by Mr. Clark - 22/07/02
A parte le nuove tecnologie per agevolare il tiro, ci sono altri punti sui quali si sta
lavorando? (mi riferisco soprattutto alla corazza)
Mi viene in mente un vecchio progetto russo che non so se sia mai
entrato in produzione e utilizzato, il sistema ARENA.
Anche qui come altri chiedo, visto l'argomento, l'aiuto di Amedeo.
In questo progetto i russi affrontarono il problema della protezione dai
missili controcarro invece che fortificando le corazze, dotando il carro
di un sistema computerizzato in grado di individuare la minaccia in
arrivo e di lanciargli contro un proiettile a frammentazione.
Il sistema quindi è composto da un radar in grado di individuare la
minaccia e di un computer per il calcolo e lo sparo del proiettile (se
non ricordo male avrebbe dovuto avere una testata con cubetti di
tungsteno) che saturando la zona distruggerebbe il missile.
Il sistema era caricato con una ventina circa di questi proiettili e per
la sicurezza dell'equipaggio non poteva funzionare in caso di portelli
aperti nel carro.
Oltretutto, piccola parentesi che non riguarda i carri mi pare che un
sistema simile fosse allo studio negli stati uniti per un sistema da
montare sugli Hummer contro azioni di cecchinaggio.
Un sistema in grado di individuare la zona di sparo e saturarla con
mitragliatrici azionate automaticamente.
Anche qui non so che fine abbia fatto questo progetto.
Reply di Amedeo Matteucci
In verità il sistema Arena è nuovissimo o quasi (almeno relativamente
parlando... c'è ben poco nel panorama delle 'nuove' armi russe che non sia
in realtà una evoluzione di prototipi o progetti che già avevano preso forma
negli ultimi anni '80).
Il sistema di difesa attiva per carri (KAZT - Kompleks Aktivnoj Zascity
Tanka) inizialmente progettato e messo in servizio dall'URSS era il 1030M
Drozd. Questo sistema era inizialmente nato per migliorare la protezione dei vecchi
T-55 contro missili c/c e lanciarazzi portatili, nel 1978 esistevano già dei
prototipi pronti ma l'esercito non era più interessato al progetto.
La fanteria di marina sovietica invece aveva seri problemi a rimpiazzare i
suoi vecchi T-55 con qualcosa di più moderno per i vincoli di dimensioni e
peso dovuti ai trasporti in uso. Il Drozd fu prodotto dal 1981 al 1982 ed
installato su alcuni T-55M o AM che vennero ridesignati T-55AD, tali carri
ricevettero poi anche il nuovo missile c/c da 100mm 9K116 Bastion, il
sistema fu ufficialmente dichiarato operativo nel 1983. Probabilmente furono
prodotte circa 300 unità di Drozd e, tipicamente, il sistema era conservato
in deposito e non montato sui carri durante le esercitazioni et similia per
evitare fughe di notizie. Alla fine degli anni '80, quando i kit di
corazzatura reattiva Kontakt-1 divennero comuni e disponibili anche per i
T-55, la fanteria di marina trasformò i T-55AD in T-55AMV.
Il complesso Drozd consiste di due sistemi di lancio ai lati della torretta
ed un generatore di corrente ausiliario sul retro di torretta. Ciascun
complesso di lancio è formato da quattro tubi di lancio ed un sensore RADAR
doppler. La copertura in azimut è di circa 40º su ciascun lato rispetto
all'asse di simmetria della torretta e da -6º a +20º in elevazione. Per
evitare ingaggi contro qualcosa che non sia alla portata del Drodz i sensori
sono tarati per rilevare oggetti che si muovano tra i 70 ed i 700m/s.
All'atto dell'acquisizione il computer (analogico, ovviamente!) del
complesso decide quale dei lanciatori sia in posizione migliore per
l'intercettazione e fa fuoco automaticamente. Il proiettile è il razzo
3UOF14, calibro 107mm, con una massa di 9kg ed una velocità iniziale di
90m/s, viene sparato in modo da far detonare la sua testata a 7m dal carro
ed investire dall'alto verso il basso il missile in arrivo con una rosa di
scheggie preformate da 3g che viaggiano a 1600m/s circa.
Il sistema è dotato di luci lampeggianti che avvertono i fortunati fanti
attorno al carro che un razzo sta per essere lanciato.
Il KAZT Arena è l'evoluzione del Drodz, il principio di funzionamento è
similare, ma ci sono diversi miglioramenti. Il radar ad onde millimetriche è
allogiato in un caratteristico complesso a pianta esagonale sul retro del
cielo di torretta con una copertura totale (alcune fonti danno 340º in
azimut e -8 +65º in elevazione). Invece di missili, i proiettili di difesa
attiva sono dei piccoli pannelli esplosivi disposti in una sorta di
grembiulatura a cestino tutt'attorno alla torretta (alcune fonti danno 32
elementi, ma probabilmente sono solo 22-26). Si tratta di qualcosa di simile
ad una mina Claymore che viene sparata a circa 45º dalla verticale e fatta
detonare a comando mediante un cavo di collegamento. Il getto di pallettoni
investe il missile od il razzo in arrivo dall'alto verso il basso, ogni
elemento copre una 'zona' ma le aree coperte dall'esplosione si
sovrappongono parzialmente in modo da evitare 'buchi' dopo un parziale
utilizzo del sistema.
I vantaggi rispetto al Drozd sono: maggiore capacità discriminativa dei
bersagli da parte del computer, maggiore arco coperto, minori tempi di
reazione e minori tempi di reingaggio tra un bersaglio e l'altro (meno di
0,5s). Inoltre la quantità di elementi protettivi dovrebbe garantire una
protezione sufficiente per tutta la durata di una battaglia (per ricaricare
il Drozd ci vogliono 10 minuti e, ovviamente, bisogna uscire dal carro).
Altri KAZT, di cui non si sa molto, sono il Drozd-2, evoluzione del Drozd e
sperimentato sui T-80U e lo Sater, progenitore dell'Arena concepito per il
carro Ob-ekt 478M.
Saluti,
Amedeo