Per comprendere gli obiettivi politico strategici di una eventuale guerra biologica e/o di un attacco terroristico, bisogna prima di tutto comprendere come si uccide con gli agenti infettivi e quali sono gli aspetti tattici e tecnologici della guerra biologica.
Inoltre, una delle domande cruciali mosse al primo scritto è stata: ma
come è possibile usare degli agenti altamente instabili e con un
decadimento molto rapido come gli agenti biologici?
Come al solito per rispondere usero' il materiale disponibile presso
il sito della Federation of American Scientist (FAS)
http://fas.org/index.html
Vorrei anche postare questi articoli su it.scienza.medicina . Chi ha
amici in quel newsgroup mi faccia sapere come fare. Mi farebbe cosa
gradita.
1. L'OBIETTIVO DI UN ATTACCO BIOLOGICO
L'obiettivo di un attacco biologico è riuscire a depositare l'agente
infettivo all'interno dei polmoni (negli alveoli) del "nemico".
Per ottenere questo obiettivo bisogna che l'agente infettivo sia
nebularizzato in maniera che le gocce siano non più grandi di 5
micron, ma l'ideale è riuscire a fare gocce di 1 micron.
Gocce più grandi di 5 micron sarebbero trattenute dalla parte
respirotoria superiore ( per esempio il naso) e quindi l'organismo del
"nemico" riuscirebbe ad evitare l'infezione.
Tanto per fare un esempio, per uccidere il 50% di qualche centinaia di
maiali servirono TRE batteri per animale quando l'agente infettivo fu
nebularizzato a 1 micron, mentre quando l'agente infettivo fu
nebularizzato a 7 micron, servirono 6500 batteri per maiale per
poterne uccidere il 50%.
2. I PROBLEMI LEGATI ALLA DECADENZA DELL'AGENTE INFETTIVO
Il primo problema da risolvere è il decadimento del materiale
biologico. Esso accade in due stadi: nel primo stadio, al momento
della dispersione, circa il 20/40% degli agenti infettivi muoiono a
causa del procedimento meccanico di nebulizzazione (spray od aerosol),
a causa del contatto con l'aria e dei raggi del sole ( se la
dispersione avviene di giorno). Nel secondo stadio il decadimento
viene ridotto di molto, anzi alcuni agenti, quali l'antrace,
permangono nell'ambiente per anni.
Per contrastare il fenomeno del decadimento bisogna:
- selezionare un agente infettivo che abbia buone caratteristiche di
persistenza ( alcuni sono pericolosissimi, ma poco persistenti come le
tossine)
- "irrobustire" l'agente infettivo in modo da essere resistente allo
"shock" di lancio (aerosol o spray) e renderlo più resistente a
umidità, raggi ultravioletti, ecc.
L' irrobustimento può avvenire in due modi:
- usando additivi chimici. Questo procedimento è stato importato
dall'agricoltura biologica. Da alcuni anni i parassiti dei vegetali si
possono combattere con virus che attaccano e distruggono tali
parassiti (tipo il bacillus thuringiensis). Allo scopo di poter essere
lanciato da un elicottero telecomandato, questo bacillo viene
nebularizzato ad 1 micron, poi viene ricoperto da additivi chimici che
si dissolvono e liberano il bacillo una volta che esso si trova dentro
il corpo dell'insetto parassita da uccidere.
- l'alternativa agli additivi chimici è un procedimento denominato
"micro-incapsulazione" , che usa sottili strati di gelatina,
cellulosa, sodio alginato, ecc. Come al solito, una volta all'interno
della vittima, questo strato di protezione si dissolve ed il virus
infetta la vittima.
3. L'USO OPERATIVO DELL'ARMA BIOLOGICA
L'uso operativo e' fortemente dipendente dagli obiettivi
politico-strategici. In genere l'arma biologica è inadatta ad
obiettivi di "precisione", ma è ottimale per disorientare e creare
panico ( disordini pubblici, crisis economiche, ecc.).
In ogni caso bisogna sempre tener presenti alcuni accorgimenti che
sono validi in tutte le circostanze.
Se non si è "coscienziosi", l'attacco biologico potrebbe essere
- un totale fallimento (per esempio se vi sono correnti ascensionali
può darsi che l'agente infettivo subisca uno shock da raggi
ultravioletti e da cambi di temperatura, per cui tutti i virus
moriranno senza avere infettato nessuno),
- un boomerang ( la situazione meteo porta le spore nella direzione
opposta a quella voluta),
- oppure una apocalissi ( ad esempio l'infezione passa ad altre
specie animali tipo i topi e si allarga a macchia d'olio in tutte le
direzioni).
Per tutta una serie di motivi il "lancio aereo" dovrebbe avvenire di
notte, con condi-meteo di inversione termica, in giorni ad alta
percentuale di umidità. Come vi rendete conto si tratta di condi-meteo
che accadono in tutte le zone densamente popolate del mondo ( New
York, Bruxelles, Shangai, Singapore, ecc.). Bisognerebbe inoltre
essere in grado di fare una stima di quanto tempo le spore rimarranno
per aria prima di depositarsi al suolo (cmq pronte ad essere inalate,
quando qualcuno vorrà sollevare un po' di "polvere").
"L'attacco sul punto" è invece meno dipendente dalle condizioni
meteorologiche, anche se di solito meno persistente, perché non si
crea alcuna "enorme nube malefica" , che molto lentamente si posa su
un vasto territorio.