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I degni figli di Hideyoshi
Persistenza della mentalità samurai nel Giappone dell'era moderna
di "Caposkaw" ©
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Appendice 1. Armi Suicide Giapponesi


AEREOPLANI


Nakajima Ki-115 Tsurugi (Sciabola). Aeroplano monoposto monomotore con velocità di 512 km/h (max) e capacità di trasportare una bomba da 800 kg. Mai utilizzato in azione.


Mitsubishi J8M/Ki-200 Shusui. Copia del Messerschmitt Me 163 Komet. Aeroplano monoposto monomotore a razzo con velocità di 960 km/h (max). Specializzato contro i B-29. Mai utilizzato in azione.


Hiruy To-Go. Bombardiere Mitsubishi Ki67 Hiryu disarmato e alleggerito con equipaggio ridotto a 4 elementi . Trasportante bomba incendiaria alla termite da 3 ton.. Arma antinave con velocità di 537 km/h. Due esemplari costruiti. Dispersi in azione.


Reppu (Tempesta). Nell'arsenale giapponese l'unico aereo chiamato Reppu era il Mitsubishi A7M, il successore dello A6M Zero. Probabilmente questa era la versione per attacchi suicidi. Specializzato contro i B-29. Mai utilizzato in azione.


Yokosuka Ohka (Fiore di ciliegio). Missile guidato monoposto con velocità di 927 km/h (max) e carica esplosiva di 1200 kg.. Arma antinave trasportata da bombardiere Mitsubishi G4M "Betty". Utilizzato in azione.

Gli aerei qui riportati sono veivoli specificatamente studiati o adattati per la "Forza speciale di attacco" (Tokko Tai). I primi attacchi suicidi vennero effettuati con aerei standard disarmati e alleggeriti (molto spesso l'onnipresente Zero). Le sortite erano composte da caccia di scorta, pilotati da veterani, e aerei suicidi, condotti da novellini con pochissime ore di volo. Regolarmente l'efficiente difesa aerea americana decimava gli attaccanti. Lo Tsurugi, aereo semplificato al massimo, avrebbe dovuto essere usato in massa contro la flotta d'invasione. Lo Ohka, missile impossibile da intercettare, veniva lanciato da un bombardiere e ciò rappresentava il suo tallone d'Achille principale. Gli intercettori suicidi, Shusui e Reppu, avrebbero dovuto sfondare i " Box" di B-29, o "B-san" (signor B), che erano diventati una tale ossessione da costringere esercito e marina a unificare forze e comandi in un unico organismo difensivo (fatto più unico che raro!). Per respingere l'invasione americana si volevano utilizzare sortite in massa di aerei normali e di questi veivoli speciali. Dato che, a causa della fine del conflitto, la maggioranza dei mezzi non furono usati, non è dato di sapere se sarebbero stati efficaci quanto speravano i pianificatori nipponici. Personalmente credo di no, dato che i loro piloti avrebbero avuto bisogno di molto più addestramento di quanto fosse possibile dargliene, anche considerando le limitazioni intrinseche dei loro mezzi (nel caso dei caccia suicidi, ad esempio, la mancanza totale di corazzatura che li rendeva assolutamente vulnerabili).

SOMMERGIBILI


Kaiten. Siluro pilotato monoposto. Derivato dai siluri standard della Marina. Velocità variante da 12 a 30 nodi. Testata base da 1500 kg. Utilizzato in azione.


Kairyu. Sommergibile tascabile suicida biposto. Velocità in emersione 10 nodi. Velocità in immersione 7.5 nodi. Peso 19 ton. Testata da 600 kg. Mai utilizzato in azione.


Koryu. Sommergibile tascabile suicida con 5 uomini di equipaggio. Velocità in emersione 8 nodi. Velocità in immersione 16 nodi. Peso 60 ton. Armamento standard 2 siluri calibro 45 cm. Testata suicida non precisata. Mai utilizzato in azione.

I sommergibili suicidi sono mezzi nati dalla crisi, e di conseguenza raffazzonati e sostanzialmente antieconomici. Il Kairyu e il Koryu erano sommergibili costieri che , in origine, erano armati con due siluri . Data la mancanza di siluri fu installata una carica esplosiva interna . Dei mezzi che avrebbero potuto colpire più e più volte sarebbero stati usati una sola volta. Il Kaiten venne impiegato molte volte nel conflitto. Questo siluro pilotato era molto difficile da guidare e avrebbe richiesto come piloti degli esperti sommergibilisti, per ottenere dei risultati pari ai rischi e ai costi (i kaiten venivano trasportati sul ponte da sommergibili che spesso venivano affondati prima che arrivassero alla distanza utile per lanciarli). Un altro aspetto era l'autonomia e la visibilità limitata, e probabilmente molti kaiten esaurirono il carburante prima di colpire il bersaglio, e affondarono portandosi dietro il pilota. Piccolo appunto: sul periscopio, in corrispondenza della fronte del pilota, esisteva una specie di lama o rostro che doveva spaccare la testa all'uomo al momento dell'urto. L'esplosione della testata si scaricava quasi totalmente sul bersaglio. Come prova di questo fatto esistono fotografie di kaiten autodistrutti ma con lo scafo dove si trovava il pilota, tutto sommato, abbastanza integro. Si può pensare che posizionare questa lama sia stato un atto di gentilezza verso il pilota, per evitargli un breve ma agghiacciante naufragio.

MOTOSCAFI



Shinyo. Motoscafo d'assalto monoposto costruito in due tipi. Velocità 20 nodi (Maru 2) 26 nodi (Maru 4). Armamento 2 cariche sganciabili (Maru 2) o Carica da 250 kg a prua (Maru 4). Utilizzato in azione.

Questi piccoli mezzi causarono agli americani molte perdite. La differenza tra i risultati degli Shinyo e tra quelli di altri mezzi suicidi , è dovuto alla giusta metodologia d'impiego (notturno e sottocosta, partendo da basi nascoste) e dall'addestramento dei piloti (è più facile addestrare bene uno scafista che un pilota d'aereo o un sommergibilista).

EQUIPAGGIAMENTI SPECIALI


Fukuryu. Mina marina umana. Carica esplosiva non precisata. Utilizzato in azione. L'operatore, dotato di uno scafandro autonomo da palombaro, si avvicinava sottacqua al mezzo nemico e lo colpiva con la carica sull'asta (la dimensione della carica della scultura sembra piuttosto sproporzionata). Come si può immaginare, questo era una tipica arma antisbarco ed era assolutamente impossibile da intercettare.

Nikaku. Mina anticarro umana. Carica esplosiva non precisata. Utilizzato in azione. Non ho trovato immagini di questo equipaggiamento. Essenzialmente era un soldato bardato con cariche esplosive, specializzato nel cacciare i carri armati.

Tutti questi mezzi e equipaggiamenti erano pronti per respingere la grande invasione anfibia del Giappone.
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