Divisioni costiere italiane
by Jaco - 2/04/01
La formazione ed il numero delle divisioni costiere italiane nel corso del II conflitto mondiale costituisce un problema alquanto complesso, stante la totale mancanza di omogeneità nelle tabelle e nell'organizzazione dei reparti, assemblati alla meglio con strutture improvvisate.
Detto questo, secondo Madej, Italian Order of Battle in WII 1940-44 e Nafziger, Organizational Series, le divisioni ebbero numerazione tra 200 e 230, ma senza nomi organici. Le divisioni inquadravano sostanzialmente 50 battaglioni territoriali ed una ottantina di battaglioni di CCNN. In genere non c'è nessun nesso numerico tra divisione e reggimenti assegnati ne standardizzazione di sorta nelle dotazioni. Il Q.G. divisionale sarebbe dovuto essere al 12/2/42 su 2 ufficili superiori, 1 capo di stato maggiore, un sezione operazioni su 7 ufficiali, 2 addetti al personale, un H.Q. su 43 ufficiali e soldati con una stazione R.T., 12 carabinieri per funzioni MP, una sezione trasporti su 10 uomini, 2 auto, una camionetta e due moto. La compagnia genio divisionale mista (sic!) avrebbe dovuto avere 21 uomini, 1 moto, 1 bicicletta (in genere c'era solo questa...) 2 camionette, per la sezione comando: poi 2 o più plotoni misti su comando plotone e 3 squadre di 14 soldati l'una oltre ad una squadra mista trasmissioni su 34 uomini, 2 stazioni radio campali. L'assegnazione di reggimenti e la loro struttura, invece non era specificata, essendo diversa da divisione a divisione. Variabile ed in genere tendente all'inesistenza il parco mezzi e trasporti, che nella ipotesi migliore prevedeva un parco "rinforzato" su 59 uomini, 1 auto, 30 camionette, 4 ambulanze, 4 camion cisterna e tre moto. Parimenti variabile l'organizzazione delle batterie d'artiglieria assegnate alla divisione, che, fatto "tipico" il gruppo misto d'artiglieria costiera, avrebbe previsto: HQ su 23 uomini e 2 mg pesanti, batteria pesante su 112 uomini, 1 pezzo da 305 o 2 da 194; batteria media su 112 uomini e 2 pezzi da 120, 149 o 152 oppure 4 da 105/28, e batteria leggera sempre con 112 uomini e 4x100 o 4x75mm. Spesso venivano aggregate "unità anti-paracadutisti" su 2 squadre fanteria ognuna con 1 sergente ed 11 uomini con 1 bicicletta per squadra come mezzo.
Le divisioni furono:
- 201ª su 55º e 131º rgt. fanteria, 201º rgt. art. Impiegata in ruoli di guarnigione vicino Mentone, fino al sett. '43;
- 202ª su 120º, 124º e 142º rgt. fanteria e 202º rgt. art. Nel dic. '41 venne riorganizzata con 3 batt del 119º fant. della 155º div, con il 120º fant. inquadrò i btg. costieri 245, 378, 387, 497, mentre il 137º fanteria, assegnato alla divisione inquadrava 219, 438, 433, batt. costiero. Il 142º regg. assegnato pure alla divisione, inquadrava i batt. 376, 377, 427 mentre autonomo era il 303. Il 43º gruppo artiglieria costiera era strutturato su 7º, 20º, 22º art. e 76º batt. GAF 218º GAF Inoltre venne assegnato alla div. il 109º batt. mitraglieri e le comp. indipendenti mitraglieri 509, 510, 626, 645, 102, 161. La divisione venne assegnata alla difesa della Sicilia occidentale, per disperdersi senza in pratica combattere all'atto dell'invasione dell'isola.
- 203ª, su 126º, 174º, fant. e 203º art., fu parte della guarnigione della Sardegna fino all'armistizio.
- 204ª organizzata prima del '39 come divisione di milizia, venne riorganizzata nel dicembre ‘41 su 19º regg. fant. costiera su un solo batt. (400º), 130º regg su batt. 394,398,399 su 149º regg. sul solo 397º batt. e 204º regg. art. costiera più le compagnie anticarro 161 e 162.
