"Emanuele Cattarossi" wrote in message
a- Italia: quanti e quali mezzi blindati vennero inviati in Spagna?
149 carri veloci CV-33/35 (diversi dei quali in versione lanciafiamme)
ed alcune Lancia 1ZM.
come vennero organizzati?
La maggior parte furono riuniti nel comando Reparti Specializzati
(nel 1937 formato da 1 btg. carri d'assalto (su 4 cp.), 1 cp. autoblin-
do, 1 sez. controcarri (cannoni da 37 mm), 1 cp. motonitraglieri e 1
cp. di lanciafiamme.
Esso fu pian piano rafforzato, dapprima con l'aggiunta di un reparto
lanciafiamme e un "centro riparazioni e recuperi". Poi (mutato il nome
in Raggruppamento Carristi) aggiunse ai suoi organici un'ulteriore
cp. controcarri e una di mitraglieri controaerei.
Poi ancora altri reparti, tanto è che al dicembre '38 il Raggruppamento
poteva contare su:
- 3 btg. carri d'assalto
- 1 btg. fanteria (arditi)
- 1 btg. misto (cp. lanciafiamme, cp. mitraglieri, cp. cc su 2 plt.
da 37/42 tedeschi, 1 plt. da 45 mm (preda bellica), 1 plt. da 47/32
mm, cp. carri)
- 1 btg. motomeccanizzato (cp. autoblindo, cp. motomitraglieri)
- 1 btr. da 65/17 autoportata
In tutto 85 ufficiali e 1312 tra soldati e sottufficiali, un centinaio
di carri armati, 12 pezzi cc, 250 armi automatiche (235 mitragliatri-
ci).
quale impiego ebbero?
Il criterio d'impiego fu l'accompagnamento della fanteria.
- Germania
quanti e quali mezzi blindati vennero inviati in Spagna?
Circa 150 PzI ausf. A e B (alcuni dei quali in versione comando) denominati dagli spagnoli "negrilllos". Alcuni dei "B" furono dotati di una Breda da 20 mm al posto della coppia di mitragliatrici.
come vennero organizzati?
Un gruppo di 4 cp. combattè agli ordini del colonnello von Thoma. Con il materiale ceduto ai nazionalisti dapprima si formò un btg. misto (4 cp. di "negrillos", 1 cp. di carri sovietici catturati, 1 cp. controcarri motorizzata e 1 cp. logistica), poi un altro e furono entrambi posti alle dipendenze del 2. Reggimento Carri. Successivamente le compagnie divennero miste ("negrillos y russos"), 3 per il primo e due per il secondo battaglione.
quale impiego ebbero?
Lo stesso criterio d'impiego dei tank italiani.
quale fu la tendenza nella valutazione del materiale sovietico catturato?
Qua passo la mano.
- Unione Sovietica:
quanti e quali mezzi blindati vennero inviati in spagna?
731 mezzi blindati, tra autoblindo (BA-10), T-26B e BT-5 (in numero di
100)
come vennero organizzati?
Organicamente i carri russi erano organizzati in battaglioni su 3 cp., a loro volta raggruppati in brigate corazzate di 4 btg. di T-26B ed una cp. di autoblindo. Esistevano anche brigate con prevalenza di autoblindo (4 btg. di BA-10 e 1 cp. di T-26B). Nel '37 venne formata addirittura una divisione mezzi corazzati, comprendente 2 brigate corazzate, 1 reggimento carri pesanti (BT-5), 1 brigata fanteria ed 1 cp. cannoni controcarri. Però era una unità amministrativa e non di impiego.
quali impiegi ebbero?
Anch'essi furono impiegati al servizio della fanteria.
- Italia
- Germania
quale fu la tendenza nella valutazione del materiale sovietico
catturato?
Da una relazione scritta dall'allora colonnello Valentino Babini (lo stesso che comanderà la Brig. Corazz. Spec. in Libia), comandante del Raggrupp. Carristi in Spagna, si evince che i T-26B e i BT-5 erano meccanicamente deficientissimi, troppo lenti (rispetto ai CV-33) però dotati di un ottimo cannone e, secondo lui, adatti a tattiche di agguato,
non di assalto. Da qui la tendenza a non incorporare i carri catturati nei reparti da combattimento, come invece fecero spagnoli e tedeschi (convinti evidentemente della loro bontà come carri d'accompagnamento).
in generale: ci furono scontri di rilievo tra forze corazzate? Se si, Dove? Con quali risultati?
