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Esercitazione DogFish
di Giuseppe Fassari ©
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Sicuramente, e senza ombra di dubbio, la più importante esercitazione in ambito subacqueo in Europa e nel mondo o perlomeno quella che riesce più di tutte a raccogliere aerei, navi e sottomarini di tanti paesi diversi.

Nata 26 edizioni fa come momento di verifica dell'attività addestrativa per i soli battelli subacquei, nel corso degli anni ha visto aumentare il numero dei partecipanti includendo anche i pattugliatori antisom, gli elicotteri e le navi di superficie. L'esercitazione si sviluppa per un periodo di due/tre settimane durante le quali vengono messi a confronto gli MPA (Maritime Patrol Aircrafts), i battelli subacquei e le unità di superficie nell'opera di affinamento delle metodologie e tattiche d'impiego alla lotta antisom.

L'area in cui viene svolta la è situata davanti al Mar Ionio, localizzata da un grosso quadrilatero a sua volta diviso in quattro quadrati più piccoli di 50 miglia di lato ognuno che per i sottomarini si riduce ad un corridoio di una ventina di miglia e lungo appunto 50, dove i battelli possono operare in immersione, ovviamente rigidamente sfalsati di quota per sicurezza (ad esempio un battello da zero ai 100 metri, mentre l'altro magari dai 150 ai 300), mentre sulla restante area fino a coprire tutto il quadrato di 50 miglia di lato è possibile la sola navigazione a snorkel od a quota periscopica. In ognuna di queste quattro zone si sviluppano gli eventi addestrativi che prevedono una difficoltà sempre crescente.

Si inizia con la Fase 1 in cui si effettuano missioni basiche con un battello opposto ad un pattugliatore antisom, il quale cerca di tracciare ed attaccare il sottomarino in un periodo di tempo di solito pari a sette/otto ore, per passare poi agli scenari più complessi della Fase 2, dove entrano in azione anche le unità navali nella realizzazione di scenari di lotta antisommergibili complessa facendo uso dei propri apparati sonar e delle cortine idrofoniche trainate, mentre i velivoli da pattugliamento svolgono attività di supporto in cooperazione con i battelli subacquei e gli elicotteri imbarcati. In questa fase anche gli avversari diventano più agguerriti e così un certo numero di sottomarini ha il compito di attaccare le unità di superficie ed i battelli subacquei avversari, ricevendo mutuo supporto tanto dagli MPA che dagli elicotteri provenienti da basi a terra oppure imbarcati sulle unità navali in navigazione.

Il concetto di fondo è quello di tutte le esercitazioni complesse, cercare cioè di introdurre nelle varie arene addestrative delle difficoltà sempre crescenti, in modo tale da permettere un affinamento dell'addestramento secondo criteri progressivi e graduali. Nella tutti i mezzi partecipanti sono diretti e coordinati dal , una struttura integrata presente sulla base aerea di Sigonella ed attiva con personale della Marina, dell'Aeronautica Militare italiana e della NATO. Questo ente ha il compito di gestire l'esercitazione nel senso più vero della parola; assegnamento delle missioni, preparazione delle regole d'ingaggio e di ricerca, briefing pre e post missione, ecc.. A bordo di ogni mezzo partecipante è installato un registratore a nastro sul quale vengono riportati tutti i diversi contatti e la loro mappatura sonar. Queste informazioni vengono consegnate al rientro al personale del JONBAC che provvede ad interpretarli ed a stilare una mappa dettagliata di ogni singola missione, confermando o smentendo così ingaggi e presunti affondamenti. Questa, chiamiamola, ha un valore puramente statistico visto che non si tratta ovviamente di una gara in cui vince il migliore, ma bensì l'equivalente di un master dove ognuno ha interesse ad imparare. Infatti il vero scopo della <> è innanzitutto quello di costituire un momento di confronto tra i vari paesi intervenuti, permettendo a tutti i livelli uno scambio d'informazioni sulla ricerca antisom che altrimenti rimarrebbero confinate ai singoli stati e soprattutto il mantenere intatto un patrimonio di conoscenze difficilmente rimpiazzabile.

Tutte le immagini fanno riferimento a mezzi italiani ed in particolare a diversi sommergibili della classe Sauro (nei dettagli le immagini ritraggono il sommergibile Prini e il Gazzana Priaroggia, eccetto che per i periscopi che sono di diverse unità NATO), mentre per quanto riguarda i velivoli abbiamo una selezione di Atlantic ed unità Navali della NATO tra cui spicca il De La Penne, ci sono anche interni di P-3 Orion ed Atlantic francesi.

Nota: tutte le immagini relative a questo articolo sono ospitate su icsm FOTO.
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