanza che la fortezza omonima ha avuto nella lunga storia politica e militare del Piemonte. Fin dal Medioevo, la fortezza è stata al centro di episodi decisamente rilevanti: nel 1167 viene distrutta dall'imperatore Federico I il "Barbarossa" nell'ambito delle lotte contro i nascenti comuni italiani; nel 1387 Teodoro II Paleologo, marchese del Monferrato, pone l'assedio alla fortificazione, utilizzando anche delle primordiali armi da fuoco, all'epoca da pochi decenni entrate in uso (un esemplare, del tipo "bombardella", venne rinvenuto in prossimità della fortezza alcuni anni orsono); nel 1534 le truppe francesi di Francesco I, in lotta in Italia contro l'imperatore Carlo V, assediano ed occupano Verrua; nel 1625 per tre mesi le forze austro-spagnole del duca di Feria tentano inutilmente l'assalto alla fortezza difesa dai franco-sabaudi; nel 1704/05 l'esercito francese del duca di Vendome per sei lunghi mesi assedia la fortezza costringendola infine alla resa, ma perdendo in realtà forze e tempo preziosi per le operazioni di invasione e conquista del Piemonte. L'autore, di questi ultimi due episodi, ci propone un dettagliato resoconto, realizzato grazie ad una vasta ricerca ed un'attenta analisi di documenti e scritti dell'epoca, unita allo studio della numerosa bibliografia esistente sull'evento. Il primo assedio, quello del 1625, vide confrontarsi sulle colline intorno alla rocca l'esercito imperiale, composto da circa 25.000 uomini, guidato dal governatore spagnolo di Milano, il duca di Feria e le truppe del duca di Savoia, Carlo Emanuele I. Per circa tre mesi, le truppe austro-spagnole tentarono di impadronirsi di Verrua utilizzando le tecniche ossidionali tipiche dell'epoca: bombardamenti di artiglieria e scavi di mine a cui i difensori opponevano sortite fuori dai baluardi ed opere di contromina. Dopo aver perso circa 10.000 uomini soprattutto per la penuria di cibo e per le epidemie, l'esercito assediante decise di levare il campo. Il secondo assedio, quello del periodo 1704/05, assume un'importanza decisamente notevole all'interno della guerra di successione spagnola: le truppe francesi, guidate dal duca di Vendome, penetrarono nel territorio dei Savoia occupandone, uno dopo l'altro, i principali centri. Sulla strada verso l'obiettivo più importante, Torino, i francesi trovarono un ostacolo insormontabile: la fortezza di Verrua. Stretta d'assedio, quest'ultima riuscí a resistere per sei mesi, obbligando gli invasori a perdere tempo ed energia preziosi per la realizzazione del loro disegno strategico. Dopo la resa di Verrua, i francesi si gettarono su Torino assediandola, ma il logoramento subito dall'esercito di Luigi XIV nell'operazione precedente fu fondamentale per determinarne la sconfitta: trascorsi circa quattro mesi di duro assedio, le truppe del maresciallo La Feuiladde vennero sconfitte sulla collina di Superga dall'esercito imperiale guidato dal principe Eugenio di Savoia. I capitoli che narrano dell'assedio del 1704/05 sono sicuramente i più interessanti: descrivono l'assedio in modo veramente coinvolgente, ricco di particolari ed aneddoti. Tra questi, vorrei segnalarne uno che dovrebbe colpire profondamente l'attenzione del lettore appassionato di storia militare: durante l'assedio, le due parti si scambiarono circa quattrocentomila (400.000) colpi di artiglieria, tra palle di cannone e bombe da mortaio. Nel 1987 ho letto alcuni articoli sulla rivista DIANA ARMI, scritti da Riccardo Astori, il quale riferisce di aver effettuato delle ricerche con il metal detector nella zona dell'assedio. Le fotografie testimoniano interessantissimi ritrovamenti: palle di cannone, granate, colpi di moschetto, ecc. Personalmente sono stato a Verrua due volte e ho trovato diversi colpi di moschetto, grosse schegge di granata da mortaio e pezzi di granate a mano. Vorrei infine segnalare che nel libro sono riprodotte diverse cartine dei dintorni della fortezza all'epoca delle operazioni ossidionali. Per chi volesse effettuare delle ricerche nella zona dell'assedio, queste cartine saranno molto utili riportando esattamente dove erano posizionati gli accampamenti, le ridotte, i trinceramenti e le batterie.
