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Uso militare dell'aeroporto di Malpensa
by Stefano - 30/06/02
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Ciao a tutti. Un mio amico avrebbe bisogno di informazioni a riguardo dell'aeroporto di Malpensa durante la WW2: il suo ruolo, le forze stanziate, i danni subiti, ecc. Vanno benissimo anche segnalazioni di libri e siti.
Grazie, ciao

Ciao,
mi chiamo Stefano ed ho vissuto per vent'anni vicino alla brughiera della Malpensa a (San Macario), tengo a precisarti che l'area dell'aeroporto odierno con tutta la brughiera che si estende verso il paese di Ferno e Lonate Pozzolo era un'immensa area di occultamento e disimpegno per gli aerei sia della RSI che della Luftwaffe l'aeroporto vero e proprio stava nelle vicinanze del paese di Lonate Pozzolo in direzione per il Novarese o il fiume Ticino se preferisci. Ancora oggi si possono intravedere le rovine delle caserme, dei depositi corazzati per le munizioni,varie piazzole di parcheggio antischeggia e diversi tratti della pista principale in cemento; l'area è ancora sotto tutela del Ministero della Difesa ma le reti di protezione sono ormai un colabrodo.. o meglio inestenti! Quel che resta della sopracitata pista viene usata da modellisti dinamici con i loro velivoli volanti (in scala) e o con le automobiline telecomandate. Per quanto riguarda i reparti e i velivoli che dal 1943 fino alla fine del conflitto sono stati presenti nell'area ti consiglio varie pubblicazioni che ora elencherò:

ADRIANO VISCONTI autori Giuseppe Pesce & Giovanni Massimello edito da: ALBERTELLI EDITORE

AIR WAR ITALY 1944-45 autori: Nick Beale, Ferdinando D'amico, Gabriele Valentini edito da: AIRLIFE PUBLISHING LTD.

L'AERONAUTICA NAZIONALE REPUBBLICANA autore: Nino Arena edito da: ALBERTELLI EDITORE

Edizione bimestrale AEREI NELLA STORIA edito da DELTA EDITRICE
Nº 12 dicembre 1998 pag. 24 BOMBARDATE GIBILTERRA !
Nº 8 ott - nov 1999 pag. 30 I TUFFATORI DELLA REGIA
Nº 14 ott - nov 2000 pag. 59 ADRIANO VISCONTI DI LAMPUGNANO
Nº 17 apr- mag 2001 pag. 10 C.205/N1 ORIONE
Nº 22 feb- mar 2002 pag. 35 LE NOTTI INSONNI DEL LEONE

Devo aggiungere a tutto quello espresso che dopo aver lavorato in COSTRUZIONI AERONAUTICHE "G. AGUSTA" dalla metà degli anni '80 per ben 10 anni sono riuscito a trovare testimonianze viventi di ciò che avveniva in ditta e nei dintorni negli anni del conflitto (anche grazie a mio Nonno che ci ha lavorato dal lontano 1956 fino al 1985!)

Il relitto occultato e poi trafugato del RE 2006 incompiuto, dei test con vari SM 79 modificati (SM 79 con carrello triciclo), (SM 79 radiocomandato), (SM 79 ANR lungo raggio), (SM 79 con bombe radiocomandate tipo la fritz x), dei test con MC 205 N (perché Venegono era affondata nella neve), i vari patteggiamenti con i partigiani della zona per non avere noie con i tedeschi e le relative retate o razzie di materiale bellico per la RSI e tante altre cosucce.

Spero di esserti stato un po' utile.

Secondo post di Stefano

Grazie per il post molto interessante. Puoi dirci qualcosa di piu' su queste ancor piu' interessanti "cosucce"? Si narra che i pezzi del 2006 fossero finiti prima a Linate-Taliedo e poi al Politecnico, dove vennero rottamati poiche' non interessanti ai fini didattici.

Visto che Luca è interessato al mistero del RE 2006 vorrei dire che, nulla togliendo alle memorie un po' giornalisticamente manipolate da editori in caccia di scoop, è vera la vicenda del RE 2006 incompiuto e per lungo periodo nascosto in una palestra in quel di Reggio Emilia o dintorni, che sarebbe poi stato messo nelle mani degli alleati con tutti i relativi piani di costruzione come dice il sig. Boldrini e il sig. Codeluppi in cui vi è la veritiera testimonianza dei vari spostamenti di quello che sarebbe dovuto diventare un bel cavallo di razza. Nessuno o pochi hanno il ricordo di un RE 2005 che venne modificato sotto il diretto beneplacito sia Germanico che della Reggiane in quei capannoni che in Verghera allora erano non solo i magazzini decentrati per le scorte della "G. Agusta" ma anche delle vere e proprie officine occultate all'offesa dei bombardieri sia pesanti che medi degli Alleati i quali sciamavano per i ciele se non indisturbati quasi. La modifica, da come mi è stato raccontato da un valente tecnico collaudatore in loco, fu eseguita al 90% e con velivolo funzionante il quale spiccò un paio di voli con un entusiasmo ed emozione che neanche per il mc 205/n si vide! La colorazione di questo ibrido era simile secondo i lontani ricordi di chi visse quell'avventura al prototipo del G 55. Il velivolo venne distrutto dalle stesse maestranze presenti alla MV (Meccanica Verghera) che furono nell' impossibilità di preservarlo dalle "attenzioni sia germaniche e partigiane". Vorrei aggiungere a scanso di equivoci che quello che avveniva nei momenti finali del conflitto nella zona del Gallaratese era da far west o giù di lì e poco spazio era lasciato al senso civico o prettamente scientifico o tecnico di uomini che lottarono contro il tempo e la cecità per un risultato, per un fine nel futuro.
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