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Argomento: Esercito Romano d'Oriente - Recensione di Davide (03/09)
Copertina L'esercito Romano d'Oriente da Giustiniano ai Comneni di Gianfranco Cimino, Edizioni Chillemi
Questo godibilissimo volume è in realtà il primo di una serie dedicata alle forze armate dell'impero d'oriente dalla nascita fino alla caduta. Nello specifico il primo libro tratta il periodo che va da Giustiniano (VI secolo d.C.) ai Comneni (XII secolo d.C.), coprendo quindi un lasso di tempo che vide la trasformazione di Bisanzio da stato tardo-antico a greco medievale ed infine in una struttura che mischiava elementi del feudalesimo occidentale con la tradizione imperiale d'oriente. In questo l'evoluzione dell'esercito ci appare come uno specchio di questo mutare e il libro di Cimino ci aiuta a farcene un quadro completo, anche senza entrare nel complesso argomento del "War and Society", infatti temi centrali del volume sono organizzazione, reclutamento, tattica e armamento con puntate nella strategia, nella storia delle campagne e delle fonti; l'autore riesce a rendere agevoli e di piacevole lettura argomenti che ai non addetti ai lavori potrebbero sembrare ostici, riuscendo nell'impresa di condensare nello spazio a disposizione un numero di informazioni estremamente ampio senza trasformare il libro in una mera guida terminologica. Il testo si compone di sei capitoli più un appendice a tema: l'esercito dell'età di Giustiniano, lo Strategikon di Maurizio, Eraclio in Persia, l'esercito romano d'oriente nell'VIII e IX secolo, l'esercito romano d'oriente nell'IX e X secolo, l'età dei Comneni, Kataphraktoi e Kabalarioi, a loro volta suddivisi secondo le varie tematiche affrontate. Questo volume rappresenta un ottimo acquisto sia per il neofita che cerca una prima lettura che per il lettore più esperto ed esigente, inoltre la carenza di opere in italiano su questo tema (a parte la recente traduzione dello Strategikon del Cascarino e il lavoro di Ravegnani) rende il libro un'iniziativa ancora più preziosa.
Argomento: Esercito romano - Recensione di Davide (01/09)
Copertina L'esercito romano, armamento ed organizzazione. Volume II: Da Augusto ai Severi di Giuseppe Cascarino, editore Il Cerchio
E' uscito recentemente il secondo volume della trilogia del Cascarino dedicata alla storia dell'esercito romano. Anche questa seconda uscita conferma l'impressione suscitata dal primo libro, anzi la migliora, dato che la maggiore disponibilità di dati primari (fonti, archeologia ed epigrafia) nel periodo trattato (da Augusto ai Severi), permette all'autore di fornire una maggiore quantità di informazioni al lettore (quasi 100 pagine in più rispetto al precedente volume). Il libro mantiene lo stesso ottimo format, trattando in successione: dell'organizzazione militare, dell'organica, dell'armamento, della tecnica, della vita quotidiana, dell'accampamento, della poliercetica. Seguono parecchie appendici con utilissime informazioni riassuntive. Una citazione a parte meritano le illustrazioni: in aggiunta sia alle fotografie (molte rappresentanti reenactors e ricostruzioni moderne) che alle bellissime illustrazioni dello stesso Cascarino, troviamo al centro del libro tavole a colori con miniature di soldatini di piombo rappresentanti i soldati di Roma (magnificamente colorati) e la rappresentazione dei motivi grafici sugli scudi dei legionari e degli ausiliari. L'opera si conferma adatta sia per lettori neofiti che vogliono farsi un "background culturale" sull'argomento, sia ai "veterani" che vi troveranno sicuramente informazioni a loro sconosciute oltre ad avere un utile manuale nel momento in cui necessitassero di un rapido accesso ad un'informazione.