Argomento: Savoia - Recensione di Mino (10/02)
Copertina I Savoia. Viaggio attraverso la storia e i luoghi della Valle di Susa di Mauro Minola, Susalibri (21 Euro)
Fra la Valle di Susa e la Casa Savoia si è stabilito nei secoli un legame indissolubile: poco dopo il Mille essa divenne la prima terra piemontese ad accogliere i Conti di Moriana e di Savoia, consentendo a loro di aprire un varco al di qua delle Alpi, con il controllo dell'importante valico del Moncenisio. Da questo piccolo lembo di territorio, duramente contestato dall'Impero, dalle signorie feudali e dal potere dei vescovi torinesi, i Savoia si espansero prima a Rivoli e poi a Torino, creando le premesse per cambiare la storia del Piemonte e dell'Italia. La valle conserva tuttora importanti testimonianze legate alla millenaria dinastia, dai castelli di Susa, Bruzolo, Avigliana e Rivoli, al Forte di Exilles e alla Sacra di San Michele, dai ricordi delle imprese dei duchi Carlo Emanuele I e Vittorio Amedeo II alle emozioni suscitate dalle popolari visite del Principe di Piemonte Umberto di Savoia e di Maria Josè negli anni Trenta. Questo libro permette di ritrovare queste preziose tracce del passato, affrontando con il lettore un viaggio affascinante alla scoperta dei personaggi di Casa Savoia, delle loro vicende e dei luoghi che li videro protagonisti. Copertina.
Argomento: Fortificazioni Valle d'Aosta - Recensione di Mino (06/02)
Copertina Valle d'Aosta. castelli e fortificazioni di Mauro Minola e Beppe Ronco, Macchione editore di Varese (11 Euro)
La Valle d'Aosta è di sicuro una delle valli più fortificate dell'intero arco alpino. I suoi castelli, conosciuti anche oltre i confini d'Italia, rappresentano un unicum eccezionale, apprezzato dai turisti che visitano la valle in ogni periodo dell'anno e dagli studiosi delle opere fortificate medievali. In questa guida storica, realizzata dagli studiosi Mauro Minola e Beppe Ronco, viene dato maggiore spazio ai castelli minori e a quelle opere considerate un po' atipiche rispetto al cliché della Valle d'Aosta "castellana": non è infatti un caso che la seconda parte del testo sia dedicata alle fortificazioni di epoca moderna, quali il Forte di Bard (XIX secolo), le ridotte del Colle Traversette, il Campo trincerato del Principe Tommaso, le opere della linea Cadorna e del Vallo Alpino. Per quest'ultimo vengono considerati gli sbarramenti di Saint-Rhémy e di Pré Saint-Didier, rispettivamente allo sbocco dei Colli del Gran San Bernardo e del Piccolo Sn Bernardo. Fortificazioni meno conosciute, che hanno comunque inciso sul territorio, concludendo in anni recenti, spesso sovrapponendosi alle opere più antiche, la storia della Valle fortificata. Copertina
Argomento: Forte Montecchio - Recensione di Mino (06/02)
Copertina Forte Montecchio. Baluardo tra Alto Lario e Valtellina di Stefano Cassinelli, Macchione Editore (10,33 Euro)
Finalmente, anche il Forte Lusardi di Colico (Lecco) ha un suo libro: Forte Montecchio. Baluardo tra Alto Lario e Valtellina, di Stefano Cassinelli, un giovane giornalista che da anni si batte per la conservazione e la valorizzazione di questa interessante opera fortificata di inizio Novecento, alla quale era stato assegnato il compito di difendere l'Alto Lario e lo sbocco della Valtellina da una improbabile offensiva proveniente dalla Svizzera. Interessante perché rimane tuttora l'unica batteria corazzata di tipo Rocchi perfettamente integra in ogni sua parte, con le artiglierie ancora in posizione sotto le cupole Schneider. Il testo agile e preciso, corredato da molte fotografie, attuali e d'epoca, e da disegni estremamente chiari, descrive nei minimi particolari la batteria, i suoi locali, i pozzi e le installazioni di artiglieria. Non rinuncia tuttavia ad affrontare la storia dell'opera, dalle vicende legate alla sua costruzione ai fatti legati alla fuga dell'autocolonna Mussolini nell'aprile del 1945. Copertina
Argomento: Fortificazioni ottocentesche austriache e italiane tra Trento e Verona - Recensione di Giuseppe '78 (03/02)
Guida ai Forti Austriaci ed Italiani del Monte Baldo, della Val d'Adige e di Pastrengo. di Maurizio Delibori, Centro Turistico Giovanile "Monte Baldo" (1994)
Si tratta di un altro sintetico ma ben documentato libretto sui forti edito per iniziativa di un'associazione locale per la promozione turistica del territorio compreso tra le provincie di Trento e Verona, lungo quelle che furono le linee di confine fra Impero Austriaco e Regno d'Italia fino al 1914-18. Tratta la storia e la descrizione dei molti forti costruiti, prima dagli austriaci e dopo dagli italiani, in quel territorio. Anche se le notizie contenute nel testo sono tratte da altre pubblicazioni, a cui non aggiungono nulla di nuovo, questo volume è interessante per le foto, d'epoca e attuali (molte di queste ultime a colori), e soprattutto per l'impostazione turistica, che fornisce dettagliati itinerari per raggiungere i singoli forti, e specifica se essi sono aperti al pubblico e visitabili, oppure no perché chiusi e di proprietà privata. 60 pagine, molte foto, mappe e planimetrie. Testo bilingue italiano/tedesco.