Ci furono diversi scontri di fanterie supportate da carri. Uno tra i più importanti (ma di risultato infausto per il Corpo Truppe Volontarie, in cui erano raggruppate le formazioni fasciste italiane) fu a Guadalajara. Ma che mi risulti, a parte singoli duelli tra carri nei vari scontri, non ci furono battaglie tra formazioni esclusivamente corazzate (come a Prochorovka, tanto per intenderci).
Alcuni mezzi blindati di fabbricazione sovietica caddero in mano alle truppe tedesche e italiane. Vennero poi trasferiti per valutazioni in Germania e in Italia? Se esistono, quali furono le valutazioni del materiali sovietico catturato.
Ho notizia di un BT-5 catturato dal CTV e trasferito a Roma per essere esaminato nel Centro Studi della Motorizzazione.
Saluti
Mauro Geranzani
Reply di Amedeo Matteucci - 11/02/02
Qualche dato in più sui carri sovietici.
Il primo invio di carri a supporto delle truppe Repubblicane da parte
dell'URSS avvenne già nel settembre '36. Il 12 ottobre 1936 la nave
"Komsomol" attracca nel porto di Cartagena sbarcando 50 carri T-26, e circa
40 autoblindo, insieme a 51 specialisti 'volontari'. Gli altri arrivi di
carri in Spagna (da parte dell'URSS) furono:
25/11/36 37 x T-26
30/11/36 19 x T-26
06/03/37 60 x T-26
08/03/37 40 x T-26
07/05/37 50 x T-26
10/08/37 50 x BT-5
13/03/38 25 x T-26
Inutile dire che i T-26 si dimostrarono tecnicamente superiori ai PzKpfw-I
Ausf. A & B tedeschi ed ai CV 3/35 italiani che costituivano il nerbo delle
forze corazzate nazionaliste. Il pezzo da 45mm si rivelò (per l'epoca) un
ottimo 'dual-purpose gun'. Le uniche possibilità che i carri nazionalisti
avevano di distruggere i corazzati di produzione sovietica erano delle
speciali munizioni perforanti da 7,92mm per le MG del PzKpfw-I (ma erano
efficaci solo sotto i 150m e presto i carristi repubblicani evitavano di
avvicinarsi così tanto) e la versione CV lanciafiamme (anche questa risorsa
da 'combattimento ravvicinato', invero i T-26 erano relativamente refrattari
a prender fuoco ma pare che gli equipaggi colpiti da lanciafiamme tendessero
ad abbandonare i veicoli comunque).
Nonostante la netta ed indiscutibile superiorità dei carri sovietici su
quelli in dotazione alle forze nazionaliste, non erano tutte rose e fiori
neppure per i carristi rossi. In primis la corazzatura dei veicoli, pur se
resistente al fuoco di armi leggere e mitragliere varie, era abbastanza
facilmente perforata da quasi tutti i cannoni c/c disponibili (tipo il PaK
37 da 3,7cm) alle distanze normali di impiego per questi ultimi. Inoltre gli
apparati di visione erano molto limitati ed inadeguati allo scopo: per
evitare questi problemi spesso i carristi di T-26 operavano a portelli
aperti ed infatti la stragrande maggioranza delle perdite tra gli equipaggi
avvenne a causa del fuoco attraverso queste aperture.
Le soluzioni immediate a questo problema furono l'introduzione di
corazzatura inclinata sulle ultime serie di T-26 e sui nuovi BT-7, inoltre
nel 1939 si iniziò la produzione di copie dei periscopi da carro polacchi
'Gundlach' ritenuti migliori di quelli in uso.
L'Armata Rossa però non vide nel riesame delle esperienze della Guerra
Civile Spagnola una necessità di radicali cambiamenti nella progettazione
dei carri. Però gli ingegneri degli uffici di progettazione (in primis del
KB di Char'kov) furono più lungimiranti e sulla scorta delle inadeguatezze
emerse progettarono successori per il T-26 ed il BT che divennero poi il
T-34 ed il T-50. Fortunatamente per l'URSS all'inizio di 'Barbarossa' il
T-50 era ancora di là dall'essere pronto per la produzione in serie e si
decise quindi di utilizzare il T-34 come sostituto sia del carro 'da
fanteria' T-26 che del carro veloce 'da cavalleria' BT-7, dico
fortunatamente perché il T-34 era un disegno nettamente superiore al T-50
pur essendo rispetto a questo solo marginalmente più costoso.
Saluti,
Amedeo