by Dott. Piergiorgio - 10/04/03
Propongo un argomento interessante, una delle tante guerre dimenticate: la guerra del 1812 tra Gran Bretagna e Stati Uniti. Ho qui diversi articoli su singole battaglie di quella guerra, su riviste di wargames, e penso che sia stata una guerra interessante, seppur dimenticata dalla storia. Poi mi è simpatica per come si è conclusa: Washington bruciata dalle Giubbe Rosse. Questa guerra venne caratterizzata da enormi incapacità militari da parte
statunitese, con notevoli episodi di dilettantismo da parte di alti
ufficiali americani. Aspetto i vostri contribuiti su questa guerra: da parte mia posterò qualche breve articolo su singole batttaglie e fatti d'arme, prese da queste riviste di wargames che citavo poc'anzi.
Saluti,
Dott. Piergiorgio.
Reply di Marcello
Lo Scontro Politico-Commerciale.
I commerci marittimi degli Stati Uniti sono danneggiati dal "Blocco
Continentale" di Napoleone e soprattutto dalla guerra di corsa Inglese.
L'incidente più grave è causato dalla fregata inglese Leopard che
apre il fuoco sulla fregata americana Chesapeake al suo rifiuto di farsi
perquisire (1807). Il Congresso Americano vota il "Non-Importation Act" e l'"Embargo Act" che chiudono i porti americani a tutte le navi straniere, ma provocano conseguenze disastrose sull'economia americana e dopo 15
mesi sono revocati. Il successivo "Non-Intercourse Act" si limita a
vietare i traffici con Inghilterra e Francia ma anche questo è revocato
(1811). Il presidente Thomas Jefferson ottiene dall'Inghilterra solo le
scuse ed il risarcimento danni per l'incidente del Leopard (1811).
L'apertura delle ostilità è auspicata dal presidente James. La
situazione si aggrava dopo che un contingente americano in marcia è
attaccato dagli indiani con cannoni inglesi presso Tippecande, nella
Wabasch Valley.
La dichiarazione di guerra è decisa con 79 voti favorevoli e 49 contrari
al congresso americano, 19 favorevoli e 13 contrari al senato. I contrari
chiamano il conflitto "Mr. Madison's War". Gli Stati Uniti dispongono di 17 fregate che non possono impedire alla flotta inglese di bloccare le coste americane ma ottengono qualche successo limitato nella guerra di corsa. L'esercito regolare ammonta a 10.000 uomini con i quali si progetta l'invasione del Canada (inglese) lungo tre direttrici.
Il generale William Hull con 2.000 uomini è preceduto dagli inglesi
guidati dal generale sir Isaac Brock, con un contingente di indiani
alleati, è accerchiato a Detroit ed è costretto ad arrendersi.
L'abile generale inglese sir Isaac Brock ha disteso 1.500 uomini
lungo i 60 chilometri del fiume Niagara. La milizia americana dello stato
di New York rifiuta di passare il confine. I generali Stephen van
Rensselaer ed Alexander Smyth dispongono di 6.000 uomini e tentano il
passaggio del Niagara presso Qeenston Heights (a 11 chilometri dalle
cascate). I primi 400 americani passati sono contrattaccati, ma Isaac
Brock è ferito mortalmente (sul luogo gli è poi eretta una statua).
Entrambe le parti fanno affluire rinforzi ma gli americani sono respinti
nel fiume e gli ultimi 900 rimasti sulla sponda sinistra sono costretti ad arrendersi (13 ottobre). Anche presso lago Champlan la milizia americana rifiuta di passare la frontiera e l'esercito è costretto a tornare a Plattsbugh.
Il Massacro del Fiume Raisin (1813).
Il progetto americano d'invasione del Canada è ripreso l'anno
seguente. Un distaccamento del Kentucky che avanza verso Detroit è sconfitto a Frenchtown (22 gennaio), sul fiume Raisin. Gli inglesi portano via i prigionieri lasciando i feriti agli indiani che li massacrano. L'evento è chiamato "Il Massacro del Fiume Raisin".