Argomento: Vicende belliche sull'altopiano del Moncenisio - Recensione di Mino (03/02)
Copertina Moncenisio in guerra di Mauro Minola, Susalibri Editore (20 Euro)
In questo libro si esaminano le vicende belliche che hanno avuto come teatro l'altopiano del Moncenisio, dalla cronaca dei grandi passaggi e dagli episodi del XVIII secolo, fino alle vicende della Battaglia delle Alpi del giugno 1940, l'attacco alla Francia che catapultò il nostro paese nel secondo conflitto mondiale, agli scontri tra Tedeschi e Alleati avvenuti nel terribile inverno 1944-45. Il tutto senza trascurare le fortificazioni che, a partire dalla seconda metà del XIX secolo erano sorte sul Moncenisio per difendere il fragile confine, e la vita che conducevano in esse gli ufficiali e i soldati di fine Ottocento. Particolarmente curato l'ampio apparato iconografico con disegni, cartine, immagini d'epoca. Le foto attuali del Moncenisio sono a cura dell'Associazione fotografica "L'Idea" di Susa. Copertina
Argomento: Fortificazioni ottocentesche ex-austriache e italiane tra Verona e Trento - Recensione di Giuseppe '78 (03/02)
Servizio Informazioni Esercito Austro-Ungarico (traduzione di Antonio Zandonati), Museo della Guerra di Rovereto Editore
Si tratta di un libretto che contiene la traduzione di una breve ma informatissima monografia pubblicata nel 1894 dal Servizio Informazioni dell'Esercito Austriaco, avente come oggetto le caratteristiche morfologiche di un territorio -la Chiusa di Rivoli-Ceraino- al confine meridionale con l'Impero, tra Veneto e Trentino, con l'analisi delle numerose fortificazioni in esso contenute che erano state costruite tra il 1849 e il 1866 dagli stessi austriaci, quando quel territorio era ancora in loro mani, e che in seguito furono riadattate dagli italiani in funzione antiaustriaca dopo l'annessione del Veneto, e delle più recenti opere costruite ex-novo dal Regno d'Italia a partire dal 1884. Una breve introduzione racconta i preliminari storici che portarono alla costruzione di quel sistema difensivo. La monografia poi comincia con la sintetica descrizione del territorio in funzione militare, della viabilità, delle ferrovie, delle risorse economico-produttive, e prosegue con l'esame delle varie opere fortificate, con le relative planimetrie disegnate. circa 50 pagine, disegni dei forti e alcune mappe.
Argomento: Le fortificazioni di Mestre e della provincia di Venezia dal 1800 ai giorni nostri - Recensione di Giuseppe '78 (02/02)
I Forti di Mestre. Storia di un campo trincerato. di Piero Brunello, Fabio Brusò, Gianni Facca, Claudio Zanlorenzi, Cierre Edizioni (1997) (48.000 Lire)
Questo libro, patrocinato dal Comune di Venezia, racconta la storia del campo trincerato di Mestre e delle vicine strutture difensive permanenti della Laguna di Venezia, in particolare di Forte Marghera. Oltre alla rievocazione degli episodi che hanno portato alla costruzione dei forti, e alla descrizione di essi, gli autori dedicano anche spazio alle vicende umane della guarnigione militare italiana che era stanziata in quel territorio negli anni tra la seconda metà dell'800 e la Grande Guerra, valutando gli impatti economici, sociali, sanitari, urbanistici della permanenza di una così folta truppa nella piccola realtà della provincia contadina veneziana. L'opera si compone di 4 saggi separati curati dai diversi autori e di un'appendice finale costituita da un breve resoconto del servizio informativo austro-ungarico sui forti di Venezia dell'anno 1900, con varie mappe e planimetrie di forti. Il primo saggio è costituito da una rievocazione della storia generale della fortificazione permanente in Europa nella seconda metà dell'800, dei suoi principi teorici ispiratori a fronte della contemporanea escalation delle artiglierie pesanti a canna rigata prima e poi anche con l'avvento dei proiettili a polveri infumi di sempre maggiore calibro e potenza. L'autore porta avanti una sua tesi piuttosto originale, ma anche alquanto discutibile a mio avviso, e cioè che la costruzione dei campi trincerati in tutta Europa fu, da parte dei governi dell'epoca, una specie di frutto di un'ipocrita ideologia della deterrenza reciproca, destinata comunque al fallimento, e dettata soprattutto da motivi di interesse clientelistico finanziario-industriale, e conclude il suo saggio scrivendo che "le fortificazioni europe non servirono assolutamente a nulla, dal punto di vista militare". Il secondo saggio è quello che tratta propriamente del campo trincerato di Mestre, descrivendone i vari forti e il loro uso fino alla seconda guerra mondiale con varie foto e planimetrie. La terza monografia tratta della vita della guarnigione militare italiana in relazione con l'ambiente mestrino. La quarta tratta di Forte Marghera, della visita ad esso e della storia dell'opera, con in particolare la descrizione dell'assedio ad esso nel 1848-49 e le successive vicende fino ad oggi. 196 pagine, numerose foto e disegni in bianco/nero, d'epoca e moderni, planimetrie e mappe di cui alcune a colori.
