Il connubio tra il sommergibile e l'aereo nasce quasi per caso nella prima guerra mondiale
Kaiserliche Marine(Marina imperiale tedesca)
Non è molto noto che la marina imperiale possedeva una componente aeronautica composta di dirigibili e idrovolanti. I dirigibili dimostrarono in breve tempo le loro manchevolezze e il comando pensò di utilizzare un sommergibile per trasportare un idrovolante vicino alla costa inglese.
Nel 1916 furono effettuate prove in mare con l'U12 e un idrovolante Friedrichshafen FF 29. Nonostante la precarietà dell'insieme, l'esperimento ebbe successo. L'idro fu rilasciato in mare, decollò, raggiunse la costa inglese e ritornò alla base sul continente. Apparvero però le evidenti limitazioni: l'idrovolante, piazzato di traverso sul ponte, causava problemi di stabilità al battello che, ovviamente, non poteva immergersi e poteva decollare e ammarare solo in condizioni di calma piatta. Queste manchevolezze portarono all'abbandono del programma originario.
Sommergibile U12 Tipo "U9"
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
57,4m |
493t |
14,2 nodi (in sup) 8,1 nodi (in imm.) |
29 |
2 tubi lanciasiluri da 450mm a prua 2 tubi lanciasiluri da 450mm a poppa riserva di nº 6 siluri |
 Sommergibile U12 Tipo "U9" |
 Friedrichshafen FF 29, l'esemplare ritratto appartiene alla marina svedese |
Friedrichshafen FF 29
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
10,2m |
16,2m |
95km/h |
2 |
50kg di bombe |
Proseguendo la guerra, i tedeschi costruirono una inedita classe di sottomarini mercantili (Deutschland) per poter commerciare materiali strategici con gli Stati Uniti, ancora neutrali. Questi battelli furono poi militarizzati e dotati di opportuno armamento.
Sommergibili U151-157 (classe Deutschland)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
65m |
1512t |
12,4 nodi (in sup) 5,2 nodi (in imm.) |
56 |
2 tubi lanciasiluri da 500 mm a prua riserva di nº 18 siluri 2 cannoni da 150mm 2 cannoni da 88mm |
Come si può vedere, non erano delle armi ideali, a causa della loro origine civile.
Si progettarono quindi dei sommergili incrociatori dalle caratteristiche più consone.
Sommergibili U140-141 (progetto 46)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
57,4m |
493t |
14,2 nodi (in sup) 8,1 nodi (in imm.) |
29 |
4 tubi lanciasiluri da 500mm a prua 2 tubi lanciasiluri da 500mm a poppa riserva di nº 19 siluri 2 cannoni da 150mm |
Sommergibili U142-144 (progetto 46a)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
97,5m |
2.158t |
17,5 nodi (in sup) 8,5 nodi (in imm.) |
66 |
4 tubi lanciasiluri da 500mm a prua 2 tubi lanciasiluri da 500mm a poppa riserva di nº 24 siluri 2 cannoni da 150mm |
Questi battelli erano ottimizzati per lunghe crociere oceaniche e si pensò di dotarli di un pesce pilota volante. Furono progettati e costruiti due aeroplani, lo Hansa Brandenburg W.20 e lo L.F.G. (Luftfahrzeug Gesellschaft) Stralsund V.19.
 Hansa Brandenburg W.20 |
 Hansa Brandenburg W.20 |
Hansa Brandenburg W.20
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
5,93m |
6,8m |
117km/h |
1 |
- |
Questa piccola macchina poteva essere smontata e rimontata in 2 minuti. Da smontata, poteva essere riposta in uno spazio di 6 metri per 2, corrispondente a un cilindro resistente alla pressione fissato sul ponte. Con una gru sarebbe stata scaricata in mare. Aveva un'autonomia di volo di 1 ora, sufficiente per allargare di molto la vista del sommergibile. Lo L.F.G. Stralsund V.19. aveva prestazioni simili. E' da notare che fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, l'alto mare era un posto abbastanza sicuro per un aereo anfibio, anche se disarmato. Gli aerei da caccia avrebbero dovuto aspettare l'avvento delle portaerei per dominare anche gli oceani. Quindi un piccolo giocattolo come l'Hansa Branderburg W.20 aveva la sua ragione d'essere Questi aerei non entrarono mai in servizio attivo e la fine della guerra sorprese i vari progetto 46 nei bacini di carenaggio.