Un'altra colonna americana occupa York (attuale Toronto), capitale
del Canada Superiore, ed incendia alcuni palazzi pubblici (27 aprile).
A loro volta gli inglesi passano il Niagara, prendono Fort Niagara,
incendiano Buffalo e le cittadine dei dintorni. La flottiglia americana sul lago Eire, guidata da Oliver Hazard Perry (2 brigantini da 20 cannoni, un brigantino catturato e 6 navi da 2 cannoni) blocca nella parte occidentale del lago la flottiglia inglese (6 navi) che
cerca di forzare il passaggio (10 settembre) ma è messa in fuga.
Gli americani occupano il Michingan. Gli inglesi guidati dal generale
Proctor si ritirano accompagnati da 600 indiani, sono inseguiti più giorni dal generale William Henry Harrison (futuro presidente) che grazie alla vittoria di Perry ha potuto passare indisturbato il lago Eire. Gli inglesi sono raggiunti e sconfitti al fiume Thames, numerosi fuggono dopo la prima salva (5 ottobre). Tra i caduti c'è il capo indiano Tecumseh, la cui morte causa il ritiro dalla guerra di tutti i contingenti indiani a fianco degli inglesi. Gli americani incendiano Moraviantown, la città degli indiani Moravian. Il generale Proctor è processato dalla corte marziale e sospeso dal servizio. I generali americani James Wilkinson e Wade Hampton marciano su Montreal ma in autunno devono ritirarsi nello stato di New York.
The Star-Spangled Banner (1814).
La chiusura del conflitto europeo permette all'Inghilterra
l'invio di 18.000 veterani in Canada ponendo definitivamente fine
all'avanzata americana. Da parte americana frattanto il maggior generale Jacob Brown ed il brigadiere generale Winfield Scott hanno saputo organizzare ed addestrare un esercito disciplinato, che passa il Niagara presso Buffalo ed avanza su Queenston. Jacob Brown con 2.700 uomini riporta una vittoria a Cippewa mentre Winfield Scott con 1.300 uomini si scontra con 2.000 inglesi a Lundy's Lane (ad un chilometro e mezzo dalle cascate del Niagara) ed ingaggia un combattimento dal pomeriggio a notte fonda. Gli inglesi sono respinti e perdono le artiglierie ma riescono a riprenderle, nonostante l'arrivo di rinforzi americani. Entrambe le parti subiscono gravi perdite e reclamano la vittoria (25 agosto 1814). Gli americani assediano inutilmente Fort Eire alcuni mesi ed infine sono costretti a rientrare.
Il generale sir George Prevost con 11.000 inglesi invade lo stato di New
York fiancheggiato dalla flottiglia sul lago Champlan (4 navi e 12 galee a remi) ma questa è sorpresa presso il promontorio di Plattsburgh dalla
flottiglia guidata da Thomas Macdonougt (con 4 navi e 10 galee) ed è
costretta ad arrendersi (11 settembre 1814) Gli inglesi devono quindi
rientrare in Canada.
La flotta inglese sbarca nella baia di Chesapeake un esercito guidato dal
generale Robert Ross che vince a Bladensburg ed occupa la capitale
americana Wachington. I Capitoli, la White Hause ed altri edifici pubblici sono incendiati prima di ritirarsi a Baltimora.
The Needless Battle (1815).
Le parti firmano la pace in Belgio, a Ghent (24 dicembre 1814), ma prima
che la notizia arrivi in America, ha luogo a New Orleans la più grande
battaglia di questo conflitto. Gli americani guidati dal generale Andrew Jackson (futuro presidente) liberano New Orleans, occupata da 8.000 inglesi, causando 1.500 caduti, tra i quali il comandante inglese generale sir Edward Pakenham (8 gennaio 1815). Lo scontro è chiamato "The Needless Battle" (La Battaglia Inutile). La pace di Ghent (ratificata il 17 febbraio 1815) prevede la reciproca restituzione delle terre occupate.
Ciao
Marcello