Argomento: Fortificazioni Ottocentesche del Moncenisio - Recensione di Manu (01/02)
Fortificazioni Ottocentesche del Moncenisio di Pier Giorgio Corino, Edizioni Melli - Borgone di Susa (To), 2002 (13,00 Euro)
L' importante valico, già oggetto di particolari attenzioni da parte degli strateghi militari sabaudi, venne fortificato sul finire dell'ottocento, dopo il deteriorarsi dei rapporti politici italo-francesi e l'adesione da parte italiana alla Triplice Alleanza, con la costruzione dei forti Varisello, Cassa e Roncia. La loro costruzione, per la quale, ad esempio, vennero impiegati per la prima volta innovativi strumenti all'interno dei cantieri come l'uso dei frantoi, di trattrici che da Susa tramite un treno di vagoni stradali portavano lungo la strada napoleonica del Moncenisio i vari materiali da costruzione sino ai cantieri, che ricordiamo furono allestiti oltre i 2000mt. La struttura e l'armamento di queste fortificazioni ma anche il loro rapido declino che li portò nel corso di pochi decenni dalla loro ultimazione ad un rapido declassamento per obsolescenza delle strutture stesse, ancora completamente in pietra, non più in grado di resistere, in caso di attacco, alle nuove artiglierie di inizio secolo.
Argomento: Fortificazioni di Venezia del Regno d'Italia - Recensione di Jodell (09/01)
Il piano di attacco austriaco contro Venezia di AA.VV., Marsilio (20,65 Euro)
Interessante riproposizione del piano austriaco di attacco a Venezia nel 1900. Riporta tutte le vie d'accesso e le postazioni usufruibili all'epoca. Ricca miniera di dati sulle fortificazioni stesse ed ha anche una piccola guida sulle loro condizioni odierne.
Argomento: Fortificazioni e Batterie Costiere di Venezia - Recensione di Manu (09/01)
Gli Artigli del Leon di Furio Lazzarini e Carlo Alfredo Clerici, Albertelli Editore (60.000 Lire)
Vasta carrellata ricca di foto e piantine sulle forticazioni della laguna di Venezia. Disponibile presso le librerie specializzate e presso Tuttostoria.
Argomento: "Reconnaissances photographiques" del Deuxième Bureau in Val di Susa - Recensione di Manu (09/01)
Fortificazioni e Spie di Pier Giorgio Corino, Editore Melli - Borgone di Susa (To)(50.000 Lire)
Le fortificazioni della Valle di Susa tra fine ottocento ed i primi anni del novecento viste attraverso le fotografie e le relazioni effettuate dallo spionaggio francese. Una ricerca che ha fruttato immagini uniche nel suo genere che permettono di rivedere le fortificazioni in funzione. Dai forti del Moncenisio a quelli della conca di Bardonecchia, per risalire sino alla Batteria dello Chaberton, che si può vedere nelle sue diverse fasi di costruzione, seguita anno per anno dalle spie francesi. 127 pagine, 172 illustrazioni in bianco nero.
Argomento: Forte della Brunetta - Recensione di Manu (09/01)
Il Forte della Brunetta di Pier Giorgio Corino, Editore Melli - Borgone di Susa (To) (50.000 Lire)
Il Forte della Brunetta di Susa, "il mito della fortificazione sabauda", la ciclopica fortificazione dei sovrani sabaudi, qualcosa d'unico e di diverso, fuori degli schemi classici, non una fortificazione come le altre fatte con mura e baluardi di pietra, ma una massa rocciosa trasformata in bastioni, cortine e fossati, sprofondando nella rete delle gallerie da mina; tremila uomini di presidio con oltre cento pezzi d'artiglieria, un qualcosa che non si è più ripetuto nel corso della storia e che si è guadagnato un posto nella memoria per la sua pura e propria essenza. Il Forte della Brunetta ne poteva avere tutto l'orgoglio, la "perla" delle fortificazioni dei sovrani sabaudi, curata, vantata e mostrata con legittima alterigia. 186 pagine, 151 illustrazioni a colori.
Argomento: Forte di Vinadio - Recensione di Manu (09/01)
Il Forte di Vinadio. Memorie Fotografiche di Pier Giorgio Corino, Editore Melli - Borgone di Susa (To) (20.000 Lire)
Le stupende immagini del forte ancora in stato di attività, con presidio e artiglierie schierate. Un itinerario entro l'ottocentesco Forte di Vinadio visto attraverso le lastre fotografiche realizzate da un ufficiale italiano, poi trafugate dai servizi segreti francesi. Il forte si può rivedere com'era all'inizio di questo secolo, ancora in funzione nelle sue dotazioni ed armamento. Tra queste le uniche immagini fotografiche ottocentesche sinora recuperate di cannoni in installazione in casamatta. 58 pagine, 28 illustrazioni in bianco nero.