Royal Navy(Marina reale Britannica)
Gli inglesi procedettero specularmente ai tedeschi. Sul sommergibile E22 furono montati delle guide di legno per il trasporto di due idro Sopwith Schneider (Questo avvenne nel 1916). L'idea era di trasportare gli idrovolanti vicino alle basi degli Zeppelin. Alla prima uscita operativa, gli idrovolanti furono rilasciati in acqua, ma il moto ondoso li danneggiò così gravemente che dovettero essere abbandonati.
 Classe "E" (Royal Navy) |
 Sopwith Schneider |
Classe "E" (Royal Navy)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
55m |
667t |
14 nodi (in sup) 9,5 nodi (in imm.) |
30 |
2 tubi lanciasiluri da 450mm a prua 2 tubi lanciasiluri da 450 m sulla coperta 1 tubo lanciasiluri da 450mm a poppa riserva di nº 10 siluri 1 cannone da 12 pdr |
Sopwith Schneider
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
7m |
7,82m |
140km/h |
1 |
20kg di bombe |
Nato come esperimento d'emergenza, non fu più tentato. Inoltre la concezione inglese
d'uso dei sommergibili nella 1ª G.M. non implicava che si impegnassero in crociere oceaniche, dove gli avrebbe fatto comodo un ricognitore aereo.
U.S. Navy(Marina degli Stati Uniti)
Nel 1923 la U.S. Navy dotò un sommergibile, lo SS 105, di un idrovolante (XS-1). L'idrovolante era trasportato smontato in un cilindro sul ponte, veniva montato e, mancando una catapulta e una gru, il vettore si immergeva affinché l'aereo decollasse. Per finire l'idrovolante poteva essere lanciato e recuperato solo in zone di mare eccezionalmente piatte (cosa assai improbabile nell'oceano Pacifico)
 SS 105 |
 SS 105 |
Il laborioso recupero. Come si può vedere nella seconda foto il sommergibile è parzialmente immerso e ci sono degli uomini con i piedi a mollo. La situazione è particolarmente fuori da ogni sicurezza.
SS 105 Classe "S" nº1
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
66,7m |
854t |
14,5 nodi (in sup) 11 nodi (in imm.) |
38 |
2 tubi lanciasiluri da 450mm a prua 4 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 12 siluri 1 cannone da 100 mm |
XS-1
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
5,8m |
5,5m |
- |
2 |
- |
Il primo modello del XS-1 necessitava di 4 ore di tempo per essere riassemblato (evidentemente troppo). Con una successiva versione il tempo si ridusse a 15 minuti (che obbiettivamente sono sempre troppo lunghi per un sommergibile). La mancanza di una gru di recupero costringeva il battello a manovre pericolose e necessariamente lente. L'insieme di questi fattori (scarsa sicurezza e tempi lunghi) portarono all'abolizione del progetto, senza contare che in quel periodo si cominciavano a costruire le grandi portaerei oceaniche.
Royal Navy(Marina reale Britannica)
Nel 1927 gli inglesi convertirono un sottomarino della classe M in sottomarino portaerei. La classe M merita di essere menzionata. Durante la Grande guerra l'Ammiragliato decise di trasformare 4 sommergibili della classe K (grandi sottomarini a vapore pieni di difetti tecnici) nell'inedita classe M, dotata di un cannone da 304. Sui quattro impostati, ne furono costruiti tre di cui uno soltanto, lo M1, prima del 1918. Solo dopo averli costruiti, si accorse che non si sapeva come usarli.
Lo M1 affondò per collisione nel 1925 e il trattato di Washington sul disarmo privò per decreto i due sottomarini superstiti dei loro cannoni. A questo punto lo M2 era un'enorme piattaforma disponibile.