Argomento: Esercito romano - Recensione di Davide (03/08)
Copertina L'esercito romano, armamento ed organizzazione. Volume I: Dalle origini alla fine della repubblica di Giuseppe Cascarino, editore Il Cerchio
Come si evince dal titolo, si tratta del primo volume di una serie di tre dedicati all'esercito romano. Mancano ormai da anni nel panorama italiano nuovi titoli dedicati esclusivamente ad una descrizione completa e sistematica delle armi romane, essendo sia il libro di Yann Le Bohec (comunque dedicato solamente al periodo alto imperiale) che il volume di Alessandro Milan parecchio datati, mentre "The Complete Roman Army" di Adrian Goldsworthy recentemente tradotto pecca nel mettere troppa carne al fuoco in un solo volume, concentrandosi ancora principalmente sul periodo alto imperiale. Il libro (o meglio i libri) di Cascarino (già traduttore sia dello Strategikon di Maurizio che delle opere di Senofonte sulla cavalleria, pubblicati dallo stesso editore) arriva a colmare il vuoto. Il volume, splendidamente illustrato dallo stesso autore con tavole, schemi e disegni, vuole essere innanzitutto un viaggio introduttivo per il neofita nell'evoluzione dell'esercito romano, concentrandosi in particolar modo sia sui fattori tecnici (armamento ed equipaggiamento, troppo spesso ignorati dagli autori nostrani) che organizzativi, ma non tralasciando di fornire una visione a tutto-tondo: giurisprudenza, tattiche, logistica, ecc.). Le consuete fonti letterarie sono integrate sia dai dati archeologici aggiornati, che dalle esperienze ricostruttive dei vari gruppi di Reenactment, italiani o esteri. Il volume genera quindi spunti di interesse e riflessione nuovi anche nei lettori già ferrati sull'argomento; in special modo questo primo volume affronta con rigore storico un periodo della storia dell'esercito romano, molto meno conosciuto rispetto al più "famoso" periodo alto-imperiale. Chiudono il volume delle utilissime appendici sulle fonti, i sistemi di unità di misura romane e la terminologia militare ed un interessante capitolo sulle tecniche di forgiatura e produzione delle armi di bronzo e di ferro. La prefazione all'opera è di Giovanni Brizzi.
Argomento: Biografia di Giulio Cesare - Recensione di Chetti6 (04/06)
Copertina Giulio Cesare di Christian Meier, Garzanti (13 Euro)
Attenzione, non fatevi ingannare dal titolo del libro perché questa di Meier non è assolutamente una biografia sul grande generale romano, ma uno studio molto approfondito sui rapporti di forza/debolezza esistenti tra il senato, Cesare e Pompeo e su come si è giunti alla fine della repubblica. E' necessario che il lettore abbia già una buona conoscenza degli avvenimenti succedutisi tra la prima marcia su Roma di Silla e l'ascesa al potere di Pompeo, altrimenti la lettura del testo non è possibile. Durante tutto il libro la figura di Cesare aleggia quasi impercettibile sul lettore ma soltanto dopo molte (troppe) pagine Meier inizia (finalmente) a presentarla. Qui va riconosciuto all'autore il merito di non estrapolare mai i vari personaggi (Cesare,Catone, Cicerone..) dal contesto storico-politico in cui sono collocati evitando, in questo modo, un errore comune in molti autori che è appunto quello di voler esaminare i fatti passati con l'ottica moderna e fuori delle condizioni di allora. Il risultato sarebbe quello di rendere una figura come quella di Catone, strenuo sostenitore della Repubblica nonostante l'evidenza del suo sfacelo, incomprensibile e assimilabile a quella di un pazzo vagheggiatore. Concludendo: chi vuole leggere una biografia soltanto su Cesare eviti di comprare questo libro (dirotti su autori come Antonelli), lo stesso vale per chi non ha una gran conoscenza della storia di Roma: è un libro abbastanza complesso. Invece per chi ha molto tempo a disposizione e desidera un libro particolarmente dettagliato sugli avvenimenti del I sec. a.C. questo di Meier potrebbe rivelarsi una discreta lettura.