Argomento: Fortificazioni dell'alta Valle Roja (Cuneo) - Recensione di Manu (09/01)
Alta Roja Fortificata di Davide Bagnaschino e Pier Giorgio Corino, Editore Melli - Borgone di Susa (To) (54.000 Lire)
Alta Roja Fortificata è il primo volume dell'opera editoriale progettata dai due autori sull'evoluzione delle fortificazioni nella Val Roja dalla realizzazione a fine ottocento del Campo Trincerato del Colle di Tenda fino alle "opere in caverna" fortificazioni di nuova concezione scavate all'interno del rilievo montuoso nella roccia e rivestite in calcestruzzo realizzate, le prime, negli anni Venti antesignane di quelle costruite negli anni Trenta e Quaranta, che presidiate dalla G.a.F., la Guardia alla Frontiera, costituirono nel giugno del 1940 il "Vallo Alpino". Il primo volume dell'opera ha per tema le fortificazioni militari e le opere in caverna del Vallo Alpino in Alta Valle Roja, dal Colle di Tenda fino al vecchio confine con la Francia alle Gole di Paganin che, dopo il trattato del 1947, sono passate insieme all'Alta Valle Roja e le sue valli minori in territorio francese). Questo volume, come i suoi illustri predecessori La Montagna Fortificata (Valli di Susa) e Valle Stura Fortificata, si presenta suddiviso in itinerari di visita, il lettore, nell'affrontare l'accurata descrizione e la visita delle opere, ha a disposizione, da contorno all'accurato testo descrittivo, una ricca documentazione iconografica con foto, sezioni, mappe e stralci di cartine I.G.M. per meglio comprendere la complessa organizzazione difensiva di uno dei maggiori settori del Vallo Alpino, nel cuore delle Alpi Marittime presidiato dalla G.a.F., la Guardia alla Frontiera, che era come qualcuno ben ricorda "Dei Sacri Confini Guardia Sicura". 208 pagine, centinaia di foto e illustrazioni.
Argomento: Forte Bramafam, Bardonecchia (To) - Recensione di Manu (09/01)
Forte Bramafam di Pier Giorgio Corino, Melli - Borgone di Susa (To) (15.000 Lire)
Una guida storica ed analitica su Forte Bramafam, quella che è stata la più importante fortificazione di fine ottocento delle Alpi Cozie. Nella guida, con il supporto delle foto d'epoca di fine ottocento e della documentazione originale sull'opera, viene descritta l'evoluzione storica della fortificazione ed una ricostruzione dettagliata dell'intero sviluppo del complesso. 60 pagine, 80 illustrazioni, foto di fine '800 in bianco nero e colori.
Argomento: Fortificazioni della Valle di Susa - Recensione di Manu (09/01)
La Montagna Fortificata di Pier Giorgio Corino e Piero Gastaldo, Melli - Borgone di Susa (To) (75.000 Lire)
Un'accurata analisi tra ricerche d'archivio ed indagini sul territorio di quello che è stato uno dei maggiori ambiti fortificati delle Alpi: la Valle di Susa. Da queste è emerso un patrimonio architettonico di oltre 700 impianti fortificati realizzati tra l'ottocento e novecento. Una delle prime pubblicazioni del suo genere, che è stata spunto per le diverse altre che l'han seguita. La Valle di Susa è stata suddivisa su 32 itinerari, che con l'ausilio di oltre ben 850 illustrazioni tra foto e documenti originali che permettono di riscoprire un mondo dimenticato tra le vette alpine. 380 pagine, 850 illustrazioni a colori.
Argomento: Fortificazioni della Valle Stura - Recensione di Manu (09/01)
Valle Stura Fortificata di Pier Giorgio Corino, Editore Melli - Borgone di Susa (To) (55.000 lire )
Il proseguimento del lavoro intrapreso con la Montagna fortificata, un'altra accurata analisi tra archivi ed indagini sul territorio che ha portato alla riscoperta di uno dei meglio conservati patrimoni di architettura militare delle Alpi. Dieci itinerari lungo le montagne della Valle Stura dall'ottocentesco Forte di Vinadio sino a riscoprire l'intera evoluzione delle opere del Vallo Alpino, ancora in gran parte intatte tra montagne altrettanto intatte della Valle Stura. 222 pagine, 433 illustrazioni a colori.
Argomento: Fortificazioni in caverna italiane - Recensione di Manu (09/01)
L'Opera in Caverna del Vallo Alpino di Pier Giorgio Corino, Editore Melli - Borgone di Susa (To)(25.000 Lire)
L'opera in caverna è stata la più diffusa tipologia di fortificazione esistente nell'arco alpino. Con questo studio, sulla base di una ricca documentazione tecnica, è stata ricostruita la sua evoluzione storica e tecnica, ricostruendone uno spaccato accompagnando il lettore in un'opera ideale che viene riscoperta e descritta in tutti i suoi aspetti e particolari tecnici. 91 pagine, 120 illustrazioni in bianco e nero.
