Presentazione
Con il termine inglese "reenactment" si identifica in modo preciso e inequivocabile una realtà che anche qui in Italia sta avendo una certa, timida diffusione già da una quindicina di anni.
La parola si potrebbe tradurre con "rievocazione storico-militare", sebbene questa locuzione non sia altrettanto efficace, e, in pratica, indica il fatto che gruppi di appassionati di storia militare, di collezionismo di militaria e di armi da fuoco d'epoca si organizzino per ricreare e rivivere in prima persona, direttamente, in tutti gli aspetti possibili la vita dei soldati negli eserciti di epoche passate, andando ben oltre il semplice leggere e documentarsi sui libri.
Queste rievocazioni implicano una attività di preparazione meticolosa, un vero e proprio addestramento regolare e continuato nel tempo, in cui i reenactors investono buona parte del proprio tempo libero, e si concretizza nel vestire le uniformi dell'epoca, ricostruite ai giorni nostri da abili artigiani o sartorie specializzate con la massima precisione e cura dei dettagli possibile, in base alla documentazione esistente e agli esemplari sopravvissuti presenti nei musei e in collezioni private, uniformi ovviamente completate da tutto il corredo di equipaggiamento, buffetterie varie e accessori e le armi bianche e da fuoco, che in alcuni casi sono esemplari originali, più spesso repliche fedeli.
La rievocazione poi naturalmente si esprime nel ricostruire l'addestramento preciso dei militari degli eserciti che si intende rievocare, basandosi sui regolamenti d'epoca che stabilivano i particolari della vita militare come ad esempio come dovevano svolgersi le marce, il saluto ai superiori, i servizi di guardia, la lista dettagliata dei comandi, l'addestramento al combattimento con il maneggio delle armi, il complicato modo di caricare e sparare con i fucili ad avancarica, per finire con tutte le disposizioni sulle complesse evoluzioni della fanteria (e delle altre armi) sul campo di battaglia, autentici raffinati "minuetti" che stabilivano le formazioni in una prima, una seconda linea ecc. di tiratori che dovevano avanzare, prendere posizione, sparare, ricaricare, scambiarsi di posizione e così via, il tutto ai perentori comandi di ufficiali e bass'uffiziali.
Tutto questo addestramento meticoloso è finalizzato e trova poi il suo momento di massima soddisfazione nelle manifestazioni pubbliche, dove vengono ricostruite, naturalmente su scala ridotta, le battaglie delle guerre a cui i gruppi fanno riferimento come periodo di ricostruzione.
Si tratta di eventi spettacolari, che richiamano sempre più spesso un pubblico che non è composto solamente di esperti appassionati di storia militare, ma anche da gente comune, magari con conoscenze approssimative, che subisce però il fascino enorme e la curiosità del vedere rivivere brani di storia con un vivissimo realismo. Le manifestazioni di reenactment sono spesso legate alle ricorrenze cronologiche, centenari, bicentenari, ecc., e negli ultimi anni anche qui in Italia succede talvolta che amministrazioni comunali, enti locali, enti per il turismo ecc. sostengano questi eventi, con lodevole atteggiamento di apertura culturale, anche se purtroppo è inevitabile sottolineare come da noi troppo spesso negli ultimi decenni il rapporto tra autorità e il mondo degli appassionati di cose militari è stato problematico.
Una storia molto sintetica del reenactment
Fin da epoche piuttosto remote le autorità di governo di molte nazioni vollero celebrare a distanza di tempo le guerre vittoriose del passato, che avevano dato prestigio alla casa regnante e alla nazione, istituendo cerimonie con parate dove alcuni reparti di rappresentanza vestivano per l'occasione uniformi storiche obsolete, e talvolta si giungeva pure alla ricostruzione simbolica e stilizzata delle battaglie, dove una parte rappresentante il nemico veniva messa in rotta dal trionfante esercito nazionale. Queste "recite" celebrative ordinate dall'autorità governante costituiscono in qualche modo l'antecedente del moderno reenactment, che si contraddistingue invece per nascere dall'iniziativa privata, di singoli appassionati di storia che si riuniscono in gruppi con l'intento di ricostruire un singolo, preciso reparto militare di una precisa epoca storica.