Argomento: Biografia di Scipione - Recensione di Chetti6 (01/06)
Copertina Scipione l'Africano di Giuseppe Antonelli, Newton & Compton
Chi ha apprezzato la biografia su Scipione scritta da Basil Liddell Hart non potrà rimanere indifferente dopo aver letto anche quella di Antonelli. Mentre il primo manifesta la sua totale ammirazione per il generale romano (in ogni suo aspetto morale, Scipione è davvero unico tra i grandi comandanti, e possiede una nobiltà e una purezza d animo che noi potremmo aspettarci, e non necessariamente trovare, nelle figure guida della filosofia e della religione, ma ben difficilmente nei grandi uomini d'azione ) scagionandolo da ogni tipo di accusa rivoltagli dai suoi contemporanei, Catone in primis, Antonelli getta invece più di un'ombra sulla sua condotta, avvicinandolo così ai Romani del suo tempo. Un episodio su tutti: durante la riconquista e la successiva amministrazione di Locri, Pleminio, propetore di Reggio e uomo dell'Africano, si macchiò dei più atroci delitti contro gli abitanti oltre a confiscare il tesoro del tempio di Proserpina. Per Hart, Scipione è del tutto estraneo alla vicenda e può semmai solo essere accusato di non aver punito Pleminio, mentre per Antonelli, quest'ultimo avrebbe agito con il preventivo assenso di Scipione, il cui principale obiettivo sarebbe stato quello di accaparrarsi le ricchezze della città per allestire il suo esercito africano. Antonelli ha scritto molto opere sulla Roma antica e la sua competenza è riscontrabile nel modo con cui vengono sintetizzati gli altri avvenimenti dell'epoca: le guerre contro Filippo di Macedonia e Antioco di Siria, le operazioni di Glabrione e Flaminino, la distribuzione delle magistrature tra le varie famiglie romane, etc.
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Chetti6 (11/05)
Copertina La grande storia di Roma di Antonio Spinosa, Mondadori
Dalla nascita di Roma alla caduta dell'Impero Romano d Occidente: riuscire a narrare gli oltre milleduecento anni trascorsi tra i due eventi non è di sicuro facile, tuttavia Spinosa ci riesce brillantemente per oltre tre quarti del suo libro e cioè fino all'epoca dell'avvento al trono di Marco Aurelio. Nella prefazione l'autore chiarisce da subito un punto fondamentale, ovvero che lui non è uno storico ma un narratore di storia. La differenza è ben evidente fin dalle prime pagine del libro, quelle sulla fondazione della Città eterna, dove Spinosa adotta un modo di scrivere singolare indossando la duplice veste di storico e, appunto, di narratore riportando molte leggende sulla nascita di Roma, sui sette re, sui vari consoli e sui primi Imperatori, che non possono non coinvolgere ed appassionare il lettore, che vede così riproposti i miti che lo hanno accompagnato nella giovinezza: la lupa, Romolo e Remo, le pazzie di Caligola, ecc. Peccato che a partire dall'età del Basso Impero, che già di per sé è un epoca complicata, l'autore non riesca più ad essere chiaro sulla successione degli eventi: si nota la perdita di brillantezza nella narrazione che diviene pesante rendendo così confusa la comprensione. Sembra quasi che per non rendere troppo voluminoso il testo, Spinosa abbia voluto sintetizzare al massimo quest'ultima fase evitando di approfondire eventi e personaggi (Diocleziano e Attila avrebbero meritato di sicuro maggiore spazio). Per chi volesse saperne di più consiglio il libro di Gibbon incentrato proprio sul tardo impero. Attenzione, quest'opera non entra nel merito dello svolgimento delle battaglie, per cui consiglio di leggere contemporaneamente il testo di Frediani "Le grandi battaglie di Roma antica", così da avere una descrizione maggiore sulle vicende belliche di Roma, sui suoi generali e sull'evoluzione dell'esercito. Concludo consigliando a tutti la lettura di questo libro, perché Spinosa col suo stile (difficile da rintracciare in un testo di storia) riesce a far appassionare il lettore alle vicende che hanno accompagnato la nascita e l'ascesa della città fondata da Romolo, suscitando allo stesso tempo una forte curiosità ad approfondire ulteriormente le vite dei maggiori personaggi che lui ricopre con un'aura di leggenda.