Argomento: Forte di Exilles - Recensione di Mino (10/01)
Il Forte di Exilles di Mauro Minola, Susalibri (30.000 Lire)
Il più grande monumento della Valle di Susa che, conclusi i lavori di restauro intrapresi dalla Regione Piemonte, ha appena riaperto le sue porte al pubblico con realizzazioni di prim'ordine curate dal Museo Nazionale della Montagna di Torino. L'autore affronta il problema delle origini del Forte, quindi la descrizione dell'opera medievale e le vicende dei più importanti assedi subiti. Largo spazio è anche dedicato all'evoluzione in una vera e propria fortezza, tra il Seicento e il Settecento, e soprattutto dopo il 1708, quando passò in mano sabauda. Dopo lo smantellamento imposto dai Francesi nel 1798, la fortezza fu ricostruita nelle forme che ancora oggi possiamo ammirare tra il 1818 e il 1830. Nel testo vi è un ampio apparato iconografico, che alterna le belle e dettagliate fotografie di Beppe Ronco ad immagini d'epoca, cartine e rilievi.
Argomento: Fortificazioni dal Gran San bernardo al Tonale - Recensione di Mino (10/01)
Fortificazioni di montagna. Dal Gran San bernardo al Tonale di Mauro Minola e Beppe Ronco, Macchione Editore (20.000 Lire)
E' un'approfondita ricerca di carattere storico dedicata alle numerose fortificazioni delle Alpi Centrali comprese tra il Gran San Bernardo in Valle d'Aosta e l'importante catena Tonale-Giudicarie. Nel testo si troveranno anche le opere della Linea Cadorna (Valle d'Aosta, Ossola e Varese), nonché le fortificazioni della Valtellina (Forte Montecchio di Colico, Forte di Fuéntes, Forte Canali, Forte Venini). Un'opera assolutamente indispensabile per gli appassionati e i cultori della materia, ma anche un testo in forma di agevole e pratica guida che non mancherà di soddisfare le esigenze degli amanti della montagna.
Argomento: Castelli e fortificazioni in Liguria - Recensione di Mino (10/01)
Liguria. Riviera di Ponente. Castelli e fortificazioni di Mauro Minola Beppe Ronco, Macchione Editore (20.000 Lire)
Un testo dedicato ai castelli e alle fortificazioni di una delle più belle regioni italiane, terra di mare e di montagna allo stesso tempo. Per scoprire ed apprezzare i fortilizi medievali dei paesi liguri, le torri saracene, i bastioni del XVI secolo, i forti della Repubblica genovese e le più moderne fortificazioni costruite tra XIX e XX secolo a difesa di una zona dal rilevante interesse strategico-militare.
Argomento: Fortificazioni nell'arco alpino - Recensione di Mino (10/01)
Fortificazioni nell'arco alpino di Mauro Minola e Beppe Ronco,Editore Priuli e Verlucca (60.000 Lire)
Il volume tratta in generale l'evoluzione delle opere difensive tra il XVIII il XX secolo: dalla grande fortezza di sbarramento che chiudeva il passaggio della vallata alle armate nemiche, alle scarse tracce degli antichi trinceramenti eretti per difendere un colle o un passaggio di grande importanza, fino alle casematte di calcestruzzo del Vallo Alpino, le testimonianze di un passato non sempre facile tornano a riscuotere un grande interesse tra il pubblico che ama la montagna. In questo libro vengono descritte le principali tipologie in cui è possibile suddividere le fortificazioni che hanno popolato il versante italiano delle Alpi, a partire dal XVI secolo fino al passato più recente.
Argomento: Fortificazioni delle Alpi Occidentali - Recensione di Mino (10/01)
Le fortezze delle Alpi Occidentali di Mauro Minola e Dario Gariglio, Editore L'Arciere
Un'opera in due volumi di grande completezza e splendidamente illustrata, dedicata alle fortificazioni dei versanti italiano e francese dell'arco alpino nord-occidentale, dal Piccolo San Bernardo al Monginevro e dal Monginevro al litorale ligure. Un'approfondita ricerca di carattere storico, architettonico e militare e una preziosa guida per visitare le principali Piazze che videro fronteggiarsi, dal '600 alla seconda guerra mondiale, il vecchio Piemonte sabaudo, successivamente divenuto Regno d'Italia e Stato italiano, e la Francia.
Argomento: Vicende belliche nella Valle di Susa - Recensione di Mino (10/01)
Assedi e battaglie in Valle di Susa e Val Sangone di Mauro Minola, Susalibri (32.000 Lire)
Presenta una carrellata sulle principali vicende belliche che hanno coinvolto nei secoli la Valle di Susa, dalla mitica battaglia delle Chiuse tra Carlo Magno e i Longobardi di Desiderio, alle scorrerie del capitano ugonotto Lesdiguières tra il vecchio maniero di Exilles e la piccola piazzaforte di Susa, dalla celebre e sempre ricordata battaglia dell'Assietta del 19 luglio 1747 alle sorprese invernali al Moncenisio nel turbine dell'età napoleonica, per finire con il bombardamento della Batteria Chaberton, il forte più alto d'Europa, avvenuto nell'offensiva italiana contro la Francia sferrata il 21-22 giugno del 1940. Questo e altro nel piacevole e scorrevole testo curato da Minola, dove il rigore storico e i necessari riferimenti bibliografici viaggiano insieme ad una narrazione avvincente e appassionata.