M2 Classe "M"
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
90m |
1594t |
15 nodi (in sup) 9 nodi (in imm.) |
64 (+10 addetti all'hangar) |
4 tubi lanciasiluri da 455mm a prua riserva di nº 8 siluri 1 cannone da 75 mm |
Parnall Peto
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
6,86m |
8,66m |
182km/h |
2 |
- |
Al posto del cannone fu attrezzato un hangar e fu montata una catapulta. Il piccolo idrovolante Parnall Peto aveva le ali ripiegabili.
La sequenza di lancio
 Il sommergibile emerge e si orienta controvento. Gli addetti all'hangar aprono il portellone e piazzano l'idro sulla rotaia. Il pilota raddrizza le ali e accende il motore. |
 Il sommergibile aumenta al massimo la velocità. Quando il pilota finisce i suoi controlli dà il segnale e la catapulta lo lancia. Tutto questo durava cinque minuti. |
 Il sommergibile si immerge. Finita la ricognizione il sommergibile riemerge e l'idro ammara. Mediante la gru di recupero l'aereo viene issato a bordo e chiuso nell'hangar. |
Con questi mezzi il concetto era arrivato alla perfezione. Restavano le manchevolezze intrinseche: l'idrovolante doveva essere di piccole dimensioni. Non poteva ammarare in acque agitate. La catapulta permetteva però il lancio anche in condizioni del mare non ideali. La trasformazione del M2 in portaerei dà l'impressione di essere un ripiego anche se tutto sommato riuscito. Il lavoro del pilota restava molto pericoloso. La Royal Navy non è famosa per la tendenza alla sottovalutazione dei rischi per il
personale (
1). Lo M2 affondò nel 1933 con tutto l'equipaggio. Il tragico affondamento del battello fu imputato a un errore umano, ovvero alla mancata chiusura del portello di comunicazione tra l'hangar e l'interno del battello, che permise l'allagamento del sommergibile. Questa fu la più plausibile delle ipotesi per un avvenimento inesplicabile. Insieme con lo M2 affondò il concetto di sommergibile portaerei, almeno in quella parte di mondo.
Marine Nationale(Marina militare francese)
Nel 1933 la Marine Nazionale mise in linea il SURCOF.
SURCOF
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
110m |
3250t |
18,5 nodi (in sup) 10 nodi (in imm.) |
118 |
6 tubi lanciasiluri da 550mm a prua con riserva di nº 14 siluri 4 tubi lanciasiluri da 400mm a poppa con riserva di nº 8 siluri 2 cannoni da 203mm 2 cannoni da 37mm 4 mitragliatrici da 13.2 |
Besson MB 411-AFN
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
6,25m |
12m |
190km/h |
2 |
- |
Questo battello era uno strano ibrido tra una cannoniera e un sommergibile. Paradossalmente sarebbe stato ideale per combattere la guerra da corsa dei sommergibili incrociatori tedeschi (nella 1ª G.M., non nella 2ª). I suoi due cannoni da 203 e i suoi siluri avrebbero impensierito qualsiasi nave mercantile ma era nato troppo tardi ed era troppo poco veloce. Nella parte aeronautica era un passo indietro rispetto al M2. Mancava infatti di catapulta (l'hangar era voltato verso la poppa) e l'idrovolante doveva essere rimontato a ogni decollo (come si può vedere nella fotografia).
 SURCOF |
 I marinai assemblano l'idro Besson. Come si può vedere l'hangar è troppo piccolo per contenere l'idrovolante montato. |
Kriegsmarine(Marina della Germania nazista)
A causa della grassa interferenza del reichsmareschall Goering (il dittatore dell'aria nazista) la Kriegsmarine non potè mai dotarsi di una aviazione di marina degna di questo nome. Esisterono però progetti per dotare i grandi sommergibili incrociatori tipo XI (da 2650 ton con 2 torrette e 4 cannoni da 150, mai costruiti) di un idrovolante smontabile.
 Il progetto tedesco ha tutte le manchevolezze del sistema del Surcof. |
Fu inoltre usato uno sconcertante autogiro-aquilone, il Foche-Alchegelis Bachstelze.
