Salve a tutti, una domandina per i nostri esperti sovietologi: perché l'URSS ha sviluppato semoventi d'artiglieria solo negli anni '70/'80? perché affidarsi interamente all'artiglieria trainata mentre la NATO puntava sull'artiglieria semovente? Ragioni di $$ o ragioni di dottrina? Oppure altro? Ciao, Ale
Come giustamente dice Alessandro la dottrina sovietica non era arretrata, anzi era già avanzata durante gli anni trenta. Il termine Arte Operazionale dovrebbe dire qualcosa... en passant il concetto era così buono che è stato poi copiato dallo US Army con il FM 100-5 del 1986!
Per quanto riguarda i semoventi, certo durante la 2GM la RKKA non ha avuto nulla di esattamente paragonabile ad un Priest statunitense, o un Wespe tedesco. Ciò era dovuto principalmente a motivi di razionalizzazione della produzione, ma in effetti il ritardo nell'adozione di un semovente d'artiglieria vero e proprio nell'accezione moderna del termine è qualcosa che merita una spiegazione in quanto altri settori, trascurati per esigenze belliche (basti pensare ai trasporti corazzati o alle armi cc portatili per la fanteria) sono poi stati oggetto di grande attenzione nel dopoguerra.
I cannoni d'assalto utilizzati durante la 2GM erano in gran parte (p.es. il SU-76 ed il SU-152) utilizzabili anche per il tiro indiretto, per quanto non fossero stati concepiti principalmente per questo impiego. Il loro reale utilizzo in questo modo è stato comunque alquanto scarso. Giusto per la cronaca l'ISU-152 è rimasto in produzione (nelle varie
versioni migliorate) fino al 1964! Non che nel frattempo non fossero allo studio altri progetti, come il SU-85 (un altro, non il TD della 2GM, ma dovete farci l'abitudine: i sovietici spesso hanno chiamato con il medesimo nome veicoli diversi) poi entrato in servizio solo nelle truppe aviotrasportate e rinominato ASU-85, o il SU-122 (avete indovinato, anche questo è un altro, non quello della 2GM) su scafo T-54. Ma sono stati prodotti anche corazzati che esulavano dallo stereotipo del cannone d'assalto o del cacciacarri ed erano concettualmente più simili a quello che si vedeva all'epoca in occidente. Esempi sono il SU-100P (inutile dirlo, anche in questo caso non si tratta del SU-100 'famoso'), il SU-152P ed il SU-152G (che, manco a dirlo, nulla a che vedere con il SU-152 del 1943). Questi progetti però non vengono accettati per la produzione in serie. I motivi nella resistenza dell'artiglieria sovietica ad una meccanizzazione diffusa (quantomeno nell'accezione occidentale del termine) durante gli anni 50 e 60 sono da ricercare in alcune peculiarità della situazione politico-militare dell'URSS di quel periodo. Innanzitutto i russi quando dicono 'artiglieria' intendono tradizionalmente anche qualcosa che in occidente si è visto solo di recente o è stato al più una curiosità: i lanciarazzi multipli, ed i missili balistici tattici, non parlo di armi
operazionali o di teatro, ma di armi tattiche distribuite a livello di divisione (tipo la serie di razzi Luna, per intenderci). Di questo tipo di armi ci sono state diverse versioni semoventi su scafi cingolati realizzate negli anni '50. Ma, a mio giudizio, la vera remora allo sviluppo di qualcosa di simile ad un M109, è stata la fissazione di Chruscev per le armi nucleari ed i missili in generale.
Quindi nucleare è bello, più pratico e meno costoso, e chiaramente usare un missile è più trendy che usare un cannone. Questo ha portato (tra le tante 'sparizioni' tra cui quella del carro pesante, che aveva lunghe tradizioni in URSS) alla scomparsa degli unici semoventi di tipo 'occidentale' in servizio nella SA durante gli anni '50: il Kondensator e l'Oka. Si trattava di semoventi da 406mm e 420mm rispettivamente! Calibri così grandi erano necessari, data la tecnologia dell'epoca, per sparare munizionamento atomico.
Dopo la rimozione di Chruscev, e l'aumentare della vulnerabilità dell'artiglieria trainata di fronte al fuoco di controbatteria NATO gestibile dal mix di nuovi semoventi e radar, l'esigenza di avere una artiglieria semovente vera e propria si era fatta ineludibile, ed a metà degli anni '60 viene prodotto un nuovo semovente da 152mm armato del potente pezzo M-69. Questo veicolo viene designato SU-152, probabilmente in un impeto di originalità ;) Tale semovente non viene però accettato per la produzione di massa, altri disegni sono allo studio e danno poi origine a
tutta quella serie di semoventi sovietici da 120mm, 122mm, 152mm, 203mm, 240mm che entrano in servizio tra gli anni '70 e gli anni '80. Sto parlando dei vari 2S1, 2S3, 2S4, 2S5, 2S7 etc.
E da qui la storia credo sia abbastanza nota...
Saluti,
Amedeo