Argomento: Linea Cadorna - Recensione di Mino (10/01)
Le fortificazioni della linea Cadorna tra Maggiore e Ceresio di Roberto Corbella, Macchione editore (20.000 Lire)
E' senza dubbio una delle più interessanti fra le ultime uscite editoriali. Il libro di Roberto Corbella, edito per i tipi di Macchione Editore di Varese, esamina in dettaglio le numerose fortificazioni campali e permanenti realizzate tra il 1916 e il1 917 dal Genio italiano lungo il confine italo-svizzero, tra il Lago Maggiore e il Lago di Como. Riccamente illustrato, conta decine di itinerari che permettono di riscoprire opere fortificate intatte quali trincee, ridotti, batterie in caverna, appostamentidi artiglieria, raggiunti da comode strade militari. Le opere fanno parte della celebre Linea Cadorna, fortemente voluta dal Capo di Stato maggiore Luigi Cadorna per prevenire un eventuale attacco della Germania attraverso il territorio della Confederazione elevetica.
Argomento: La Linea Cadorna - Recensione di Mino (10/01)
La Linea Cadorna di Raffaele Viviani e Roberto Corbella, Macchione editore (20.000 Lire)
E' il seguito naturale del primo libro che Corbella ha dedicato alla riscoperta di questa affascinante linea difensiva, rimasta in gran parte intatta dopo la fine della Grande Guerra. Se il primo volume ha esaminato solo il settore centrale, esteso principalmente nella provincia di Varese, con questo secondo volume si completa la conoscenza delle opere fortificate dei settori Val d'Aosta, Val d'Intelvi, Lago di Como e Valtellina. Il testo, sempre molto scorrevole e preciso, è affiancato da decine di interessanti escursioni per la visita delle trincee e delle batterie in caverna ancora esistenti, un patrimonio storico che merita adeguati interventi di valorizzazione.
Argomento: Battaglia dell'Assietta - Recensione di Recensione di Mino (10/01)
La battaglia dell'Assietta. 19 luglio 1747 di Mauro Minola, Editore Gribaudo Paravia (13.000 Lire)
Una grande battaglia combattuta sui monti della Valle di Susa. Una sfolgorante vittoria dei Piemontesi contro le soverchianti truppe francesi che, al comando del cavaliere di Belle-Isle si apprestavano ad invadere il Piemonte ed assediare il mitico Forte di Exilles nella Valle di Susa. Oltre alla battaglia vi sono descritte le fortificazioni ottocentesche dell'Assietta con la lunga strada militare dei "duemila", gioiello di ingegneria e di tecnica militare, ammirata in tutta Europa.
Argomento: Fortificazioni Tedesche - Recensione di Massimo (09/99)
Festung Europa. 6 Giugno 1944 di F. Russo, R. di Ros
Come appassionato di fortificazioni moderne potrei forse consigliare un discreto libro (oltreché uno dei pochi, purtroppo) sull'argomento che tratta le fortificazioni costruite dall' Organizzazione Todt in Normandia, inserendole proprio nel contesto dell'operazione Overlord. 200 pagine circa, con numerose foto, reperibile presso librerie specializzate in storia militare. Non sono un esperto della seconda guerra mondiale, quindi non mi sento di dare giudizi critici sulla parte puramente storica d'inquadramento delle operazioni di sbarco, mentre la parte più tecnica di descrizione delle opere fortificatorie è abbastanza buona.
Argomento: Forti austro-ungarici degli altopiani di Folgaria e Lavarone - Recensione di Giuseppe '78 (10/01)
Osterreichische Gebirgsfestungen im Ersten Weltkrieg di Rolf Hentzschel, Athesia editore (Bolzano) (30.000 Lire)
Semplicemente il migliore libro attualmente in circolazione sulle sette fortificazioni austriache di Folgaria e Lavarone in termini di precisione, esattezza e completezza dei dati storici e tecnici inseriti. Purtroppo è solo in tedesco, a quanto mi risulta, ma per gli appassionati di queste fortificazioni che abbiano un minimo di conoscenza di questa lingua è IL libro da avere. Dietro all'aspetto non così appariscente del libro si intravede una profonda opera di ricerca innovativa negli archivi militari di Vienna, che ha portato in luce dati non presenti sugli scarsi libri di parte italiana, come, per esempio, quelli relativi agli impianti di aereazione delle opere e quelli relativi agli impianti ottici di comunicazione. Molto interessante l'apparato iconografico, con per esempio schemi disegnati degli affusti fissi delle mitragliatrici, delle cupole corazzate, dei differenti pezzi d'artiglieria, piante dettagliate dei vari forti con la destinazione d'uso dei singoli locali, ecc. Circa 110 pagine, Numerosi disegni e foto in bianco e nero.