 Foche-Alchegelis Bachstelze |
 Bachstelze in volo. L'u-boat è nell'oceano indiano |
In teoria, questo aquilone a rimorchio con un pilota a bordo, permetteva al sommergibile di avere un raggio d'avvistamento più ampio. In pratica il pilotaggio impegnava talmente il pilota che non aveva il tempo di guardarsi attorno col binocolo. Inoltre se il pilota avvistava una nave da guerra nemica, il sommergibile non aveva il tempo di ritirare a bordo il veivolo prima di immergersi, con ovvie
conseguenze (
2).
Teikoku Kaigun(Marina Imperiale Giapponese)
La Teikoku Kaigun era la marina con il maggiore numero di sottomarini portaerei. I giapponesi iniziarono gli esperimenti pressappoco nello stesso periodo in cui gli americani compivano i loro con lo SS-105. Proseguendo con gli studi, costruirono grandi sottomarini basati su disegni tedeschi (progetto 46a), e furono sicuramente influenzati dall'M2. Questi erano i loro sottomarini portaerei nella seconda guerra mondiale.
イ-15 Tipo "b1" (classe di 20 esemplari costruiti nel 1940-43) (3)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
108m |
2584t |
23,5 nodi (in sup) 8 nodi (in imm.) |
94 |
6 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 17 siluri 1 cannone da 145 mm 1 aereo |
イ-9 Tipo "a1" (classe di 3 esemplari costruiti nel 1941-42)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
113,6m |
2919t |
23,5 nodi (in sup) 8 nodi (in imm.) |
114 |
6 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 18 siluri 1 cannone da 145 mm 1 aereo |
イ-40 Tipo "b2" (classe di 6 esemplari costruiti nel 1943-44)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
108m |
2624t |
23,5 nodi (in sup) 8 nodi (in imm.) |
114 |
6 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 17 siluri 1 cannone da 145 mm 1 aereo |
イ-12 Tipo "a2" (classe di 1 esemplare costruito nel 1944)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
113,6m |
2934t |
17,7 nodi (in sup) 6,2 nodi (in imm.) |
114 |
6 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 18 siluri 1 cannone da 145 mm 1 aereo |
イ-54 Tipo "b3" (classe di 3 esemplari costruiti nel 1944)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
108m |
2607t |
17,7 nodi (in sup) 6,5 nodi (in imm.) |
101 |
6 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 19 siluri 1 cannone da 145 mm 1 aereo |
La classe "b1" fu il tipo di sottomarino presente in maggiore quantità nella Marina imperiale. Con il prosieguo delle operazioni su molti esemplari l'hangar fu rimosso per installare altri tipi di armi (cannoni o kaiten). I sottomarini "a1" erano concepiti come navi ammiraglie e di conseguenza dotati di particolari sistemi di comunicazione. Tutti i modelli successivi erano evoluzioni che differivano ben poco dagli originali, tranne nei nella potenza dei motori che era stata limitata per incrementare l'autonomia. Tutti questi sommergibili erano dotati del Yokosuka E14Y1 che era l'idrovolante ricognitore standard per i sottomarini.
Yokosuka E14Y1 (Glen)
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
8,53m |
11m |
167km/h |
2 |
1 mitragliatrice da 7.7 mm posteriore |
La sequenza di decollo di uno Yokosuka Glen
 Gli addetti hanno finito di montare l'aeroplano ed effettuano gli ultimi controlli. |
 La catapulta lancia il veivolo. In primo piano si nota l'hangar. |
Il concetto implicito nei sottomarini portaerei giapponesi era lo stesso dei sottomarini incrociatori tedeschi. Ma tutti i battelli tedeschi, della prima e della seconda guerra mondiale, erano usati per la guerra di corsa al traffico mercantile. In maniera più esplicita, i tedeschi davano la caccia a navi lente e disarmate. Gli alleati svilupparono l'aereo antisommergibile, il sonar, il sistema dei convogli per contrastare questa strategia. D'altro canto, i predatori dei sommergibili (cacciatorpediniere o destroyers, o anche motosiluranti e equivalenti) erano bersagli difficili per i tutti i sommergibili del mondo. Ritornando ai nipponici, il loro concetto di guerra sottomarina prevedeva come obbiettivi primari le navi da guerra del
nemico (
4). Questo ovviamente derivava dalla loro speranza (più che concetto strategico) di un enorme scontro navale, che, come Tshushima, risolvesse la Grande Guerra
Asiatica (
5). Se si fa un paragone, i sommergibili della Kriegmarine con un tonnellaggio paragonabile alla metà della classi "a" e "b", avevano una riserva di siluri pari a 22 invece dei 17 o 18.
