Dunque la necessità di poter contare su caccia "notturni" all'uopo si materializzò seriamente per la Regia Aeronautica sul finire del 1941. Nel Gennaio del 1942 una commissione italiana composta dal gen Attilio Biseo (per chi si ricorda i Sorci Verdi) dal Col. Buffa e Moscatelli si recò in Germania al XII Flieger Korps.
Ne scatenò una relazione da cui si auspicava l'adozione degli apparati tedeschi, purtroppo con molte limitazioni difatti il programma varato prevedeva al massimo sforzo per l'Italia l'adozione di "ben" 5 apparati Freya e 10 del tipo 40L entro l'aprile del 1942 e di circa 20 centrali composte di 1 Freya e 2 "Wurzburg" entro l'ottobre 1942 con l'adozione di veivoli nuovi provenienti dagli stabilimenti tedeschi.
Nella realtà, più una farsa per i piloti, arrivarono nel nostro paese n.3 Bf 110/C.3 MM. 1358/1804/964 , n.6 Do.217J.1 - e n.6 Do.217J.2 MM.1272/1262/1231/1358/1251/1337/1349/1288/1348/1347/1378/1359. Nella maggior parte dei casi erano logori aerei provenienti da reparti di 2º linea o di addestramento tedeschi (alcuni dei quali quasi "rubati" alla Luftwaffe).
Inquadrati nella 235Sq. dipendente dal 60º Gruppo solo pochi aerei 2/4 erano disponibili, oltre agli incidenti occorsi, per le azioni di difesa del territorio nord occidentale - emilia. Un unico abbattimento è stato effettuato con un Do217J di Aramis Ammannato contro un Lancaster la notte tra il 16 e 17 Luglio 1943 nei cieli di Cislago senza l'ausilio di radilocalizzatore ma solo perché il bambardiere si presentò "contro luna". La conversione verso i veivoli tedeschi non si materializzò mai in quanto i nostri piloti avevano a disposizione Cr.42CN Re.2001CN i sopramenzionati veivoli quindi una confusione di fondo enorme. Una piccola curiosità, per quelli che non ne sono a conoscenza, un Bristol Beaufighter atterrato intatto per errore in Sicilia nel Gennaio 1942 sarà utilizzato dal 41º stormo per azioni da caccia notturna ma sfortunatamente distrutto in atterraggio nel 1943. Per metterlo in condizione di volare fu necessario "rubare " i pezzi di ricambio dai Bristol distrutti in africa occidentale.
Ciao
Diego
Reply di Aerei Italiani - 27/02/02
Rubati? Dicci, dicci!
In effetti ci furono molte proteste degli equipaggi italiani quando ritirarono i primi caccia notturni(due J1 e due Bf.100C) perché i veivoli erano usati e da revisionare in una lettera di risposta il nostro uff. di collegamento col. Teucci al Comando Lufwaffe suggeriva di "lasciar perdere" in quanto i Tedeschi non avevano mai promesso veivoli nuovi e per di più i veivoli ritirati non erano stati ancora pagati dal ministero dell'aeronautica, da qui il mio "rubati". In effetti comunque gli aerei promessi a Suo tempo erano dei Bf.110 poi gli stessi Tedeschi non mantennero la parola data in quanto posero come scusa che la produzione di Bf.110 era già cessata , ma in realtà in quel periodi entrava la versione G, e quindi ci rifilarono i J1 J2, che a ben vedere erano dei passi in avanti rispetto ai Cr.42CN e al Ca.314 CN. Da dire anche che nel ritiro dei primi Do.217 J1 i nostri piloti constatando che gli stessi non erano muniti di radar ma avevano ancora come standard il vano bombe fecero razzia di parti di ricambio.
Ciao
Diego
Reply di Aerei Italiani - 07/03/02
uhm... interessante... e... furono attivamente impegnati nelle azioni belliche? effettuarono bombardamenti?
Rispondo solo ora:
I pochi aerei sopra descritti furono utilizzati dopo la riforma del febbraio 1942 (perquanto riguarda i reparti) dal 41º Stormo (Motto NEC IN SOMMO QUIES neppure nel sonno c'e' riposo )- 59º Gruppo - 232º 2 233º Sqd- e 60º Guppo 234º 235º Sdq- oltre che per un breve periodo dal 1º NAI di Treviso. Il loro ruolo era esclusivamente quello del caccia notturno in funzione anti-bombardamenti. Dal 25 ottobre 1942 due DO.217J sono destinati alle crociere di protezione parellele e scalari Biella-Vigonovo e Vegonovo-Como mentre due Bf110C a nord di Torino circa su Lanzo-Caluso-Biella. In verità sino al 31 Ottobre i "caccia" potevano intervenire anche per impieghi diurni poi il SSM ne vieto' l'uso di giorno. Le unità comunque fino al Luglio 1943 non poterono operare con una linea di 5/6 aerei e altrettanti equipaggi.
Da quello che si evince dalle letture comunque:
- Pochi aerei 4/5 ? avevano apparati "radar" funzionanti e i radar che avevamo ( Do217J-2) al massimo avevano un cono di utilizzo di 15º.
- I piloti della Regia non erano (alle origini) abilitati al volo strumental in fatto i corsi "ormali" non lo prevedevano, hanno dovuto "imparare" con corsi di qualche settimana in Germania su aerei usurati che poi avrebbero utilizzato in Italia.
- I corsi di caccia notturna in Italia prevedevano l'utilizzo di Ca.314 con un faro sul davanti (immaginarsi la paura di un mitragliere di B.17 o Lancaster quando gli si punta un faro addosso) senza ulteriore aumento delle armi in caccia, oltre che alla mimetica notturna.
Una nota colorita, le procedure per l'atterragio di emergenza con il Do.217 prevedevano l'atterraggio a carrello alzato (per evitare lo stallo) cio' comportava che l'unica uscita, una botola ventrale, non fosse agibile con un atterraggio con le procedure di emergenza. Da immaginarsi la fine dell'equipaggio contornato da corazzature e blindo vetri. Gli aerei Tedeschi per lo stato principalmente dei motori furono soggetti (in relazione al numero) a diversi incidenti almeno 4 "letali". Gli inglesi comunque nelle incursioni dell'agosto 1943 su Milano faranno uso delle striscioline argentate facendo diminuire i possibili utilizzi dei caccia J-2.
Ciao
Diego