La battaglia di Maratona, Milziade ed Erodoto (490 aC)
by Ball - 09/04/03
Maratona è una di quelle battaglie che restano nella memoria, non tanto
per il valore assoluto dello scontro, ritengo Salamina la vera battaglia
decisiva, quanto per la tattica usata dallo stratego greco Milziade per
annullare gli incredibili vantaggi dell'esercito persiano, fornito di
cavalleria e di arceri.
L'eventuale sconfitta greca a 40km da Atene, avrebbe probabilmente avuto
un'eco superiore - in senso materiale - a quella che ha avuto quella
persiana, pur non essendo una battaglia decisiva: in fondo i persiani ci
riprovarono 10 anni dopo - con esiti analoghi, anzi peggiori - mentre
nutro dei dubbi che il mondo greco lo avremmo studiato come lo abbiamo
fatto se i persiani fossero giunti ad Atene, seppure in missione
punitiva, cosa che non avvenne grazie a questo "gioellino tattico" di
Milziade. Tutto questo rigorosissimamente imo! :)
Vediamo in cosa consistette.
Ben sapendo che l'esercito persiano era meglio non affrontarlo in campo
aperto, Milziade decise di schierare le sue truppe in una stretta
valle - valle di Vrana - ai piedi delle montagne di fronte alla baia,
restringendola ulteriormente con l'utilizzo di alberi abbattuti,
sbarrando inoltre la strada che da Maratona portava ad Atene. I persiani
potevano tentare di evitarli reimbarcandosi e sbarcando in un altro
punto, ma la costa greca non è il posto migliore per applicare questa tattica: in fondo questo luogo pare sia stato scelto da Ippia - esiliato da Atene ed ora "consigliere" dei persiani - con il duplice scopo di avere uno spazio sufficente per disporre le truppe, far uscire allo scoperto i greci e nel contempo favorire, con l'uscita dell'esercito da Atene, qualunque azione dei suoi seguaci rimasti in città.
Qui entra in ballo il ns Erodoto che, come la gran parte degli storici
antichi, pecca di "propagandismo" e gonfia i numeri degli avversari
portandoli a 200.000, tanto per enfatizzare una vittoria divenuta
simbolo della resistenza greca sui barbari: in realtà le cifre sono
molto minori, ca 15.000 persiani (6.800 secondo lo storico Delbruck -
*vedi nota) e 6.000-7.000 greci, con i rinforzi spartani impegnati in
una "celebrazione" che impedì loro di essere presenti (sai che
novità).
Ma la linea dei greci non era in grado di coprire tutto il fronte
nemico e così Milziade indebolì il centro, assottigliandolo e forse
arretrandolo leggermente, per rafforzare le ali che avrebbero dovuto
ottenere il doppio scopo di affrontare le ali persiane, per privare del
loro appoggio la cavalleria, e nel contempo limitare i danni causati
dagli arceri del centro persiano, costretti ad un tiro in diagonale per
colpirli o a dedicarsi al centro greco lasciando le ali greche libere
dai dardi.
Si fronteggiarono a lungo poi, secondo alcuni, furono proprio i Persiani
a decidersi ad avanzare, per timore dell'arrivo spartano - ma allora non
erano così tanti, i barbari, se l'arrivo di poche unità li ha spinti a
stringere i tempi, vero Erodoto? - e questo aiutò non poco i piani di
Milziade. Egli aspettò infatti che la distanza tra i due schieramenti fosse di circa 150-200 passi - il tiro utile degli archi persiani - e, prima che le frecce nemiche divenissero troppo pericolose per i suoi opliti, lanciò l'intera falange all'attacco a passo accelerato: non un minuto di più per non stancarli nella corsa nè un minuto di meno per evitare che le frecce nemiche infliggessero troppe perdite ai suoi soldati.
Magnifico!!!
Il debole centro ripiegò sotto la pioggia di frecce, gli arceri si
concentrarono così su quella parte dell'esercito greco, permettendo alle
ali rinforzate di raggiungere i persiani, impegnarli in un corpo a corpo
e convergere verso il centro. La cavalleria nemica, sorpresa, non potè
eseguire alcuna manovra di attacco sui fianchi nè potè contare sulla
difesa della propria fanteria che, poco protetta, venne massacrata dai
greci che dilagarono verso la pianura. Gli stessi cavalieri mostrarono i
loro limiti - non erano abituati a combattere in formazioni ordinate? -
e cercarono salvezza fuggendo verso le navi.
Non abbiamo notizia circa i prigionieri rimasti nelle mani dei greci, 7
navi furono prese, i morti persiani furono 6.400, quelli greci 192 e
furono sepolti sotto il celebre soròs celebrativo, compreso Callimaco il
polemarco.
Da notare che al termine dello scontro si vide balenare uno scudo dal
monte Pentelico (quindi il sole era ancora alto) e i capi sospettarono
che fosse un segnale dei traditori presenti in città - Almeonidi? - e
marciarono "veloci quanto glielo consentivano i piedi" alla volta di
Atene, a sud della quale posero il campo: si è ipotizzato che una parte
delle navi persiane fosse già salpata durante la battaglia se non
addirittura durante la notte - un piano o un caso? -; di fatto i
Persiani, una volta entrati nella baia di Falero, visti i soldati, se ne
tornarono verso casa.
A proposito, il tumulo che, chi ha visitato Maratona lo sa, è visibile
da ogni punto della piana, è un monumento alla libertà che i greci hanno
dedicato ai loro morti e il ns Erodoto lo identifica come il luogo dove
si svolse lo scontro stesso, facendoci credere che la carica effettuata
dagli opliti greci fosse stata di 8 stadi, ovvero ca 1.500 metri, il che
è assolutamente impossibile; un oplita con la panoplia completa sarebbe
arrivato in prossimità delle linee nemiche senza fiato, non sarebbe
stato in grado di combattere nè di mantenere la tipica formazione
serrata. Inoltre non erano certo soldati professionisti, bensì contadini
o pescatori e l'età media era ben superiore ai 40 anni.
Con l'aiuto della topografia si può rilevare che tale distanza è in
realtà quella che separa l'imbocco della valle dal luogo dove era
terminato l'inseguimento e che era stato scelto come punto per la
celebrazione: Erodoto si è forse lasciato un po' prendere
dall'entusiasmo! :))
Ultima nota per Delbruck: secondo D. se i Persiani fossero stati tanto
superiori in numero, sarebbe stato sufficiente una parte del loro
esercito per tenere a bada i greci, mentre il resto avrebbe potuto
aggirare la posizione nemica o addirittura sbarcare, con l'aiuto della
flotta, in un altro punto indifeso. Quindi non erano così tanti...
Ho terminato, finalmente, se ci sono spunti non ho scritto per niente!
salus
Ball