Meads e samp/t
by Giuseppe Fassari- 19/11/02
Vorrei conoscere quali differenze sussistono tra i due sistemi controaerei e quando potranno entrare in servizio.
Mi scuserete se parto da molto lontano, ma ho poco tempo e vorrei evitare di
ritornare sull'argomento. Allora c'è una notevole differenza tra il SAAM ed
il MEADS e soprattutto essi sono relativi a sistemi legati a finalità
differenti. Ma andiamo per ordine. Il SAAM è un sistema di missili disegnato
per soddisfare diverse esigenze sia in campo navale che terrestre, con
particolare attenzione al contrasto dei futuri velivoli, tanto aerei,
elicotteri, missili da crociera e naturalmente UAV. Una delle specifiche
previste per l'intero sistema è quella di potersi validamente opporre a
missili caratterizzati da alta velocità, manovrabilità e caratteristiche
stealth spinte. Del sistema la parte del pungiglione è del missile ASTER,
previsto in due versioni la 15 e la 30, entrambe sviluppate come un missile
designato a colpire il bersaglio per impatto diretto, anche se è presente
comunque una spoletta per lo scoppio di prossimità. Il missile in ogni caso
è composto da due differenti stadi, dei quali l'ultimo destinato all'
intercettazione vera e propria. La sua capacità di manovrare ad alti angoli
d'attacco (si parla, ma i dati reali sono classificati, della capacità di
resistere a sollecitazioni dell'ordine dei 50 G, ma qualcuno dice anche
vicino ai 60) è realizzata grazie ad un sistema chiamato
, il quale
combina l'azione aerodinamica delle superfici di controllo alla deviazione
dei gas di scarico, in modo tale da variare il centro di gravita del missile
con tempi di risposta strettissimi. L'intero sistema, che nella sua forma
più complessa ovvero comprendendo anche i sistemi di scoperta e di tiro
prende il nome di PAAMS, è costruito su tre differenti sistemi di base:
il SAAM composto dal missile ASTER 15 e dedicato all'impiego di autodifesa
navale soprattutto nei confronti di missili antinave, il quale poi si
suddivide in SAAM-F e SAAM-IT nelle due versioni francese ed italiana;
il SAMP/T bassato sul missile ASTER 30 e destinato alla difesa d'area
terrestre (non è un sistema navale) nei confronti di missili da crociera e
velivoli pilotati e non;
infine il PAAMS che combina insieme tanto l'ASTER 15 che il 30 per fornire
una difesa integrata alle formazioni navali tanto sul corto raggio che sul
medio/lungo.
Si deve ricordare che il missile in questione equipaggia anche le unità
inglesi (le Type 45) ed è uno degli ultimi progetti rimasti in comune alle
tre nazioni (Gran Bretagna, Francia ed Italia) dell'originale progetto
Orizzonte, che come sappiamo popi ha portato la Royal Navy a procedere su
una strada del tutto autonoma. Come abbiamo detto il sistema più complesso è
ovviamente il PAAMS, i quale è composto da un radar di scoperta aerea a
lungo raggio, un sistema di controllo e fuoco basato su un radar a scansione
elettronica (il Sampson della Bae Systems per gli inglesi e l'Alenia Marconi
Empar per i franco-italiani) che rappresenta la risposta europea all'AEGIS,
od almeno si tratta di ottenere il medesimo risultato ma con criteri di
funzionamento diversi, ed infine i missili Aster 15 e 30 che vengono guidati
dal sistema di controllo via link. Il PAAMS oltre ad avere dei tempi di
impiego molto ristretti, permette di lanciare una sequenza di otto missili
nel giro di 10 secondi, con possibilità di ingaggiare 12 bersagli
simultaneamente. Il personale di controllo è composto da sole due persone, a
cui si aggiunge quello preposto al radar di sorveglianza T1850. Prima di
essere lanciato verticalmente dal suo lanciatore, il missile riceve le prime
informazioni sul target ed una volta sparato esso prosegue in maniera
inerziale su queste indicazioni, venendo aggiornato via uplink dal radar
multifunzione. Nella fase finale d'ingaggio entra in funzione un sensore
radar ed il missile diventa così a guida attiva.