Argomento: Forti austro-ungarici - Recensione di Giuseppe '78 (11/01)
Spie Italiane contro Forti Austriaci di Basilio di Martino, Gino Rossato Editore (Vicenza)
Un libro di notevole interesse per chiunque sia interessato alle vicende delle fortezze austro-ungariche della Grande Guerra. L'autore, ufficiale dell'Esercito Italiano, ha potuto attingere a materiale fino ad allora inedito per narrare la storia dell'attività di spionaggio del reparto telefotografico "da montagna" della 1a Armata rivolta al controllo delle nascenti fortificazioni austriache degli altopiani negli anni tra il 1908 e il 1914, e poi ancora nei primi anni di guerra fino alla Strafexpedition nel 1916. L'opera inizia con una sintetica storia dello spionaggio italiano su quel settore geografico, soffermandosi in particolare sul reparto fotografico, analizza quindi il progetto austriaco dei forti e la loro costruzione. Ad ognuna delle sette fortezze è dedicato un capitolo. Il vero punto di forza del libro sono le numerose e interessantissime foto d'epoca dei forti riprese dai teleobiettivi italiani, le uniche che oggigiorno possano darci un'idea della visione che si presentava agli osservatori italiani nel 1915-16. circa 100 pagine, numerose foto in bianco e nero, alcuni disegni e mappe.
Argomento: Fortificazioni austriache in muratura e in caverna nella provincia di Trento - Recensione di Giuseppe '78 (11/01)
Trento Città Fortezza di Corrado Marzi e Tiziano Borsato, Persico Edizioni (50.000 Lire)
Gli autori di questo libro hanno svolto un'originale opera di ricerca sull'imponente sistema fortificatorio austriaco che circonda la città di Trento. Oltre a descrivere brevemente i forti permanenti in muro costruiti nella seconda metà dell'800 nei paesi immediatamente a ridosso di Trento, come a Mattarello, Romagnano, ecc., il libro si sofferma soprattutto sulla parte più nascosta e meno conosciuta di tale sistema: le numerosissime opere in caverna e sotterranee, batterie, depositi, camminamenti, ecc., costruite soprattutto nel 1914-15 durante i mesi della neutralità italiana. Il libro è accompagnato da moltissime foto e vari disegni e mappe: peccato solo che non tutte le foto siano a colori. 361 pagine. Reperibile con Tuttostoria.
Argomento: Fortificazioni e torri costiere - Recensione di Elena (12/01)
La difesa costiera del Regno di Napoli di Flavio Russo, SME Ufficio Storico
Flavio Russo è esperto di architettura ed ingegneria militare. Accanto ad un esame delle tipologie architettoniche dei sistemi difendivi costieri vi è una lucida analisa della storia che ne hanno motivato la creazione e che ne hanno segnato la funzione nei sec. Da una premessa sulle piazzeforti marittime e torri costiere, si passa al programma di difesa vicereale di difesa anticorsara, dalla parentesi austriaca alla difesa borbonica (XVIII s.)
Argomento: Fortificazioni austriache presso Laveno sul Lago Maggiore - Recensione di Giuseppe '78 (11/01)
Blockhaus (Fortificazioni Austriache sul Lago Maggiore) di Giorgia Ceresa, Macchione Editore (20.000 Lire)
L'autrice di questa ottimo libro ha dedicato il suo lavoro di ricerca a illustrare il sistema difensivo antipiemontese di forti e impianti militari costruito dagli austriaci tra il 1849 e il '59 in Lombardia sui 2 bracci del Lago Maggiore tra i paesi di Laveno e Cerro. Oltre a descrivere le varie opere, vengono descritte le vicende militari dell'attacco contro di esse da parte dei garibaldini nella guerra del 1859, e si descrivono anche le sorti di queste fortificazioni fino ai giorni nostri. Il livello di approfondimento è buono, e molto valida è soprattutto la serie numerosa di foto, finalmente tutte a colori quando si tratta di foto contemporanee. Presenti anche varie mappe originali austriache dei forti. 110 pagine.
Argomento: Fortificazioni e torri costiere - Recensione di Elena (12/01)
La difesa costiera del regno di Sicilia, dal XVI al XIX sec. di Flavio Russo, SME Uff. St. (2 tomi, 75.000 Lire)
Prosegue l'opera dell'Ing. Russo con questi due volumi (2 tomi per complessive 569 pp.) i titoli delle sez. sono 1) Gli Antefatti (dominazioni araba, normanna, ecc.); 2 Riqualificazione difesa costiera 16 sec.; 3 Torri costiere, spionaggio, corsari ed ingegneri; 4 Stato della difesa Siciliana dopo Lepanto; altri capp.: il 5 Torreggiamento del Regno; il 7 Tramonto dominio spagnolo etc.
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