Altre caratteristiche tipiche dei sottomarini tedeschi, quali grande velocità d'immersione e silenziosità non erano considerate importanti dai nipponici, come non esisteva il calcolatore di tiro. Di conseguenza per una contingenza di cause, i sommergibili nipponici patirono perdite terrificanti, anche perché utilizzati contro una marina espertissima in guerra antisom. Dei 33 sommergibili della varie classi qui riportati, 32 furono distrutti dal nemico. Tornando al sottomarino portaerei, i Nipponici con queste costruzioni non si distaccarono dal concetto affermato da tutte le marine che avevano effettuato questi esperimenti. L'aereo sub-portato (mi si perdoni questa licenza poetica) a causa delle sue limitazioni intrinseche, poteva essere solo un ricognitore quasi disarmato. In questo il Glen servì egregiamente. Ci furono anche vari episodi di ricognizione suicida, effettuati da aerei che si portarono volontariamente ben oltre il punto di non ritorno e svanirono nell'oceano.
Ma i Giapponesi svilupparono anche qualcosa di nuovo come la classe "am":
イ-13 Tipo "am" (classe di 2 esemplari costruiti nel 1944-45)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
113,6m |
3603t |
16,75 nodi (in sup) 5,5 nodi (in imm.) |
118 |
6 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 12 siluri 1 cannone da 140 mm 2 aerei |
Questi sommergibili infatti trasportavano due aerei Aichi M6A1 Seiran.
Aichi M6A1 Seiran
Lunghezza |
Apertura alare |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
11,63m |
12,26m |
474km/h con galleggianti 559 km/h senza galleggianti |
2 |
1 mitragliatrice da 7.7 mm posteriore fino a 800kg di bombe o siluri |
 Aichi M6A1 Seiran |
Queste veivoli erano dei bombardieri con un'autonomia di 642 miglia nautiche, in grado di trasportare un carico bellico importante. L'opzione "senza galleggianti" sembra una cosa incomprensibile, dato che precludeva ogni possibilità di recupero dell'aereo, ma bisogna anche pensare che all'epoca della messa in linea del Seiran, la percentuale di perdite degli aerei della Teikoku Kaigun era dell'80%. In altre parole, ogni attacco era un attacco suicida.
E arriviamo adesso al sommergibile più interessante (a mio parere).
 Classe "400" Sen Toku (sommergile speciale) |
イ-400 Classe "400" Sen Toku (sommergile speciale)
Lunghezza |
Dislocamento |
Velocità |
Equipaggio |
Armamento |
123m |
5223t |
18,75 nodi (in sup) 6,5 nodi (in imm.) |
144 |
8 tubi lanciasiluri da 533mm a prua riserva di nº 20 siluri 1 cannone da 140mm 10 cannoni A.A. da 25mm 3 aerei + 1 smontato |
Questa classe di sommergibili porterei, programmata in 18 esemplari, ridotta a 5, costruita in 4 di cui solo tre furono operativi prima della fine della guerra (di cui uno fu trasformato in nave cisterna), non era solo un'evoluzione dei precedenti modelli.
A quanto pare, il loro programmazione fu iniziata dopo il primo bombardamento americano del suolo giapponese (l'attacco del generale Doolittle) su interessamento diretto
dell'Ammiraglio Yamamoto. Lo studio portò alla costruzione dei sottomarini più grandi del
mondo (
6), con un'autonomia di 37.500 miglia marine (pari a 69.500 kilometri). I Sen Toku trasportavano 3 Seiran integri e uno smontato (come parti da cannibalizzare) nonché 4 aviosiluri, 3 bombe da 800kg e 12 bombe da 250kg come carico per gli aerei. Gli addetti agli aerei erano arrivati a prepararli, caricarli con le bombe e lanciarli tutti e tre in 45 minuti. Cosa rara per dei sommergibili nipponici, erano dotati di snorkel, di radar e di sistema d'allerta antiradar. Nonostante il loro grande armamento convenzionale, erano essenzialmente dei trasporti superspecializzati.