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Gianfranco Cimino (12/02)
Copertina Il guerriero, l'oplita, il legionario di Gianni Brizzi, Il Mulino (11,50 Euro)
Il titolo innanzi tutto (Il guerriero, l'oplita, il legionario - gli eserciti nel mondo classico) non deve trarre in inganno; non siamo di fronte ad un manuale di storia militare dell'antichità classica, bensì, più modestamente, come afferma l'autore stesso (Giovanni Brizzi, professore di Storia Romana all'Università di Bologna), ad un "breviarium" di storia militare romana, incentrata, aggiungerei io, soprattutto sul periodo delle guerre puniche a cui è dedicato, in proporzione al periodo coperto, che va dalla riforma di Servio Tullio alle campagne partiche di Traiano, lo spazio maggiore. Dato lo spazio disponibile, il periodo di tempo coperto, e la vastità dell'argomento principale (l'arte militare romana), si può facilmente perdonare all'autore l'aver dedicato poco spazio agli eserciti Greci ed Ellenistici.
Leggi la recensione completa.

Seconda recensione by Napoleone 07/05
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Chetti6 (11/04)
Copertina Le grandi battaglie di Giulio Cesare di Andrea Frediani, Newton & Compton (16,5 Euro)
Decisamente un ottimo libro, perché Frediani non si limita ad un semplice resoconto delle operazioni belliche condotte da Cesare ma accompagna il lettore "dentro" l'epoca storica trattata, con resoconti brevi ma molto esaurienti sull'evoluzione dell'esercito romano, le popolazioni (galli, normanni, etc) e i personaggi (Vercingetorige, etc) affrontati dal condottiero. Per il resto è difficile smettere di leggere il libro una volta iniziata la parte dedicata alle battaglie, perché l'autore adotta una descrizione molto vivace, mai puramente tecnica o strategica. Ottime anche le cartine rappresentanti gli spostamenti degli eserciti che permettono di non perdere il filo logico di quanto avviene sui campi di battaglia.
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Marco Marianetti (03/02)
Copertina La grande strategia dell'Impero Romano di Edward N. Luttwak, Rizzoli (7,50 Euro)
Uno dei maggiori esperti di strategia viventi si cimenta con un testo che affronta le cause e le conseguenze delle teorie militari dell'Impero Romano. In particolare Luttwak esamina le vicende militari e l'organizzazione dell'esercito nei secoli I-III d.C e ne analizza la loro evoluzione e il progressivo disfacimento. Si vis pacem, para bellum; in sostanza il segreto del perdurare della potenza romana sul mondo antico, fu dovuto anche e in massima parte alla forza di dissuasione che poteva esercitare grazie alla sua straordinaria potenza in campo bellico. Il libro è estremamente interessante soprattutto nelle parti in cui abbandona la narrazione storica e si addentra nell'esame dell'applicazione delle teorie strategiche da parte dei Romani, dalla difesa elastica alla formidabile difesa in profondità. Secondo l'autore, fu proprio il progressivo abbandono di questi concetti, che lentamente e in concomitanza con altre cause, portò all'indebolimento del limes e al conseguente crollo dell'Impero. Forse Luttwak al tempo in cui scrisse il libro, in piena Guerra Fredda, voleva attualizzare l'allarme lanciato dalla storia del crollo di Roma e riportarlo ai nostri giorni, ma questa piccola licenza politica non inficia l'importanza e la valenza di questo testo.

Approfondimento by Gianfranco Cimino.
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Mauro Geranzani (09/02)
Copertina Le grandi battaglie di Roma antica di Andrea Frediani, Newton Compton 2002 (13,50 Euro)
Il libro tratta delle maggiori battaglie sostenute dalle legioni di Roma dalla battaglia dell'Allia (presentata nell'introduzione) fino a quella dei Campi Catalaunici. Ricco di schemi cartine, ha un unico neo: salta il periodo delle conquiste in Britannia, delle guerre daciche e persiane di Traiano e successori e le guerre civili del III secolo. Per il resto, lo stile di scrittura è piacevole e scorrevole: una lettura godibilissima.