La terra di nascita del moderno reenactement si può con ogni probabilità individuare negli Stati Uniti d'America, dove dopo la Guerra Civile del 1861-65 varie organizzazioni di reduci, con l'appoggio delle autorità dei vari stati, cominciarono a fare rievocazioni di quel conflitto. Con il tempo questi gruppi ebbero una base sempre più volontaristica e più legata alla passione storica che all'aspetto celebrativo-politico-patriottico.
Un vero e proprio boom del reenactment si ebbe negli USA dopo la 2ª G.M. , e oggi questo paese si può considerare il vero e proprio paradiso dei rievocatori, dove si rievocano battaglie e eserciti di tutte le epoche e di tutti i paesi, anche se naturalmente la parte principale la fa la Guerra Civile, seguita dalla 2ª G.M., la Grande Guerra 1914-18, la Guerra d'Indipendenza e le Guerre Indiane.
Così succede che gruppi di intraprendenti reenactors dell'Illinois rievochino un reparto austro-ungarico del 1916 al servizio di sua maestà il Kaiser nelle trincee del fronte orientale, ricostruite fedelmente nella provincia campagnola statunitense. E' degno di menzione il fatto che perfino nelle scuole americane viene in qualche modo incoraggiata questo tipo di attività storica.
Nella vecchia Europa questo tipo di reenactment moderno è arrivato in ritardo, ma si è diffuso con notevole successo a partire dagli anni '60-'70 in paesi come la Gran Bretagna e la Francia che hanno forti tradizioni di interesse per la cultura militare. Il periodo maggiormente rievocato a livello europeo è oggi l'epopea napoleonica; vi sono gruppi napoleonici un po' in tutti i maggiori paesi del continente, dalla Spagna all'Ungheria. Il motivo di tanto successo sta forse nel fatto che le campagne napoleoniche hanno toccato tutta l'Europa e hanno visto la partecipazione, come alleati o nemici di Napoleone, un po' di tutte le nazioni, oltre all'alone romantico che circonda questo mondo di uniformi sgargianti e travolgenti cariche di cavalleria. Così a Waterloo si svolgono periodicamente rievocazioni imponenti, con migliaia di reenactors con batterie di artiglieria al completo, squadroni di cavalleria oltre alle linee di fanteria.
Sono poi naturalmente rievocate moltissimo la 1ª e la 2ª G.M., ma si rievoca pure il Medioevo e la Roma antica..
Nelle varie nazioni i gruppi tendono a rievocare eventi della storia nazionale, come per esempio la Guerra Civile Inglese del 1642-1649 nel Regno Unito, in Francia poi ci sono gruppi che rievocano la Guerra del 1870-71 contro la Prussia.
In Italia l'interesse per il reenactment è arrivato con un certo ritardo, anche a causa di un clima culturale non certo favorevole all'interesse per le cose militari. Nonostante questo anche la scena italiana ha acquisito una certa consistenza dagli anni '80, e nel corso dell'ultimo decennio si sono svolte varie manifestazioni di ottimo livello, come ad esempio la rievocazione internazionale napoleonica a Rivoli nel 1997. Oggi la situazione appare abbastanza promettente, con diversi gruppi molto validi dal punto di vista qualitativo, anche se perlopiù con pochi membri. L'interesse per il reenactment sembra fortunatamente in timida espansione. Anche da noi l'epoca più rievocata sembra quella napoleonica, con una certa predominanza numerica fino ad ora di gruppi bonapartisti rispetto a quelli imperiali. Negli ultimi anni i gruppi napoleonici sono impegnati nella rievocazione delle varie battaglie su base bicentenaria.
Molto rievocate sono poi le nostre guerre risorgimentali del 1848-49 e 1859, decisamente meno quella del 1866. A Solferino e San Martino vengono rievocate ogni anno le due famose battaglie del 1859. Una menzione particolare merita qui la Società Lombardo-Veneta di Tiro ad Avancarica con sede principale a Milano, e soci in molte parti d'Italia, associazione nata nei primi anni '70 con l'intento di promuovere la pratica per l'appunto del tiro con armi ad avancarica, e che in seguito ha avuto il merito di avere introdotto anche da noi la cultura del reenactment; è oggi uno dei più importanti gruppi di reenactment, di cui molti aderenti svolgono sia rievocazione napoleonica che risorgimentale.
Negli ultimissimi tempi poi sono nati anche da noi finalmente alcuni gruppi che rievocano la Grande Guerra 1915-18.
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