Quando è nata la nostra aviazione? Francesco Baracca veniva dalla Cavalleria. Lo erano anche gli altri Piloti?
A completamento del post di Huey per somme date:
- 6 Novembre 1884 costituzione della "Sezione Aerostatica" ps. la Brigata Mista del 3º Reggimento Genio di Firenze
- 23 Giugno 1887 costituzione della Compagnia Specialisti del Genio - poi Compagnia Specialisti d'Africa con servizio aerostieri
- 6 novembre 1894 costituzione della Brigata specialisti formata da 3 compagnie di cui 1º e 2º specialisti e una treno
- 1907-1908 costruzione del primo dirigibile militare italiano ad opera dei tenenti Crocco e Ricaldoni
- Maggio 1908 primi esperimenti ad opera del capitano Moris con Delagrange di volo su aeroplano in piazza d'armi a prati di Castello
- Aprile 1909 esibizione di Wilbur Wright in Italia e primi brevetti a militari Calderara-Savoja
- Gennaio 1910 costituzione a Centocelle in seno al reparto specialisti della Scuola di Aviazione ( solo alla fine dell'anno - 10/12/1910 - però si avrà il riconoscimento di Scuola Militare di Aviazione)
- Luglio-Ottobre 1910 serie di leggi volte a portare il numero di digiribili a 8 tipo Crocco-Ricaldoni ed 1 Forlanini. e gli aeroplani a n.10 + 2 aerodromi completi
- 17 Luglio 1910 trasformazione della Brigata Specialisti in Battaglione Specialisti del Genio
- 28 ottobre 1910 costituzione in seno al Battaglione specialisti di una Sezione Aviazione (c'è discordia con la data del 17 Luglio 1910 per alcuni autori)
- 1911 Trasferimento della Scuola di Volo ad Aviano UD
- 1911 Intervento del Battaglione specialisti nelle manovre dell'Esercito nel Monferrato
- 28 Settembre 1911 con l'ordine n.1. Riservatissimo il Comando Battaglione Specialisti del Genio viene messo a disposizione del Corpo di Armata Speciale per Operazioni oltremare ( Libia) più nota poi con Flottiglia
aeroplani Tripoli
- Novembre 1911 invio della Flottiglia aeroplani Bengasi
- Dicembre 1911 primo volo in Italia di un idrovolante ad opera del capitano del Genio Navale Giudoni
- 1 luglio 1912 nuovo ordinamento con la previsione di costituzione di un battaglione aviatori
- 1913 Costituzione dell'Aviazione per la Regia Marina
- 28 Agosto 1913 costituzione dell'Ispettorato d'Aeronautica
- 7 Gennaio 1915 cosituzione del Corpo Aeronautico Militare distribuito su Direzione Generale di Aeronautica - Comando di Aeronautica(dirigibilisti e aerostieri) Comando di Aeronautica (aviatori)
- 23 maggio 1915 costituzione dell'ufficio dei Servizi Aeronautici
- 1 Aprile 1915 costituzione del Gruppo Sq. per l'artiglieria
Per quanto riguarda l'appartenenza di tutti i nostri piloti/ossevatori durante la I G.M. ad altre armi il Generale Bompiani nella Sua "Le Ali della Guerra" anno 1931 ricorda come: "Ma occorre dire anche alcune nude verità, che servono però a mettere in maggior luce e rilievo il valore e l'abnegazione del personale aeronavigante italiano. I nostri aeronauti - aviatori, dirigibilisti e aerostieri - erano reclutati da tutte le armi di terra e di mare, passarano a prestar servizio nel Corpo Aeronautico Militare, ma continuavano a restare nei ruoli dell'Arina di origine, indipendentemente da quanto essi avessero potuto compiere in merito o in valore nei diversi servizi aeronautica, siano tecniici che d'impiego. Tutto ciò creava delle incongruenze e degli inconvenienti, inconvenienti soprattutto di ordine morale. Così che, mentre la carriera, o per meglio dire, la vita nell'aeronautica richiedeva, oltre che la coscienza del dovere - dote sacra di ogni militare - delle doti speciali fisiche morali, l'aeronauta si sentiva trattato invece in modo non equo nei riguardi del suo avvenire, e perciò, a volte, mormorava o si lagnava. Tanto più che, sull'inizio della guerra, non si parlava nemmeno di una speranza di sistemazione qualsiasi del personale navigante. Di modo che l'aviatore, sia volontariamente, sia perché divenuto inabile al volo, sia per altro motivo, era costretto, salvo casi rarissimi, a rientrare al corpo di provenienza, ove veniva a trovarsi in una posizione, diremo così, di rifugiato e non piú di familiare. Indubbiamente però, come tutti gli uomini perfettamente sani, in pieno equilibrio di mente e di corpo, gli aeronauti erano tutta gente di lieto animo e di forte sentire che andavano con baldanza incontro alla loro sorte, a null'altro pensando che al dovere e alla vittoria; e perciò l'ingiusto
trattamento non aveva eco profonda nel loro animo e si sentivano solo paghi di quell'aurcola di gloria di cui li circondava il loro valore ed il loro ardore, servendo con dedizione la patria e difendendone, senza misura di sangue o di fatica, e il cielo e la terra e il mare. Eppure si rifiutava spesso da diverse Commissioni di avanzamento, la promozione degli aviatori al grado superiore per merito di guerra, perché "l'atto meritevole non era stato compiuto nell'arma da cui essi derivavano"! Quest'assurdo durò per oltre tre anni, per quasi tutto il periodo della
guerra, tanto che, al riguardo furono fatte delle interrogazioni al Parlamento: Camera e Senato. Era stato detto e si riteneva dai dirigenti di allora che "l'arma aeronautica si traversa come una meteora brillante, .fosse cioè un Passaggio luminoso, ma sempre passaggio". In questa definizione assurda, in questa concezione senza base e senza
criterio dell'Arma aeronautica, tutti i decreti e tutti i regolamenti che ne derivavano, riuscivano naturalmente inadatti ed inadeguati. Si considerava come effimera la vita dell'aviatore e perciò si affermava essere impossibile fissarne i limiti della carriera, tanto che un uomo di governo, non senza una punta d'ironia, sostenne che "la carriera non poteva
seguire gli aviatori nel loro slancio".
Un saluto
Diego
P.S. Vi è anche da rilevare come gli sconvolgimenti degli ultimi anni abbiamo i loro padri.