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Diego Caviglia (04/02)
Copertina Gli ultimi condottieri di Roma di Andrea Frediani, Newton Compton 2001 (L. 30.000 ca)
Il libro tratta dei magister militum dell'Impero romano d'occidente. Precisamante di Arbogaste, Stilicone, Costanzo, Ezio e Ricimero. Il libro si chiude con l'assasinio di Odoacre da parte di Teodorico. Ogni capitolo è preceduto da una breve versione romanzata della fine del protagonista stesso. Il libro è nel complesso ben scritto e scorrevole.
Argomento: Scipione Africano - Recensione di Bondir (01/02)
Copertina Scipione Africano di Basil H. Liddell Hart
Biografia di uno dei più grandi generali di tutti i tempi scritta dal noto teorico militare inglese. Rifacendosi ai volumi di Polibio e Livio, Liddell Hart traccia un profilo dettagliato di Scipione generale, politico e uomo, esaltandone le doti con costanti riferimenti ad altri grandi quali il contemporaneo Annibale, Napoleone ed altri, fino alla consacrazione, per l'autore, di massimo esponente della tattica e strategia militare. Partendo dalle battaglie di Spagna alle vittorie asiatiche, passando per Zama, viene descritta l'opera di questo valente esponente della Repubblica romana. Ottima analisi dell'uomo Scipione e delle sue azioni miliari e politiche.
Argomento: Annibale - Recensione di Bondir (01/02)
Copertina Annibale di Gianni Granzotto, Mondadori Editore (1980)
Storia del generale cartaginese Annibale, con particolare attenzione alla sua invasione dell'Italia. Facendo riferimento agli scritti di Polibio e di Livio, l'autore narra le imprese di questo personaggio storico e delle implicazioni della seconda guerra punica, con un'attenta analisi delle sue motivazioni e delle cause del suo fallimento. Ottima e chiara analisi del personaggio e di un periodo molto importante per Roma che, anche grazie a questa vicenda, inizierà a diventare quel grande centro di potere del bacino del Mediterraneo che oggi ricordiamo.
Argomento: Esercito Romano - Recensione di Luca Pellecchia (10/01)
Copertina Compendio delle istituzioni militari di Flavio Vegezio Renato, Edizioni del Prisma (42.000 Lire)
L'esercito romano descritto da un antico romano. Imperdibile!
Argomento: Esercito Romano - Recensione di Luca Pellecchia (10/01)
L'Esercito romano - Le armi imperiali da Augusto alla fine del III secolo di Yann Le Bohec, Carocci Editore (31.000 Lire)
Colmando una vistosa lacuna della storiografia Le Bohec elabora qui in sintesi unitaria i risultati delle ricerche più recenti e illustra tutti gli aspetti di quel riconosciuto pilastro del dominio di Roma nel mondo antico che è stato l'esercito.
Argomento: Espansionismo romano fino ad Augusto - Recensione di Luca Pellecchia (10/01)
Copertina Le conquiste dei romani di André Piganiol, Est Editore (24.000 Lire)
Dopo un'introduzione sui popoli del Mediterraneo occidentale,viene ripercorsa la storia dell'espansionismo romano che da villaggio di pastori diventa la metropoli del Mediterraneo.
Argomento: Storia Militare Romana - Recensione di Elena (11/01)
Storia delle fanterie italiane - Le fanterie di Roma di Edoardo Scala, SME Ispett. dell'Arma di Fanteria
L'autore introduce l'argomento con un ampio excursus sui popoli italici e sulle loro milizie (dai Siculi ai Liguri, agli Osco Sabelli agli Etruschi). Poi si passa ad esaminare il tema in oggetto: dapprima le fanterie di roma repubblicana, le guerre di quel periodo ma anche le punizioni (ad esempio: in caso di insubordinazione della legione il comandante infliggeva le pene del caso ad un soldato ogni dieci, la cosiddetta "decimazione"). La terza parte è su Roma imperiale, l'esposizione ricalca il metodo della seconda parte. La trattazione potrà risultare un po' romanzata ma pur con i suoi limiti è un testo da considerare. Quando è stato pubblicato, nel 1950, costava 1.500 lire.
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