- 205ª divisione che era come la 204 una div. di milizia prima del 39 ristrutturata su 127º, 128º e 129º regg. costiero, più i batt. autonomi 91, 395, 396, 409, 422, 436, 473, senza art. organica e che pure venne dislocata in Sardegna fino all'armistizio.
- 206ª divisione: organizzata su 121º, 122º e 123º regg. costiero e sul 44º gruppo misto art. costiera su 4 bn. art. il cui materiale più recente erano i pezzi skoda 100/22 del 224º bn.; in aggiunta vennero aggregate all'unità il 104º batt. indipendente mitraglieri su due comp. (513 e 514), e le comp. indipendenti 511, 537, 542, 625 oltre al 102º bn. AT. Anche questa unità era di stanza in Sicilia al momento dell'invasione e si sbandò dopo gli sbarchi alleati del luglio 43.
- 207ª divisione: organizzata su 124º regg. costiero (bn. 386 e 420) 138º regg. cost (bn. 308 388 476) 139º regg. costiero (bn. 390 e 419) oltre al 51º gruppo art. costiera su due bn. (35º e 223º) e su 3 comp. indipendenti mitraglieri ebbe aggregati la 103º comp. mortai, il 104º bn. AT, il 104º bn. fant. costiero autonomo ed il 105º bn. mitraglieri. Come la 207º div. era in Sicilia nel luglio 43 e condivise la sorte degli latri reparti costieri.
- 208ª divisione costiera: 133º regg. costiero, (bn. 224-423-498) 103º e 111º bn. costiero, 28º gruppo art. costiera, 101º comp. mortai, 164º comp. AT e 5 comp. mitraglieri da posizione. L’impiego fu analogo a quello della 207 divisione, nello stesso teatro bellico
- 209ª divisione: formata nel luglio '43 su 15º regg. fanteria, 112º regg. fanteria 209º comp. pionieri, 9º bn. mitraglieri, 692º comp. mitraglieri, 15º comp. AT, 41º regg. art. (creato da assetti di Corpo d'Armata su 89º 194º e 197º bn. art.) 9º bn. mitraglieri, 4º gruppo difesa aereoportuale sue 3 sezioni anti paracadustisti, le venne aggregato la 253º legione camice nere. Al settembre 1943 era strutturata sui regg fant. 15 e 112, il XLI batt. bersaglieri, il IX mitraglieri, la CCLIII legione camice nere, le sezioni anti para 264-434-432, il 41º art più il CIIC gruppo art., il battaglione addestramento reclute XLI, il CXXV battaglione costiero, l'8º battaglione antiaereo; assegnata alla difesa costiera della Puglia tra Foggia e Brindisi, quest'unità si battè contro i tedeschi all'armistizio, per poi essere sciolta dopo la resa nel tardo settembre 43 (vedi anche Le operazioni delle unità italiane nel sett-ott. 1943 USSME per lo scioglimento delle singole unità).
- 210ª divisione: 113º regg. costiero, 164º regg. costiero, 16º GAF art. regg. 405º cpmp. mortai, 18º comp. AT, 210º comp. mista genio, 2 distaccamenti anti parà; riorganizzata nel sett. 43 con aggiunta di VII bn addestramento art. e CLII bn. mitraglieri era di stanza attorno a Taranto all'armistizio.
- 211ª divisione: dislocata in Calabria, all'8 settembre comprendeva 53º e 118º regg. costiero, 49º ragg. art. su LVIII e LXXXIX gruppo 211 comp. mista genio, 327 e 448 dist. anti para. inoltre aveva aggregati DCCCXV, DCCXVI DCCCXL batt. fanteria.
