Dichiarazione di Postdam
Proclamazione dei termini per la resa del Giappone.
Promulgata a Postdam il 26 Luglio 1945.
- Noi - Il Presidente degli Stati Uniti, il Presidente del governo Nazionale della Repubblica Cinese, e il Primo Ministro della Gran Bretagna, rappresentanti le centinaia di milioni dei nostri concittadini, abbiamo conferito e siamo giunti a un accordo il quale darà al Giappone un'opportunità di finire questa guerra.
- Le prodigiose forze di terra, di mare e dell'aria degli Stati Uniti, dell'Impero Britannico e della Cina rinforzate dagli eserciti e dalle forze aeree dell'ovest, sono poste a effettuare il colpo finale sul Giappone. Questa potenza militare è sostenuta e ispirata dalla determinazione delle Nazioni Alleate a proseguire la guerra contro il Giappone fino alla cessazione della sua resistenza.
- Il risultato della resistenza futile e priva di senso della Germania alla forza dei popoli liberi del mondo si erge con la sua terribile chiarezza come esempio alla popolazione del Giappone. La forza che ora converge sul Giappone è immensamente più grande di quella che, applicata alla resistenza Nazista, ha necessariamente portato la distruzione sul territorio, sull'industria e sul sistema di vita dell'intero popolo Germanico. La piena applicazione della nostra potenza militare, sostenuta dalla nostra risoluzione, significherà l'inevitabile e completa distruzione delle Forze Armate Giapponesi come inevitabilmente la completa devastazione del territorio nazionale Giapponese.
- Il tempo è venuto affinchè il Giappone decida se continuare a essere controllato da quei consiglieri militari, i quali stupidi calcoli hanno portato l'Impero Giapponese alla soglia dell'annientamento, o se seguirà il sentiero della ragionevolezza.
- Seguono i nostri termini. Noi non devieremo da loro. Non ci sono alternative. Non ci sarà nessun ritardo.
- Deve essere per sempre eliminata l'autorità e l'influenza di coloro che ha ingannato e fuorviato la gente del Giappone nell'intraprendere la conquista del mondo, dato che noi insistiamo affinchè un nuovo ordine di pace, di sicurezza e di giustizia sarà impossibile fino a che il militarismo irresponsabile non sia spazzato via dal mondo.
- Fino a che il nuovo ordine sia consolidato e fino a che ci sia la prova convincente che il potere guerrafondaio del Giappone sia distrutto, dei punti nel territorio Giapponese saranno designati dagli Alleati per essere occupati, per assicurare il successo degli obiettivi di base che qui stiamo disponendo.
- I termini della Dichiarazione del Cairo saranno effettuati e la sovranità Nipponica sarà limitata alle isole di Honshu, Hokkaido, Kyushu, Shikoku e delle isole minori che noi determiniamo.
- Alle Forze Militari Giapponesi, dopo il loro completo disarmo, sarà permesso il ritorno alla loro case con la possibilità di condurre vite pacifiche e produttive.
- Noi non intendiamo che i Giapponesi siano schiavizzati come razza o distrutti come nazione, ma una severa giustizia sarà esercitata su tutti i criminali di guerra , includendo quelli che hanno commesso crudeltà sui nostri prigionieri. Il Governo Nipponico rimuoverà tutti gli ostacoli alla rinascita ed al rinforzo delle tendenze democratiche fra il popolo giapponese. Sarà stabilita la libertà di parola, di religione, e di pensiero come pure il rispetto per i diritti fondamentali dell'uomo.
- Al Giappone sarà permesso di mantenere quelle industrie che sosterranno la sua economia e che permetteranno il pagamento delle giuste riparazioni in natura, ma non quelle che potrebbero riarmarlo per la guerra. A questo fine, come distinto dal controllo, l'accesso alle materie prime sarà consentito. L'eventuale partecipazione giapponese ai rapporti di commercio mondiale sarà consentita.
- Le forze d'occupazione degli alleati saranno ritirate dal Giappone non appena questi obiettivi siano compiuti e questo sarà stabilito in conformità con la volontà liberamente espressa della popolo giapponese mediante un governo responsabile e pacificamente propenso.
- Invitiamo ora il governo del Giappone a proclamare la resa incondizionata di tutte le forze armate giapponesi, e fornire assicurazioni adeguate e sufficienti della loro buona fede in tale azione. L'alternativa per il Giappone è la distruzione assoluta.