La loro prima missione avrebbe dovuto essere il bombardamento delle isole del Pacifico e della costa occidentale degli U.S.A con armi batteriologiche (operazione PX). Si suppone che quest fosse una ritorsione per il bombardamento al napalm di Tokio. Ma
l'alto comando dell' Esercito (da cui dipendevano le armi batteriologiche) rigettò il progetto. Si propose allora un attacco convenzionale a una città costiera degli Stati Uniti o l'attacco delle chiuse del canale di Panama, per costringere le flotte alleate alla circumnavigazione del Sud America per arrivare al teatro del Pacifico. Avrebbero dovuto effettuare questa missione insieme al イ-13 e al イ-14 ma, a causa dell'evolversi della situazione bellica, non se ne fece niente.
Nel giugno 45 fu progettata l'operazione ARASHI (tempesta sulla montagna), l'attacco all'ancoraggio della marina americana nell'atollo di Ulithi. L'operazione era suddivisa in 3 parti. La prima parte presupponeva il trasporto di 4 Nakajima C6N2 (ricognitori a grande autonomia) smontati dai sommergibili イ-13 e イ-14 (che avevano sbarcato i loro Seiran) fino a Truk (la base giapponese più vicina all'obbiettivo) verso la fine di luglio, a causa della distruzione di tutti i ricognitori locali. Da là, gli aerei ricognitori avrebbero effettuato la loro missione esplorativa sull'obbiettivo. L'attacco era previsto per la notte del 17 agosto, in periodo di luna piena. Gli americani sarebbero stati attaccati in contemporanea, sia dall'aria dai Seiran dello イ-400 e dello イ-401, sia dal mare con i Kaiten (siluri
umani) (
7). Gli aerei sarebbero ammarati vicino ai sommergibili per permettere il recupero dei piloti. Dopo l'attacco la flottiglia sarebbe dovuta rientrare a Singapore per rifornirsi e ritentare il colpo con nuovi aerei. Da notare che i Seiran furono mascherati con insegne statunitensi. L'operazione iniziò l'11 luglio 1945 con la partenza dello イ-13 dalla base di Ominato nell'isola di Hoshu. Lo イ-14 partì il giorno 14. Il giorno 16 alla distanza di 550 miglia al largo di Yokosuka, un Avenger della portaerei Anzio avvistò un sommergibile e lo attaccò con i razzi e il fuoco delle armi di bordo. Il sommergibile si immerse.
L'Avenger proseguì l'attacco con cariche di profondità e boe sonore. Sganciò anche un siluro a guida sonar passiva. Altri due Avenger rilevarono il primo e continuarono
l'attacco. Dopo aver localizzato una macchia oleosa sulla superfice del mare guidarono il cacciatorpediniere Taylor sul sito. Il Taylor saturò l'area con il suo lanciabombe Hedgehog. Il sottomarino affondato probabilmente era lo イ-13.
Il giorno 23 luglio partivano da Ominato lo イ-400 e lo イ-401 in assetto di combattimento. Seguendo rotte diverse si diressero verso un punto d'incontro al largo delle isole Caroline. L'appuntamento era fissato il giorno 16 agosto.
Lo イ-14, dopo essere stato costretto a rimanere 35 ore di seguito sommerso a causa della caccia degli americani, arrivò a Truk il giorno 4 agosto e scaricò i suoi aerei.
Il giorno 14 i due sommergibili fallirono l'appuntamento.
Il giorno 15 agosto 1945 fu dichiarata la resa delle forze armate giapponesi.
I sottomarini in mare, appena ricevuto il messaggio radio, distrussero i documenti segreti, affondarono gli aerei e si diressero verso le loro basi per arrendersi.