- 212ª divisione pure di guarnigione in Calabria ed andò incontro nel corso della sua vita operativa ad almeno due riorganizzazioni; imperniata su 11, 103,115 e 144 regg. fanteria e 45 regg. art. più nuclei anti-parà, venne immediatamente prima dell'Armistizio organizzata sui regg fanteria costiera 103-115-144 più il DIVC batt., il CVIII mitraglieri, la 414 comp. mortai, ed in rinforzo al gruppo art. divisionale venne mandato il CCVII art. con pezzi da 152/40; parte dei suoi effettivi vennero distaccati alla divisione Mantova prima dello scioglimento dell'unità.
- 213ª divisione costiera: di stanza attorno Messina, venne distrutta nei combattimenti del luglio 1943; era costituita dai regg. 4º (della 29ºdiv. fant. ) e 120º (della 155º div) oltre che dal 139º e 140º costieri più il 22º ragg. art. costiera su 3 bn. (90-122-230) i consueti reparti aggregati 8153º mitraglieri, 103º AT, 372º bn. aut. costiero, 2 comp. indip. mitraglieri.)
- 214ª divisione: di composizione non certa dovrebbe essere stata incaricata della difesa della zona ad ovest di Taranto, e venne disciolta durante il sett. '43 insieme alla costituenda 31º brigata; avrebbe dovuto incorporare il 103º regg della 212 div il 148º, nuclei anti-paracadutisti una compagnia mortai da 81 la 702º compagnia genio , un treno armato i gruppi d'art. LI, LXXXI, CXL, XXVII.
- 215ª div. al 1º agosto '43, mobilizzata come parte della difesa delle coste toscane, aveva : regg. costieri 6-14-108, un batt mitraglieri, XIX bat. carri "M", 27º ragg. art. 518º batt costiera, 1300º batt. AA (88/56) due nuclei anti-parà.
- 216ª div. a difesa del litorale pisano, allp scioglimento aveva 12-13 regg. costiero (ridotti) VII e VIII gruppo costiero da posizione, 3 compagnie mitraglieri con materiale "obsoleto", 3 distaccamenti anti-parà.
- 220ª div., a difesa del litorale laziale: 111 e 152 regg ognuno su un solo btg. CCXXV battaglione costiero autonomo, 4 gruppi smontati del Genova Cavalleria, CVIII battaglione costiero statico 2 battaglioni del genio
- 221ª div. anche essa nel Lazio: 4 ed 8 ragg costiero, 1 gruppo smontato del Savoia cavalleria, scuola artiglieri di Sabaudia, due batterie d'addestramento, per un totale di meno di 3000 uomini.
- 222ª div., posta a difesa del Golfo di Salerno: su 74 regg. costiero, 89 regg. costiero, 2 battaglioni mitraglieri di posizione, un battaglione ridotto di artiglieria da posizione; il gen. comandante Ferrauti Gonzaga venne fucilato dai tedeschi quando rifiutò di arrendersi l'8 settembre, ma l'unità si sbandò poco dopo.
- 223ª divisione, sul litorale francese: 82º e 512º battaglione, distaccamenti dei regg. alpini 5-8-26, 112º battaglione mitraglieri antiaereo. Sciolta nel sett. 43
- 224ª divisione in Corsica: su regg. 62-81, due gruppi alpini (1 e 3) un battaglione carabinieri 1 comp. bersaglieri.
- 225ª divisione pure in Corsica: 172 e 173 regg. costiero, battaglione mitraglieri su 2 comp. 1 comp. mortai
- 226ª div. arresasi agli alleati ad Ajaccio, aveva 170-171-180 regg. fanteria, battaglione alpini M. Baldo, 52º ragg. art. costiera, rinforzi ad hoc, tra cui 2 comp AT, 3 comp mitraglieri, 7º ragg. art. corpo d'armata, CIII gruppo costiero antiaereo, 2 sezioni proiettori.
- 227ª divisione: in Calabria nel sett.43 su 2 regg. costieri fanteria formalmente su 3 bn. l'uno (141 e 145) priva di artiglierie organiche aveva il 450º distaccamento anti-parà la 1º comp. genio ed un distaccamento trasmissioni.
- 230º div. formata solo sulla carta da elementi delle 202º raggruppati dopo lo sbarco alleato.
Jaco