A seguire le caratteristiche dei missili:
Caratteristiche dell'ASTER 15
Peso 300 Kg
Lunghezza 4 metri
Diametro 18 centimetri
Propulsione del tipo solido su due stadi
Massima altitudine 10 Km con un range compreso tra gli 1,7 ed i 30
Chilometri
Caratteristiche dell'ASTER 30
Peso 448 Kg
Lunghezza 4,8 metri
Diametro 18 centimetri
Propulsione del tipo solido su due stadi
Massima altitudine 20 Km con un range che viene definito tra i 3 ed i 100
Chilometri
Velocità terminale dell'ordine dei 4,5 mach
Come abbiamo detto esso è destinato ad essere impiegato innanzitutto sui
cacciatorpediniere della classe inglesi e sulle franco-italiane Orizzonte,
ma è indubbio che altre unità lo riceveranno come le future fregate
italo-francesi, anzi la prima unità in assoluto a riceverlo è stata la
portaerei Charles De Gaulle che proprio in questi ultimi mesi ha effettuato
i suoi lanci di convalida dell'intero sistema. Il SAMP/T invece è destinato
a 18 batterie in totale delle quali 12 per i francesi (da ripartire in parti
uguali tra Armeè de l'Air e de Terre) e 6 sistemi invece per il nostro
Esercito con i quali dovrebbe sostituire i missili Hawk. Da notare che
proprio quest'ultimo sistema è stato oggetto dei tagli al bilancio della
difesa italiana e quindi se la sua fase di industrializzazione era per il
prossimo anno, essa è stata posposta al 2004. Tutto sommato questo potrebbe
venire a vantaggio nostro perché all'ultimo momento è stata inserita una
specifica ATBM per i missili del Block 1, con i quali si sarebbe lavorato
sugli algoritmi del software e sulla spoletta di prossimità diminuendo il
raggio di letalità per una maggiore precisione, in modo tale da garantire la
protezione di un'area di circa 100 Km quadrati da missili balistici con
autonomia di circa 600 Km (i classici Scud) e possibilità di intercettazione
fino ai 12 Km.
Ma veniamo al MEADS. Questo nasce come una cooperazione tra Stati Uniti,
Germania ed Italia per produrre un sistema da difesa aerea di tipo tattico e
trasportabile, in grado di essere impiegato tanto contro bersagli aerei che
contro missili balistici e poter proteggere tanto obbiettivi fissi come
installazioni civili e/o militari, oppure una limitata protezione sul campo
alle forze mobili, il tutto integrato nel sistema di scoperta NATO, ma con
possibilità di essere impiegato anche in forma autonoma. L'idea iniziale era
quella di sostituire sistemi antiaerei come l'Hawk, il Nike Hercules e per
certe tipologie di missioni anche il Patriot. Fin dall'inizio era prevista
una capacità ATBM decisamente superiore come caratteristiche a quella che
hanno gli attuali PAC-3 od i futuri Standard e Aster, purtroppo però a suo
sfavore hanno giocato due fattori importanti, il primo il tentennamento dei
tedeschi in materia di difesa in questi ultimi anni, con continui
ripensamenti e tagli di bilancio (come successo negli ultimi tempi,
andandoci di mezzo un sacco di cose tra cui l'A400M, alla faccia di quando
si è rinfacciato agli italiani di essere poco europei) e secondo fattore
invece il fatto che con il PAC-3 si è arrivati ad ottenere alcune delle
prestazioni che erano previste per il MEADS. Ad ogni modo seppur lentamente
il tutto va avanti ed in questo momento siamo in una fase di transizione tra
la definizione del progetto (Project Definition Phase) e l'inizio del
disegno e sviluppo vero e proprio (Design and Development Phase). Tutto
questo vuol dire che se riuscirà a vedere la luce l'intero progetto sarà
qualcosa di reale intorno al 2010/2012, ad ogni modo sembra che dopo queste
incertezze la fiducia nel programma missilistico MEADS si sia nuovamente
rinnovata. Certo il più interessato acquirente, l'Aeronautica Militare
italiana, non potrà sostituire i suoi Nike Hercules nei tempi previsti e già
si vocifera negli ambienti la possibilità di acquisire quale misura tampone,
una certa capacità missilistica superficie-aria a medio raggio con il
leasing di alcune batterie di Patriot americani o tedeschi (questi ultimi
ora non più possibili, visto che gli olandesi li hanno direttamente
acquistati).
Per oggi è tutto, fiuuuuuu, che fatica.
Bye
Giuseppe Fassari