I due Sen Toku e i lo イ-14 furono portati negli Stati Uniti per essere esaminati ed affascinarono gli Americani. Furono affondati nel 1946 nelle prove del detonatore per siluri 10-3.
I Sen Toku erano i massimi esponenti di un'evoluzione iniziata nel 1916 nelle fredde acque davanti alla Gran Bretagna. Stranamente, gli aerei trasportati dai sommergibili furono prima incursori, poi ricognitori e poi alla fine, di nuovo incursori.
Per quanto siano stati navi affascinanti , i Sen Toku erano terribilmente lenti e vulnerabili. Non ci è dato sapere se sarebbero stati dei buoni investimenti militari. Furono indubbiamente gli antenati remoti dei sottomarini lanciamissili di oggi, ma erano irrimediabilmente in anticipo sui tempi e sulle tecnologie. Quello che noi facciamo oggi, era già stato pensato e realizzato con i materiali di ieri. Nei Seiran semikamikaze di allora mi sembra di vedere i missili, automi suicidi di oggi.
La descrizione dell'unica missione della classe 400 è stata tratta dal sito
www.combinedfleet.com: il più bel sito esistente sulla marina imperiale giapponese con molte descrizioni di navi e mezzi;
www.pacerfarm.org/i-400/#ref17: una testimonianza dell'ufficiale americano che partecipò al viaggio del イ-402 verso gli Stati Uniti;
www.hazegray.org/navhist/carriers/odd/index2.htm: una lista esaustiva dei sottomarini porterei.
Note
1. Alcuni pensano (io no) che i sommergibili portaerei non presero mai piede nelle marine Anglosassoni a causa della lobby degli aviatori navali. Obbiettivamente in tutte le forze armate, gli aviatori hanno un grande potere contrattuale e un'immagine vincente. Il fatto di dover operare a bordo di battelli scomodi e angusti (e ovviamente subacquei) e di essere, tranne nei rare e aleatorie missioni (che restavano sempre più pericolose della media), una zavorra con il brevetto, si può immaginare che non attirasse affatto i giovani e rampanti piloti che cominciavano a vedere nelle portaerei il loro radioso futuro. [
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2. Come si può vedere, tutti questi sono modi di allargare
l'orizzonte del sommergibile. Se i Nazisti avessero avuto un buon radar marino, questi maldestri tentativi non sarebbero stati necessari. Negli ultimi anni, l'esperimento di controllo di un UAV(Unmanned Aerial Vehicle letteralmente veivolo privo di equipaggio, in pratica un aereo teleguidato per la sorveglianza del campo di battaglia) Predator da parte del USS Chicago (sottomarino della classe Los Angeles) dimostra che si tratta di un'esigenza molto sentita. [
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3. Il segno イ è una lettera dell'alfabeto Katakana e si legge i. [
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4. Piccolo particolare. I sommergibili nipponici sono, con quelli britannici, gli unici nella 2ª G.M., a avere i tubi lanciasiluri esclusivamente posizionati a prora, esempio di mentalità aggressiva, e ironicamente di impossibilità a difendersi quando si fugge. Da sottolineare che gli inglesi, proseguendo nella la guerra la costruzione di queste classi di sommergibili con i lanciasiluri prodieri, aggiungessero negli ultimi progetti un singolo lanciasiluri a poppa. [
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5. Così i Giapponesi chiamano la Seconda Guerra Mondiale. [
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6. Il primato fu battuto dall'Uss Lafayette nel 1962. [
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7. I kaiten sarebbero stati trasportati vicino all'obbiettivo da altri sottomarini. [
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Appendice fotografica
 Uno Sen Toku in navigazione. Si notano molto bene il lungo hangar e la gru di recupero. |
 Un modellino mostra lo stivaggio del Seiran. La fotografia di fonte statunitense fa comprendere le reali dimensioni del portello dell'hangar. |
 Idem. |
 La descrizione del raddrizzamento delle ali.
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 Fotografato dalla torre, il ponte di prua. Si notano la catapulta e la gru di recupero abbassata.
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 Il disegno rende evidente la posizione centrale dell' hangar, la posizione aisimmetrica della torre e la sezione biloba dello scafo. |
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